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Risposte migliori

Inviato

Salve a tutti,

accanto all'argento vorrei mostrarvi anche un po' di mistura spagnola proveniente dalla zecca di Cagliari.

Quindi, ecco a voi un esemplare di soldo, ossia 6 cagliaresi, di Filippo IV (peso: 3,1 g; diametro: 2,1 cm). La moneta è ancora ricca di dettagli, in particolare sono ancora perfettamente visibili le quattro testine di moro ed il busto del sovrano.

D/ REX PHILIPPVS; Busto coronato a sinistra

R/ MONETA SARDINIAE REGNI; Croce trifogliata con quattro testine

Il nominale da 6 cagliaresi di Filippo IV è preceduto anche dai nominali da un cagliarese, principalmente di due tipi (uno con il busto con testa nuda e uno con il busto coronato), da due cagliaresi con le tipica croce con quattro Q (4 denari) e da tre cagliaresi con la tipica croce con quattro 6 (6 denari).

Attendo i vostri commenti...

Saluti!

DSC02122.JPG

DSC02127.JPG

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Inviato

Moneta molto affascinante e dell’identita , ulteriore dimostrazione che le monete in mistura possono essere estremamente significative per il collezionista !

 

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Inviato

Estremamente interessante e, se non ricordo male, tra le più antiche raffigurazioni dei 4 mori su una moneta. Ottima conservazione per la tipologia. Bisogna tener d'occhio quelle ossidazioni anche se dalla foto mi sembrano "stabili"

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Inviato

Grazie, @marmo87! Hai ragione, sui 5 e 10 reali maltagliati del II tipo le testine di moro apparvero successivamente, dal 1643 in poi.

Le ossidazioni si sono stabilizzate, tuttavia le tengo sempre sotto controllo. Sarebbe molto interessante analizzare le percentuali dei metalli che compongono tale mistura. Hai forse sottomano qualche studio su ciò?


Inviato

Questa zecca mi intriga troppo, anche perchè non riesco mai a trovarne una, nei miei pressi di ricerca.

Mi affascina molto il ritratto di Filippo IV quasi insolito per la classica iconografia, e poi i quattro mori sublimi..

Per la tipologia veramente meritevole di lode il suo stato conservativo,

Insomma carissimo a quando un bel lavoro su questa monetazione...;)

Dai che lo mettiamo sul prossimo Gazzettino..

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Inviato

Philippus se volessi intraprendere uno studio sarei ben felice di darti tutto il mio appoggio.

Per rispondere alla tua domanda, al momento come testi ho con me solo il mio Sollai "da battaglia" , esemplare di cui sono molto geloso e appartenuto al compianto Fornoni. Riporta che per le monete in mistura il titolo dovesse essere di 4 reali castigliani per ciascuna libbra di rame (archivio di stato di Cagliari, vol. P 11, f. 105). Nei prossimi giorni cercherò di verificare da altre fonti.

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Inviato
Il ‎07‎/‎08‎/‎2018 alle 02:17, eracle62 dice:

Questa zecca mi intriga troppo, anche perchè non riesco mai a trovarne una, nei miei pressi di ricerca.

Mi affascina molto il ritratto di Filippo IV quasi insolito per la classica iconografia, e poi i quattro mori sublimi..

Per la tipologia veramente meritevole di lode il suo stato conservativo,

Insomma carissimo a quando un bel lavoro su questa monetazione...;)

Dai che lo mettiamo sul prossimo Gazzettino..

Grazie @eracle62, sono sempre molto puntiglioso nel ricercare monete con dei dettagli accettabili. Soprattutto i busti devono essere sempre quasi perfetti...

 

Il ‎07‎/‎08‎/‎2018 alle 02:51, marmo87 dice:

Philippus se volessi intraprendere uno studio sarei ben felice di darti tutto il mio appoggio.

Per rispondere alla tua domanda, al momento come testi ho con me solo il mio Sollai "da battaglia" , esemplare di cui sono molto geloso e appartenuto al compianto Fornoni. Riporta che per le monete in mistura il titolo dovesse essere di 4 reali castigliani per ciascuna libbra di rame (archivio di stato di Cagliari, vol. P 11, f. 105). Nei prossimi giorni cercherò di verificare da altre fonti.

Benissimo, si potrebbe anche scrivere qualcosa assieme. Vediamo se riusciamo a raccattare un po' di tempo.

Saluti!


Inviato
25 minuti fa, Philippus IX dice:

Benissimo, si potrebbe anche scrivere qualcosa assieme. Vediamo se riusciamo a raccattare un po' di tempo.

Saluti!

