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Inviato

Leggiamo in Tito Livio ( Storia di Roma IV,60 ) , dove parla della decisione del senato romano di stipendiare i soldati a spese dell'erario ( fino ad allora i soldati adempivano al servizio militare, che era su chiamata, a proprie spese, sia pei patrizi che per i plebei) ...............

" ... et quia nondum argentum signatum erat, aes grave plaustris quidam ad aerarium convehentes speciosam etiam conlationem faciebant. "

 " ... e non esistendo ancora monete d'argento coniate, portarono all'erario carri di assi di bronzo, rendendo oltre a tutto appariscente il loro pagamento."

Il plaustrum era un carro, forse piccolo, un carretto. Vi immaginate la scena? Carri pieni di aes grave.

 

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Inviato

C’era da lustrasti gli occhi... anche se forse il collezionismo non era di interesse...?

 

skuby


Inviato

erano i portavalori dell'epoca...


Inviato

Si dice che Furio Camillo, vincitore di Veio, fosse stato multato per illeciti amministrativi con 15.000 assi...che dovette caricare su molti carri per portarli all'erario.


Inviato

Tanto per capirci : in numismatica si intendono le monete fuse di bronzo del IV e III secolo a.C. emesse nell'Italia centrale da diverse popolazioni . Come caratteristica il valore è indicato da un segno . Il peso tipico di un Aes grave , cioe' pesante , era di una libra che poteva essere di 272 , 327 o 341 grammi .

Furio Camillo vissuto a cavallo del V e IV secolo , forse non porto' all' Erario Aes grave , quanto piuttosto Aes signatum .

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  • 4 settimane dopo...
Inviato
Il 21/5/2018 alle 11:17, Liutprand dice:

Si dice che Furio Camillo, vincitore di Veio, fosse stato multato per illeciti amministrativi con 15.000 assi...che dovette caricare su molti carri per portarli all'erario.

Poveraccio l'occasione fece l'uomo...:D


Inviato (modificato)
Il 21/5/2018 alle 13:11, Legio II Italica dice:

Tanto per capirci : in numismatica si intendono le monete fuse di bronzo del IV e III secolo a.C. emesse nell'Italia centrale da diverse popolazioni . Come caratteristica il valore è indicato da un segno . Il peso tipico di un Aes grave , cioe' pesante , era di una libra che poteva essere di 272 , 327 o 341 grammi .

Furio Camillo vissuto a cavallo del V e IV secolo , forse non porto' all' Erario Aes grave , quanto piuttosto Aes signatum .

Vero, in Livio "aes grave" può significare solo "bronzo pesante".

Però  la datazione delle prime monete fuse alla seconda metà del IV secolo, seppur prevalente, non è unanimemente accettata

Modificato da L. Licinio Lucullo
  • Grazie 1

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