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Risposte migliori

Inviato

Buonasera, 

Volevo mostrarvi questa moneta che possiedo già da anni ma che solo di recente sono riuscito ad identificare.

Si dovrebbe trattare di un denaro Provisino coniato durante la presenza di Carlo D'Angiò a Roma come Vicarius del papa.

La mia identificazione è dovuta alla presenza della lettera "K" ad inizio legenda del dritto della moneta.

Sul nostro sito la moneta è data come R3 e su internet non sono riuscito a trovare passaggi d'asta.

Qualcuno potrebbe spiegarmi come mai tutta la produzione di Carlo D'Angiò a Roma, compreso la moneta in questione, presenta una grande rarità?

Sarei grato anche se qualcuno postasse altre monete come questa e\o linkasse qualche passaggio in asta.

Vi ringrazio e saluto tutti

Matteo

20180906_162613.jpg

20180906_162648.jpg


Inviato

Buongiorno, per approfondire lo studio delle emissioni di provisini angioini consiglio questo ottimo articolo http://www.academia.edu/19596666/Carlo_I_dAngiò._Un_denaro_provisino_regale_fra_la_monetazione_senatoriale_romana

Il provisino oggetto di discussione dovrebbe far parte, data la iniziale K del nome del sovrano, del Gruppo 2 dello studio sopra citato.

Per un "recente" passaggio in asta pubblica: https://www.deamoneta.com/auctions/view/553/99 bisogna poi tenere presente che l'attuale mercato solitamente privilegia la vendita in asta per tipologie differenti, quindi per avere un miglior panorama da un punto di vista commerciale consiglio di monitorare costantemente piattaforme di vendite generiche, non strettamente numismatiche ecc. dove sarà più facile veder transitare materiale similare.

27 minuti fa, Teus I dice:

Qualcuno potrebbe spiegarmi come mai tutta la produzione di Carlo D'Angiò a Roma, compreso la moneta in questione, presenta una grande rarità?

La monetazione di Carlo per Roma è relativamente rara, certamente le grandi rarità (R4, R5) ci sono ma si tratta spesso di varianti e non di vere e proprie tipologie. Specialmente per quanto riguarda la monetazione in mistura, sono state rese note negli ultimi anni almeno un paio di varianti di grande rarità ma si tratta di variazioni di epigrafia o di simbolo identificativo, variazioni che quindi - purtroppo per gli studiosi - spesso sono irrilevabili in monete di scarsa conservazione o prodotte in maniera difettosa. Ne risulta quindi una difficoltà reale nel momento di censimento e - conseguentemente - di assegnazione di un plausibile grado di rarità.

Per avere un dato in più, il MIR Stato Pontificio considera questa particolare emissione di denaro R2.

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, un saluto

Antonio

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Inviato

salve @anto R, ti ringrazio per le delucidazioni molto precise e dettagliate su tutti i quesiti sopra citati.

Comunque nonostante la rarità noto che, almeno per quanto riguarda i provisini, le quotazioni sono piuttosto basse.

Probabilmente sono meno rare di quello che sembra solamente perchè molti esemplari sono impossibili da identificare correttamente.

Ringrazio ed invito altri esperti a postare le loro monete o qualche link.

Sauti


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