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Storia , Storici e visioni celesti


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Inviato (modificato)

Uno scrittore storico e' colui che scrive fatti accaduti antecedentemente alla sua vita ; tutto quello che racconta vivendo non puo' considerarsi fatto storico , ma a lui contemporaneo .

Con questo dato di fatto , se ogni generazione avesse avuto uno scrittore storico , oggi avremmo una storia dell' uomo praticamente completa ed ininterrotta ; e' utopia ? probabilmente si , ma da quanto ci hanno tramandato gli storici della storia romana i cui scritti sono sopravvissuti , parlo solo di questi essendo in particolare il mio campo di interesse , puo' darsi anche che non sia utopia , infatti nei testi classici che oggi leggiamo , gli storici che scrissero opere storiche spesse volte fanno riferimento a personaggi che antecedentemente a loro scrissero fatti a loro contemporanei che pero' non ci sono giunti interi se non tramite alcuni passi o citazioni riportati dagli storici postumi .

Questo vorrebbe dire che limitatamente alla storia romana , da un certo punto databile agli inizi del III secolo a. C. , con Livio Andronico , Gneo Nevio e Quinto Ennio nasce la letteratura romana , per concludersi infine nel VI secolo della nostra era , con Cassiodoro ; insomma nel corso di otto/nove secoli , un esercito di storici narro' la storiografia romana ; oggi di tanto scritto pochissime sono le opere giunte dal passato praticamente intere o quasi , della stragrande maggioranza sono arrivati frammenti , non quantificabili quelle completamente perse di cui gli antichi storici ci hanno tramandato solo il nome dell' autore o dell' opera .

Uno dei fortunati scrittori storici di Roma la cui opera : Storia Romana e' ampiamente sopravvissuta al tempo e agli uomini , fu Dione Cassio la cui opera originaria in LXXX libri che comprendeva quasi 1000 anni di storia , ci e' giunta mutila dei primi XXXIV libri , solo frammenti , mentre quelli XXXV e XXXVI sono meglio conservati ; i rimanenti libri fino all' LXXX sono , tranne alcune lacune , praticamente integri ; l' opera iniziava con l' arrivo di Enea per terminare al tempo di Alessandro Severo .

Dal periodo di Commodo a quello di Alessandro Severo , Dione Cassio fu testimone diretto ed oculare dei fatti narrati , rimane quindi la parte maggiormente interessante e studiata perche' vissuta di persona dalla storico .

A Cassio Dione la storiografia moderna riserva la massima affidabilita' come storico , specialmente del periodo da Commodo ad Alessandro Severo per il motivo sopra citato , mentre per i periodi precedenti fu costretto , come tutti gli storici , a fare riferimento agli storici vissuti prima di lui che scrissero opere fino ai loro tempi .

Concludendo questa lunga premessa , si potrebbe prendere come spunto di riflessione per un Post qualsiasi riga della lunghissima Storia Romana tanto e' importante come opera storica , vorrei pero' soffermarmi su un punto particolare del libro LXXIII , Tomo III , dove si parla di uno strano evento meteorologico o astronomico , che oggi probabilmente definiremmo piu' ufologico .

Questo il passo di Dione Cassio , siamo al tempo di Didio Giuliano , cioe' immediatamente , alcuni mesi dopo , l' assassinio di Pertinace .

Costoro (Albino , Severo e Nigro) erano stati indicati dalle tre stelle che erano apparse all' improvviso intorno al Sole mentre Giuliano , in nostra presenza (Cassio Dione) , celebrava il sacrificio per il nuovo anno davanti alla Curia . Esse splendevano a tal punto che i soldati continuavano a guardarle e le indicavano l' un l' altro , diffondendo inoltre la voce secondo la quale una sventura incombeva su di lui (Giuliano) . Quanto a noi (Cassio Dione) sebbene auspicassimo e sperassimo piu' di ogni altra cosa che quella sventura accadesse veramente , a causa del timore del momento , non osavano tuttavia alzare lo sguardo verso le stelle , se non per qualche occhiata furtiva . Che cio' sia avvenuto in questo modo , l' ho constatato di persona “

Questo il breve resoconto di questo strano evento apparso in cielo , tre brillanti Stelle intorno al Sole in pieno giorno , fatto che Cassio Dione ci tiene a certificare con la sua presenza e testimonianza diretta .

