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politica monetaria


principesax

Risposte migliori

buongiorno

non mi sembra sia una discussione mai partita, eppure è alla base della moneta...

P + F + S  = M (P Prezzo pagato dalla zecca per il metallo grezzo + F spese di fabbricazione + S margine di guadagno o signoraggio =  M valore nominale delle monete coniate) 

P = T/t * v - (F +S)   (T Taglio/ t titolo * v valore)

qualche studente di economia o economista se vuole intervenire.

Come gestire queste formule, è molto complesso, a mio avviso,  oggi è in mano alla BCE (banca centrale europea) ma nei secoli scorsi era in mano ai vari Stati 

marco

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38 minuti fa, principesax dice:

P + F + S  = M (P Prezzo pagato dalla zecca per il metallo grezzo + F spese di fabbricazione + S margine di guadagno o signoraggio =  M valore nominale delle monete coniate) 

che oggi è in mano alla BCE. :pleasantry:

P = nulla(o zero) + F = qualche centesimo di energia elettrica  +S  =  M =  migliaia di miliardi

(fiat money creata con un click) :agree:

:angry::yahoo:

 

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La formula è giusta ma il soggetto è sbagliato: l'emissione delle monete è competenza diretta ed esclusiva dello stato, in genere dei ministeri delle economie; nel caso dell'unione monetaria europea, come di tutte le altre, degli stati membri dietro ovviamente comuni accordi su modalità e caratteristiche. La BCE si occupa solo di calcolare quante monete vanno emesse sul totale del contante in circolazione per garantire la corretta quantità per il commercio.

Per le banconote è nota la leggenda metropolitana chiamata "problema del signoraggio", di cui ricordo che in passato avevamo già parlato anche su Lamoneta, in cui le banconote verrebbero emesse senza alcuna copertura e a piacere dalle banche centrali, che sarebbero totalmente fuori dal controllo dello stato e libere di guadagnare cifre spropositate semplicemente stampando banconote a volontà, che poi usano per dominare gli stati / il mondo ecc. ecc. ecc. bla bla bla. Sono teorie paranoiche di origine politica estremista, risalenti agli anni '30.

Per spiegazioni e confutazioni varie si veda (nei vari post, non solo il primo in home page) il blog: http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.com/

Modificato da ART
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in passato le monete 'piccole' coniate con metalli poveri il valore del intrinseco era circa 80%-90% del valore legale. Le monete 'grosse' coniate in oro e argento il valore dell'intrinseco era intorno al 99-98%, cosicché avevano una notevole mobilità internazionale, così come erano accettate anche le monete nobili di paesi stranieri. Di norma, quando il circolante minuto non superava le dimensioni filologiche del suo ambito funzionale, la discrepanza di valore intrinseco tra monete grosse e piccole non turbava il mercato.

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Nel corso dei secoli i valori dei metalli ed in particolare del oro e' sempre cresciuto e per ovviare a cio' le strategie dell'autorità monetaria potevano prendere in considerazione una o più di queste azioni:

-aumentare T, cioe' ridurre il peso lasciando il valore nominale inalterato,

-aumentare v, attribuire maggiore valore alla moneta effettiva,

-diminuire t, assegnare ad una moneta con intrinseco inferiore lo stesso valore legare,

-difficile ridurre i costi di produzione F,

- diminuire S non realistico

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1 ora fa, ART dice:

Per spiegazioni e

confutazioni varie si veda (nei vari post, non solo il primo in home page) il blog: http://signoraggioinformazionecorretta.blogspot.com/

Consiglierei al contrario di informarsi attraverso testi di economisti o sociologi affermati; i blog lasciano il tempo che trovano e sono utili solo a coloro che promuovono attività di leading.

Per cominciare consiglierei:

https://www.libraccio.it/libro/9788856805574/filippo-monge/governance-delle-fondazioni-bancarie-competitors-e-competition.html

Magari di ascoltare le riflessioni di affermati docenti universitari:

 

http://www.compagniadisanpaolo.it/ita/Multimedia/Video/Mattei-la-governance-delle-fondazioni-bancarie

38 minuti fa, principesax dice:

Nel corso dei secoli i valori dei metalli ed in particolare del oro e' sempre cresciuto 

Consiglio di considerare il variare del potere d'acquisto del biondo metallo e non tanto il valore espresso attraverso la "carta".

