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Risposte migliori

Inviato

Buonasera,

come noto una parte delle mie attenzioni si rivolgono agli esemplari monetali che hanno a che fare con il periodo di occupazione romana dell’isola britannica. Ciò facendo spesso mi trovo a malincuore a dover rinunciare a monete interessanti a causa della lecita concorrenza  di acquirenti di oltremanica e ai realizzi elevati che ciò comporta in un regime di libera concorrenza. Nell’ultimo periodo, tuttavia, forse grazie al periodo di ferie che diminuisce i concorrenti, ho acquisito due esemplari bronzei a prezzi interessanti. Con  qualche compromesso chiaramente… ma tutta la vita è un compromesso!!

Primo esemplare di età antonina, con un diritto compromesso ma un rovescio leggibile, da venditore professionale inglese.

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Lo so, è abbastanza malmesso. Ma il rovescio è leggibile.

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ANTONINUS PIUS. AE rare. Rev. BRITANNIA COS III, Britannia seated on rocks, shield and vexillum. Size 26 mm, weight 11.02 g. RIC 934.

Vi posto di seguito un esemplare in condizioni nettamente migliori per confronto. E' proprio lei:

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Antonino Pio. Æ as ( 11,26 g, 23 mm, 5 h). Zecca di Roma. Emesso nel 154-155 d.C. ANTONINVS AVG PIVS P P TR P XVIII, testa radiata verso destra / BRITANNIA COS IIII, S C in esergo, Britannia seduta verso sinistra su cumulo di rocce, testa appoggiata alla mano destra; scudo e vexillum (?) sullo sfondo. S.  RIC III 934; Strack 1102; SCBC 646; BMCRE 1971.(www.cngcoins.com)

Sembra un comune (in realtà è “scarce”) asse, in realtà ha una interessante particolarità. Molti esemplari risultano esser stati coniati senza troppa cura su tondelli non adeguati. Ne sono stati rinvenuti in quantità significative nei siti romano-britannici, tra tutti a Coventina’s Well presso il forte di Carrawburgh sul Vallo di Adriano e pertanto è stato proposto che si tratti di una emissione proveniente da una zecca militare presente in Britannia. Lo stile è abbastanza ortodosso e potrebbe indicare, in caso di conferma dell’ipotesi di cui sopra, che i conii siano stati inviati appositamente da Roma per la produzione locale. E’ simile al dupondio RIC 930.

 

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Inviato

Altro esemplare più tardo è un secondo asse, questo di età severiana e anch’esso da venditore professionale inglese.

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Foto promettenti ma non ottimali. Ecco quelle fatte in velocità a moneta in mano.

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E’ un asse del 211 d.C. a nome di Caracalla, impegnato nella spedizione in Scozia con il padre.

Pesa 8.8 g per un diametro di 25 mm.

Ecco un confronto.

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Caracalla. Æ as. (14,31 g). Zecca di Roma. Emesso nel 211 d.C. ANTONINVS PIVS AVG BRIT, testa laureata a destra, drappo sulla spalla sinistra / VICT BRIT TR P XIIII COS III ,Vittoria volta verso destra con piede destro su un elmo appoggiato a terra che inscrive su uno scudo appoggiato ad una palma. S C tra i campi. S.  RIC IV 490. (www.cngcoins.com)

Poco prima di questi due mi era sfuggito per pochi € un discreto sesterzio IMPERATOR II di Antonino Pio con Diana Lucifera a rovescio, emissione relativa alle vittorie dell’Imperatore in ambito britannico.

Insomma… con pazienza e costanza si può spuntare qualche pezzo interessante a prezzi interessanti… ;) 

Ciao

Illyricum

;)

 

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Inviato

Grazie @vickydog ,

dimenticavo.. il Caracalla presenta al diritto aree residue di patina che nelle prime foto non si distinguevano (occhio tempia orecchia nuca) e punti della legenda, zone a cuprite e a rovescio zone di corrosione (non mi sembra dovute a un cancro del bronzo trattato).

A mano in mano quelle aree di patina residua sono meno evidenti e contrastanti e non danno a Caracalla quell'aria da ... panda.

Ciao

Illyricum


Inviato

Ciao , che meraviglia queste monete che attestano eventi storici , da prendere in qualsiasi stato purche' naturalmente identificabili ; vuoi mettere l' importanza di questo genere di monete con una SPL ma con le solite e comuni allegorie al rovescio ? per me non esiste paragone se la numismatica la si intende anche dal punto di vista storico e non solo estetico .

Per l' Asse di Antonino Pio mi fa sognare ed emozionare l' ipotesi che l' allegoria del rovescio possa riferirsi alla costruzione del Vallo antonino e che la figura della Britannia seduta sulle rocce , fondamenta del Vallo , con davanti uno scudo ed una insegna , rappresenti l' estremo confine nordico dell' Impero .


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