Vai al contenuto
IGNORED

A chi conviene tenere alte le quotazioni?


Risposte migliori

Inviato

E' legge della domanda e dell'offerta che determina il prezzo, pensare che ci siano speculazioni o azioni ad opera di chissacchì orientate a mantenere un certo livello dei prezzi è puerile. E' chiaro poi che si tratta di un mercato particolarissimo a limitata o limitatissima liquidità e quindi soggetto di volta in volta ad un altissima volatilità dei prezzi: se le monete di una certa tipologia sono scarsamente reperibili, ma al contempo anche di collezionisti di quella tipologia ce ne sono pochi si assiste a un andamento del prezzo che può sembrare insensato perchè ogni volta determinato da una legge domanda offerta che può essere completamente diversa dalla precedente. C'è poi un ulteriore elemento, ovvero l'accesso al mercato: alcune monete si vendono in asta dove gli offerenti rappresentano una parte consistente dei potenziali acquirenti, diverso è per esempio la vendita in un negozio, o addirittura fra privati dove l'offerta e rigida e la domanda pure. 

 

  • Mi piace 1

Inviato

Buonasera a tutti, 

Quando iniziai oltre un quarto di secolo fa' a collezionare le monete Napoletane, spinto dalla passione e l'amore per la nostra storia e la mia terra, il Sig. Becker... Numismatico di Avellino, mi consigliò.... Se avessi avuto la possibilità, di comprare le monete rare e in conservazione superiore. 

Perché le monete rare con il tempo sarebbero divenute più rare e il loro prezzo sarebbe aumentato di conseguenza. 

Conservazioni possibilmente alte perché sarebbero state le più richieste dai collezionisti. 

Mi disse  che le monete comuni le avrei sempre trovate. 

Oggi dopo tanto tempo, il suo consiglio si è rivelato giusto. 

Ritornando alla domanda della discussione, penso che a nessuno convenga tenere alti i prezzi.... 

Ho visto passare nelle Aste monete molto rare a prezzi accessibili, se poi fra privati sui social vengono proposte monete a cifre esagerate.... Pazienza, ognuno dei propri soldi fa ciò che vuole. 

 

 


Inviato (modificato)

Credo che l'intervento relativo al fatto che non si tratta semplicemente di domanda e offerta abbia colto nel segno della mia domanda. Consideriamo, per esempio, una collezione tra le più gettonate come il Regno. Ebbene, parlando di monete comuni anche in alte conservazioni, osserviamo che xi sono dei prezzi di scambio "convenzionali" che non sono commisurati né ad una rarità (sono appunto comuni) né semplicemente al fatto che c'è gente disposta a pagare al massimo quel prezzo. Perché uno di noi sarebbe disposto a pagare al massimo tot una data moneta di una data conservazione? Perché c'è un prezzo di mercato che conosciamo. Tutto lì. Se fosse più alto o più bassi sarebbe sempre quella la cifra che saremmo disposti a pagare. La rigidità della domanda e dell'offerta (le monete disponibili sono praticamente sempre le stesse, e pure il numero dei collezionisti varia molto poco) porta a queste cifre convenzionali, che variano globalmente solo nel caso di grosse crisi economiche generali o di significativa diminuzione od aumento dei collezionisti. Ma cosa succederebbe se, poniamo il caso, scambiassimo le monete ad un valore di mercato dimezzato (è solo un'ipotesi, un'estremizzazione, badate bene): cosa succederebbe? Chi ha materiale già da parte da cedere ci perderebbe nell'immediato, è chiaro. Ma a medio termine, chi spende mensilmente 100 euro, 200 euro per acquisti di monete ne spenderebbe meno? Non credo. Semmai potrebbe acquistare il doppio delle monete, con maggiore soddisfazione che magari potrebbe spingere a spendere ancora di più, a vantaggio anche dei commercianti stessi. Ma con i prezzi convenzionali di oggi succede tutt'altro, ovvero pochi collezionisti spendono grosse cifre un po' alla volta perché quelli sono i prezzi di mercato, restringendo la possibilità ad altri potenziali collezionisti di diventare tali. Sta tornando, insomma, ammesso che abbia mai smesso di esserlo, un hobby per ricchi. Cosa ne pensate?

