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I Legionari di Caio Giulio Cesare


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Sperando di fare cosa gradita , essendo un argomento a me particolarmente interessante come anche il mio nickname conferma , inizio questo primo Post narrando la storia delle Legioni cesariane facendo riferimento come fonte primaria a quanto ha raccontato Cesare nel De Bello Gallico e Civili a proposito delle battaglie combattute da queste Legioni nella conquista della Gallia , le stesse che poi lo seguiranno fedelmente nella guerra civile contro Pompeo ; oltre al De Bello Gallico e Civili e di Wikipedia , per successive notizie , seguiro' per maggiori informazioni anche un altro rarissimo testo di parecchi anni fa sull' Esercito Romano : Legio , Storia dei soldati di Roma , testo pubblicato dall' Esercito Italiano nella sua Rivista Militare , nelle Sezioni : Quaderni in formato libro , testo specialistico scritto da una Prof.ssa in Lettere Classiche e Archeologia e da un alto Dirigente dello Stato . A completamento del presente argomento seguira' poi un secondo Post sui Legionari Imperiali .

Per dare un ordine alle Legioni di Cesare ne seguiremo una breve storia e l' evoluzione in base alla loro numerazione , iniziando quindi dalla prima legione cesariana , la Legio VII .

LEGIO VII : questa Legione fu arruolata nella Gallia Cisalpina che corrispondeva alla Pianura Padana e a tutti i territori che gravitavano intorno al fiume Po ; ebbe il battesimo del sangue a Bibracte , successivamente insieme alla Legione XII combatte' al fiume Sabis , forse l' attuale Sambre , contro i Nervi e i loro alleati ; fu anche una delle Legioni che con Cesare misero per prime piede in Britannia dove cadde in una imboscata tesa dai Britanni ma reagi' veementemente anche grazie al tempestivo soccorso portato da Cesare ; partecipo' poi alla seconda spedizione in Britannia . Tornata di nuovo in Gallia per arrestare una sollevazione dei Celti partecipo' vittoriosamente alla battaglia svoltasi vicino Lutetia Parisiorium , Parigi , insieme ad altre due Legioni disponendosi all' ala destra , quella piu' importante dello schieramento romano . Terminata la conquista della Gallia , la Legione VII combatte' con Cesare in Spagna nel 49 , a Farsalo nel 48 e in Africa nel 46 . Venne sciolta nel 46 al termine della guerra africana , ma nel 44 fu rifondata da Ottaviano combattendo con successo a Filippi . Durante l' Impero di Claudio venne rinominata Legio VII Claudia con il Toro come simbolo di Legione , da questo momento combatte' per l' Impero un po' ovunque finche' le sue ultime notizie si arrestano nell' area danubiana in Mesia , Viminacium , anno 400 circa .

LEGIO VIII : non e' dato sapere quando e dove venne costituita in quanto al tempo di Cesare era gia' presente nella Gallia Cisalpina , serbatoio principale per le Legioni di fine Repubblica , combatte' i Gallia con Cesare al fiume Sabis insieme alla Legione XI e alla VII , combattendo e vincendo inizialmente i Viromanduri e poi i Nervi accorsi in aiuto agli alleati , partecipo' all' assedio di Gergovia dove avvennero fatti eroici da parte di due Centurioni e di alcuni Legionari , tutti della Legione VIII .

Durante la guerra civile contro Pompeo la Legione VIII raggiunse Cesare a Corfinio , fu poi presente a Farsalo e a Tapso , finche' finita la guerra fu sciolta ; venne poi rifondata da Ottaviano nel 44 combattendo a Filippi e a Modena ; ebbe come simbolo di Legione il Toro . Nel periodo imperiale divenne la Legione VIII Augusta rimanendo nell' area danubiana renana , partecipando ad alcune spedizioni in Britannia . Scompare nel tardo Impero , ultima dislocazione conosciuta : Germania Superiore . Argentorate , anno 406 .

