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IGNORED

Trovato Tesoro di monete Romane


dux-sab

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2 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Perché il tappo non sarebbe pertinente?

Come ho gia scritto ,sembra avere un colore diverso e il bordo e' frastagliato come se fosse l'esito di una rottura o di una riduzione maldestra , giusto quanto sarebbe bastato per adattarlo alla misura della bocca della brocca ,una soluzione di fortuna come e',per definizione ,di fortuna la deposizione nel suo insieme .

Sempre a mio parere e in base a quel poco che si vede... sono ansioso di leggere un prossimo ,dettagliato rapporto della soprintendenza .

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6 minuti fa, Euskadi dice:

se cortesemente qualcuno riuscisse a ingrandire la base dell anfora nella foto che ho postato probabilmente si vedrebbero anche altri solchi.

 

Se ti riferisci alle tre sottili fasce in rilievo che abbracciano la parte inferiore della brocca non si tratta di esiti della lavorazione ma di ornamenti ottenuti al risparmio della tornitura , un decoro toreutico deliberatamente voluto dall'artigiano.

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Supporter

Scusate se intervengo: il recipiente è sicuramente in pietra ollare, del litotipo in uso nel periodo tardoantico, con confronti per morfologia e finitura (anche la sezione di quel tipo di ansa) con materiali analoghi rinnvenuti nello scavo di Monte Barro (VI secolo-inizi VII: https://www.academia.edu/5327163/I_vasi_in_pietra_ollare_da_Archeologia_a_Monte_Barro_) e santa Giulia di Brescia (fine VI-VII secolo: vedi sempre testo di Alberti di cui sopra: l'ho consultato ed ha confermato). Il tappo invece dovrebbe essere in ceramica, morfologia sempre tardoantica.

 

Saluti cordiali

MB

Modificato da monbalda
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Supporter

Sarà interessante sapere a quando si può "chiudere" il ripostiglio quando saranno stati studiati tutti i materiali che lo compongono e , soprattutto, capire il contesto di immobilizzazione e quindi di ritrovamento....very curious about that.

Buona serata

MB

Modificato da monbalda
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Supporter

Magari anche un solido dell'imperatrice Ariadne!

 

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A mio parere non e' una questione di gioielli o lingotti ma di definizione : come si fa a distinguere un ripostiglio pubblico da uno privato? Nel momento in cui un ufficiale si prende il rischio di occultare un valore diventa una questione privata, poiche' tutti sanno che lui e' un ufficiale depositario di tale bene ,eventuali invasori presto o tardi busseranno alla sua porta e non si capisce perche' dovrebbe patire delle pene per difendere beni non suoi, piu' logico sarebbe lasciar prendere loro il bene di pubblica proprieta'.

Il discorso cambia se si tratta di un accumulo privato , nessuno sa che esiste o a quanto ammonta e le probabilita' di recupero sono decisamente alte.

Comunque mi continuano a sfuggire gli estremi che fanno la differenza tra un ripostiglio pubblico e uno privato.

A tal proposito avrei una domanda : esiste un tesoro tardoantico indubitabilmente "ufficiale"? 

Forse quello di Kaiser Augst...

Ma non ne sarei cosi convinto.

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16 ore fa, art74 dice:

Se viene confermata la presenza di gioielli come la mettiamo con la fantasiosa teoria del deposito pubblico ??!!

al momento non sposo nessuna teoria, ma l'oro a peso era utilizzato nelle transazioni, anche se in forma di gioiello, e non vedo perché una riscossione di varie tasse non poteva essere fatta anche in preziosi vari, magari, perché no, destinati insieme ad altre monete "vecchie" ad essere rifuse con l'effige del nuovo regnante...

per principio sono contrario alle affermazioni categoriche, perché in realtà non sappiamo esattamente come funzionava la cosa, quindi rimango possibilista su tante cose :)

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Sono d'accordo , non siamo qui per prendere posizione o per inutili battaglie di opinione, solo mi piacerebbe capire se esiste una discriminante ufficiale-privato . In quanto al pagamento all'erario in gioielli o suppellettili in metallo prezioso ,probabilmente ,niente lo vietava infatti spesso il peso di tali oggetti risulta essere un multiplo di solidi o silique a seconda se composti da oro o argento.

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Vorrei chiarire meglio il mio pensiero.

Nessuno può dire con certezza che un lingotto non potesse essere in mano privata, esattamente come nessuno può escludere che non si potessero accettare pagamenti all'erario in gioielli e suppellettili in metallo prezioso. 

La teoria quindi del deposito pubblico rimane fantasiosa e senza alcuna base scientifica.