Volentieri. La monetazione sarda ogni tanto rivela qualcosa di nuovo.. Cagliari in quasi 5 secoli di attività ha prodotto tanto.

Purtroppo, forse complice il periodo estivo, mi sembra di notare poco fermento attorno alle zecche sarde e poco materiale proposto sia dai collezionisti che dai commercianti. 

Ho provato a proporre qualcosa che credevo interessante sugli Arborea e la zecca di Sassari nella sezione monete medioevali ma non ho ricevuto commenti per ora.. sono tuttavia sicuro che arriveranno..il forum é una memoria storica e ciò che condividiamo rimane a disposizione di tutti..

A presto !

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Inviato

Salve nuovamente!

prima e dopo Filippo IV il nominale da 6 cagliaresi, ossia un soldo, ossia 12 denari venne coniato solo da Filippo III, il quale ha più o meno lo stesso peso e diametro, però si differenzia parecchio per le legende, sia nel dritto che nel rovescio, e le caratteristiche del busto e dalla croce.

A questo punto vorrei mostrarvi anche un esemplare da un soldo di Filippo III (peso: 2,6 g; diametro: 2,2 cm). La patina è abbastanza scura, quindi ho cercato di schiarire un po' le foto originali. Il punto di forza di questo tondello sono le legende ed il busto del sovrano perfettamente conservati ed in gran parte leggibili.

D/ PHS R ARA SAR; Busto a sinistra

R/ INIM EIVS IND CONFV; Croce e quattro quadrifogli

Buona visione

DSC01602.JPG

DSC01602 a.JPG

DSC01603.JPG

DSC01603 a.JPG


Inviato

devi cercare di fare foto migliori cambia fonte luminosa, perchè cosi non rendono e sono poco comprensibili, con tutti i limiti del tondello ovviamente, fai qualche prova, luce naturale accanto finestra e fonte artificiale con diverse fonti luminose.

Ovviamente se vuoi già che ci se puoi battere anche qualche prova del tondello..visto che sta facendo le prove..:crazy:

Quelle le fotografiamo subito alla grande..:D

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Inviato
12 ore fa, eracle62 dice:

devi cercare di fare foto migliori cambia fonte luminosa, perchè cosi non rendono e sono poco comprensibili, con tutti i limiti del tondello ovviamente, fai qualche prova, luce naturale accanto finestra e fonte artificiale con diverse fonti luminose.

Ovviamente se vuoi già che ci se puoi battere anche qualche prova del tondello..visto che sta facendo le prove..:crazy:

Quelle le fotografiamo subito alla grande..:D

Di solito non utilizzo fonti di luce artificiali, quindi, fotografo i miei tondelli soltanto nelle belle giornate di sole. Probabilmente dovrò cambiare tecnica, oppure mi limiterò a fotografare solo l'argento…

Però bisogna tener conto che i due tondelli hanno una patina abbastanza scura, soprattutto il soldo di Filippo III.


Inviato
23 ore fa, marmo87 dice:

Volentieri. La monetazione sarda ogni tanto rivela qualcosa di nuovo.. Cagliari in quasi 5 secoli di attività ha prodotto tanto.

Purtroppo, forse complice il periodo estivo, mi sembra di notare poco fermento attorno alle zecche sarde e poco materiale proposto sia dai collezionisti che dai commercianti. 

Ho provato a proporre qualcosa che credevo interessante sugli Arborea e la zecca di Sassari nella sezione monete medioevali ma non ho ricevuto commenti per ora.. sono tuttavia sicuro che arriveranno..il forum é una memoria storica e ciò che condividiamo rimane a disposizione di tutti..

A presto !

Anch'io ho notato una generale carenza di tondelli sardi nei negozi numismatici, listini, aste, convegni ecc., soprattutto negli ultimi mesi tale impoverimento si è accentuato ancora di più. La monetazione sarda è stata letteralmente tagliata fuori dai circuiti commerciali numismatici italiani e internazionali, oppure i tondelli sardi sono molto più rari di quanto viene attestato nei testi. Ormai girano solo gli stessi esemplari che passano repentinamente da casa d'aste a collezionista e da collezionista a casa d'aste. Tutto tace, come se ognuno guardasse esclusivamente il proprio orticello lasciando per strada l'importanza della condivisione.

Le zecche di Arborea e Sassari mi intrigano parecchio, ma non ho avuto mai il tempo di studiarmele più da vicino, ossia collezionale. Presto darò un'occhiata anche alla sezione medievale.

Saluti!


Inviato

Condivido le tue stesse riflessioni, dopo una grossa collezione venduta dal Titano a dicembre 2016 e una collezione precedentemente venduta da Aureo et Calicò nel corso dei mesi precedenti ormai é da circa 2 anni che gli unici esemplari di monete sarde che ho visto in vendita sono gli stessi che girano e rigirano da tempo ormai..

