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IGNORED

I "valori" indicati nei cataloghi: perché sono consapevolmente più alti rispetto alla realtà?


Mr. Coin

Risposte migliori

Salve a tutti e mi scuso in anticipo se la mia domanda può risultare irrispettosa nei confronti degli autori degli eccellenti cataloghi italiani. Mi chiedo però, ogni volta che sfoglio il mio, per quale motivo, com'è noto, i valori indicati per le varie conservazioni sono quasi sempre "gonfiati" e non corrispondenti alla realtà delle aste e delle comuni vendite, in cui specialmente per le monete non rare il valore, ovvero il prezzo al quale viene normalmente scambiata la moneta, è abbastanza noto agli appassionati del settore che seguono il mercato (anche quello online, ovviamente). E allora, perché "tenersi alti", spesso in modo decisamente esagerato, anziché esporre con tranquillità i prezzi reali di scambio, che ovviamente variano di anno in anno, anche in base alle quotazioni dei metalli preziosi ed alle tendenze del mercato? La mia impressione è che una spiegazione ci sia, ma non riesco a trovarla. :)

Modificato da Mr. Coin
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Prova a schiarirti un pò il motivo per come la vedo io. Normalmente nei cataloghi c'è sempre un 30% in più per un modo di calcolo cosi in uso da sempre potrei dire,se la moneta in questione è ricercata normalmente sul mercato. Si basano sulle vendite di case d'asta e non di siti tipo la baia dove una moneta la vendo io realizzo 100 la vende tizio realizza 200 la vende sempronio realizza 50 anche se ultimamente si sta stabilendo tutto anche li. Nelle case d'asta i prezzi sono quelli più o meno per tutte. Comunque è una media di quanto ha realizzato una moneta in varie aste dal più basso al più alto lasciando questo "30%" di scoperto come in tutti i listini dell'usato,anche sulle macchine le quotazioni delle aute non sono rigorosamente uguali ai prezzi di vendita. Poi puoi trovare una moneta che al momento è ricercata realizza anche di più del prezzo di catalogo,raramente ma accade,quindi devi vederli come riferimento e no come prezzo fisso non è come l'oro  ma all'incirca se stà 35 al g.  si intende il 1000 per il 750 quello di quasi tutti i gioielli,bracciali ecc. viene quotato di meno poi c'è la lavorazione più o meno famosa cosi la moneta chi si avvicina di più ad un BB o meno,insomma è tutto un ALL'INCIRCA, dopo un pò ti ci abitui. Spero che altri ti sapranno spiegare meglio. ?

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Inviato (modificato)

Grazie, ma non mi è ancora chiaro il motivo di questo 30%, ma spesso anche 50% e addirittura 100% in più. Forse è un margine che tiene conto di quello che è a tutti gl effetti un valore medio? Potrebbe essere anche una buona idea, ma il margine utilizzato mi sembra eccessivo. Per dire, qualcuno che non conosce per nulla il valore di mercato una moneta si troverebbe in difficoltà e verrebbe fuorviato, nel caso frequente in cui magari sul catalogo il prezzo riportato è doppio rispetto a quello di mercato (100% in più, altro che 30%!).

Modificato da Mr. Coin
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Concordo sulla media del doppio del prezzo reale. In alcuni casi (come per la Repubblica) arriviamo a prezzi del 500% superiori alla realtà.

È così da sempre... ricordo negli anni Novanta quando ogni anno i prezzi di catalogo aumentavano del 10-15% rispetto all'anno precedente, chiaro che non poteva essere un incremento realistico.

A mio parere serve anche a "gonfiare" il mercato: se il catalogo dice 100 il collezionista sarà ben disposto a pagare 60 o 70 una moneta; così non sarebbe se invece indicasse 50. Ho fatto personalmente la prova con il world coins, dove le valutazioni sono più realistiche: non è facile accettare di acquistare a un prezzo superiore al valore di catalpgo.

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Io uso il Gigante ed è abbastanza realistico. Il W.C. è per un mercato Mondiale ed è totalmente fuori per Nazione per Nazione. Ci sono alcune monete o varianti sconosciute o non calcolate dal W.C. ed hanno un modo di valutazione della conservazione diciamo anglosassone. Gigante e Montenegro sono quelli che rispecchiano di più la realtà per quelle al di fuori di questi due sempre italiane c'è o meglio ci sono i vari MIR. La Repubblica è un mercato troppo giovane ma sui FDC periziati ci siamo vicini con i prezzi di aggiudicazioni,cosi è l'Euro quello che oggi paghi 1000 domani ci fai al massimo 100 e viceversa........la divisionale Vaticano 2002 l'ho vista cedere appena presa in Vaticano a 2.200 euro in mano oggi è tanto se arriva a 500......magari fra 10/20 anni ritorna a 3000.

