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IGNORED

Visitando i musei si scoprono piccole, ma interessanti collezioni numismatiche


Risposte migliori

Buonasera, oggi visita al sito Archeologico di Minturno LT con annesso museo, solo una teca di monete(Marco Aurelio, Faustina Minore, Commodo, Lucilla, Adriano) ma da far girare la testa, peccato che le foto non rendano a pieno l'idea, anche il resto fantastico, statue, anfore, colonne, un viaggio nella storia. Vi consiglio di andare, di fronte si trova il Real Ponte di Ferro Borbonico che attraversa il fiume Garigliano, peccato che era già chiuso l'accesso, comunque è aperto la prima e la terza domenica del mese dalle 9 alle 13,00 :)

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  • 1 mese dopo...

Buona Giornata, 

Domenica 21 luglio 2019 - Visita agli scavi archeologici di Ercolano (NA) 

Parco Archeologico di Ercolano: Paerco

ercolano.beniculturali.it/

Escursione/passeggiata molto interessante per osservare le differenze e le analogie con i ben più noti scavi archeologici di Pompei (NA)
 
Al contempo è possibile, visitando le  sale in cui è allestita la mostra "SplendOri ad Ercolano" ammirare oggetti preziosi provenienti da edifici pubblici, domus e botteghe dell’antica Ercolano, stroncata improvvisamente e immortalata per l'eternità dalla furia del Vesuvio nel 79 d.C..dddd-min.thumb.jpg.174e20cef1012f114218ae7d9e72282d.jpg
 
Volendo è possibile anche approfittare degli ingressi gratuiti al fine di visitare un sito e una mostra più che meritevoli anche all'insegna dell'economicità e magari con i soldi risparmiati acquistare qualche buon libro.
 
 

 

 
 
 
 
 

 

 

 

 
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  • 4 mesi dopo...

Buona Giornata

Il 23 novembre 2019 sono stato a Conza (AV) per un evento organizzato dall'Ordine del Geologi della Campania in occasione dei 39 anni del terremoto dell'Irpinia del 1980 e nella mattinata c'è stata la visita al parco archeologico di Compsa  (COMPSA - Benvenuti su esserealtrove! https://www.esserealtrove.it › contenuti › borghi-e-storie-d-italia › compsa-...    L'Antica Compsa: Origini di Conza della Campania - Insolita ... insolitaitalia.databenc.it › Storia           Area archeologica di Conza - MiBACT https://www.beniculturali.it › Luoghi-della-Cultura › visualizza_asset) al cui interno vi era anche un piccolo museo in cui sono custodite delle monete ritrovate in loco. 

Mi scuso per le foto non eccezionali, ma sono fatte con un cellulare.

 

 
 
 
 

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Modificato da angel
Aggiunta delle scuse per la qualità delle foto.
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Il 4/12/2019 alle 23:25, angel dice:

Buona Giornata

Il 23 novembre 2019 sono stato a Conza (AV) per un evento organizzato dall'Ordine del Geologi della Campania in occasione dei 39 anni del terremoto dell'Irpinia del 1980 e nella mattinata c'è stata la visita al parco archeologico di Compsa  (COMPSA - Benvenuti su esserealtrove! https://www.esserealtrove.it › contenuti › borghi-e-storie-d-italia › compsa-...    L'Antica Compsa: Origini di Conza della Campania - Insolita ... insolitaitalia.databenc.it › Storia           Area archeologica di Conza - MiBACT https://www.beniculturali.it › Luoghi-della-Cultura › visualizza_asset) al cui interno vi era anche un piccolo museo in cui sono custodite delle monete ritrovate in loco. 

Mi scuso per le foto non eccezionali, ma sono fatte con un cellulare.

 

 
 
 
 

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Bella iniziativa anche questa,complimenti !

