Vai al contenuto
IGNORED

Denario


ggugliandolo

Risposte migliori

Questo è il mio ultimo arrivo del 2006. Aspetto con ansia i vostri giudizi.

L. Sulla. Denario, 84-83 a.C. L.SVLLA. Testa di Venere a destra. Davanti, Cupido tiene un ramo di palma. IMPER ITERVM. Capis e lituus tra due trofei. Cr. 359/2. B. (Cornelia) 29. AG. 3,17 gr. R.

Giacomo

post-1753-1167484342_thumb.jpg

post-1753-1167484353_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Scusa Giacomo

Il denario è bellissimo ... ma troppo brillante.

Non so se dipende dalla foto ma sembra quasi che fosse stato riargentato.

Toglimi il dubbio.

Te lo dico perche di questa moneta esistono antichi falsi (esuberati) come questo mio.

agrì

post-42-1167523351_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Non penso che sia suberato perchè mi pare di vedere, nella parte bassa del Dritto (sotto le due LL di SVLLA), una piccola porzione scheggiata che mette in luce l'argento sottostante. Ipotizzo, quindi, che la moneta sia stata spatinata :angry: . Enrico.

Link al commento
Condividi su altri siti


Carissimi Agrippa ed Enrico, mi è venuto un colpo! Ho postato altre due scansioni della moneta, che spero possano servirvi a "leggere" meglio la moneta. Preciso che l'ho acquistata nell'ultima asta per corrispondenza di una notissima casa sanmarinese (in scadenza l'11 dicembre). Quando la moneta è arrivata, soprattutto al rovescio, presentava nella parte superiore dove c'è la scritta IMPER un certo annerimento e ho provveduto alla pulizia del denarino attraverso immersione in acqua demineralizzata contenente un pò di limone e poi attraverso il metodo della "bollitura", con mezzo cucchiaio di bicaborbonato di sodio. Forse è per questo che appare più "brillante". Dalle scansioni ad alta definizione appare una brillantezza che dal vivo non risulta, anche se al dritto c'è una piccolissima sezione scheggiata al di sotto della quale non pare esserci argento. Non credo che la moneta sia falsa e neppure suberata. Vorrei sperare che non sia stata ripatinata :angry: In tal caso come dovrei comportarmi con la nota casa d'aste?

La moneta è costata parecchio e al solo pensiero che possano esserci dei problemi mi sento male. Una cosa è certa non la conserverei nella mia collezione :angry:

Aiutatemi per favore :cry:

Giacomo

p.s. Auguri di vero cuore a tutti gli amici del nostro fantastico forum

Link al commento
Condividi su altri siti


Dimenticavo le scansioni... Sono andato fuori di testa :(

Non so cosa stia succendo. Non riesco ad allegare i file, che sono della dimensione richiesta :o

Link al commento
Condividi su altri siti


Dalle scansioni ad alta definizione appare una brillantezza che dal vivo non risulta, anche se al dritto c'è una piccolissima sezione scheggiata al di sotto della quale non pare esserci argento.

184958[/snapback]

Di che colore è il metallo che compare nella zona scheggiata?

Link al commento
Condividi su altri siti


Personalmente non nutro dubbi di autenticità nei confronti della moneta. Sia stilisticamente che per quanto riguarda il peso direi che ci siamo. Se il grigio del metallo che si trova nel punto scheggiato è compatibile con il colore dell'argento (dalle foto a me sembra di si) si esclude anche la possibilità che sia suberato. Per quanto riguarda la lucentezza sarebbe da ricondursi agli interventi di pulitura che io, sinceramente, avrei evitato; è preferibile salvaguardare l'impronta del tempo che nobilita, mediante la patina, la moneta stessa. L'argento, però, ha la virtù di riformare la patina in tempi abbastanza brevi e quindi il problema non è poi così grave. Rifurmulo nuovamente, quindi, i complimenti per l'acquisto e porgo sinceri auguri di un buon nuovo anno. Enrico.

Link al commento
Condividi su altri siti


Anch'io avrei evitato qualsiasi intervento di ripulitura. Adesso bisogna avere un po' di pazienza per vederlo ripatinato.

Comunque la moneta sembra autentica. Appartiene ad un periodo nel quale le emissioni subereate erano frequentissime, da parte della zecca di Roma. Se anche lo fosse (ma da queste foto non si può dirlo) non sarebbe una cosa che svaluta la moneta a mio aviso.