Modificato da favaldar
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Supporter

Io direi che c'è innanzitutto una cosa da specificare e cioè che quelli indicati nei cataloghi

sono i prezzi di acquisto di una moneta, se invece la si deve vendere si può realizzare circa

il 30-40 % di tale prezzo.

Teniamo anche presente che oggi siamo abituati a vedere su internet monete in BB fatte passare

per SPL, ma con prezzi più bassi, mentre nel catalogo è indicato il prezzo di un vero SPL.

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1 ora fa, Gallienus dice:

A mio parere serve anche a "gonfiare" il mercato: se il catalogo dice 100 il collezionista sarà ben disposto a pagare 60 o 70 una moneta; così non sarebbe se invece indicasse 50.

Concordo. Prezzi troppo bassi avrebbero l'effetto di deprimere il mercato, e questo è vero particolarmente negli ultimi anni, quando, anche a causa della crisi, il prezzo di molte monete, specie le più comuni, si è drasticamente ridimensionato. Ma se i cataloghi avessero riportato fedelmente questo ridimensionamento, il mercato si sarebbe depresso ancora di più (se una moneta, ieri quotata 100, la compravo a 70, oggi, quotata 50, che è il suo valore reale, mi aspetterei di comprarla a 30), e non solo quello delle monete, ma anche dei cataloghi...che li compro a fare, se servono solo a scoprire che la mia collezione, anno dopo anno, vale sempre meno?

petronius

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Vi racconto un aneddoto.

Una volta volevo acquistare una moneta da un commerciante e questi tirò subito fuori il suo bel catalogo Montenegro e mi calcolò il suo prezzo.

Quando invece gli ho voluto vendere un nummo e gli ho fatto presente la quotazione prevista dal Montenegro, mi ha risposto che era una quotazione gonfiata, non aderente alla realtà.

La conclusione di questo discorso è che i cataloghi, purtroppo , servono soprattutto ai commercianti...

 

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Adesso, Sirlad dice:

La conclusione di questo discorso è che i cataloghi, purtroppo , servono soprattutto ai commercianti...

E anche questa è una verità, a cui, però, si può far fronte con l'esperienza.

petronius

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2 minuti fa, petronius arbiter dice:

E anche questa è una verità, a cui, però, si può far fronte con l'esperienza.

petronius

È proprio vero carissimo, senza esperienza non vai da nessuna parte.:)

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I valori dei cataloghi prezziari sono solo indicativi..

Esistono dei Tondelli che in alta conservazione raggiungo prezzi ancora più alti..

Alcuni Tondelli che in fdc non si vedono mai.

Le monetazioni dal 700 in poi sono tante e tanti sono i casi.

Prendiamoli come tali, solo di riferimento.

 

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9 ore fa, Sirlad dice:

Vi racconto un aneddoto.

Una volta volevo acquistare una moneta da un commerciante e questi tirò subito fuori il suo bel catalogo Montenegro e mi calcolò il suo prezzo.

Quando invece gli ho voluto vendere un nummo e gli ho fatto presente la quotazione prevista dal Montenegro, mi ha risposto che era una quotazione gonfiata, non aderente alla realtà.

La conclusione di questo discorso è che i cataloghi, purtroppo , servono soprattutto ai commercianti...

 

Il classico commerciante che usa un catalogo per vendere ed un'altro per comperare

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Io credo che sia un peccato per la numismatica questa poca chiarezza.

Dopo un pò si prendono le misure e ci si abitua,  ma la sensazione sgradevole ed opaca rimane.

Un problema che dovrebbe essere affrontato dai professionisti del settore.

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Buongiorno,

io credo che servano ai commercianti con i principianti.

Visto che escono ogni santo anno, basterebbe mettere i valori reali frutto dei passaggi delle ultime aste.

Per esempio mi sono letto l'ottimo libro del signor  Pin esperto di Piastre 120 Grana  di Ferdinando II ed ho  notato che le quotazioni da lui indicate sono molto vicine ai passaggi d'asta degli ultimi 3-4 anni mentre sul Gigante che esce ogni anno siamo mediamente più alti del 20-30% , lasciamo stare il  Montenegro che è follemente fuori da ogni logica, Medaglie Papali BB prezzate come FDC.

Sono ottimi strumenti per catalogare le proprie collezioni ma i prezzi li fa il mercato ed disallineamenti con la "vita reale" troppo evidenti.