A seguire Legio IX

LEGIONE VIII AUGUSTA.jpg

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FOTO
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Inviato

SEGUE DA LEGIO VIII

LEGIO IX : al tempo di Cesare era stanziata presso Aquileia , prese parte alle operazioni militari contro Elvezi , Germani e Galli e fu presente anch' essa alla battaglia del fiume Sabris , battendo all' ala sinistra dello schieramento romano gli Atrebati , rimase in Gallia fino alla totale conquista , successivamente la ritroviamo in Africa contro Pompeo . Si ritiene , ma senza prove certe , che questa Legione diventasse in eta' imperiale la IX Hispana .

LEGIO X : la piu' famosa , valorosa e forte Legione di Cesare , piu' volte nominata da Cesare stesso nei suoi commentari . Esistono diversi anaddoti su questa Legione raccontati da Cesare , vinse nella battaglia di Bribacte , poi contro i Germani di Ariovisto mentre tutto l' esercito romano era timoroso di battersi per la prima volta contro questo popolo a causa della loro statura ben superiore a quella dei Romani , al punto che prima della battaglia molti soldati romani fecero testamento , questa situazione indusse Cesare a convocare il consiglio di guerra , al che la sola Legione X gli confermo' espressamente la fedelta' e il desiderio di battersi contro i Germani , risultando alla fine decisiva . Alla battaglia del Sabris fu anche qui determinante nel battere l' ala sinistra avversaria e di portare poi aiuto all' ala destra romana in difficolta' contro i Nervi . Fu la prima Legione a sbarcare in Britannia seguendo l' esempio del loro Aquilifero , il primo romano a porre piede in terra di Britannia . Nel corso della grande rivolta di Vergingetorige in Gallia partecipo' all' assedio di Gergovia presidiata dagli Arverni coprendosi di onore e gloria . Sempre fedele a Cesare combatte' poi in Spagna , a Farsalo , a Tapso ed infine a Munda nel 45 , aveva come simbolo di Legione il Toro ; fu poi sciolta prima della morte di Cesare ma rifondata da Marco Antonio con i vetarani di Cesare e combattendo per lui a Filippi ed Azio .

Nell' Impero assunse il nome di Legione X Gemina con sedi in Spagna , Pannonia e Germania , rimase per secoli fissa a Vindobona , fino all' anno 360 circa , dopo di che si perdono le tracce .

LEGIO XI : sembra che questa unita' non fosse in battaglia particolarmente brillante , comunque partecipo' a tutte le battaglie della guerra gallica e aveva come simbolo di Legione il Capricorno ; forse divento' nell' Impero la XI Claudia , ma non e' certo .

A SEGUIRE

LEGIO X.jpg


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SEGUE DA LEGIO XI

LEGIO XII : Legione cesariana tra le piu' importanti , anch' essa impiegata nella battaglia del Sabis ( https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_fiume_Sabis ) nel corso della quale il Centurione Primipilo , il piu' importante in grado tra i Centurioni , fu gravemente ferito , morto il Signifero e tutti i Centurioni della IV Coorte con la perdita dell' insegna della Coorte , mentre pochissimi Tribuni e Centurioni della XII erano ancora in grado di combattere , indussero urgentemente Cesare ad assumere personalmente il comando della Legione sull' orlo del disastro , riportandola alla vittoria anche grazie ad interventi di rinforzo . Nell' anno 55 fu la prima Legione a raggiungere vittoriosamente il territorio tra Lago Lemano e il Rodano ; qui in inverno fu attaccata nel Castro invernale dai Seduni e Veragri , due popolazioni Galle , ma uscita in sortita in campo aperto , la Legione batte' duramente gli assedianti . In epoca imperiale divenne l' altrettanto famosa Legio XII Fulminata , ben conosciuta per il fatto miracoloso avvenuto al tempo delle guerre marcomanniche di Marco Aurelio quando acquisto' il titolo e il simbolo del Fulmine . Questa Legione presto' servizio prevalentemente ai confini orientali dell' Impero ; le sue notizie finiscono nel 337 quando era stanziata a Metilene in Cappadocia (Turchia)

In foto una iscrizione incisa piuttosto rozzamente ma ancora nitida da un soldato romano su un macigno , L. IULIUS MAXIMUS appartenente alla Legione XII Fulminata forse per ricordare il punto piu' avanzato raggiunto dalla Legione , incisione trovata sulle rive del Mar Caspio ; appresso il suo simbolo legionario , il Fulmine .