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6 ore fa, Litra68 dice:

Buongiorno a tutti, alcuni convegni prevedono nel loro programma anche la visita ad un Museo, sarebbe bello organizzare  delle  visite in gruppo al di là dei convegni, cosa ne pensate? 

Saluti 

Alberto 

 

 

 

 

Si, in contemporanea ad alcuni convegni è stato fatto: io partecipai al primo convegno organizzato dal Circolo Numismatico Napoletano e la mattina del primo giorno fu organizzata la visita al Museo Nazionale di Napoli; fu una bellissima esperienza che ricordo con piacere e c'erano anche diversi Lamonetiani, anche se con gli anni qualcuno ha abbandonato tale gruppo. E' un modo per allargare le nostre conoscenze e interessi. 

Sono più che d'accordo 

Modificato da angel
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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Buonasera a tutti. Di ritorno dall'Argentina, volevo descrivere la mia esperienza al museo numismatico di Buenos Aires e trovo questo post...!!!

Museo piccolo ma ben organizzato in 6 sale, ero il solo visitatore e sorrisi e spiegazioni si sono moltiplicati. Due cose mi hanno colpito e vorrei proporle per riflessioni.

1) ho scoperto che gli Inca, i dominatori per secoli nell'America del Sud, espandevano il proprio impero per aumentare il bacino di scambi commerciali. Ciononostante non usavano la moneta, bensì il baratto, i grani di cacao e solo in piccole e circoscritte zone le conchiglie. Solo con l'avvento dei gesuiti fu introdotta la moneta il cui uso comunque ebbe difficoltà a diffondersi.

2) la storia delle banconote narra la storia economica e federale nel loro dispiegarsi e succedersi racconta dei drammi economici e politici di quella nazione. Colpisce il tentativo dei politici di riappacificare il popolo al denaro usando le icone nazionali come immagini sul denaro.

 

A margine vorrei proporre di suddividere questo ricchissimo e variegato post in alcune linee di ricerca.

1) compilazione di una sorta di guida ragionata sui diversi musei nazionali e non;

2) costruzione di un museo virtuale Lamoneta, come suggerito da Mario e Eracle62;

3) organizzare degli incontri visita con le persone più esperte nei principali luoghi di esposizione di monete.

 

Gli stimoli non mancano e neanche le persone disponibili mi sembra!!!!

Buonanotte

Luca

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7 ore fa, [email protected] dice:

Buonasera a tutti. Di ritorno dall'Argentina, volevo descrivere la mia esperienza al museo numismatico di Buenos Aires e trovo questo post...!!!

Museo piccolo ma ben organizzato in 6 sale, ero il solo visitatore e sorrisi e spiegazioni si sono moltiplicati. Due cose mi hanno colpito e vorrei proporle per riflessioni.

1) ho scoperto che gli Inca, i dominatori per secoli nell'America del Sud, espandevano il proprio impero per aumentare il bacino di scambi commerciali. Ciononostante non usavano la moneta, bensì il baratto, i grani di cacao e solo in piccole e circoscritte zone le conchiglie. Solo con l'avvento dei gesuiti fu introdotta la moneta il cui uso comunque ebbe difficoltà a diffondersi.

2) la storia delle banconote narra la storia economica e federale nel loro dispiegarsi e succedersi racconta dei drammi economici e politici di quella nazione. Colpisce il tentativo dei politici di riappacificare il popolo al denaro usando le icone nazionali come immagini sul denaro.

 

A margine vorrei proporre di suddividere questo ricchissimo e variegato post in alcune linee di ricerca.

1) compilazione di una sorta di guida ragionata sui diversi musei nazionali e non;

2) costruzione di un museo virtuale Lamoneta, come suggerito da Mario e Eracle62;

3) organizzare degli incontri visita con le persone più esperte nei principali luoghi di esposizione di monete.

 

Gli stimoli non mancano e neanche le persone disponibili mi sembra!!!!

