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Risposte migliori

Inviato

Il tema è già stato proposto recentemente in vari post più o meno strutturati. Non è mia intenzione ripetere quanto già detto, ma desideravo, se la cosa può interessare e secondo me lo è, focalizzare l'attenzione e gli spunti di discussione in merito alle serie per numismatici per VEIII su alcuni punti. Mi chiedo pertanto e soprattutto chiedo in particolare agli esperti, possibilmente potendo documentare o circostanziare in modo concreto le risposte:

1) perché per alcune tipologie  abbiamo 10 anni di coniazione specifica (es.: Leoni e Libertà Librata) mentre per altre (serie Impero) molti meno? Forse a causa della "fame" di metalli in epoca (pre)bellica? il problema sicuramente ha riguardato la modifica delle leghe nel tempo a scapito del nichel, ma per una striminzita serie per numismatici che senso poteva avere?

2) a parità di identico numero di monete coniate/anno (es dal '28 al '35 della Librata: 50 pezzi/anno) qualche annata storicamente era più amata o ricercata e perché?

3) è vero che il numero di monete coniato per alcune serie è stato maggiore di quello ufficialmente dichiarato (leggasi: speculazione/ truffa di zecca)?

grazie a tutti quelli che vorranno partecipare

 

 


Inviato

Ciao.

Scusa ma non avevo visto la discussione.

La questione degli "esemplari coniati per numismatici" è ancora circondata da un alone di mistero.

Come si sa, questa misteriosa monetazione venne conosciuta solo a seguito della pubblicazione della Relazione della R. Zecca 25 esercizi finanziari dal 1°. luglio 1914 al 30 giugno 1939-XVII, pubblicata nel 1941.

A pagina 42 della suddetta "Relazione" è riportato l'elenco di questi esemplari coniati per numismatici, a partire dall'esercizio 1926-1927 fino a quello 1938-1939.

Ma nulla di più.

Alle Tue domande non è facile rispondere, dal momento che non abbiamo, come detto, altre fonti di supporto.

Possiamo solo provare a fare delle supposizioni:

Il 3/8/2018 alle 00:21, enriMO dice:

1) perché per alcune tipologie  abbiamo 10 anni di coniazione specifica (es.: Leoni e Libertà Librata) mentre per altre (serie Impero) molti meno? Forse a causa della "fame" di metalli in epoca (pre)bellica? il problema sicuramente ha riguardato la modifica delle leghe nel tempo a scapito del nichel, ma per una striminzita serie per numismatici che senso poteva avere?

Forse perchè il tipo "Leoni" e "Libertà Librata" nascono molto prima della "serie impero" e dunque c'è stato più tempo per pianificare le emissioni per numismatici.

La "fame dei metalli" in epoca pre-bellica non sarebbe comunque stata tale da impedire la coniazione dei pochi esemplari che caratterizzano le emissioni di queste serie speciali.

Fra l'altro, per quanto riguarda l'uso dell'oro (ma, a quel punto anche dell'argento) la zecca avrebbe coniato tali speciali monete previa consegna, da parte degli interessati, delle quantità di metallo prezioso necessarie.

Il 3/8/2018 alle 00:21, enriMO dice:

2) a parità di identico numero di monete coniate/anno (es dal '28 al '35 della Librata: 50 pezzi/anno) qualche annata storicamente era più amata o ricercata e perché?

Francamente non saprei rispondere a questa Tua domanda. Forse la concomitanza con qualche ricorrenza poteva rendere un millesimo più interessante di un altro?

Il 3/8/2018 alle 00:21, enriMO dice:

3) è vero che il numero di monete coniato per alcune serie è stato maggiore di quello ufficialmente dichiarato (leggasi: speculazione/ truffa di zecca)?

Si è vociferato anche questo. Ma senza fonti documentali che lo provino, mi atterrei ai dati ufficiali pubblicati dalla Relazione (che però, come abbiamo visto, arriva solo fino al 1939).

Saluti.

Michele

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Inviato

Grazie mille Michele del tuo prezioso contributo, sempre preciso e "sul pezzo" !

curioso filone davvero, forse poco studiato anche perchè, come affermi, poco documentato.

strano poi che non raramente si vedano (nelle aste perlomeno) esemplari con "ossidazioni" o lieve usura, assolutamente sorprendente per pezzi "preziosi" già alla nascita e immagino mai circolati.. che ne pensi?


Supporter
Inviato

Sono spesso mal conservati, soprattutto dagli eredi spero, gli esemplari che presentano delle imperfezioni.

In una recente prossima asta ci sono degli esempi di scelleratezza che stringono il cuore.

Saluti Marfir


Inviato (modificato)
45 minuti fa, enriMO dice:

Grazie mille Michele del tuo prezioso contributo, sempre preciso e "sul pezzo" !

curioso filone davvero, forse poco studiato anche perchè, come affermi, poco documentato.

strano poi che non raramente si vedano (nelle aste perlomeno) esemplari con "ossidazioni" o lieve usura, assolutamente sorprendente per pezzi "preziosi" già alla nascita e immagino mai circolati.. che ne pensi?

Già. La monetazione del Regno coniata "per numismatici" è un mio grande "cruccio", nel senso che per quanto abbia ricercato negli archivi e nei testi, non sono riuscito a trovare mai nulla.

Ad analoghi insoddisfacenti risultati so che sono pervenuti anche gli amici Simone (uzifox), Matteo (rongom) con i quali anni fa ci siamo "alleati" per pubblicare un testo che ha raccolto i provvedimenti monetari di V.E. III. Anche l'amico Domenico (elledi), che è uno dei pochi che per motivi di servizio ha potuto visionare la documentazione presente in Zecca, non ha trovato nulla sulle coniazioni per numismatici.

Insomma, se non avessimo il cenno compiuto dalla "Relazione", ci troveremo del tutto privi di notizie.

M,.

Modificato da bizerba62

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