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IGNORED

100 Lire particolari.


littleEvil

Risposte migliori

Ciao a tutti!

Avrei bisogno di un Vostro gentile parere su questa moneta che mio figlio ha trovato in spiaggia e cortesemente anche di una valutazione in quanto il pargolo  - chissà da chi ha preso? - dice che gliela devo pagare.

Io non me ne intendo molto di gradi di conservazione, ma mi sembra alquanto vissuta:

_R.thumb.jpg.0a52d73c236295bac93f14563758dcc0.jpg_D.thumb.jpg.af0287b90d4931db82f5f837bfc023b8.jpg

posto anche un dettaglio della spilla, che ho visto essere importante per questa moneta:

_Spilla.jpg.b0013fce6a4335e1040dff128e9de39e.jpg

Il diametro (ca. 28 mm) corrisponde, ma è il peso di soli 4,50 g. ad insospettirmi.

Ha una bella iridescenza:

_iri.thumb.jpg.5186c2595016722feaaf9e5214e30f39.jpg

Ma quello che mi sembra molto strano è che se la tengo controluce viene attraversata dai raggi!!!

_R_CL_b.thumb.jpg.5d4f988029796d0cec54a28d8fbd4b07.jpg

Grazie in anticipo per ogni vostro commento :glare:.

Servus,

Njk

 

=============================

Fine della storiella, adesso arriva il "PS"...

Non è una moneta proprio bella, ma ha una sua storia da raccontare che, nonostante la conservazione, la rende più preziosa di altre meglio conservate.

Mio figlio l'ha effettivamente trovata sul bagnasciuga di una spiaggia, ma non di una qualsiasi: quella del "mare caldo" dell'Isola di Vulcano / Eolie (quella vicino alla pozza dei fanghi, per essere precisi).

Sia in mare che a riva fuoriescono dei gas sulfurei che si mescolano all'acqua e si crea quasi una melma di filamenti di zolfo. Direi che questa è una bella sfida di resitenza per l'Acmonital!

Non so quanto tempo sia rimasta lì sommersa, ma direi che non avrebbe avuto un futuro roseo se non l'avessimo trovata.

Adesso - dopo un lungo bagno in acqua demineralizzata - si riposa dagli strapazzi sul mio davanzale:

_final_.jpg.b084c024cf28dd7d02183e9f95a2fce0.jpg

appoggiata su una pietra pomice e davanti ad un ossidiana (entrambe di origine vulcanica, per chi non lo sapesse), su di un morbido tappetino di cuoio.

Alla prossima!

 

Modificato da littleEvil
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L'ultima volta che andai a Vulcano questa moneta da 100 £ire aveva solo 4 anni, ora ne ha solo 41.  Si vede dai rilievi che è rimasta in conservazione.... "giovane".

 

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Curioso, anche mio figlio ha trovato sul bagnasciuga di Genova, all'indomani di una grossa mareggiata, 100 Lire, questa volta FAO del '79, pesa 5,45 gr. (anziché 8.0) e presenta erosioni striate davvero simili. 

 

20180922_212931[1].jpg

Modificato da vickydog
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@vickydog, curioso davvero!

Pensavo che la corrosione fosse dovuta allo zolfo. Se la tua moneta presenta lo stesso tipo di danneggiamento, vuole dire che solo l'acqua salmastra (ed il moto ondoso, con conseguente frizione?)  può attaccare il metallo drasticamente. Non vorrei sbagliare a chiamare in causa @centurioneamico, chiedendogli un parere. Ma io facevo l'Acmonital più  resistente...

Servus 

njk 

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E' un fenomeno curioso ma facilmente spiegabile. L'acmonital ovviamente è una lega e, per la produzione dei tondelli, esso arriva alla fabbrica di produzione avvolto in fogli laminati per poi essere tranciato mediante grosse presse e lavorato per essere pronto alla successiva operazione di coniatura.

La laminatura del metallo avviene lungo una trafila di estrusione che per pressione progressiva esercitata grazie a possenti rulli di acciaio, rende il metallo in ingresso allo spessore desiderato. E' in questa fase che eventuali noduli dei due metalli in lega, presenti nel metallo come piccole aree agglomerate, per effetto dell'estrusione, vengono stirate a formare sottili linee longitudinali con una unica direzione (quella del moto etrusorio). Queste tracce risultano invisibili all'occhio umano al momento della produzione ma negli anni, per effetto della corrosione selettiva che attacca principalmente il metallo meno nobile in lega, esse emergono o dando variazioni di colore nella patina o, come in questo caso, lasciando dei solchi molto vistosi.

Potendo osservare un attrezzo in acciao rinvenuto in mare osserveremmo lo stesso fenomeno, il carbonio, attaccato per primo dalle corrosioni, svanisce lasciando profondi solchi che seguono il senso di lavorazione originario dell'utensile.

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