Buonanotte

Luca

Ciao, spunto interessante, forse il punto 1 può essere la partenza oggettivamente più importante con le segnalazioni delle realtà museali di numismatica accessibili a tutti a oggi presenti sul territorio nazionale .

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Supporter
3 ore fa, dabbene dice:

Ciao, spunto interessante, forse il punto 1 può essere la partenza oggettivamente più importante con le segnalazioni delle realtà museali di numismatica accessibili a tutti a oggi presenti sul territorio nazionale .

Se qualcuno mi guida e qualcun altro si associa, io sono disponibile a lavorarci.

L.

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11 minuti fa, [email protected] dice:

Se qualcuno mi guida e qualcun altro si associa, io sono disponibile a lavorarci.

L.

Secondo me, potresti aprire una discussione più sintetica, in cui chi ha notizie di una esposizione museale di Monete accessibile a tutti, mette i dati fondamentali con le caratteristiche basi, una specie di Catalogo.

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  • 1 anno dopo...

Buona Giornata

Un Amico Artista, Francesco Roselli, nel mondo delle arti pittoriche Cizzart, appassionato studioso e rievocatore storico in ricostruzioni di eventi del mondo antico, in particolare del popolo sannita, domenica 3 ottobre 2021, è stato a Gravina in Puglia (Ba), alla sede della "Fondazione Ettore Pomarici Santomasi" (https://fondazionesantomasi.it/). Il palazzo, in pieno centro storico, custodisce varie collezioni, dalle armi all'archeologia, dai vestiti agli arredi. Lungo il percorso espositivo c'è una stanza con 1608 monete che coprono circa 2600 anni di storia, dal periodo delle poleis greche VII-VI sec. a.C. fino al Novecento – Regno d’Italia. (https://fondazionesantomasi.it/collezione-numismatica/)

Non poteva mancare un settore delle monete del Pontificato di Benedetto XIII (1724 – 1730), nato a Gravina nel 1650.

La collezione nell’insieme, ripartite in 4 espositori: n° 1: monete dal n°1 al n° 252, n° 2: monete dal n° 253 al n° 555, n° 3: monete dal n° 556 al n° 1033, n° 4: monete dal n° 1034 al n° 1608) offre un panorama esaustivo dell’evoluzione monetaria sia per gli stili, l’artisticità e i legami/influenze del periodo storico di coniazione.

Sono presenti monete greche dell’insediamento greco di Sidion, sulla collina di Botromagno, su cui al diritto è raffigurato Zeus e sul recto Ercole, monete romane repubblicane ed imperiali, monete medievali, bizantina, araba e normanna e napoletana, dal Ducato al regno delle Due Sicilie.

Il museo, anziché le didascalie che spesso, per lo meno a me, fanno fare testa e vetrina, mette a disposizione del visitatore un libro da consultare, in cui al numero relativo alla moneta vi sono le info.

Francesco mi ha riferito che il percorso è stato lungo, ma è arrivato all'ora di chiusura soffermandosi molto sulla sezione archeologica e sulle monete, per cui per chi è della zona o per il turista numismatico e non solo vale la pena di trascorrervi almeno qualche ora, sia che fuori sia inverno, primavera, estate o autunno.

Le foto sono nei due post successivi

Modificato da angel
Non riesco a inserire le foto
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Per motivi che non riesco a risolvere ho pubblicato le foto adesso in post successivo

Se qualche moderatore può inserirle nello stesso post gli sarei grato.

Modificato da angel
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Supporter

ricordo che anche nel Museo Diocesano di Salerno c'è una bella raccolta di monete, esposte in pannelli verticali, in modo da poter ammirare i due lati.

e poi il Museo Filangieri di Napoli, in primavera del prossimo anno, esporrà in modo permanente la famosa collezione Bovi.

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30 minuti fa, fricogna dice:

ricordo che anche nel Museo Diocesano di Salerno c'è una bella raccolta di monete, esposte in pannelli verticali, in modo da poter ammirare i due lati.

e poi il Museo Filangieri di Napoli, in primavera del prossimo anno, esporrà in modo permanente la famosa collezione Bovi.