Il motivo non lo conosco.. forse come dici tu sono più rare di quel che si crede. É anche vero che continua ad essere un settore di nicchia.


Inviato
8 ore fa, Philippus IX dice:

Anch'io ho notato una generale carenza di tondelli sardi nei negozi numismatici, listini, aste, convegni ecc., soprattutto negli ultimi mesi tale impoverimento si è accentuato ancora di più. La monetazione sarda è stata letteralmente tagliata fuori dai circuiti commerciali numismatici italiani e internazionali, oppure i tondelli sardi sono molto più rari di quanto viene attestato nei testi. Ormai girano solo gli stessi esemplari che passano repentinamente da casa d'aste a collezionista e da collezionista a casa d'aste. Tutto tace, come se ognuno guardasse esclusivamente il proprio orticello lasciando per strada l'importanza della condivisione.

Le zecche di Arborea e Sassari mi intrigano parecchio, ma non ho avuto mai il tempo di studiarmele più da vicino, ossia collezionale. Presto darò un'occhiata anche alla sezione medievale.

Saluti!

Sono più rare di quanto uno possa pensare..

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Inviato

Io ricordo solo Aureo Calico’ recentemente e un commerciante della Sardegna che ne ha alcune, sicuramente e’ stranicchia ma anche ce ne sono poche o quantomeno non le fanno girare ...


Inviato

Tuttavia il discorso di nicchia vale fino ad un certo punto, poiché tutti gli esemplari disponibili scompaiono in un batter d'occhio e vengono spesso proposti ed assorbiti in ambiti internazionali. Credo ci sia una grande domanda latente per questi tondelli.

Secondo me andrebbe fatto un aggiornamento generale del grado di rarità della monetazione sarda in base a parametri obiettivi assolutamente non sardocentrici.

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Inviato

I maltagliati sono Monete comunque  che hanno sicuramente estimatori per le loro caratteristiche affascinanti credo di certo almeno in ambito ispanico ma forse anche oltre sono indubbiamente pezzi unici ...


Inviato
2 ore fa, Philippus IX dice:

Secondo me andrebbe fatto un aggiornamento generale del grado di rarità della monetazione sarda in base a parametri obiettivi assolutamente non sardocentrici.

Il mio punto di vista é sicuramente condizionato dal mio vivere in Sardegna. Ne ho viste tante perché conosco collezionisti e commercianti. Ci sono state alcune collezioni alienate negli ultimi anni ma ormai non trovo più nulla da acquistare nemmeno io.


Inviato (modificato)
15 ore fa, Philippus IX dice:

Tuttavia il discorso di nicchia vale fino ad un certo punto, poiché tutti gli esemplari disponibili scompaiono in un batter d'occhio e vengono spesso proposti ed assorbiti in ambiti internazionali. Credo ci sia una grande domanda latente per questi tondelli.

Secondo me andrebbe fatto un aggiornamento generale del grado di rarità della monetazione sarda in base a parametri obiettivi assolutamente non sardocentrici.

Esattamente...

Come anche per la zecca di Palermo..Talis..

Modificato da eracle62

Inviato

Il Birocchi riporta che in ciascuna libbra di rame per tutte le monete di biglione venissero mischiati 4 reali castigliani (titolo 931/1000 per un peso di 3,418 g e 3,182 di fino). Da un verbale del 2 gennaio e 9 marzo 1639 in cui venne verificato dal Maestro di Zecca l'operato di Lorenzo Mallo, a cui fu concessa la coniazione, risulta che 2160 marchi e mezza oncia di pezzi da 1 soldo importavano la somma di lire 6689 soldi 10. Un marco di rame (g 230,046) valeva circa lire 3 e soldi 10. La lira sarda aveva al tempo di Filippo III un contenuto ideale di fino di g 10,18.

  • Grazie 1

Inviato

Sto ancora cercando di trovare a quanto equivalessero esattamente una libbra e un'oncia all'epoca di Filippo IV. Scusatemi ma il tempo é poco. Se già la documentazione sulla moneta argentea é scarsa, quella sulla moneta di mistura lo é ancora di più. Si trattava inoltre di un periodo in cui la monetazione aurea era del tutto assente, la monetazione argentea tosata e calante di peso, la monetazione straniera in quanto buona veniva intercettata prima di arrivare ai commerci interni e per la monetazione di rame c'erano più falsi che autentici. Gran parte degli scambi avvenivano col baratto. Inoltre l'estrazione mineraria era ferma.


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