Credo possa riflettere lo stato delle cose riferito al valore dei "biglietti cartacei" molto meglio di qualsiasi formula.

Buon weekend 

 

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3 minuti fa, Cinna74 dice:

Consiglierei al contrario di informarsi attraverso testi di economisti o sociologi affermati; i blog lasciano il tempo che trovano e sono utili solo a coloro che promuovono attività di leading.

Sarebbe meglio coi testi ma sono anche troppo complessi per farne discussioni sui forum. Ho citato quel blog perchè comunque riassume bene la questione bufala signoraggista.

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si io ho letto questo argomento in un' articolo del Prof Felloni, ex socio dell'Astengo ed ex Prof di economia all'università di Genova. Anche in epoca antica greca,romana, bizzantina c'erano interventi di politica monetaria? Qualcuno vuole fare qualche esempio corredato da foto? Pensate sia un'argomento interessante? A me personalmente ha colpito e ho voluto fare un piccolissimo riassunto però qualche esempio e foto sono ben accetti

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La réformation  è una tecnica monetaria apparsa in Francia verso la fine del regno di Luigi XIV nel 1690 consistente a ribattere nuovi tipi monetari sui tondelli di tipi precedenti anzichè utilizzarne di nuovi, allo scopo di economizzare i costi di fusione . Questa tecnica aveva l’inconveniente grave di rendere fisicamente visibile il degrado della moneta a seguito delle successive svalutazioni che accompagnavano il cambio dei tipi monetari. Questa pratica ebbe fine con la grande riforma monetaria del 1726. I tipi di monete d’oro interessate furono 4 per Luigi XIV : Il tipo detto “a l’ecù,”valutato 12 lire tornesi  e 10 soldi (1690-1693)  quello “ aux 4 L,” valutato 14 lire ( 1693-1700 ) così come il tipo “aux 8 L et insignes (1701-1703 ) e il tipo “ aux insignes “valutato15 lire (1704-1709) Dal 1709 al 1715 fu coniato un Louis d’or non riformato,detto “au Soleil” del valore di 20 Lire . La pratica della réformation continuò anche durante i primi anni di regno di Luigi XV con due tipi: “Aux insignes (1716) 20 lire tornesi e “aux 2 L “ (1720-1723) 54 lire tornesi .Prima della Rèformation un Luigi d’oro valeva 10 lire tornesi.

Le svalutazioni che accompagnavano le riformazioni erano in effetti degli aumenti del valore in Lire tornesi dei Luigi d’oro e degli scudi d’argento.La rendita legata alla svalutazione era accresciuta dalle economie sulle spese di fusione. I privati erano obbligati a consegnare le vecchie monete che venivano ritirate al valore precedente e ricevevano in cambio un numero minore di nuove monete. Nell’attesa veniva consegnato loro un “Billet de Monnoye”.Successivamente si consegnarono biglietti e non più monete. A questi fu provvisoriamente attribuito potere liberatorio trasformandoli in cartamoneta circolante. Quando a seguito della lotta per la successione spagnola i trasporti marittimi dalle Americhe furono affidati ai Francesi i lauti guadagni derivanti furono in parte utilizzati per ritirare 40 milioni di biglietti.

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                          LOUIS D’OR    aux  4  L                      Bordeaux    1693

D/  LUD . XIIII . D . G R FR . ET . NAV . REX . 1693  Testa anziana a destra, laureata con parrucca .

 R/ CHRIS  REGN  VINC  IMP o  Croce formata da 4 gigli coronati ,accantonata da 4 L . Al centro K in cerchio  ( Bordeaux )

 mm.26   gr.6,72 (917/1000)      R     SPL     C.1801 - G.252 - Dr.244 - Dy.1440A 

Coniata in seguito all’ editto del settembre 1693 .