Evviva! 

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L’Italia è un scrigno inimitabile di meraviglie. Sta solo a noi di saperle scoprire e valorizzarle. E la diffusione sul territorio è una caratteristica quasi unica del Bel Paese che ad esempio la differenzia dalla Francia che, se togli Parigi, la Loira, un po’ Lione e la Borgogna, è abbastanza povera di piccole realtà numismatiche da scoprire. Da noi ne trovi decisamente di più.  

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  • 10 mesi dopo...
  • 1 anno dopo...

Buona giornata e buona lettura

Domenica 5 maggio 2024 sono stato al Museo Archeologico di Calatia ( https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-di-calatia&ved=2ahUKEwiYmKWD_PmFAxWd_rsIHQPlDsoQFnoECD4QAQ&usg=AOvVaw2CjlGl-txYlLky7MKTzpJ4

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=http://museoarcheologicocalatia.beniculturali.it/%3Flang%3Dit&ved=2ahUKEwiYmKWD_PmFAxWd_rsIHQPlDsoQFnoECCoQAQ&usg=AOvVaw0P5GP9PCuYA76do1Ru1s7_ )

che ha sede nel Casino di Starza Penta, un palazzo del XVI secolo di Maddaloni (CE), che fu una delle residenze principali dei Carafa della Stadera. Le prime notizie sul Palazzo risalgono al 1552, citato come ‘Starza della masseria delle Torri’ nell’atto di donazione che Diomede II fa alla moglie Roberta di Stigliano. Nel 1610 è tra i beni di Diomede IV e in seguito all’ascesa al potere del settimo Duca Marzio III (1660-1703), la masseria subisce un radicale intervento di restauro e viene trasformata in Casino da Caccia e villa d’ozio, con annessa una produttiva che contava su una tenuta di 70 moggi. Durante il regno di Carlo III di Borbone l’edificio ebbe il periodo di maggiore lustro, in quanto il sovrano vi si recava spesso per battute di caccia, ma dal 1759 cominciò un suo lento declino. Passato agli inizi dell’800 ai Carafa del ramo dei Colubrano, fu requisito nel 1850 per alloggiare un contingente di soldati del 13° “Cacciatori Svizzero”. Restituito ai Carafa nel 1855, nell’anno successivo fu acquistato dal notaio Raffaele Palladino. L’assetto attuale rispecchia quello del restauro voluto da Marzio III, solo parzialmente modificato dai successivi interventi tesi a trasformare la struttura da Casino da Caccia a fabbricato urbano alla metà del 1800. Nel 1939 fu espropriato e assegnato prima al Demanio Militare e poi dal 1993 a quello Storico Artistico e attualmentevi è ospitato il Museo in cui ho ammirato un piccolo tesoretto di monete.

Trattasi di 362 monete d'argento, tra denari e vittoriati, rinvenuti nel 1913 dove sorgeva Calatia, antica città edificata lungo Via Appia nel territorio dell'odierno comune di Maddaloni (CE), https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://it.wikipedia.org/wiki/Calatia&ved=2ahUKEwiKsL_X6vmFAxU38bsIHRMxCLQQFnoECBYQAQ&usg=AOvVaw1h5RCeF1iPQpfpfbzDMBzs

 Le monete  sono esposte nella seconda sala del piano terra. Particolare che per mostrare il retro di alcune monete, le stesse sono state affiancate da immagini dell'altro verso diu quello esposto.

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Altre monete monete, ad essere precisi 9, tra cui una a metà, sicuramente spezzata a metà per diiderne il valore, sono esposte in una vetrina nell'anticamera del cortile.