A SEGUIRE

LEGIO XII FULMINATA.jpg

LEGIO XII FULMINATA.b jpg.jpg

Modificato da Legio II Italica
LINK

Inviato

SEGUE DA LEGIO XII

LEGIO XIII : non si hanno molte notizie su questa Legione , prese parte con Cesare all' assedio di Gergovia , poi al tempo della guerra civile contro Pompeo si trovava a Ravenna partecipando alla guerra in Italia , il simbolo di Legione era il Leone ; forse fu sciolta nel 45 . Non e' sicuro che diventasse nell' Impero la XIII Gemina .

LEGIO XIV o XIIII : venne tutta reclutata in Italia e fu agli ordini di Quinto Cicerone , fratello di Marco . Nella campagna gallica fu assediata da una coalizione di Galli e Germani nel campo invernale di Aduatuca presso il territorio degli Eburoni ; nel corso della guerra civile tra Cesare e Pompeo combatte' nei Balcani e in Africa . Forse divenne l' imperiale XIV Gemina , famosa per la campagna in Britannia nell' anno 60 , ma non e' sicuro che fosse la stessa Legione di Cesare , in questo caso il suo simbolo legionario fu il Capricorno .

A SEGUIRE LA LEGIO V ALAUDE , la prima Legione cesariana ad assumere un soprannome


Inviato

LEGIO V ALAUDE : questa Legione , la prima cesariana ad assumere un nome oltre al numero , venne reclutata in Gallia Transalpina , cioe' al di la delle Alpi , forse costituita da Galli e Celti e prese nome dalle penne di Allodola che ornavano l' elmo dei soldati . Prese parte a diverse battaglie della guerra civile tra Cesare e Pompeo in Africa , nei Balcani , a Munda , a Tapso . Nel corso dell' Impero la ritroviamo in diversi punti della zona occidentale , in Germania Inferiore a Novaesium fino al 9 , poi a Vetera nel 69 , infine in Mesia a Durosturum nell' 86 quando scompare dall' elenco delle Legioni in quanto distrutta nel corso delle guerra dacica di Domiziano . Fu inizialmente la prima Legione ad essere soprannominata e formata da non Romani , infatti la numerazione V le venne data dopo l' assunzione del nome , quando tutti i componenti la Legione ebbero la cittadinanza romana .

Altre Legioni che combatterono per Cesare in Gallia e altrove , furono la VI ad Alessandria , la XV contro Farnace e la Legione I che Cesare cedette a Pompeo quando era Console prima della guerra civile .

In conclusione a questo primo post sui Legionari pre Impero , risulta molto difficile identificare completamente e con sicurezza tutte le Legioni di Cesare che combatterono per lui , secondo uno scrittore antico si dice che fossero in totale 37 , comunque oltre a quelle nominate con certezza , operarono per Cesare anche la VI Gemella , la XXX che si trovava in Spagna quando Cesare fu ucciso , la XXXVII in Egitto e la XXXVI in Cappadocia contro Farnace .

  • Grazie 2

Inviato

Salve , avrei voluto continuare il post con le tutte Legioni imperiali , ma constatata la mancanza di interventi e di commenti , termino qui .

D' altra parte sono ricerche che impiegano studio e tempo , non ne vale la pena . 


Inviato

Legio, io ti leggo con interesse, come sovente mi capita, e vedo che di visualizzazioni, per essere in piena estate, ce ne sono. Più che intervenire per ringraziarti non posso in quanto ignorante in materia (ora un po' meno grazie a te). Aspetto altra Storia ma anche aneddoti e monete. Ancora grazie.