 

Cordiali Saluti

Silver

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Supporter

Con le stracomunissime monete (metallo comune) in MB del Regno d'Italia e Repubblica si arriva anche ad un assurdo 1.000% in più. Forse i valori segnati non si riferiscono alla singola moneta ma al chilogrammo? :rofl:

Modificato da nikita_
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Awards

Ho letto nel forum di un utente avvezzo a cataloghi/prezziari. Ci dice di aver collaborato alla stesura fra gli altri del "Gigante". Aveva scritto di recente circa l'utilizzo di un efficiente algoritmo che calcola una media fra le aggiudicazioni campionando molti anni. Forse @rastan potrà spiegarci meglio data la sua esperienza. Da parte mia, pur sforzandomi enormemente, non riesco a capire perché il mercato possa coglierli pesantemente in fallo anno dopo anno. Forse l'algoritmo andrebbe riaggiornato? L'anno scorso nella redazione del Gigante è avvenuta una forte decurtazione dei prezzi; evidentemente non è bastato. Forse l'algoritmo erra? 

Posso consigliare di farsi prestare l'algoritmo da Spink, vedo che codesta stringa di calcolo funziona molto meglio.

 

Buona giornata.

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Sono più alti perchè quando un commerciante spara un prezzo fuori dal mondo quando cerca di vendere, per giustificarsi tira fuori il catalogo e fa vedere che ti sta pure "facendo lo sconto", riscontrato più e più volte di persona, e siccome i signori che scrivono i cataloghi se non sono direttamente commercianti loro sono mooolto amici degli stessi, va da se a quale mulino va l'acqua. Poi se il gioco glielo fai tu quando devi vendere, non esiste un commerciante che non sappia dei prezzi gonfiati dei cataloghi. Purtroppo poi è nato internet e la musica è finita, adesso gli rimangono i poveri cristi che si stanno affacciando a questo mondo. Questo è quello che penso io.

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3 ore fa, Silver70 dice:

 il  Montenegro che è follemente fuori da ogni logica, Medaglie Papali BB prezzate come FDC.

 

 

Cordiali Saluti

Silver

Ma un catalogo "follemente fuori da ogni logica", che catalogo è?

Quale sarebbe la sua funzione?

Un catalogo non dovrebbe forse essere un punto di riferimento per i tanti neofiti che si avvicinano alla numismatica, per aiutarli a comprendere anche il possibile valore commerciale di un nummo, perchè è chiaro che un neofita senza esperienza si fida di ciò che è scritto su quel catalogo...o sbaglio?

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Sarebbe il caso effettivamente di farne qualcuno che si avvicini maggiormente alla realtà.. 

In particolar modo alle ultime flessioni del Regno e della Repubblica.. 

Per non illudere nessuno..

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33 minuti fa, cristianaprilia dice:

e siccome i signori che scrivono i cataloghi se non sono direttamente commercianti loro sono mooolto amici degli stessi

Esattamente....

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Butto lì una idea provocatoria.

Magari i cataloghi non indicano tanto il valore assoluto di una moneta - es. 100 euro - e sono maggiormente utili per confrontare - ! - il valore relativo di due monete tra loro.

Scimmiotto, a esempio, una celebre pubblicità televisiva dei primi anni '80. 

Scambiereste il vostro 50 lire 1958 spl con due esemplari di 10 lire 1948 fdc?

Da un noto catalogo 2018, il valore è esattamente uguale....

 

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2 ore fa, Giustino dice:

Butto lì una idea provocatoria.

Magari i cataloghi non indicano tanto il valore assoluto di una moneta - es. 100 euro - e sono maggiormente utili per confrontare - ! - il valore relativo di due monete tra loro.

Scimmiotto, a esempio, una celebre pubblicità televisiva dei primi anni '80. 

Scambiereste il vostro 50 lire 1958 spl con due esemplari di 10 lire 1948 fdc?

Da un noto catalogo 2018, il valore è esattamente uguale....

 

Questo in realtà funziona ancora meno. Perché - prendendo il Gigante come esempio - ci sono monete per cui il valore reale è pari al 50% del prezzo di catalogo o addirittura meno (es: molti pezzi del Regno e della Repubblica), altre per cui il prezzo di catalogo è corretto (es: molti pezzi del regno di Napoli e  Sicilia), altre per cui il prezzo di catalogo è addirittura inferiore al valore reale (alcuni pezzi del Granducato di Toscana o del Vaticano).

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4 ore fa, Sirlad dice:

Ma un catalogo "follemente fuori da ogni logica", che catalogo è?

Quale sarebbe la sua funzione?

Un catalogo non dovrebbe forse essere un punto di riferimento per i tanti neofiti che si avvicinano alla numismatica, per aiutarli a comprendere anche il possibile valore commerciale di un nummo, perchè è chiaro che un neofita senza esperienza si fida di ciò che è scritto su quel catalogo...o sbaglio?

Fuori da ogni logica se parliamo di prezzi, per cortesia analizza il contesto della frase e non solo 4 parole.

Come catalogo è valido per tutti gli altri parametri.

Cordiali Saluti

Silver

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