A Bordeaux  nel 1693 furono coniati 2220 Luigi su tondelli nuovi e 60.092 Luigi su tondelli riformati. Questa moneta ,a differenza di moltissime altre simili, non mostra quasi tracce della moneta precedente, se non sulla zigrinatura del contorno. Rara in questa conservazione.

 

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In realtà il cosiddetto signoraggio pubblico o primario (emissione monetaria da parte di un'autorità pubblica) è reale, nel senso che effettivamente viene stampata moneta a costo irrisorio con un valore nominale maggiore in contropartita a titoli finanziari. E' un raggiro ai danni dei cittadini? No, poiché nessuno si arricchisce di fatto da questa attività, anzi è una sorta di moltiplicatore finanziario. Oltretutto la BCE pur essendo partecipata da istituti privati resta giuridicamente e finanziariamente un ente pubblico. Quel che può in realtà sfuggire di mano e arricchire qualche privato è il cosiddetto signoraggio privato (o secondario), ovvero la gestione della massa monetaria di terzo livello (M3), cioè il denaro che la BCE presta alle banche private. Questa massa monetaria è ceduta come contropartita a titoli finanziari alle banche private nazionali che attraverso il gioco della leva finanziaria possono prestare in misura maggiore a quanto effettivamente è immesso dalla BCE nel sistema monetario o in altri termini iscritto in stato patrimoniale dalle banche stesse. Di fatto il denaro prestato da una banca e dunque immesso nel circuito monetario è denaro virtuale o contabile (che non esiste). La moneta virtuale o elettronica non è mai completamente garantita a riserva dalle banche private ma è comunque tenuta in proporzione in base alle norme vigenti nella UE. Se di signoraggio vogliamo parlare allora è quello di tipo secondario e non quello legato direttamente allo "stampare moneta".

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2 ore fa, Ambronummus dice:

In realtà il cosiddetto signoraggio pubblico o primario (emissione monetaria da parte di un'autorità pubblica) è reale, nel senso che effettivamente viene stampata moneta a costo irrisorio con un valore nominale maggiore in contropartita a titoli finanziari. E' un raggiro ai danni dei cittadini? No, poiché nessuno si arricchisce di fatto da questa attività, anzi è una sorta di moltiplicatore finanziario. Oltretutto la BCE pur essendo partecipata da istituti privati resta giuridicamente e finanziariamente un ente pubblico. Quel che può in realtà sfuggire di mano e arricchire qualche privato è il cosiddetto signoraggio privato (o secondario), ovvero la gestione della massa monetaria di terzo livello (M3), cioè il denaro che la BCE presta alle banche private. Questa massa monetaria è ceduta come contropartita a titoli finanziari alle banche private nazionali che attraverso il gioco della leva finanziaria possono prestare in misura maggiore a quanto effettivamente è immesso dalla BCE nel sistema monetario o in altri termini iscritto in stato patrimoniale dalle banche stesse. Di fatto il denaro prestato da una banca e dunque immesso nel circuito monetario è denaro virtuale o contabile (che non esiste). La moneta virtuale o elettronica non è mai completamente garantita a riserva dalle banche private ma è comunque tenuta in proporzione in base alle norme vigenti nella UE. Se di signoraggio vogliamo parlare allora è quello di tipo secondario e non quello legato direttamente allo "stampare moneta".

Grazie per aver espresso in modo chiaro e sintetico questi basilari concetti economici di economia monetaria . Speriamo vengano compresi dagli onnipresenti ‘complottisti’ che hanno recentemente aggiunto le banche centrali al variegato consesso “Spectre” di Bondiana memoria :) 

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da un recente studio di Ricci Daniele e di Baldassarre Monica i grossi del primo tipo lotti 11 e 12 cosiddetti da 6 denari di peso 1,67 e 1,65g e il grosso del primo tipo cosidetto da quattro denari lotto 13 di peso 1,40g sono in realta' la stessa moneta che per effetto dell'inflazione e' stata coniata piu' leggera

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