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Falanto e la Ninfa


Risposte migliori

Da parte mia posso fare una modesta considerazione, che deriva anche da una discreta esperienza.

Ha ragione art74 quando evidenzia che un falso non necessariamente copia l'identico tondello di un prototipo. Ormai sono finiti i tempi dei semplici cloni, al massimo con minime variazioni di inclinazione e/o centratura. Negli ultimi tempi, purtroppo, si assiste a un notevole salto di qualità e i falsari (soprattutto siculi) si sono molto raffinati, con particolare riguardo agli aurei, ma anche a monete di argento e di bronzo. Adesso riescono a ricopiare partendo da un prototipo e a integrare piccoli dettagli, come parti di bordo punteggiato (mancanti nel prototipo e osservando altri pezzi simili nelle banche-dati). Ormai i falsari conoscono anche la stessa usura di un conio, specialmente nel caso di una emissione nota solo per quella coppia di coni, e riproducono addirittura una piccola variazione di una nota rottura di conio, specialmente se bene definita (ingrandendola o meglio rimpicciandola un pochino)...

L'evoluzione della falsificazione va di pari passo con l'evoluzione degli studi sui conii stessi, deducibili da vari Corpora o anche da osservazioni personali, grazie anche all'enorme diffusione di immagini digitali.  Perfino la stessa tecnica di coniazione con la pressa è molto migliorata e si riesce ad avvicinare ai risultati osservati con le monete originali battute a mano...

Non è paranoia, ma semplice constatazione.

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7 ore fa, art74 dice:

Ovviamente fa un intervento legittimo, ma sono in disaccordo con quello che lui dice e lo esprimo in maniera rispettosa. 

 

Pensare che una moneta falsa debba essere uguale nella centratura alla madre da cui è stata copiata è a mio giudizio un errore di principio. 

 

Sei in disaccordo con quanto dico ?

Sulla moneta in questione non è mia intenzione partecipare alla discussione. 

Ciao Arturo.

Sulla moneta in questione, avevi già scritto ""Non è mia intenzione esprimermi su una moneta venduta da un collega su un forum e quindi la mia deve ritenersi solo una considerazione generale "". Capisco e rispetto la tua posizione.

Non posso essere in disaccordo sul tuo giudizio , che una moneta falsa debba essere uguale nella centratura da dove è stata copiata. Forse 50 anni fa e da tempo che vengono definite .......... souvenir per turisti.

Nel post di @Arthas  che scrive.......""vorrei fare delle piccole osservazioni e discuterne"" , non pensi, che uno che esprime delle osservazioni e che le vuole discutere , non gli si deve rispondere, magari lui la vede cosi. Magari per te è un errore di principio, per me è uno che vuole capire anche se si è espresso male.

Come scrivi tu ,è la conoscenza  tecnica di coniazione e del metallo di una  emissione che permettono di identificare un falso. Certamente , ma altri fattori devono essere esaminati , per primo la visione dal vivo, che è indispensabile per cominciare .... e non solo. 

La tua rispettabile esperienza , fa si che a pelle nell'osservare una moneta, puoi riconoscere la genuinità.

Ma quanto a pelle non ti convince (che può succedere), pensi che valga la pena di perderci un po di tempo in più e magari ti sarai reso conto che n'è sia valsa  veramente la pena.

Poiché ci sono ANCHE le monete genuine. 

Spero che non pensi che voglio polemizzare su un aggettivo, lungi da me.

Cordialmente Giovanni.

 

 

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  • 1 anno dopo...
Il 21/10/2018 alle 11:19, VALTERI dice:

Rutter, al n. 838, descrive la tipologia " dolphin rider l. or r. " con "female head l. or r. : sometimes within wreath " .

Nella tavola fotografica illustra  poi ( da calco ) il tipo Falanto a sin. con Ninfa a sin. contornata da cerchio lineare .

001.jpg

scusa volevo sapere tutto riguardo a questa moneta anche il valore

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 Mi aggiungo al coro degli scettici, lungi da me esprimermi sulla falsità della moneta, ma a prima vista questo esemplare non riesce a trasmettermi la magia di una moneta antica.

Vi è una serie di piccioli dettagli che annichiliscono la mia capacità di stupirmi. In primis  il muso del delfino che mi appare quasi una goffa ricostruzione, vi è poi l'occhio, sporgente come in tutti gli altri esemplari ma mancante a mio modesto avviso dei dettagli di contorno , rendendo il contesto "pasticciato". Certo, la qualità delle fotografie non permette di trarre giudizi, ma la sensazione negativa a pelle persiste.

 

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