Modificato da Mr. Coin

Inviato

Su certi livelli si, e’ inevitabile ormai con certe cifre, però le monete che ci sono in giro sono tante, tante e se uno si accontenta anche come conservazioni trova di tutto, certo in questo caso e’ più la passione che muove e certamente non bisogna mettere in conto di guadagnarci....


Inviato

Continuo a leggere questa storia della domanda e dell'offerta, personalmente non sto negando sia applicabile il modello, ho affermato al contrario la sua applicabilità. Il discorso assurdo è sulla "correttezza" dei prezzi poiché vige la suddetta legge; non ha senso parlare di "correttezza" o "prezzi giusti" poiché non vi è abbastanza elasticità nella curva di domanda né reattività nella curva di offerta, di conseguenza il prezzo di equilibrio non è quello che si avrebbe in un mercato concorrenziale bensì più di oligopolio. I prezzi nel mercato numismatico sono maggiormente fatti dai venditori piuttosto che dai compratori per i motivi che ho detto in un precedente post. Al modello AD-AS si affianca quello del benessere, e qui ha senso parlare di "corretto" o "giusto" e, mentre in stato concorrenziale il punto di equilibrio di benessere è anche quello ottimale, in stato di oligopolio il punto di equilibrio non dà la misura ottimale del benessere.

  • Mi piace 1

Inviato

Io credo che la risposta del @Monetaio sia perfetta nella sua sintesi. Che i prezzi rimangano costanti, con qualche piccolo aggiustamento, magari in rialzo, fa bene a tutto il sistema, a venditori e collezionisti, ai primi per ovvi motivi, ai secondi perché hanno acquistato un oggetto, seppur caro, che però non perde di valore e nel caso può essere rivenduto guadagnandoci o comunque rimettendoci poco.

Un aumento dei prezzi è rischioso solo quando si configura come una bolla finanziaria, allora quando la bolla scoppia e i prezzi calano di brutto, qualcuno si fa male sul serio 


Inviato

e' una discussione accattivante. Ho notato che sulle monete molto importanti proprio perché il mercato ormai e' internazionale per chi vende conviene mettere in asta in Germania


Inviato

A chi conviene tenere alte le quotazioni?

Risposta: a chi ha interesse a vendere.

Ciò riguarda tutto ciò che si debba, volente o nolente, confrontare con il mercato. Una "scala mobile" atta a calmierare i prezzi dei pezzi numismatici ambiti, come velatamente auspicato, mi pare fantascienza. Non funzionò con i beni di prima necessità figuriamoci con oggetti non necessari. Le monete sono un bene mobile come gli altri presenti sul mercato. Sono oggetto quindi di contrattazione e la contropartita con cui vengono scambiate è soggetta ad innumerevoli variabili, lecite e illecite, corrette o scorrette. Ogni vendita ha la sua storia ed ogni moneta è diversa. Si ci può fare delle idee osservando i passaggi d'asta ma, anche qui, come abbiamo visto in recente discussione, non tutti coloro che offrono poi pagano. Beh... che molti difendano in asta i propri tondelli era ipotizzabile e non da ieri. Bisogna fare attenzione, come in ogni  altro acquisto d'altronde.

Buona serata.


Inviato

sarebbe interessante sapere perché il mercato dei francobolli e l'interesse per questi e' crollato magari potrebbe accadere qualcosa di simile alle monete


Inviato

Secondo me il prezzo lo fa il mercato. Anche se qualcuno volesse tenere alti i prezzi se poi non c'è nessuno che le compra il prezzo è inevitabilmente destinato a scendere!! 