Caius

Link al commento
Condividi su altri siti


Se posso aggiungere una cosa (nonostante le foto siano piccole e piene di riflessi e non fanno onore alla moneta) mi sembra che da quella mancanza si veda dell'argento cristallizzato. Se è cristallizzata, stai attento a maneggiarla, potrebbe essere molto fragile. C'è di buono che solo l'argento antico, dopo 2000 anni cristallizza, (è una delle migliori garanzie di autenticità ;) )

Caius

Link al commento
Condividi su altri siti


Credo che tu abbia proprio ragione caius, si tratta anche per me di argento cristallizzato. Non preoccuparti, tratterò la moneta con la massima cura :wub:

Mi dispiace molto per la qualità non eccelsa delle scansioni. Proprio per questo ho comprato uno scanner nuovo ad elevata definizione che installerò domani :)

Giacomo

Modificato da ggugliandolo
Link al commento
Condividi su altri siti


anche per me la moneta è senza dubbio autentica, forse un pò troppo pulita :D , è anche una moneta abbastanza ricercata e quindi sempre BEN PAGATA :(

Complimenti al fortunato possessore

Meja

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao Giacomo

Condivido il parere di caiusplinius.

Anch'io ora sono convinto che il tuo denario è d'argento.

La brillantezza mi aveva deviato.

E' un denario raro e merita la tua collezione.

Saluti e Boun Anno.

agrì

Link al commento
Condividi su altri siti


Carissimi amici, vi ringrazio tutti per il prezioso contributo fornito alla discussione nonchè per i vostri utilissimi consigli sull'opportunità di evitare sistemi di pulizia troppo invasivi :) Rispettare i segni lasciati dal tempo sulla moneta è probabilmente la cosa migliore da fare e contribuisce a dare ulteriore fascino alle nostre monete.

Ciao a tutti e Buon Anno!

Giacomo

Modificato da ggugliandolo
Link al commento
Condividi su altri siti


Aggiungo qualche annotazione dal Crawford su questa interessante emissione.

Innanzitutto la moneta è rara, avendo solo 32 conii per il diritto e 36 per il rovescio.

Della presenza di Venere al diritto Crawford argomenta che Silla era particolarmente dedito al culto di Venere, tanto da essere soprannominato "Epafrodito", affermazione che significa anche che era discendente di Venere (forse in quanto romano).

I due trofei al rovescio corrispondono a due grandi vittorie in Cilicia e a Cheronea (86 aC), che fecero molta impressione sugli storici non romani come Plutarco e Pausania. Due trofei probabilmente comparivano "in intaglio" sull'anello/sigillo di Silla stesso (notizia riportata da Cassio Dione).

Con gli stessi conii è stato battuto anche un rarissimo aureo (6 conii solamente noti)

Caius

Link al commento
Condividi su altri siti


ho trovato il, link all'aureo (che è bellissimo, assolutamente mozzafiato)... non ho capito una mazza del testo perché è in tedesco, ma il prezzo l'ho capito benissimo :blink:

Giacomo, potresti dorarlo e poi rivenderlo a 20, 30.000 dollari ;)

http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...AucID=69&Lot=33

Caius

post-705-1168121380_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


A proposito della fantastica immagine proposta da Caiuspliniussecundus riporto ciò che di tale aureo di Silla scrive lo storico accademico francese Jérome Carcopino nel suo libro: Silla, Ed. Bompiani, 2005.

"Dopo la presa di Atene, nell'86 a.C., e per mostrare chiaramente alle truppe che il loro capo valeva quanto il re di cui avevano sconfitto luogotenenti ed alleati, con i lingotti depredati dai santuari della Grecia fece coniare delle monete che per peso e bellezza valevano quanto i più perfetti esemplari della numismatica orientale. Si sarebbero detti dei bei didracmi attici, ma d'oro, e, per il tipo naturalizzati romani. Sul recto c'è la testa di Venere, la madre comune di tutti i Quiriti, davanti alla quale Cupido regge la palma delle recenti vittorie che aveva procurato ai suoi figli e sotto, nell'esergo, erano segnati l'iniziale del prenome ed il cognome del vincitore: L(ucius) Sulla. Sul verso si poteva leggere il titolo di generale vittorioso con cui le truppe lo avevano acclamato per la seconda volta- imp(erator) iter(um)-, decorato in alto ed in basso da trofei che avevano a lato arredi sacri: un vaso ad ansa per sacrifici (capis) ed un bastone degli auguri (lituus), gli emblemi del trionfo a fianco dei segni esteriori della devozione che l'avevano meritato. Certo, prendendo l'iniziativa di quell'emissione, Silla ledeva le sacrosante attribuzioni del Senato, ma era protetto da precedenti celebri; per citarne uno, il proconsole T. Quinzio Flaminino aveva regalato ai soldati, dopo Cinoscefale nel 197 a.C., dei magnifici aurei sui quali aveva fatto incidere da un lato il proprio nome ed una vittoria, dall'altro il suo volto come si era abituati a vederlo durante la campagna macedone, con la barba irsuta ed i capelli al vento.

