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Sede Vacante 1774-75, Scudo da 4 Lire - Bologna


DARECTASAPERE

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Nell'asta 6 della Numismatica Picena di sabato 1 Dicembre e' stato esitato al lotto nr. 484 un esemplare dello scudo da 80 Bolognini ( o 4 Lire) della S. V. 1775 zecca Bologna di cui allego immagine.

1591076925_284D(1).jpg.70cf54728d68d17adcf3d331979348f8.jpg 284R.jpg.b4023bb113540670a6ecf350930df99f.jpg

la moneta in questione, pur se non indicata nelle note come diversamente per altri esemplari, proviene dalla prestigiosa collezione Papale venduta nella KM XXI del 1980.

Nella mia personale ricerca, di questo Rarissimo scudo ho censito i seguenti esemplari :

1) KM XXI - 1980

2) Montenapoleone 4 (muntoni) - 1984

3) Nomisma 2000

4) NAC 35 - 2006

5) Christie's - 2011

Tutti di bassa conservazione e caratterizzati da una debolezza "centrale" del conio, sono poi a conoscenza di altri 2 esemplari in collezioni private provenienti da aste antecedenti agli anni 60.....

Chiedo agli amici del forum informazioni che possano arricchire le mie ricerche,

buona serata

Daniele 

 

  • Grazie 1
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Congratulazioni me lo sentivo che sapevo che l'avevi presa tu. Ed era proprio la SV di Bologna 1775. Bella moneta, meno rara del 1774 ma comunque molto di piu' delle monete battute a Roma. Ho visto che il prezzo saliva saliva, alla base forse una follia l'avrei fatta.

Purtroppo non ho altre informazioni a rigurdo, sicuramente non c'era nella collezione Rambaldi. A catalogo risulta un passaggio anche nella NAC 30 del 2005

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Se ti può  interessare una ve ne era anche all'asta santamaria del 1922 ,collezione Ruchat, abbastanza simile lotto 1768 , con nota, i conio furono incisi dal noto scultore Petroni tadolini ,aggiudicata a lire 200.io mi sono aggiudicato la piastra de 1740, saluti.Aldo 

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1 ora fa, aldo marchesi dice:

Se ti può  interessare una ve ne era anche all'asta santamaria del 1922 ,collezione Ruchat, abbastanza simile lotto 1768 , con nota, i conio furono incisi dal noto scultore Petroni tadolini ,aggiudicata a lire 200.io mi sono aggiudicato la piastra de 1740, saluti.Aldo 

Complimenti Aldo, anche quella proviene dalla KMXXI.....probabilmente il conferente ha partecipato alle favolose aste degli anni 80...

Conoscevo il passaggio Ruchat come quello Ratto '56, ma sono sempre quelle che poi abbiamo rivisto 30 anni dopo....

Approfitto per ri-ringraziare Cesare per averci fatto vedere materiale "NUOVO", non riciclato dalle vendite degli ultimi anni ma bensì frutto di un ottima raccolta di decenni....... da professionista "esemplare" 

Daniele 

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Il 3/12/2018 alle 23:18, giulira dice:

A catalogo risulta un passaggio anche nella NAC 30 del 2005

Confermo, un esemplare era il lotto 535 della NAC 30, stimata 1800 euro realizzo 3400 + diritti.

Questa l'immagine (che compare anche sulla scheda del catalogo Lamonetiano):

400080514_Scudoda80bol.SedeVacante1774-5Bologna.jpg.20687d756fc9f3355de43febacac1c92.jpg

Notizie di altri passaggi, oltre a quelli citati, non ne ho...

Ciao, RCAMIL.

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  • 4 anni dopo...

Rispolvero questa vecchia discussione per fare alcune integrazioni. A quelli censiti da Daniele @DARECTASAPERE si aggiungono altri 5 esemplari:

2 sono quelli della Collezione Reale le cui foto appariranno nel n. 70 del BN, di ormai imminente pubblicazione.
1 esemplare è presente nel Museo Civico di Bologna (è certamente il più bello) ed è stato pubblicato nel volume di Michele Chimienti. Monete della Zecca di Bologna.
1 esemplare è stato esitato nel 2020 da Varesi
1 esemplare è apparso in asta Nomisma Aste n. 3 il 2 maggio scorso.