Inviato (modificato)
43 minuti fa, principesax dice:

sarebbe interessante sapere perché il mercato dei francobolli e l'interesse per questi e' crollato magari potrebbe accadere qualcosa di simile alle monete

La "storia" e la "vita" di una moneta, ancorchè (ovviamente) fuori corso, mantiene legata a se una simbologia ed una percezione di "valore" che pochi altri beni hanno e, nella mente dell'uomo, credo non la si possa paragonare ne alla filatelia ne, tanto meno, alle diverse collezioni maturate in questi ultimi decenni (miniassegni; gettoni; sk telefoniche; ecc....). Personalmente credo che, al di là di comprensibili e periodiche fluttuazioni date da andamenti del mercato, le monete, diversamente da altre forme di collezionismo, non dovrebbero subire tracolli. Certo che avvicinare nuove generazioni alla numismatica sarebbe solo un giovamento, in primis per alimentare passione e diffusione di questo stupendo "sapere", e consequenzialmente per l'anima commerciale.

Modificato da Bassi22

Inviato

La legge della domanda e dell'offerta, influenzata dall'asimmetria delle informazioni e/o degli accessi ai canali di vendita. Non tutti sanno o vogliono acquistare on-line od in asta. Non in tutte le città c'è una pluralità di offerte, anzi. 


Inviato
2 ore fa, luke_idk dice:

La legge della domanda e dell'offerta, influenzata dall'asimmetria delle informazioni e/o degli accessi ai canali di vendita. Non tutti sanno o vogliono acquistare on-line od in asta. Non in tutte le città c'è una pluralità di offerte, anzi. 

Cosa significa se posso chiedere? Per me è un po’ astruso 


Inviato (modificato)
7 ore fa, principesax dice:

sarebbe interessante sapere perché il mercato dei francobolli e l'interesse per questi e' crollato magari potrebbe accadere qualcosa di simile alle monete

Ammazza che manitù...:nea:

Sono due mondi diversi, l'uno troppo giovane, l'altro troppo antico..

Due espressioni diverse, quando si tira troppo la corda..poi succede l'irreparabile..

Non possono in alcun modo essere paragonati...

Lunga vita alle monete, lunga vita alla numismatica.

p.s. Comunque nessun problema finchè l'interesse sarà cosi alto..:)

Modificato da eracle62
  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Il mercato dei francobolli oggi tira solo agli altissimi livelli mentre è letteralmente crollato a quelli medi e bassi. Le ragioni sono molteplici ma essenzialmente due sono gli elementi chiave:

la Posta non riveste più quel ruolo che svfva una volta e le affrancature elettroniche hanno di fatto soppiantato molte delle affrancature tradizionali cannibalizzando progressivamente la base di riferimento per gli appassionati del settore che comunque resta un ambito collezionistico estremamente facile piacevole divertente e con bassissime barriere all’entrata e di conseguenza potenzialmente un numero di followers anche superiore a quello delle monete.

consideriamo anche che il francobollo nasce nel 1840 e si configura come il contrassegno di un servizio - fondamentale - ma sempre un servizio ben delimitato e circoscritto.

Di ben altra nobiltà gode la moneta che quasi nasce con la Storia ‘scritta’ dell’Uomo, è prerogativa massima sivrana ( il diritto a battere moneta veniva concesso solo dall’imperatore), riveste un ruolo fondamentale in una delle principali attività dell’uomo: quella economica. 

Infine mentre il francobollo e’ un prodotto meccanico la moneta - quella classica/antica - ha una forte componente artistica con capolavori assoluti raggiunti nel periodo classico greco e rinascimentale/barocco . Non per niente monete e medaglie sono esposte nei musei d’arte mentre i francobolli esclusivamente nei musei loro dedicati. 

La moneta gode di studi universitari, insegnamenti, biblioteche ad essa dedicate, congressi internazionali. Il francobollo pur avendo dato origine ad una certa corrente di studi non ha mai - credo - raggiunto l’università e i suoi convegni sono soprattutto commerciali. 

Infine il mercato della moneta oggi e’ molto forte, lo testimonia il numero di operatori commerciali ( soprattutto case d’asta) che ha attratto ( un multiplo di quelle che erano anche solo 20 anni fa) che sostiene una domanda che e’ cresciuta moltissimo negli ultimi 30 anni.  volume  di affari e’ venuto crescendo in modo molto robusto e anche l’offerta sostenuta da molti ritrovamenti ( per le monete antiche) si è potuta adeguare alla domanda. 

Internet ha poi dato un impulso fondamentale al mefcato e alla velocità di ricircolo del materiale . Se prima una moneta giaceva in una collezione per diversi anni oggi molte monete sono acquistate e rivendute con una frequenza momto superiore al passato. 