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Inviato
13 minuti fa, Cinna74 dice:

Legio, io ti leggo con interesse, come sovente mi capita, e vedo che di visualizzazioni, per essere in piena estate, ce ne sono. Più che intervenire per ringraziarti non posso in quanto ignorante in materia (ora un po' meno grazie a te). Aspetto altra Storia ma anche aneddoti e monete. Ancora grazie.

Ciao @Cinna74, ti ringrazio del tuo interessamento , ma vedi , un Forum culturale come questo vive si di visitazioni , che poi possono essere gradite o non e questo e' normale , ma essenzialmente vive quando un argomento attrae interesse e di conseguenza viene discusso e commentato con altri utenti , altrimenti tutto rimane nel limbo , indefinito e di conseguenza inutile sia per me che gli altri , ecco il motivo che mi ha indotto a terminare il post ai Legionari di Cesare .


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Una legione quanti uomini contava? Il numero di uomini è cambiato nel corso del tempo?


Inviato

Buongiorno @Legio II Italica forse il mio intervento è tardivo, e mi spiace. Io credo che all'interno di un forum come il nostro alcune forme di "cultura" non solo siano piacevoli a leggersi, ma anche utili alla finalità nobile del forum. Chi colleziona monete di Roma non può farlo seriamente senza conoscere la sua storia, soprattutto nelle sue articolazioni principali, come questa. E per chi, come me, non colleziona monete romane, rimane comunque uno splendido spunto di interesse, mista a curiosità mai doma. Se non interveniamo, almeno per me, è nella consapevolezza di non poter offrire spunti storici degni di confronto,limitandomi solo al sincero apprezzamento di chi sa farci dono di rigoli di storia che dovremmo conoscere ed apprezzare tutti con maggior orgoglio. Cordialmente. Paolo 

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Inviato
27 minuti fa, WilliamB dice:

Una legione quanti uomini contava? Il numero di uomini è cambiato nel corso del tempo?

Ciao @WilliamB, ti rispondo con piacere : la Legione romana nel corso della sua storia cambio' spesso il numero degli effettivi .

Nel periodo regio le "Legioni" erano tre e i soldati arruolati tra le tre Tribu' cittadine : Tizi , Luceri e Ramni ; erano composte da 1000 uomini piu' 100 cavalieri l' una , per un totale di 3000 uomini e 300 cavalieri , all' interno delle Legioni i soldati erano armati a proprie spese e quindi divisi per censo a secondo del patrimonio personale .

A circa meta' Repubblica , Polibio ci informa che la Legione era composta da circa 4200 legionari e 300 cavalieri .

Con Caio Mario l' esercito subi' una riforma che rimase praticamente invariata a lungo ; il Manipolo venne sostituito dalla Coorte e la Legione venne divisa in 10 Coorti e ogni Coorte divisa in 6 centurie per un totale di circa 4800 fanti , i cavalieri rimasero invariati .

Nell' Impero il numero dei componenti di una Legione cambio' spesse volte , difficile seguirne le modifiche , comunque il numero degli effettivi di ogni singola legione vario' tra le 4000 e 5000 unita' ; solo nel tardo Impero il numero dei componenti di una Legione scese drasticamente fino a soli 1000 uomini , ai quali pero' venivano affiancati Cavalieri , Ale e Coorti di ausiliari , che pero' non raggiunsero mai piu' i numeri delle antiche Legioni .

 


Inviato
1 ora fa, Legio II Italica dice:

Ciao @WilliamB, ti rispondo con piacere : la Legione romana nel corso della sua storia cambio' spesso il numero degli effettivi .

Nel periodo regio le "Legioni" erano tre e i soldati arruolati tra le tre Tribu' cittadine : Tizi , Luceri e Ramni ; erano composte da 1000 uomini piu' 100 cavalieri l' una , per un totale di 3000 uomini e 300 cavalieri , all' interno delle Legioni i soldati erano armati a proprie spese e quindi divisi per censo a secondo del patrimonio personale .

