Bansky

[ARES III]

L'arte è anche scandalizzare l'osservatore, farlo infuriare e quindi farlo pensare.

Qualcuno si ricorda che i grandi artisti prima di essere compresi hanno avuto sempre delle grandi critiche.

Ad esempio gli impressionisti con il loro tratto veloce ed impreciso hanno fatto discutere la società parigina dell'Ottocento, per non parlare poi di Napoleone III che si è tolto addirittura la cintura ed ha iniziato a rompere una tela per lo scandalo che aveva suscitato in lui quell'opera.

Sempre per rimanere a Parigi, sapete poi come venivano definiti i nuovi artisti di inizio Novecento come Henri Matisse (ed anche Picasso):  "fauves" cioè bestie o selvaggi, e non credo che fosse un complimento di natura etologica o etnografica.

Tornando a casa nostra chi non rammenta il grande Michelangelo, che è stato inseguito anche censurato dallo straordinariamente sconosciuto (alla massa naturalmente, perché in questo forum lo conosciamo un po' tutti) Daniele Ricciarelli conosciuto anche come Daniele da Volterra o con lo stupendo nomignolo di Braghettone (e qui ci ricolleghiamo al Tonino Mutandari del Guzzanti) ?

Quindi ogni epoca ha avuto i suoi artisti che con lo scandalo hanno creato opere che hanno fanno (ed ancor oggi fanno) riflettere e stupire.

Lo scandalo , poi,  può anche essere successivo all'epoca in cui viene realizzata un'opera, come abbiamo visto per Michelangelo.

Certamente non ogni trasgressione può definirsi arte, ma questo criterio è aimè soggettivo, con il risultato naturale e scontato che ognuno di noi è libero di decidere ciò che è arte e ciò che non lo è.

PS: sono un conservatore per ciò che riguarda l'arte e mi fermo al Settecento (compreso), il resto è solo evoluzione della cultura, delle abitudini e del gusto dei vari popoli, che personalmente non ritengo arte ma stile. Ma ciò non toglie che tutti possono pensarla in altro modo e assaporare ogni cosa che più gli aggrada (rimanendo chiaramente nell'ambito del legale, si intende).

[eliodoro]

Per curiosità, di Basquiat che ne pensate?

Modificato 12 Ottobre, 2018 da eliodoro

[giulira]

Anch'io da ragazzino ne ho fatte la mia parte. Ma non sono sicuramente stato il primo

Non conosco a sufficenza l'arte moderna per poter dire che Manzoni fosse meglio o peggio dei suoi contemporanei. Intanto oggi lo conoscono tutti (compresi gli ignoranti come me), mentre gli altri citati da  @cabanes sono, diciamo, un po' piu' di nicchia.

[cabanes]

Bonalumi e Castellani li ho nominati solo perchè avevano intrapreso con Manzoni lo stesso percorso artistico e quindi più confrontabili con lui che non altri contemporanei.
Cito:
"Bonalumi intraprende con Piero Manzoni ed Enrico Castellani (con i quali fonda la rivista “Azimuth”) un percorso interno alla pittura che mira a ridefinirne il linguaggio, attraverso un processo di azzeramento della rappresentazione che trova nel monocromo il suo esito ideale."

Per allietare il topic mi permetto di inserire alcune immagini, artisticamente un po' più valide di una stampa ridotta a tagliatelle (e già l'originale, per me, non era granchè)

MANZONI:

CASTELLANI:

BONALUMI:

CABANES:

Modificato 12 Ottobre, 2018 da cabanes
sostituzione immagine Manzoni

[ARES III]

L'opera del Manzoni , guardando quelle rosette, gira sempre attorno all'apparato digerente .....diciamocelo che l'artista ha voluto analizzare tutto il processo digestivo, dal cibo alla sua trasformazione in fertilizzante organico inscatolato e pronto per un nuovo utilizzo

 

[cabanes]

non me ne voglia ARES III, ma, nel mio post precedente, ho sostituito l'immagine di Manzoni con un'altra, dello stesso autore, che ritengo più coerente con le altre.

ARES III ovviamente alludeva alla seguente immagine, sempre lavoro di Manzoni:

Mi rendo conto che così la lettura della discussione viene falsata, e me ne scuso, ma l'ARTE è più importante della sequenzialità (autogiustificazione)

Modificato 12 Ottobre, 2018 da cabanes

[ARES III]

Ci mancherebbe @cabanes . Con l'arte bisogna anche divertirsi.