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DE GREGE EPICURI

Questo denario di Augusto pesa 3,4 g., è in media conservazione ma con dettagli tutti leggibili e riconoscibili. Al D si legge solo AUGUSTUS.  Al rovescio, in esergo la scritta IMP XIIII. Ma la parte interessante è proprio la scena del rovescio: si vede Augusto seduto sulla sedia curule, posta su un'alta pedana; di fronte a lui, un personaggio avvolto in un mantello, con un bimbo in braccio, che viene avvicinato all'imperatore. Questi tende una mano verso di lui, ed anche il bimbo sembra tendergli le due braccine. Insomma, una scena affettuosa: una presentazione? O si può trattare di un rapporto familiare? Quale? Non sono riuscito a trovare nulla di preciso sul RIC. La moneta è stata coniata a Lugdunum ed è la RIC 201A; la XIIII proclamazione imperatoria consente anche una approssimativa datazione. Avete qualche idea relativa alla scena e al pargoletto? Dove si potrebbe cercare?

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Inviato

Ciao,

Controlla sul Banti Simonetti...credo che li troverai qualche risposta. Se hai problemi te lo guardo io.

Ciao

 

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Inviato (modificato)

 

Ho trovato questo...forse qualcosa riferito ai figli della Gallia o Germania ceduti all' imperatore come padrino o come sottomissione ?

 

Augusto era interessato alla Germania non solo come una potenziale minaccia per la Gallia benestante e romanizzata, ma anche come un'area di possibile espansione dell'influenza romana. Nel 15 aC i figli di sua moglie Livia Tiberio e Nerone Claudio Druso avevano annessi la Raetia e il Norico, le province alpine che coprivano la catena montuosa fino al Danubio.Con la conquista di queste terre i Romani estesero i loro territori e conquistarono il controllo delle principali rotte di invasione dalla Germania all'Italia. 
Seguirono altri impegni di forze romane lungo i grandi confini fluviali del Nord, con Nerone Claudio Druso inviato a Germania e Tiberio in Illiria. Mentre Tiberio portava Pannonia e Dalmazia sotto il giogo romano, suo fratello guidò quattro campagne audaci in Germania tra l'Elba e il Reno.
Poco dopo la morte di Druso in un incidente nel 9 aC, Tiberio fu inviato a prendere in consegna la campagna tedesca, che si concentrò principalmente sul controllo solidale delle aree che Druso aveva conquistato tra il Reno e l'Ems. Vinse una vittoria importante, e l'anno seguente ottenne un trionfo, il potere tribunale per cinque anni e il suo secondo consolato.Fatta eccezione per il fastidioso Sugambri, il resto delle tribù tedesche conquistate cercò prontamente la pace, mandando emissari a visitare Augusto, che aveva preso residenza a Lugdunum. Questo denario celebra la conclusione di quella campagna, e sembrerebbe raffigurare la resa dei re tedeschi ad Augusto oa Tiberio, con le tribù sconfitte che offrono i loro giovani come ostaggi. Crescerebbero nei circoli della nobiltà, essendo educati alla maniera romana.

Augusto AR Denario. Roma, Lugdunum, 8-7 aC. AVGVSTVS DIVI F, busto laureato a destra / Augusto, a testa scoperta e in toga, seduto a sinistra su una sedia curule su pedana bassa, che estende la mano destra verso una Gallia occulta o tedesca a sinistra, in piedi a destra, con un bambino tenuto in entrambe le mani verso Augusto ; IMP XIII (I) in exergue. RIC 201a; C. 175; BMC Gaul 216. 3,79 g, 20 mm, 7 ore.

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Modificato da ciosky68
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Inviato

DE GREGE EPICURI

Molto interessante, e credo azzecata ipotesi. In effetti, il personaggio che porge il bambino sembra un barbaro: è barbuto, e porta un mantello corto, sicuramente di foggia poco romana. Inoltre, la moneta è circa dell'8 a.C., quindi anche il periodo sembra quello indicato.


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So' che molti " ostaggi" venivano mandati alla corte imperiale per rimanere sotto l' ala di Roma....un po' per tenere a bada i vari Rex Gallici/Germanici...

R.

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Inviato
18 minuti fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Molto interessante, e credo azzecata ipotesi. In effetti, il personaggio che porge il bambino sembra un barbaro: è barbuto, e porta un mantello corto, sicuramente di foggia poco romana. Inoltre, la moneta è circa dell'8 a.C., quindi anche il periodo sembra quello indicato.