Per noi postumi difficile dire o immaginare cosa tanti antichi Romani videro effettivamente in cielo , fatto sta che simili apparizioni in cielo furono frequentissime in tutta la storia di Roma , medievale e rinascimentale , ma quasi tutte le apparizioni celesti furono riportate postume quindi meno attendibili per vari motivi  , mentre questa di Cassio Dione e' diretta .

Modificato da Legio II Italica
Titolo piu' appropriato
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Inviato

Per chi volesse approfondire l' argomento visioni celesti nella storia greca e romana , consiglio di leggere questo link http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?t=4630

Nonostante il titolo non e' , almeno per quanto ci riguarda , ufologia , ma riporta soltanto testi antichi greci e romani a riguardo di alcune visioni apparse in cielo tramandate da importanti storici dei due popoli .

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Inviato

Secondo gli antichi greci e romani la volta celeste era rappresentata come in foto , in base alle loro idee era facile immaginare di vedere in cielo cose come il fatto descritto nel post ; sara' stato cosi ?

Il significato del disegno : I diversi livelli della cosmologia aristotelica , da un'incisione del 1475 , in basso , il mondo sublunare è costituito dai quattro elementi : terra , acqua , aria , fuoco , ad uno strato superiore , con lingue fiammeggianti che tendono verso l' alto . Seguono la Luna , i due pianeti interni , Venere e Mercurio , il Sole , i tre pianeti esterni , Marte , Giove e Saturno , infine le stelle del firmamento , sotto quello che nell' iconografia medioevale sarà il trono di Dio .

 

Il cielo secondo gli antichi greci.gif


Inviato

La foto sottostante e' tratta da una incisione contenuta in un testo di Astronomia di Camile Flammarion del 1873 , che rappresenta un religioso Missionario medievale o forse un viandante , che idealmente vorrebbe  conoscere cosa si nasconde oltre la volta celeste , infatti infila la testa oltre il "velo delle apparenze" , cioe' oltre il Cielo stellato rappresentato dal Sole , la Luna e le Stelle fisse , per scoprire che dietro esiste l' Universo divino rappresentato funzionante come gli ingranaggi di un orologio . 

DSCN2223.JPG


Inviato

Ciao Legio II Italica , forse erano palloni aerostatici sfuggiti al controllo dei romani , a parte gli scherzi si potrebbe supporre delle meteoriti di ghiaccio che al calore del sole si siano improvvisamente sciolte e i gas intrappolati in esse  hanno dato  origine ad un bagliore splendente.


Inviato (modificato)
16 ore fa, Liamred00 dice:

Ciao Legio II Italica , forse erano palloni aerostatici sfuggiti al controllo dei romani , a parte gli scherzi si potrebbe supporre delle meteoriti di ghiaccio che al calore del sole si siano improvvisamente sciolte e i gas intrappolati in esse  hanno dato  origine ad un bagliore splendente.

Ciao @Liamred00…….oppure lampade cinesi , scherzo anch' io .

Fatto sta che in molte monete romane repubblicane ed imperiali vengono rappresentate stelle , sole e luna , in foto due tipici esempi dove nella prima moneta repubblicana al dritto e' rappresentato il Sole ; allegorie di fantasia oppure che volevano rappresentare reali eventi astronomici ? praticamente impossibile dare una risposta certa .

Romane repubblicane , Cr. 39.jpg

Romane imperiali , RIC300.jpg

Modificato da Legio II Italica

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