Leggo spesso commenti sulla tenuta o addirittura che alludono ad una crisi del settore. E’ vero che si assistono a fenomeni di apprezzamento del valore nel tempo ben distinti per diverse categorie di monete e che alcune serie sono state oggetto di fenomeni speculativi o meglio inflazionistici come quotazioni ( vedi ad es. il Regno) ma nel complesso il mercato gode di ottima salute, basti vedere il risultato delle vendite - nel complesso - delle aste piu’ ricorrenti  . Sarei ottimista per il futuro e non vedo pericoli imminenti che il setore delle monete possa avere un’evoluzione simile a quanto avvenuto per la filatelia .. almeno finche’ lo strumento moneta continuerò ad essere utilizzato correntemente nelle società moderne ( vedremo cosa succederà con quella svedese che vorrebbe un giorno abolire la moneta ...).

Modificato da numa numa
  • Mi piace 2

Inviato

esatto la tendenza e' quella di smaterializzazione la moneta affidandosi unicamente alle carte, questo potrebbe avere dei vantaggi in termini di rintracciabilità dei movimenti. Magari tra 100 anni non ci saranno più i contatti. I giovani appassionati di storia potrebbero ancora continuare ad appassionarsi alla numismatica ma chi come me ha iniziato raccogliendo le monete del mondo in futuro difficilmente si appassionerà alle monete non avendone un contatto diretto. E' una possibilità... Tra un decennio avremo qualche elemento in più in alcuni paesi già il contante circola poco e vedremo da studi come e' il dato per i giovani appassionati in questi paesi

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

In effetti, se ci si pensa, probabilmente la maggior parte dei ragazzi di 20 anni non ha mai acquistato un francobollo in vita sua. Già io, che ho 37 anni, ho una percezione del francobollo abbastanza lontana dal mio quotidiano, figuriamoci un ragazzino che ha sempre e solo utilizzato la posta elettronica

 

Modificato da laguardiaimperial

Inviato
22 ore fa, numa numa dice:

Cosa significa se posso chiedere? Per me è un po’ astruso 

Semplifico molto perchè non ho tantissimo tempo, questa sera.

L'asimmetria delle informazioni non riguarda solo il mercato numismatico, ma il mercato in generale. Ovviamente, chi commercia in un dato bene conoscerà tutti i possibili canali di approvvigionamento, cosa che non è possibile attendersi realisticamente per l'acquirente; se tutti acquistassero on-line, i prezzi medi di acquisto sarebbero più bassi. Non tutti conoscono le piattaforme di vendita internet (ripeto, non parlo di monete, ma di qualsiasi acquisto, anche su piattaforme che "pagano" le tasse all'estero risparmiando...). Aggiungiamoci anche che certi beni preferiamo vederli dal vero (io mi rivolgo a commercianti e non ho mai acquistato una moneta on-line...).

Per quanto concerne la concorrenza (specialmente per chi, come me, la moneta vuole vederla di persona) è evidente come non si possa paragonare un bene venduto in cento negozi che devono competere fra di loro ad uno che trovi in quanti negozi? 1-2-10, a seconda della città?

Non è un'accusa ai commercianti, è il mercato di concorrenza imperfetta (intendiamoci... anche un eccesso di concorrenza provocherebbe un rialzo dei prezzi).

Scusate ancora: ho davvero banalizzato, ma vado di fretta.


Inviato
1 ora fa, luke_idk dice:

Semplifico molto perchè non ho tantissimo tempo, questa sera.

L'asimmetria delle informazioni non riguarda solo il mercato numismatico, ma il mercato in generale. Ovviamente, chi commercia in un dato bene conoscerà tutti i possibili canali di approvvigionamento, cosa che non è possibile attendersi realisticamente per l'acquirente; se tutti acquistassero on-line, i prezzi medi di acquisto sarebbero più bassi. Non tutti conoscono le piattaforme di vendita internet (ripeto, non parlo di monete, ma di qualsiasi acquisto, anche su piattaforme che "pagano" le tasse all'estero risparmiando...). Aggiungiamoci anche che certi beni preferiamo vederli dal vero (io mi rivolgo a commercianti e non ho mai acquistato una moneta on-line...).

