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Papa Gregorio Magno e i Longobardi


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Papa Gregorio fu uno dei massimi esponenti del papato romano , rivesti la carica dal 590 al 604 , anni molto tristi e oscuri per l' Italia invasa dai popoli germanici e da quelli che dovevano essere , ma che in effetti non furono per gli Italiani , gli eredi dell' Impero Romano , i Bizantini .

Gregorio era un discendente dell' antica famiglia romana degli Anici che il padre Gordiano avrebbe voluto indirizzare verso la vita politica , divenne in effetti Prefetto di Roma , cioe' rappresentante diretto a Roma dell' Imperatore d' Oriente Maurizio , avente funzioni amministrative e giuridiche .

Gregorio rimase pero' disgustato dello squallore politico di Roma , preferi' quindi ritirarsi nella vita monastica , nell' ordine di San Benedetto ; purtroppo per Roma e per l' Italia molte delle menti migliori che avrebbero potuto influire positivamente nella vita politica italiana preferivano abbandonare il mondo concreto per quello religioso , quanta differenza di intenti con gli uomini del passato quando si scontravano animosamnete in Senato o nei Tribunali per la Res Publica , bene comune di tutti i cittadini ! ma i tempi erano cambiati in peggio e molti si ritiravano nei conventi e monasteri escludendosi dalla vita cittadina e comunitaria .

Nonostante questa “fuga dal mondo” giovanile , Gregorio divenne uno dei pochissimi grandi Papi romani che la storia ha tramandato con l' appellativo di Magno per una serie di eventi accaduti durante la sua missione papale , nella lapide sepolcrale fu anche inciso , unico tra i Papi : Console di Dio .

Il fatto specifico di cui mi occupo e' la sua “difesa” di Roma contro l' assedio di Longobardi da parte  di Agilulfo nell' anno 593 ; in breve i precedenti dell' assedio di Roma : Gregorio nonostante avesse più volte invocato invano l' aiuto militare dell' Impero , i Longobardi continuavano a devastare l' Italia facendo fuggire il clero e catturando prigionieri che Gregorio dovette riscattare direttamente con le sue sostanze personali . Inoltre nel 591 il Duca longobardo di Spoleto , Ariulfo , intraprese una politica espansionistica ai danni dei Bizantini , conquistando le città del corridoio che collegava Roma con Ravenna e assediando la stessa Roma , da cui si ritirò solo dopo aver estorto un tributo in Oro . Nonostante le richieste nessun aiuto venne dall'esarca di Ravenna , (praticamente si ripeteva quello che avvenne al tempo di Onorio con Alarico)  , infatti l' Esarca di Ravenna : «...rifiuta di combattere i nostri nemici e vieta a noi di concludere la pace» . Papa Gregorio premeva per una tregua tra Imperiali e Longobardi affinché ritornasse la pace nella penisola e si ponesse fine alle devastazioni della guerra , ma Romano l' Esarca di Ravenna non era d' accordo e fece di tutto per ostacolarlo , al punto che l' anno successivo si mosse per rompere le trattative che Gregorio aveva intavolato con il Duca di Spoleto per una pace separata riconquistando le città del corridoio umbro e rompendo le trattative di pace che Gregorio aveva avviato con i Longobardi .

La campagna di Romano provocò la reazione di re Agilulfo che riprese Perugia e poi nel 593 pose l' assedio a Roma . Gregorio si trovò a dover provvedere , contro un inefficiente esercito imperiale il cui aiuto era praticamente nullo , alla difesa di Roma e per evitare ulteriori sofferenze e lutti alla città si vide costretto a convincere Agilulfo a levare l'assedio pagando di tasca propria 5000 libbre d' oro e offrendo al Re longobardo l' assicurazione del pagamento annuo di un tributo . In questo modo Gregorio si sostituiva all' autorità civile cittadina e al Senato che di fatto non avevano ormai più alcun ruolo politico e dato che al Re longobardo interessava solo il denaro , il popolo romano riconobbe in Gregorio l' unico loro salvatore .

Questo comportamento remissivo di Gregorio decreto' la disapprovazione dell'imperatore Maurizio che, concordando con la politica dell' Esarca ravennate , accusò Gregorio d' infedeltà all' Impero e di superficialità per i suoi tentativi di negoziare la pace . Gregorio rispose tramite due lettere per ricordare sia all' Imperatrice che all' Imperatore come dopo tanti anni di oppressione da parte dei Longobardi , gli Imperatori d' Oriente ben poco avevano fatto e speso in favore di Roma mentre la Città e la Chiesa avevano bisogno di sopravvivere in pace , questa e' parte della lettera inviata da Gregorio all' Imperatrice Costanza , moglie di Maurizio : “Sono ormai ventisette anni che viviamo in questa Citta' circondati dai Longobardi . Non e' qui il caso di ricordare le somme di denaro che quotidianamente la Chiesa ha dovuto pagare perche' fosse concesso ai Romani di poter vivere . In parole povere basti dire che i piissimi Imperatori hanno in Ravenna , presso il primo esercito in Italia , il loro sacellario che provvede alle spese necessarie ogni giorno ; qui Roma il loro sacellario sono io . E senza contare che questa Chiesa deve anche sostenere Chierici , Monasteri , poveri e popolo” . Mentre all' Imperatore Maurizio il tono della elttera di Gregorio fu il seguente : “Mi e' stato detto di essere stato ingannato da Ariulfo e sono stato definito "sempliciotto"..... che significa indubbiamente che sono uno sciocco . E io stesso debbo confessare che avete ragione... Se non lo fossi non avrei mai accettato di patire tutti i mali che ho sofferto qui per le spade dei Longobardi . Voi non credete a quello che dico riguardo ad Ariulfo , riguardo al fatto che sarebbe disposto a passare dalla parte della Repubblica , accusandomi di dire menzogne . Dato che una delle responsabilità di un prete è di servire la verità , è un grave insulto essere accusati di menzogna . Sento, inoltre , che viene riposta più fiducia nelle asserzioni di Leone e Nordulfo , invece che alle mie... Ma quello che mi affligge è che la stessa tempra che mi accusa di falsità permette ai Longobardi di condurre giorno dopo giorno tutta l' Italia prigioniera sotto il loro giogo e mentre nessuna fiducia è riposta nelle mie asserzioni , le forze del nemico crescono sempre di più...» . Papa Gregorio Magno , Epistole .

E non risparmia le accuse neanche all' Esarca di Ravenna , Romano : «la cui malizia è persino peggiore delle spade dei Longobardi , tanto che i nemici che ci massacrano sembrano dolci in comparazione con i giudici della Repubblica che ci consumano con la rapina...» . Insomma Gregorio Magno nel corso della sua missione papale si comporto' come un Romano antico relativamente alle circostanze della sua epoca e questa e' una chiara testimonianza che l' Impero d' Oriente non aveva altro interesse in Italia che imporre una fiscalita' pesante ed esasperata , il ricongiungimento auspicato da Giustiniano dell' Italia all' Impero era probabilmente solo un pretesto di nuove tasse a favore dell' Oriente , l' Italia e gli Italiani erano ancora , nonostante tutto , un popolo ancora in buona parte benestante .

Papa Gregorio Magno , Tomba di Gregorio Magno in Vaticano e la Croce di Agilulfo a Monza .

Papa Gregorio Magno.jpg

Tomba di Papa Gregorio Magno.jpg

Croce di Agilulfo.jpg

Modificato da Legio II Italica
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