A circa meta' Repubblica , Polibio ci informa che la Legione era composta da circa 4200 legionari e 300 cavalieri .

Con Caio Mario l' esercito subi' una riforma che rimase praticamente invariata a lungo ; il Manipolo venne sostituito dalla Coorte e la Legione venne divisa in 10 Coorti e ogni Coorte divisa in 6 centurie per un totale di circa 4800 fanti , i cavalieri rimasero invariati .

Nell' Impero il numero dei componenti di una Legione cambio' spesse volte , difficile seguirne le modifiche , comunque il numero degli effettivi di ogni singola legione vario' tra le 4000 e 5000 unita' ; solo nel tardo Impero il numero dei componenti di una Legione scese drasticamente fino a soli 1000 uomini , ai quali pero' venivano affiancati Cavalieri , Ale e Coorti di ausiliari , che pero' non raggiunsero mai piu' i numeri delle antiche Legioni .

 

La ringrazio della Sua risposta, davvero interessante.

Secondo Lei, ogni legione aveva una determinata predominanza etnica, ad esempio una legione stanziata in Gallia poteva ragionevolmente avere solo soldati provenienti da quelle zone, oppure ogni legione era composta da soldati provenienti da ogni angolo dell'impero? Lo chiedo perché leggo spesso di legioni stanziate per lunghi periodi di tempo in determinate regioni dell'impero .. senza considerare che una legione composta da uomini arruolati in nord Africa, avrebbe avuto qualche difficoltà a combattere in Germania, ad esempio! Lei cosa ne pensa?

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Inviato (modificato)
37 minuti fa, WilliamB dice:

La ringrazio della Sua risposta, davvero interessante.

Secondo Lei, ogni legione aveva una determinata predominanza etnica, ad esempio una legione stanziata in Gallia poteva ragionevolmente avere solo soldati provenienti da quelle zone, oppure ogni legione era composta da soldati provenienti da ogni angolo dell'impero? Lo chiedo perché leggo spesso di legioni stanziate per lunghi periodi di tempo in determinate regioni dell'impero .. senza considerare che una legione composta da uomini arruolati in nord Africa, avrebbe avuto qualche difficoltà a combattere in Germania, ad esempio! Lei cosa ne pensa?

Diamoci del tu , non sono un Professore .

La prima risposta e' stata gioco forza molto sintetica e breve , considera che sull' argomento dell' esercito romano sono stati scritti montagne di libri e saggi .

Per la tua seconda domanda rispondero' allo stesso modo : in epoca imperiale a cominciare da Augusto i Romani furono esentati dall' esercito , tranne se entrarvi volontariamente , quindi le Legioni furono costituite da Italici cittadini romani ; col proseguire dell' Impero anche gli Italici persero l' obbligatorieta' del servizio militare che divenne volontario , i migliori tra gli Italici furono arruolati solo nelle Coorti della guardia Pretoria . Da questo momento in poi' le Legioni divennero multietniche ed intere Legioni o distaccamenti di queste si spostavano lungo i lontani confini dell' Impero per campagne militari di offesa o di difesa ; nel tardo Impero si diede preferenza ad arruolare soldati presso i luoghi di origine che in genere rimanevano sul luogo , solo loro piccole vessillazioni potevano spostarsi per motivi militari .

P.S. Questo e' un bellissimo modo di partecipare ad una discussione

Modificato da Legio II Italica
P.S.
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Bellissima discussione sulla storia delle Legioni che hanno combattuto la campagna più famosa della storia romana: la conquista della Gallia. Sono stupito che alcune, come la VII o VIII, furono operative fino agli inizi del V secolo, anzi è davvero sorprendente poiché credevo che ci fossero solo Legioni "nuove" (tipo quelle formatesi nel III-IV secolo) durante il periodo della caduta dell'impero. A proposito di Legioni...Bisogna considerare che buona parte delle persone pensano che i soldati Romani del I secolo a.C avessero un equipaggiamento come quello che si vede nel film Il gladiatore, ovvero elmo gallico alto imperiale e lorica segmentata, fatto assolutamente falso. :) 