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mi sono preso qualche giorno per leggere di San Mamiliano

così mi pare di fare un buon "servizio" agli amici, dando un parere su ciò che ho letto….

 

1 - RIPOSTIGLI MONETALI IN ITALIA  Ripostiglio S Mamiliano Sovana Grosseto 

è un testo a colori, principalmente un catalogo

ha il vantaggio di mostrare in foto tutti, ma proprio tutti gli esemplari ritrovati, 498, e di emendare alcuni errori di catalogazione precedenti (che non ho verificato perché mi pareva ridondante)

il prezzo è medio/basso, 25 euro, e il libro è quasi privo di parti testuali significative, ma come catalogo è assai completo e personalmente sono felice di averlo preso

 

2 - ARSLAN - TURCHETTI - IL RIPOSTIGLIO DI SAN MAMILIANO A SOVANA (SORANO - GR): 498 SOLIDI DA ONORIO A ROMOLO AUGUSTO

anche qua, pro e contro...

il testo è corredato da un DVD con le immagini delle monete e il pdf dei testi

costa parecchio...mi pare 75 €

le immagini sono di grande dimensione, ma sono scansioni e non foto, e questo si vede … le immagini sono buone ma un po' appiattite dalla luce, rispetto ad alcune foto museali che ho visto, da 10, posso dare un 6,5

il testo è interessante, con spunti molto interessanti , e certamente da leggere…. in un'ottica globale però lascia perplessi...

ci sono pareri discordanti sul tipo di "accumulo", per qualcuno ottenuto in tempi brevi e occultato per colpa del momento contingente, per altri frutto di un paziente accumulo "famigliare" avvenuto in 50 anni almeno e posto "a riserva futura" poi non recuperato.

ci sono pareri discordanti, pesantemente , sulla datazione.

Arslan parla di una data intorno al 477/478 - con Zenone e Ariadne a chiudere…. la data, con una tolleranza di 4 o 5 anni è certamente "sensata"....

poi però quando si legge l'articolo specifico sul solido di Ariadne si prospetta una possibile datazione al 491 e non si esclude una datazione al 515 (o poco prima)… il tutto sulla base di un buon ragionamento, che però esula totalmente dal contesto di provenienza del pezzo.. cioè non solo non ne tiene conto, ma una volta che si giunge a questa conclusione, non si rapporta la stessa al tesoretto nel suo complesso….

insomma, la pluralità di idee, che reputo sempre un punto di forza, qua rischia di confondere, perché non arriva a sintesi, o peggio non trova un terreno comune di dialogo che permetta di innalzare la conoscenza…. diciamo che la cosa si "ferma" all'ognuno dice la sua (scusate, banalizzo) … e non si portano a sintesi le diverse visioni

 

così… volevo condividere qualche parere assolutamente personale

saluti

Alain

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mi vengono i brividi vedere estrarre le monete dal vaso usando una pinzetta di ferro.

il fatto che le monete fossero esattamente 1000 mi fa propendere per un ripostiglio ufficiale. una somma arrivata da un ufficio centrale, magari mensile.

Modificato da dux-sab
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A mio avviso il fatto che le monete fossero esattamente mille non ha nessun rapporto con un eventuale ufficialita' ma piuttosto con un senso di compiutezza insito nella psiche umana ,infatti di solito quando si fa un investimento o si gestisce del denaro o qualsiasi altro bene , si tende a raggrupparlo per insiemi ben definiti destinando I " rotti " ad altro o a futuri "insiemi ".

Tra l' altro e piu facile ricordarsi di mille che di novecentoquarantatre .... per dire...

In piu come conciliamo i gioielli con la presunta natura "pubblica" del tesoro ?

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1 ora fa, dux-sab dice:

mi vengono i brividi vedere estrarre le monete dal vaso usando una pinzetta di ferro.

Ciao @dux-sab a dire il vero, volevo intervenire prima quando ho visto il filmato. Pensavo che ci sarebbero state le solite polemiche , per "pignoleria".

INGREDIBILE !! come si può pensare, di usare una pinzetta in acciaio per estrarre le monete IN ORO ???

Personalmente (da restauratore) mi indigno a chi ha autorizzato a questo.

Le pinzette in plastica , sono più sicure, anche con tutta la abilità .......il danno che può provocare l'acciaio sull'oro è incredibile.

 

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  • 1 mese dopo...

Ragazzi, e se questa famosa "brocca" era un boccale per la birra????? La forma richiama molto i boccali in peltro o in ceramica medievali e si sa che la birra era conosciuta dai Romani: Agricola, governatore della Britannia, quando tornò a Roma nell'83 a.C. portò con sè tre maestri birrai da Glevum (oggi Gloucester) e apri il primo pub d'Italia (!).

 

 

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