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https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://cc-opencampania.inera.it/it/poi/Museo-Archeologico-Calatia/%3FshowAll%3Dtrue%26id%3D88b46bea-0ad1-11eb-b06c-4615ba5ced95&ved=2ahUKEwje_L2C5_mFAxUOhv0HHQy3DHMQFnoECCIQAQ&usg=AOvVaw0fe-ZKXwEsFU1H035HwJVS

 

 

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  • 2 mesi dopo...

Buona Giornata.

Domenica, 7 luglio 2024, visitando la Certosa di San Lorenzo in Padula (SA) https://www.beniculturali.it/luogo/certosa-di-san-lorenzo al cui interno vi è il Museo archeologico provinciale della Lucania occidentale https://cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-provinciale-della-lucania-occidentale ho scoperto questa piccola collezione di monete rinvenute in loco. 

Molto bella la vetrina in cui sono esposte: pigiando il pulsante gli espositori ruotano, permettendo di visionare entrambe le facce. Peccato che i faretti non funzionavano e alcune monete erano cadute e stavano sulla base e l'espositore è in un luogo un po' nascosto e poco illuminato.

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Un'altra scoperta da approfondire ( e a tal fine chiedo se qualcuno ha informazioni in merito) è la presunta formazione di una monetazione dell'antico insediamento di Palinuro.

Un insediamento risalente al VI sec. a.C. nell’attuale Palinuro si estedeva sull’altura “Tempa della Guardia” e perdurò un quarantennio, in cui sembra fu coniata anche una moneta  – statere d’argento – di tipo sibarico dal peso di 7,96 – 7,90 g. Trattasi di una moneta in incuso datata 530 – 520 a.C. con l’immagine di un cinghiale in corsa e la leggenda in lettere grecche “Pal-Mol”. Si conoscono solo tre esemplari: uno al British Museum di Londra, uno al Museo di Berlino e un altro al Gabinetto numismatico di Parigi. Quest’untimo apparteneva alla collezione numismatica del duca de Luynes, che dubitava dell’autenticità.

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54 minuti fa, angel dice:

Buona Giornata.

Domenica, 7 luglio 2024, visitando la Certosa di San Lorenzo in Padula (SA) https://www.beniculturali.it/luogo/certosa-di-san-lorenzo al cui interno vi è il Museo archeologico provinciale della Lucania occidentale https://cultura.gov.it/luogo/museo-archeologico-provinciale-della-lucania-occidentale ho scoperto questa piccola collezione di monete rinvenute in loco. 

Molto bella la vetrina in cui sono esposte: pigiando il pulsante gli espositori ruotano, permettendo di visionare entrambe le facce. Peccato che i faretti non funzionavano e alcune monete erano cadute e stavano sulla base e l'espositore è in un luogo un po' nascosto e poco illuminato.

1720467217785(2).thumb.jpg.392e7cdb579f16d9796ace65d3cc5e40.jpg

1720467217740bis(1)(1).thumb.jpg.9387b58467deb150943299578f1df44f.jpg

Un'altra scoperta da approfondire ( e a tal fine chiedo se qualcuno ha informazioni in merito) è la presunta formazione di una monetazione dell'antico insediamento di Palinuro.

Un insediamento risalente al VI sec. a.C. nell’attuale Palinuro si estedeva sull’altura “Tempa della Guardia” e perdurò un quarantennio, in cui sembra fu coniata anche una moneta  – statere d’argento – di tipo sibarico dal peso di 7,96 – 7,90 g. Trattasi di una moneta in incuso datata 530 – 520 a.C. con l’immagine di un cinghiale in corsa e la leggenda in lettere grecche “Pal-Mol”. Si conoscono solo tre esemplari: uno al British Museum di Londra, uno al Museo di Berlino e un altro al Gabinetto numismatico di Parigi. Quest’untimo apparteneva alla collezione numismatica del duca de Luynes, che dubitava dell’autenticità.

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Buonasera,

Qui un vecchio topic sulle emissioni con etnico PAL / MOL:

 

 

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