Inviato

In coerenza con quanto scritto prima, anche se farò sorridere gli studiosi/collezionisti di monete romane (che certamente avranno considerato questo aspetto), ti chiedo se questo argomento storico è stato considerato anche ai fini "numismatici". Con ciò intenderei capire se la massa di denari coniati nel tempo, e destinati alla remunerazione dei legionari, cavalieri e centurioni, sono stati oggetto di studio comparato con il numero di Legioni/Legionari (modificatosi nel tempo) e, soprattutto, con la loro collocazione geografica (molto dinamica) che doveva conseguentemente riflettersi in un superlavoro delle varie zecche coinvolte.

Paolo

 

 

  • Grazie 1

Inviato

Ciao @Legio II Italica

Non sono intervenuto perché aspettavo che finissi la rassegna.

La tua osservazione è giusta però si deve capire che la maggior parte degli argomenti trattati qui sono un po' specialistici e non tutti hanno le nozioni di base e quindi il coraggio di intervenire con proprie idee o domande.  

Pensa al post che ho aperto io su Pitagora, con la consapevolezza che rimarrà lì intonso per anni, ma ho voluto comunque lanciarlo con la speranza che un giorno ci si imbatta qualcuno che ne sarà affascinato e magari deciderà di fare qualche approfondimento.

 

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15 ore fa, ARES III dice:

Ciao @Legio II Italica

Non sono intervenuto perché aspettavo che finissi la rassegna.

La tua osservazione è giusta però si deve capire che la maggior parte degli argomenti trattati qui sono un po' specialistici e non tutti hanno le nozioni di base e quindi il coraggio di intervenire con proprie idee o domande.  

Pensa al post che ho aperto io su Pitagora, con la consapevolezza che rimarrà lì intonso per anni, ma ho voluto comunque lanciarlo con la speranza che un giorno ci si imbatta qualcuno che ne sarà affascinato e magari deciderà di fare qualche approfondimento.

 

Ciao , ottima osservazione alla quale non avevo pensato :hi:

 

15 ore fa, Bassi22 dice:

In coerenza con quanto scritto prima, anche se farò sorridere gli studiosi/collezionisti di monete romane (che certamente avranno considerato questo aspetto), ti chiedo se questo argomento storico è stato considerato anche ai fini "numismatici". Con ciò intenderei capire se la massa di denari coniati nel tempo, e destinati alla remunerazione dei legionari, cavalieri e centurioni, sono stati oggetto di studio comparato con il numero di Legioni/Legionari (modificatosi nel tempo) e, soprattutto, con la loro collocazione geografica (molto dinamica) che doveva conseguentemente riflettersi in un superlavoro delle varie zecche coinvolte.

Paolo

 

 

Ciao @Bassi22 , specialmente in epoca fine repubblica gli eserciti si spostavano in continuazione , vuoi per guerre contro nemici esterni vedi Cesare in Gallia , vuoi purtroppo per le guerre civili : Cesare contro Pompeo e Ottaviano contro Antonio ; per questi motivi la Zecca di Roma non poteva "spedire" le paghe per tutti i soldati e poi per quali soldati ? solo per quelli riconosciuti legali e autorizzati dalla Repubblica ? e quelli ritenuti illegali e contro la Repubblica che seguivano l' altro personaggio chi li pagava ? ecco allora che furono create le zecche itineranti che coniavano denari direttamente al seguito degli eserciti di entrambi gli schieramenti . Nell' Impero invece per motivi logistici la zecca di Roma divenne una delle tante sparse nell' Impero che sopperivano nelle zone di competenza alla distribuzione delle monete .

