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Il 19/5/2018 alle 18:52, Sirlad dice:

Pietro Badoglio "geniale stratega", mi scappa da ridere.???

Badoglio è stato un geniale stratega, ricordato soprattutto per la famosa "carica alla Baionetta" (la corvetta....non le cariche dei fanti della Grande Guerra...).

Riletto questo post, scusate, ma non sono riuscito a trattenermi, anche perchè torna il ricordo di persone care non più tornate fra noi all'epoca sotto le armi e abbandonati al loro destino come tanti altri dopo l'8 Settembre 1943.

Fuga di Vittorio Emanuele III - Wikipedia


Inviato
3 ore fa, jukes19 dice:

Badoglio è stato un geniale stratega, ricordato soprattutto per la famosa "carica alla Baionetta" (la corvetta....non le cariche dei fanti della Grande Guerra...).

Riletto questo post, scusate, ma non sono riuscito a trattenermi, anche perchè torna il ricordo di persone care non più tornate fra noi all'epoca sotto le armi e abbandonati al loro destino come tanti altri dopo l'8 Settembre 1943.

Fuga di Vittorio Emanuele III - Wikipedia

Ti consiglierei di leggerti bene qualche testo di Storia della prima guerra mondiale, dove Badoglio altro che stratega della carica della baionetta ( tanto ci andavano altri...),  a lui vanno addossate  alcune colpe dello sfondamento di Caporetto, per poi tralasciare i gas in Etiopia,  la debacle greca.....

saluti

TIBERIVS


Inviato
2 minuti fa, TIBERIVS dice:

Ti consiglierei di leggerti bene qualche testo di Storia della prima guerra mondiale, dove Badoglio altro che stratega della carica della baionetta ( tanto ci andavano altri...),  a lui vanno addossate  alcune colpe dello sfondamento di Caporetto, per poi tralasciare i gas in Etiopia,  la debacle greca.....

saluti

TIBERIVS

? il mio "geniale stratega" era ironico naturalmente e con la carica alla baionetta volevo intendere che fu il primo ad imbarcarsi sulla corvetta "Baionetta" per la fuga. Badoglio è stato un generale molto "politico" nel senso che in un modo o nell'altro è riuscito a rimanere sempre a galla nonostante i guai combinati nella Grande Guerra ed in seguito. Per quanto riguarda le vere cariche alla baionetta della prima guerra ne so qualcosa dai miei nonni, uno fante ed uno bersagliere, che di cariche ne hanno fatte diverse.....ed uno di loro, ferito in maniera grave sul fronte del basso piave da schegge di granata proprio nel corso di uno di questi assalti, ha passato gli ultimi mesi di guerra in ospedale.

jukes19

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Inviato (modificato)

P.S. cito da wikipedia, per meglio chiarire:

....era stata chiamata al porto di Pescara da Zara la corvetta Baionetta, da Taranto l'incrociatore Scipione l'Africano e la corvetta Scimitarra. La popolazione della città però, venuta a sapere della fuga, si mostrò indignata e, per evitare problemi, la comitiva di fuggiaschi e le navi destinate ad essi furono deviate verso il porto di Ortona. Badoglio, sceso da Chieti in piena notte, fu l'unico che riuscì ad imbarcarsi a Pescara.....

La mattina successiva il Re e il suo seguito si imbarcarono da Ortona sulla corvetta Baionetta che li condusse a Brindisi, che al momento non si trovava sotto il controllo degli alleati, né dei tedeschi. L'imbarco verso la salvezza fu drammatico: una folla vociante di 250 ufficiali con tanto di famiglia e conoscenti, già in attesa del Re, aveva infatti cercato (per lo più inutilmente) di aggiungersi alla comitiva. La nave non attraccò, nella lancia inviata al molo comunque fu stipata più gente che si poteva. Molti, militari e non, a seguito del Re non riuscirono ad imbarcarsi, tornarono a Chieti da dove, abbandonati gli averi e procurati abiti civili e anonimi, si diedero alla macchia......

Come si vede, sapeva sempre destreggiarsi molto bene....

jukes19

Modificato da jukes19
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Buongiorno.

Rimane il fatto che se l'Italia non ha fatto la fine della Germania lo si deve al Re che ha destituito Mussolini il 25 Luglio, ha favorito la conclusione dell'Armistizio e si è posto nella condizione di non cadere prigioniero dei tedeschi. Ciampi stesso riconobbe che all'epoca dei fatti la presenza del Re nel sud Italia permise a lui, Ufficiale del Regio Esercito, d'identificare subito "dove stava" lo Stato italiano, sconfitto ma non debellato.

Si poteva fare meglio? Certo... Si potevano informare meglio i Ministri lasciati a Roma senza ordini precisi? Certo... Si poteva autorizzare il Principe Ereditario di rimanere a Roma? Certo... Col senno del poi tutto è più facile e ogni critica da coloro i quali hanno patito delle sofferenze per quei fatti deve essere accettata ma non si può dire la stessa cosa per la propaganda di coloro i quali hanno fatto la guerra nascosti in Vaticano o a Mosca e, a guerra conclusa, hanno accusato il Re di ogni nefandezza. 

Quanto a Badoglio i difetti sono già stati ampiamente discussi dagli storici e anche in questa conversazione: deve comunque ricordarsi che non avremo mai la prova che altri al suo posto avrebbero fatto meglio in quei frangenti drammatici. Rimane il fatto che egli seppe garantire e portare a termine la consegna della nostra flotta in quel di Malta. Evento avvilente, amarissimo, difficile da digerire ma necessario per dimostrare agli Inglesi le nostre buone intenzioni e il fatto che la catena di comando italiana non era completamente saltata, così da avviare un minimo di collaborazione. Di questo riconobbe il merito anche Churchill.