Per quanto concerne la concorrenza (specialmente per chi, come me, la moneta vuole vederla di persona) è evidente come non si possa paragonare un bene venduto in cento negozi che devono competere fra di loro ad uno che trovi in quanti negozi? 1-2-10, a seconda della città?

Non è un'accusa ai commercianti, è il mercato di concorrenza imperfetta (intendiamoci... anche un eccesso di concorrenza provocherebbe un rialzo dei prezzi).

Scusate ancora: ho davvero banalizzato, ma vado di fretta.

Quello numismatico e’ per sua natura un mercato altamente imperfetto a cominciare dall’asimmetria dell’informazione alla frequente presenza di esternalità:

due colkezionisti che si scontrano sullo stesso pezzo in un’asta mentre in un’altra una moneta di pari rarità viene venduta alla base

oppure comparsa casuale di due monete identiche rarissime sul mercato a brevissima distanza di tempodopo magari 40 anni che non si vedevano sul mercato

potrei continuare ma credo sia un dato di fatto l’estrema imperfezione del meecato delle monete  

  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, numa numa dice:

Quello numismatico e’ per sua natura un mercato altamente imperfetto a cominciare dall’asimmetria dell’informazione alla frequente presenza di esternalità:

due colkezionisti che si scontrano sullo stesso pezzo in un’asta mentre in un’altra una moneta di pari rarità viene venduta alla base

oppure comparsa casuale di due monete identiche rarissime sul mercato a brevissima distanza di tempodopo magari 40 anni che non si vedevano sul mercato

potrei continuare ma credo sia un dato di fatto l’estrema imperfezione del meecato delle monete  

Appunto.

Pretendere di ridurre a modelli matematici la complessità del reale, in un campo come il nostro, è semplicemente risibile.


Inviato (modificato)

Insomma ce lo terremmo cosi com'è...per la santa pace di tutti coloro che sono consci di ciò che fanno...e gioiscono per questo...

 

 

Modificato da eracle62

Inviato

Visto che ogni tanto vien fuori il discorso per cui i prezzi alti scoraggerebbero i nuovi collezionisti, a questo punto pongo una domanda: immagino che il mercato della filatelia abbia avuto un calo generale dei prezzi, in alcuni casi, da quel che ho letto, anche notevole, questo ha per caso generato un boom di nuovi appassionati? Non so, ma, ad intuito, mi viene da pensare di no 

  • Mi piace 4

Inviato

Secondo qualcuno i modelli matematici dovrebbero andare a farsi benedire perché la realtà è troppo complessa...mah

  • Mi piace 1

Inviato
6 ore fa, laguardiaimperial dice:

Visto che ogni tanto vien fuori il discorso per cui i prezzi alti scoraggerebbero i nuovi collezionisti, a questo punto pongo una domanda: immagino che il mercato della filatelia abbia avuto un calo generale dei prezzi, in alcuni casi, da quel che ho letto, anche notevole, questo ha per caso generato un boom di nuovi appassionati? Non so, ma, ad intuito, mi viene da pensare di no 

Questo è uno dei tanti esempi, per cui il lento calo del valore, in questo caso Filatelico, non ha portato a nulla anzi panico totale tutti a vendere come in borsa...

Non continuiamo a pensare il perché è per come altrimenti nessuno comprerebbe solo per il puro spirito collezionistico, di studio o passionale.

Se la richiesta per ogni tondello è alta o non gradita, l'offerta è la possibilità di scelta e talmente ampia oggi che c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Avanti, con la passione per compagna..


Inviato

Ripeto sono per avanti il cuore, la passione, per me il collezionismo e’ questo, tutta istintività, certamente non e’ così per tutti, ormai la numismatica entra come altri settori arte, orologi in possibili alternative di investimento oltre a quelle finanziarie e immobiliari, in questi casi la moneta e’ oggetto di rendita futura e allora servono conservazioni, pedigree, settore che abbia ampi bacini anche e soprattutto internazionali.

  • Mi piace 1

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.