Modificato da Legio II Italica
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Riporto a conclusione dell' argomento quanto scrisse Flavio Vegezio Renato che fu un funzionario imperiale e scrittore romano vissuto tra il 350 e 400 circa . Appartenne al ceto più alto dell' aristocrazia tardoromana , fu autore dell’ "Epitoma rei militaris" , ma non fu un soldato di professione . Il nome Renatus e il fatto che riporti la formula del sacramentum militare , nell’ Epitoma (II , 5) , fanno pensare che sia stato di religione cristiana . 

Epitoma rei militaris , libro I ,1 :

"I Romani sottomisero il mondo intero esclusivamente per l' abilita' nell' uso nelle armi , per l' organizzazione disciplinare negli accampamenti , per l' impiego dell' esercito . Infatti quale successo avrebbe mai potuto conseguire il limitato numero dei soldati romani contro la moltitudine dei Galli ? come avrebbero potuto i Romani , di modesta statura , sovrastare i gagliardi Germani ? E' altresi' inconfutabile che gli Iberici erano piu' numerosi di essi e piu' vigorosi nel corpo . La scaltrezza e la ricchezza degli Africani furono sempre superiori a quelle dei nostri soldati ; nessuno pote' mai dubitare che i Greci soverchiassero la nostra stirpe nel sapere e nell' arte"

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Inviato
11 minuti fa, Legio II Italica dice:

Riporto a conclusione dell' argomento quanto scrisse Flavio Vegezio Renato che fu un funzionario imperiale e scrittore romano vissuto tra il 350 e 400 circa . Appartenne al ceto più alto dell' aristocrazia tardoromana , fu autore dell’ "Epitoma rei militaris" , ma non fu un soldato di professione . Il nome Renatus e il fatto che riporti la formula del sacramentum militare , nell’ Epitoma (II , 5) , fanno pensare che sia stato di religione cristiana . 

Epitoma rei militaris , libro I ,1 :

"I Romani sottomisero il mondo intero esclusivamente per l' abilita' nell' uso nelle armi , per l' organizzazione disciplinare negli accampamenti , per l' impiego dell' esercito . Infatti quale successo avrebbe mai potuto conseguire il limitato numero dei soldati romani contro la moltitudine dei Galli ? come avrebbero potuto i Romani , di modesta statura , sovrastare i gagliardi Germani ? E' altresi' inconfutabile che gli Iberici erano piu' numerosi di essi e piu' vigorosi nel corpo . La scaltrezza e la ricchezza degli Africani furono sempre superiori a quelle dei nostri soldati ; nessuno pote' mai dubitare che i Greci soverchiassero la nostra stirpe nel sapere e nell' arte"

Quanto riportato da Flavio Vegezio Renato è estremamente interessante. Riassunte in 5 righe i motivi che hanno portato al successo della Repubblica prima, e dell'Impero poi. 

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Inviato

Quello che la natura non diede ai Romani in forza e prestanza fisica lo compensò in astuzia e disciplina.

La forza dell'esercito romano risiedeva essenzialmente nella disciplina, si pensi che se un soldato in battaglia arretrava, allora la linea di soldati posteriore avrebbe pugnalato l'intera linea di soldati nella quale si trovava il "codardo" (e naturalmente anche lui). Quindi se qualcuno arretrava, disobbedendo agli ordini era molto probabile che sarebbe stato ucciso prima dai suoi limitrofi alla sua destra o sinistra.

Le punizioni che venivano inflitte erano talmente pesanti che erano veramente dei deterrenti per mantenere una ferrea disciplina.

C'è però da dire che la disciplina poi veniva sospesa in occasione dei saccheggi: i Romani erano delle belve che uccidevano, stupravano e bruciavano tutto. Si pensi che a Cartagine  impiccarono anche gli animali come i cani .....


Inviato
35 minuti fa, ARES III dice:

Quello che la natura non diede ai Romani in forza e prestanza fisica lo compensò in astuzia e disciplina.