Posto le foto degli ultimi 2. L'esemplare Nomisma Aste mi permette di fare delle considerazioni particolari: anche se si tratta di una moneta con le solite debolezze centrali (tuttavia meno accentuate al rovescio) si presenta in alta conservazione con i fondi brillanti (lustro di conio) sotto una patina disomogenea, e con evidenza di particolari tenuissimi come il nimbo che circonda il capo di S. Petronio e i raggi verso cui è proteso il volto del Santo. Com'è possibile che una moneta che presenta caratteri di FDC mostri queste marcate debolezze?
Nel 1766 in zecca a Bologna, per la morte dell'incisore Ercole Lelli, fu bandito un concorso che vide primeggiare un mediocre artista, Filippo Balugani, nominato dal Senato Mastro de' Conj (era stato sponsorizzato dallo stesso Lelli prima della sua morte). In occasione della lunga Sede Vacante che seguì la morte di Clemente XIV (dal 22 settembre 1774 al 15 febbraio 1775), vennero commissionati all’incisore conii per uno scudo. Le monete risultanti non piacquero e fu convocato e sospeso dall’incarico. Probabilmente la scarsa qualità delle monete dipendeva non dai conii ma dalle pessime condizioni in cui si trovava il grande torchio progettato dal Lelli. Il rilievo delle monete risultò indistinto e certamente le condizioni della pressa peggiorarono ulteriormente. Lo scontento degli Assunti giunse al punto di incaricare dell’esecuzione dei conii un altro incisore, Petronio Tadolini, che nel concorso del 1767 aveva dato buona prova di sè. Anche con i conii di quest’ultimo sorsero problemi, ed il 30 dicembre 1774 egli fu costretto a prepararne altri modificati. Solo il 30 gennaio dell’anno successivo i nuovi conii furono approvati, e la prima emissione degli scudi di questa lunga sede vacante avvenne il 13 marzo del 1775, dopo l’elezione di Pio VI. Nel maggio di quell’anno l’Assunteria reintegrò il Balugani proponendogli di preparare i conii per battere degli scudi con lo stemma del nuovo pontefice Pio VI. Questi però riuscirono ad imprimere adeguatamente le monete solo se i tondelli venivano prima arroventati e così ammorbiditi; era la conferma che il brutto aspetto delle monete dipendeva dall’inefficienza del torchio grande del Lelli, difettoso nonostante i tentativi di riparazione, e che fu in zecca in seguito sostituito dal cosiddetto "torchio di Comelli", approntato nel 1787.
Tutti gli scudi coniati nel 1775 (sia per la Sede Vacante che per Pio VI) presentano una vistosa debolezza centrale, tranne alcuni, evidentemente ottenuti da tondelli preriscaldati, come sopra detto (il riscaldamento dei tondelli non era una procedura usuale in quanto troppo indaginosa).

 

Varesi apr-2020-358.jpg

Varesi 5 maggio 2020, lotto 358

NomismaAste mag-2023-2242.jpg

Nomisma Aste 2 maggio 2023, lotto 2242

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Complimenti Giovanni !

Decisamente l'esemplare migliore per conservazione tra i pochissimi esemplari apparsi sul mercato di queste rarissime 4 Lire.

Grazie per l' interessante descrizione che  accompagna la moneta.....

Daniele 

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20 minuti fa, DARECTASAPERE dice:

Complimenti Giovanni !

Decisamente l'esemplare migliore per conservazione tra i pochissimi esemplari apparsi sul mercato di queste rarissime 4 Lire.

Grazie per l' interessante descrizione che  accompagna la moneta.....

Daniele 

 

 Mi associo, un intervento di grande spessore, degno di Giovanni 👏🏽

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