Silla, nell'86 a.C., non arrivò a tanta vanità. Più modesto, sulle sue monete di guerra nascose il proprio volto e si limitò a mettervi la propria vittoria sotto la protezione della sua dea tutelare. Ma mentre la coniazione di Flaminino non ebbe séguito, con la sua, Silla imperator, spianò la via al dittatore: cinque anni dopo egli trasferiva a Roma ed estendeva l'emissione isolata fatta ad Atene. Le monete dell'86 a.C. potevano ancora essere considerate medaglie; quelle dell'81 a.C. sono invece autentiche monete e rientrano nel sistema innovatore che si era formato e che esse dominano con il loro altero simbolismo. A partire da questa data le lettere ex s(enatus) c(onsulto) scompaiono, per ordine suo o per compiacerlo, dalle serie di monete che il Senato continua ad emettere, come se quella grande istituzione si inchinasse al completo di fronte ad una volontà superiore. [...] il Senato sui suoi denarii d'argento rappresenta sul recto Venere, la dea protettrice del dittatore, e sul verso la cornucopia che riassume il programma della dittatura". Pp. 74-75

A proposito del titolo di: Epaphroditos (favorito di Venere Afrodite), sempre lo stesso autore afferma che lo si riscontra nei documenti pubblici inviati da Roma alle città Greche ed era una vera e propria parafrasi del titolo Felix (che gli era proprio a Roma) e che stava a ben esprimere i legami che lo univano alla divinità. Il Mommsen (basandosi sulle fonti di Appiano) sostiene a tal proposito che i termini Felix ed Epaphroditos, entrambi ufficiali, erano intercambiabili, costituendo il secondo la traduzione greca canonica del primo.

Carcopino, a proposito dell'appellativo di Felix scrive: "L'appellativo aveva un significato ben diverso da quello banale che oggi gli si attribuisce. Constatava la vittoria di Silla, ma soprattutto la immortalava: facendo di una fortuna incorruttibile l'eterno attributo di un uomo, l'avrebbe condannato alla vendetta divina se non lo avesse prima di tutto identificato agli dei. Che cosa si chiede ad un generale? domanderà Cicerone. Non soltanto di essere coraggioso ed abile, ma di essere anche fortunato, cioè di possedere oltre al valore una specie di predestinazione come fondamento dei meriti, loro ricompensa e superamento." P, 89.

Link al commento
Condividi su altri siti


Mi sa che ci faccio un pensierino e, come dice Caius, rivesto la moneta di una splendida patina aurea e poi... :P

A parte gli scherzi vi ringrazio tutti i preziosi contributi alla discussione veramente ottimi (more solito) :D

In quanto a te, carissimo Luca ti auguro prestissimo di inserire nella tua bellissima collezione uno splendido pezzo di Silla :D

Giacomo

Link al commento
Condividi su altri siti


Pensa Giacomo che come dice Minerva "sopra" questo denario è stato coniato con l'argento che Silla ha depredato ai Santuari Greci di Olimpia e Delfi , argento consacrato agli Dei che garantivano il Tesoro comune delle Città Stato appertenenti alle "anfizonie" , delle specie di Fort Knox protetti da Sacerdoti .

Un metallo nobile e Sacro ai Greci che Silla non si fece scrupolo di saccheggiare , ma che oggi guardando la moneta ci consente di riconoscere nelle molecole che la compongono quella stessa materia che soggiornò fra le mura di due fra i Santuari più importanti della Storia Greca Antica.

Pensa che nel 479 ( subito dopo la disfatta di Serse a Salamina ) nei pressi di Platea l'alleanza Greca sconfigge e mette in rotta l'esercito Persiano sacheggiandone il campo , un decimo dell' ingente bottino fù quindi dedicata ai nostri due Santuari .... da quì ad arrivare a dire che qualche molecola del denario potremmo attribuirla a quel Tributo ce ne passa , ma caspita di quanta Storia si fregia quel Tondello !!!!

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.