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Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti,

vorrei avere un'idea dei motivi che portarono alla creazione di denarii "serrati" e denarii "normali" contemporaneamente a nome del medesimo magistrato. Ad oggi non riesco a venirne a capo, perlomeno non in maniera esaustiva.

Ogni intervento sarà molto gradito!

Grazie.

Modificato da Fufluns

Inviato
1 ora fa, Fufluns dice:

Buongiorno a tutti,

vorrei avere un'idea dei motivi che portarono alla creazione di denarii "serrati" e denarii "normali" contemporaneamente a nome del medesimo magistrato. Ad oggi non riesco a venirne a capo, perlomeno non in maniera esaustiva.

Ogni intervento sarà molto gradito!

Grazie.

Uno studio fatto alcuni anni fa, te ne aggiungo la prima parte :

 

Non è ancora chiara la motivazione che portò alla produzione di monete dentellate… c’è chi dice che tale caratteristica preservava maggiormente l’emissione dal rischio di falsificazione, ma di serrati con anima vile se ne vedono davvero molti, chi dice invece che tale accorgimento servisse a limitare il fenomeno della tosatura (sempre che la tosatura venisse effettivamente praticata in quel periodo), chi dice che tali emissioni risultassero maggiormente appetibili alle popolazioni barbariche e chi dice ancora che si trattava semplicemente di un fattore estetico… ( visivamente apparivano quantomeno particolari e piacevoli e  al tempo stesso fornivano maggiori garanzie di bontà del metallo e giustezza ponderale).
Il Casolari ha un’idea ben precisa in merito: le emissioni serrate non furono coniate a Roma e furono emesse per territori extra-urbani e/o per le province…  però  non tutti i denari emessi al di fuori di Roma sono serrati.

Andrea Pancotti e Patrizia Calabria hanno dato recentemente un’altra ipotesi sul denario dentellato.
Dal fascicolo pubblicato in occasione di Numismata - Vicenza 19-21 ottobre 2007 – Comunicazione n. 55 della Società Numismatica Italiana:

“...... Recentemente è stato dimostrato che la dentellatura veniva eseguita sul tondello prima della coniazione, mediante l’utilizzo di un sistema meccanico (Alessandro Guidarelli – La serratura dei denari repubblicani – Monete antiche 21, maggio-giugno 2005).
Bisogna considerare che la pratica richiedeva precisi tempi di lavorazione e  determinati macchinari "

 

In un recente articolo sono stati analizzati i serrati nelle loro componenti chimiche, microstrutturali e nelle loro proprietà meccaniche rispetto agli altri denari.
Gli studiosi sono giunti a formulare l’ipotesi che la frammentazione del bordo della moneta fosse stata creata intenzionalmente per alleggerire le tensioni indotte dalla coniazione, distribuendole radialmente. Il motivo di questo espediente tecnico si rivelò assolutamente necessario in quanto venne utilizzata una fragile lega dell’argento di prima coppellazione, ossia senza l’aggiunta di rame che avrebbe dato alla lega proprietà meccaniche superiori.
Probabilmente questa pratica venne utilizzata in frangenti storici durante i quali particolari urgenze di natura economica richiesero una tempestiva emissione di moneta, intesa come circolante emesso dallo stato (l’aggiunta di una percentuale di rame all’argento puro avrebbe richiesto una ulteriore lavorazione del metallo, con tempi di realizzazione più lunghi).
Indirettamente a conferma dell’ipotesi vi è la radicale scomparsa del denario serrato verso gli ultimi anni della repubblica.

Inviato
1 ora fa, rorey36 dice:

Uno studio fatto alcuni anni fa, te ne aggiungo la prima parte :

 

Non è ancora chiara la motivazione che portò alla produzione di monete dentellate… c’è chi dice che tale caratteristica preservava maggiormente l’emissione dal rischio di falsificazione, ma di serrati con anima vile se ne vedono davvero molti, chi dice invece che tale accorgimento servisse a limitare il fenomeno della tosatura (sempre che la tosatura venisse effettivamente praticata in quel periodo), chi dice che tali emissioni risultassero maggiormente appetibili alle popolazioni barbariche e chi dice ancora che si trattava semplicemente di un fattore estetico… ( visivamente apparivano quantomeno particolari e piacevoli e  al tempo stesso fornivano maggiori garanzie di bontà del metallo e giustezza ponderale).
Il Casolari ha un’idea ben precisa in merito: le emissioni serrate non furono coniate a Roma e furono emesse per territori extra-urbani e/o per le province…  però  non tutti i denari emessi al di fuori di Roma sono serrati.

