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Inviato
Nel 19 aC il monetiere  M. Durmius conio'  una delle monete più interessanti e accattivanti e a me quasi sconosciute, di quelle prodotte sotto il lungo regno dell'imperatore Augusto. Era un aureo , una moneta d'oro di quasi 8 grammi, il più prezioso del sistema monetario romano, equivalente a 25 denari d' argento . Nel dritto, vediamo il volto di un giovane augusto con una corona di foglie di quercia e la leggenda CAESAR AUGUSTUS  ma il rovescio presenta uno stupendo granchio che tiene tra i suoi artigli una graziosa farfalla, accompagnata dalla leggenda M • III • VIR DVRMIVS che designa il magistrato responsabile della coniazione.
 
Troviamo una rappresentazione  di un granchio nel retro di un denario di C. Cassio (uno degli assassini di Cesare), coniato nel 42 aC, probabilmente a Sardi. Il granchio tiene tra le sue chele un aplustrum (un pezzo di ornamento che è stato posto nella poppa delle navi antiche e un simbolo comune del potere navale). Sotto il granchio, possiamo riconoscere un diadema e una rosa. In questo caso, tuttavia, esiste un'interpretazione affidabile del motivo. Cassio aveva appena vinto un'importante vittoria navale contro la flotta rhodiana e il granchio rappresentava la città di Kos, mentre la rosa simboleggiava Rodi. Lo storico Karl Galinsky vede nel aureus discusso qui un esempio della capacità di Augustus di appropriarsi dei motivi usati dai suoi predecessori, ma la sua argomentazione non è convincente. Ci sono differenze significative tra l' aureo di Augusto e questo denario e, almeno per me, che rende improbabile l'imitazione diretta.
 
In un articolo sul Journal of the Warburg e Courtauld Institutes, W. Deonna propose un'interpretazione astrologica, vedendo il granchio come una rappresentazione del Cancro, il segno dello Zodiaco e un'allusione ai concetti di felicità, prosperità e conquista mondana. , mentre la farfalla simboleggia l'immortalità dell'anima.
 
Voi che ne pensate?
 
Roberto
 
 
 

áureo de Augusto 1.jpg

áureo de Augusto 2.jpg

Denario Casio.jpg

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Inviato

Mi ricordo che il Catalli, durante una conferenza al Circolo Numismatico Milanese, spiegò  il rovescio dell'aureo con il granchio e la libellula associandolo al motto "Festina Lente".

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Inviato

Marco Durmio era un monetiere augusteo che conio' alcune monete con rovesci a simbologia animale  , al dritto sempre la testa di Augusto e ai rovesci un cinghiale , oppure un leone e questa con il granchio e una farfalla , rara quella con una testa giovanile di Augusto con una quadriga di cavalli al retro con l' iscrizione Honori , probabilmente in riferimento ai giochi di Virtus e Honor celebrata da Augusto .


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