La forza dell'esercito romano risiedeva essenzialmente nella disciplina, si pensi che se un soldato in battaglia arretrava, allora la linea di soldati posteriore avrebbe pugnalato l'intera linea di soldati nella quale si trovava il "codardo" (e naturalmente anche lui). Quindi se qualcuno arretrava, disobbedendo agli ordini era molto probabile che sarebbe stato ucciso prima dai suoi limitrofi alla sua destra o sinistra.

Le punizioni che venivano inflitte erano talmente pesanti che erano veramente dei deterrenti per mantenere una ferrea disciplina.

C'è però da dire che la disciplina poi veniva sospesa in occasione dei saccheggi: i Romani erano delle belve che uccidevano, stupravano e bruciavano tutto. Si pensi che a Cartagine  impiccarono anche gli animali come i cani .....

Sinceramente non ricordo di aver letto cose del genere , che la disciplina fosse ferrea e' verissimo , tanto che in casi di codardia si procedeva alla decimazione del reparto fuggito o che aveva perso l' aquila legionaria , a meno che il reparto non fosse stato completamente distrutto in battaglia e in questo caso non veniva piu' ricostituito , vedi ad esempio le Legioni di Teutoburgo , la Legione V Alaude , la Legione XXI Rapax e tante altre .

D' altra parte situazioni descritte durante i saccheggi erano purtroppo "normali" in antichita' , tutti i popoli in guerra vi ricorrevano , sia per arricchirsi , sia per creare terrore verso gli alleati dei nemici , oggi sono eventi che fanno ribrezzo , anche se nell' ultimo conflitto , solo 75 anni fa , avvennero fatti ben piu' atroci , per non parlare poi dei piu' recenti .


Inviato
14 ore fa, Legio II Italica dice:

ecco allora che furono create le zecche itineranti che coniavano denari direttamente al seguito degli eserciti di entrambi gli schieramenti .

Grazie @Legio II Italica, e scusa la domanda probabilmente banale. Quindi queste monete non si possono ricondurre alla zecca di produzione....? e si collocano temporalmente in ragione delle immagini/effigi/descrizioni rappresentate al diritto e rovescio....? 

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Inviato
8 ore fa, Bassi22 dice:

Grazie @Legio II Italica, e scusa la domanda probabilmente banale. Quindi queste monete non si possono ricondurre alla zecca di produzione....? e si collocano temporalmente in ragione delle immagini/effigi/descrizioni rappresentate al diritto e rovescio....? 

Ciao @Bassi22, nessuna domanda e' banale in particolare questa . Non e' esattamente il mio campo quindi potrei dire cose inesatte , ma credo che le monete riconducibili quasi certamente alle zecche itineranti siano le emissioni di Marco Antonio con i denari legionari e alcuni denari di Bruto , tra cui quello , se autentico , con le Idi di Marzo ; poi forse anche altri potrebbero far parte della produzione itinerante ma credo sia difficile dividere con sicurezza queste monete dalla zecca ufficiale di Roma . 

  • Grazie 1

Inviato

Ciao Legio e complimenti per l'ottima e documentata discussione sulle Legioni.

Devo dire che mi ha molto colpito un particolare che fino ad oggi ignoravo e cioè che, fatto salvo per il periodo regio, le Legioni romane sono in sostanza degli eserciti mercenari, cioè di militari volontari.

Ciò un pò mi stupisce, in quanto un esercito mercenario non è generalmente portatore di quegli ideali morali e di fedeltà che lo inducono al sacrificio anche nei frangenti più avversi e che generalmente non si riscontrano in un militare "mercenario" , preoccupato solo di percepire il soldo e la parte di bottino che gli spetterà dopo il saccheggio.

In realtà, le Legioni sembrano (anzi, sono) animate da un forte "idealismo romano" e da motivazioni anche simboliche che sembrano trascendere gli aspetti che usualmente caratterizzano gli eserciti mercenari.

Tutto ciò è frutto solo della ferrea disciplina e del timore delle severe conseguenze previste per i "militari renitenti" o c'è nel legionario romano una consapevolezza che trascende il mero ruolo di milite?

Grazie e ancora complimenti per i Tuoi studi.

M.

 

    

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