Andrea Pancotti e Patrizia Calabria hanno dato recentemente un’altra ipotesi sul denario dentellato.
Dal fascicolo pubblicato in occasione di Numismata - Vicenza 19-21 ottobre 2007 – Comunicazione n. 55 della Società Numismatica Italiana:

“...... Recentemente è stato dimostrato che la dentellatura veniva eseguita sul tondello prima della coniazione, mediante l’utilizzo di un sistema meccanico (Alessandro Guidarelli – La serratura dei denari repubblicani – Monete antiche 21, maggio-giugno 2005).
Bisogna considerare che la pratica richiedeva precisi tempi di lavorazione e  determinati macchinari "

 

In un recente articolo sono stati analizzati i serrati nelle loro componenti chimiche, microstrutturali e nelle loro proprietà meccaniche rispetto agli altri denari.
Gli studiosi sono giunti a formulare l’ipotesi che la frammentazione del bordo della moneta fosse stata creata intenzionalmente per alleggerire le tensioni indotte dalla coniazione, distribuendole radialmente. Il motivo di questo espediente tecnico si rivelò assolutamente necessario in quanto venne utilizzata una fragile lega dell’argento di prima coppellazione, ossia senza l’aggiunta di rame che avrebbe dato alla lega proprietà meccaniche superiori.
Probabilmente questa pratica venne utilizzata in frangenti storici durante i quali particolari urgenze di natura economica richiesero una tempestiva emissione di moneta, intesa come circolante emesso dallo stato (l’aggiunta di una percentuale di rame all’argento puro avrebbe richiesto una ulteriore lavorazione del metallo, con tempi di realizzazione più lunghi).
Indirettamente a conferma dell’ipotesi vi è la radicale scomparsa del denario serrato verso gli ultimi anni della repubblica.

Grazie!!! Sono tutte ipotesi molto interessanti, l'ultima lo è in modo particolare (non escludendo le altre), anche se ancora non vedo il motivo di creare dei conii diversi per il denario suberato, soptrattutto se sussisteva questa tempestività, non sarebbe stato più semplice e immediato utilizzare lo stesso conio? Forse serviva comunque un riscontro immediato per riconoscerli dagli altri, per la migliore qualità di metallo?

Un saluto.

 


Inviato

Infatti. Secondo questo più recente studio i serrati sarebbero stati creati non come contromisura alla coniazione dei suberati, ma come espediente meccanico per coniare il buon argento.

In momenti critici, se il monetiere aveva a disposizione due partite di metallo, una già in lega con il rame, l'altra di argento ancora puro, per la donazione della seconda ricorreva alle predisposizione di tondelli serrati (per la coniazione della prima no, per evitare un procedimento comunque dispendioso)

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Inviato (modificato)

Salve , ricordo di avere letto in un classico ma non ricordo quale , forse Tacito nella "Germania" , che i Germani nelle transazioni con i commercianti romani accettavano prevalentemente i Denari serrati in quanto monete di piu' garanzia rispetto al Denario pieno in quanto con percentuale di argento sicura , perche' tramite gli intagli laterali si poteva vedere l' interno del modulo , mentre nel Denario normale , nel dubbio , occorreva inciderlo , le note contromarche ; da questo si potrebbe pensare che il serrato fosse quindi una moneta ad uso per il commercio con popoli non italici . 

Modificato da Legio II Italica
nel dubbio
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Inviato

La legislazione sillana degli anni '80 a.C. con la repressione del falso potrebbe dimostrarsi utile a mettere in relazione la produzione di numerosi serrati attraverso la promulgazione della Lex Cornelia testamentaria Nummaria come per i contrassegni che erano posti a varie opere, sia per rappresentarne la proprietà, sia per indicarne l'origine di un prodotto. Dovremmo focalizzarci sul termine "signum" e con molta probabilità produrre delle monete con questa tecnica, facilitava di molto l'individuazione delle monete genuine cosa che mi fa pensare al braille come ad un buon sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti!

  • Grazie 1

Inviato

E' questa l'ipotesi ora prevalente. Resta interessante notare come la coniazione dei serrati sia concentrata soprattutto in un arco di tempo non molto lungo. In particolare esiste una notevole concentrazione di serrati nel periodo 83-78 a.C., quindi nel periodo della prima guerra civile, tra mariani e sillani e spesso sono caratterizzate da uno stile non sempre eccelso. Le relativamente poche emissioni posteriori, della fine anni '70 e 60 a.C. sembrano seguire una moda piuttosto che le stesse motivazioni del periodo precedente.

Ho una mia mezza idea, che però debbo sviluppare meglio con ulteriori studi è che la serratura nel periodo della guerra civile servisse anche a indicare le emissioni che erano coniate fuori Roma e da personale non cittadino romano. La serratura quindi serviva come ulteriore controllo per la produzione dei tondelli di buon argento appaltata a compagnie private anziché presso la zecca di Roma. In ogni caso la dentellatura del bordo fu effettuata con un apposito coltello sui tondelli vergini e prima della coniazione. Con la coniazione, anche per la pressione esercitata dalla battitura dei conii, si otteneva un'accentuazione dei "denti" del bordo serrato.

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  • Grazie 1

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