Questo è quello che riportano gli estensori di Triton XI, con riferimento ad un aureo che rappresenta la stessa scena. L' evento (la consegna dei propri figli come ostaggi ad Augusto da parte dei capi germanici) sarebbe accaduto a Lione l'8 a.C. o poco dopo:

https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=115277

 

As with many of the aurei of Augustus’ reign, this particular type celebrates a successful military operation. In 8 BC, while Augustus was in residence at Lugdunum, the Romans conducted a campaign against the German tribes along the Rhine. According to Dio (lv. 6), following these campaigns the subjugated tribes offered their young as hostages to Augustus in Lugdunum. This event was commemorated in this issue that was comprised of both aurei and denarii.

 

 

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Inviato

DE GREGE EPICURI

La consegna di ostaggi era la norma assoluta. Nelle "Vite dei dodicio cesari" di Svetonio leggo (Divo Auguato, XXI, 2-3):"Costrinse alcuni principi barbari a giurare nel tempio di Marte Ultore; e tentò poi di ottenere da alcuni di essi un nuovo tipo di ostaggi, cioè delle donne, poichè si accorgeva che essi non si curavano degli ostaggi maschi.."

Però avanzo una seconda ipotesi, anche se mi pare meno probabile: che la scena si riferisca alla sua riforma matrimoniale  (Lex Iulia de maritandis ordinibus, del 17 a,C.). Sempre da Svetonio (XXXIV, 2): "Ma poichè anche così i cavalieri ne richiesero insistentemente l'abolizione  ((della legge, che imponeva matrimoni precoci)) durante un pubblico spettacolo, fece venire i figli di Germanico e li mostrò, alcuni tra le sue braccia, altri tra quelle del padre, dando a intendere col gesto e con lo sguardo che nessuno avrebbe dovuto trovare gravosa l'imitazione dell'esempio di quel giovane".

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It probably meant that the King Augustus was kind-hearted and loved children ... It could also represent surrender of the German kings to Augustus and the imagery shows emissaries who visited him after that.

Modificato da sarikanair
Want to be more specific

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La bellissima iconografia di questa moneta si presta a piu' interpretazioni , collegate pero' alla data del 7 a.C. come riporta l' IMP XIIII ; la scena dell' offerta ad Augusto di un bambino e' inconsueta , ma stando al racconto di Svetonio circa la profezia della Sibilla Tiburtina :

Lo storico romano Svetonio narra che l’ Imperatore Ottaviano Augusto , acclamato dal popolo con l’ appellativo Divus ( divino ) , si rivolse ad Albunea , la Sibilla , chiedendole se avesse potuto farsi adorare come un dio . La Sibilla impose a Ottaviano 3 giorni di digiuno , in seguito ai quali profetizzò la nascita di Cristo , l’ unico Dio al quale anche l’ Imperatore avrebbe dovuto offrire un sacrificio . Augusto donò un altare che fu collocato nella chiesa Romana posta sul Colle Capitolino , che prese il nome di Ara Coeli .

La Sibilla Tiburtina è ricordata come una delle sibille più famose . Secondo la leggenda profetizzò la nascita di Gesù Cristo al mondo classico : “Nascetur Christus in Bethlem, annuntiabitur in Nazareth , regnante tauro pacifico cundatore quietis , oh felix illa mulier cuius libera ispum lactabunt”

Che la scena del Denario rappresenti quanto descritto ?

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Inviato

Personalmente l' avrei preferita, come rappresentazione, ma penso non sia veritiera.

R.


Inviato (modificato)

Bell'esemplare che non conoscevo.

Potrebbe riferirsi tranquillamente come detto all'uso in voga durante il Primo Impero di portare a Roma come ostaggi giovani di stirpe reale germanica che, crescendo nella romanitas , avrebbero dovuto assimilare e trasmettere gli ideali romani una volta rientrati in patria, oltre a fungere da immediato deterrente nei confronti di azioni belliche contro l'Impero. Un esempio puntuale giunge da Arminio ( Gaius Iulius Arminius / Hermann/ Armin/ Irmin ), principe dei Cherusci, nato in Germania nel 18 a.C. (per cui grandicello per essere quello rappresentato sulla moneta). Portato a Roma ed in seguito arruolato nelle truppe ausiliare con un grado di comando si mise in luce, acquisì la cittadinanza romana e acquistò considerazione tra i Romani impegnati in Germania alla guida di Varo fino a guidarli nell'imboscata di Teutoburgo.

Nel caso specifico Arminio mise a buon frutto quanto appreso sulle tattiche militari romane ovvero che queste, imbattibili in campo aperto, si trovavano in difficoltà quando gli spazi di dispiegamento erano limitati.

Ciao

Illyricum

;)

PS: il fratello minore Flavus invece rimase sempre fedele a Roma. Nel 9 d.C. durante la campagna contro le rivolte illiriche perse anche un occhio in combattimento (servì l'esercito nelle file ausiliarie). Flavus ebbe un figlio chiamato Italicus, che divenne uno dei capi dei Cherusci.

Modificato da Illyricum65
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