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Inviato

Resta il fatto che migliaia di soldati italiani vennero abbandonati a se stessi. E non mi si venga a dire che se lo meritavano perchè erano fascisti come affermò qualche cerebroleso poi divenuto Ministro agli albori della Repubblica Italiana. Erano persone strappate da casa e mandate a combattere in terre lontane. Facile parlare quando si ha studiato, non si ha una famiglia da mantenere e soprattutto si sta al sicuro lontano dal fuoco. Gli stessi personaggi che poi negarono il latte ai bambini alla stazione di Bologna solo perchè esuli istriani. Personalmente provo schifo nel vedere che ancora oggi abbiamo vie e piazze intestate a certa gentaglia.

 

Numismaticamente parlando trovo OSCENO che gli eredi di alcuni personaggi, fascisti e non, abbiano potuto trarre profitto economico dalla vendita di monete PROVA e/o rare che erano in loro possesso. Secondo me andava tutto confiscato dallo Stato Italiano   

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Inviato
2 ore fa, elledi dice:

Resta il fatto che migliaia di soldati italiani vennero abbandonati a se stessi. E non mi si venga a dire che se lo meritavano perchè erano fascisti come affermò qualche cerebroleso poi divenuto Ministro agli albori della Repubblica Italiana. Erano persone strappate da casa e mandate a combattere in terre lontane. Facile parlare quando si ha studiato, non si ha una famiglia da mantenere e soprattutto si sta al sicuro lontano dal fuoco. Gli stessi personaggi che poi negarono il latte ai bambini alla stazione di Bologna solo perchè esuli istriani. Personalmente provo schifo nel vedere che ancora oggi abbiamo vie e piazze intestate a certa gentaglia.

Numismaticamente parlando trovo OSCENO che gli eredi di alcuni personaggi, fascisti e non, abbiano potuto trarre profitto economico dalla vendita di monete PROVA e/o rare che erano in loro possesso. Secondo me andava tutto confiscato dallo Stato Italiano   

Per quanto possa valere, condivido al 100%.


Inviato

Certo, sarebbe stata la soluzione più corretta alla caduta del regime. Purtroppo anche problemi più gravi non furono sanati con giusti processi, ma si preferì il colpo di spugna (amnistia Togliatti). Fu così che personaggi fortemente compromessi e con pendenze penali più gravi, continuarono a ricoprire ruoli rilevanti all'interno dello Stato, come Parlamentari, Prefetti, Questori e furono onorati con l'intestazione di vie, piazze ed edifici. Oggi la situazione è diversa e più complessa. Una pretesa di recupero comporterebbe non solo il recupero di un danno amministrativo subito allora, ma un danno arrecato a persone che nulla c'entrano con le vicende del periodo. Chi, come il gen. Renato Rocca ha costruito una collezione (passione della sua vita) acquistando sul mercato la gran parte delle monete, comprese i progetti e le prove, con quali argomenti poteva essere espropriato, non essendo un ricettatore o un trafficante, ma essendo stato un esempio di rettitudine morale, al servizio del presidente Einaudi! Nulla vieta ed anzi è auspicabile che per il futuro, lo Stato abbia più cura nell'amministrazione, custodia, e salvaguardia dei propri beni. Nel rispetto di tutti, si costruisce la collaborazione e la fiducia tra i cittadini e istituzioni. 


Inviato
Il 27/1/2022 alle 20:17, Elleffe dice:

Certo, sarebbe stata la soluzione più corretta alla caduta del regime. Purtroppo anche problemi più gravi non furono sanati con giusti processi, ma si preferì il colpo di spugna (amnistia Togliatti). Fu così che personaggi fortemente compromessi e con pendenze penali più gravi, continuarono a ricoprire ruoli rilevanti all'interno dello Stato, come Parlamentari, Prefetti, Questori e furono onorati con l'intestazione di vie, piazze ed edifici. 

Non dimentichiamoci anche del feldmaresciallo Rodolfo Graziani, efferato criminale di guerra, un altro che l'ha fatta franca dopo il 1945..., gli hanno pure fatto un monumento al delinquente.


Inviato

Ritornando all'argomento postato in discussione, ho ricevuto oggi il libro della storica Nunziatina Panetta, in cui si dà un elenco dettagliato dei personaggi a cui fu omaggiata la serie prova 1936 XIV. Non ho ancora letto il libro, che comunque ad una sommaria lettura, trovo molto interessante, e l'attenzione mi ha mandato a pag. 238, dove sono riportate le monete ufficialmente emesse per commemorare l'Impero. Dette monete raffigurate in parte anche in copertina, pur con una risoluzione scadente, presentano rilievi più marcati nelle monete in argento, esattamente come le monete cosidette di presentazione vendute a Milano nel dicembre scorso. Accertato che anche nella serie reale sono presenti 2 serie perfettamente simili e sono classificate come monete emesse, penso meriterebbero un maggior approfondimento. La moneta da Lire 20 è già stata descritta in un'altra discussione, mentre la moneta da Lire 10 ha la particolarità della data più sottile, con l' 1 della data e del valore che si presentano a bastoncino (I); la moneta da Lire 5 è simile a quella poi immessa in circolazione. Non posso postare le foto in quanto mi sono state concesse per ragioni di studio non di pubblicazione.


Inviato
17 minuti fa, Elleffe dice:

Le monete in oro hanno una tiratura più bassa, però mi risulta che siano R3 come per le monete in argento, nichel e rame. Poi per motivi commerciali possono abbondare........

Grazie @Elleffe! Io posseggo il 20 lire, classificata in effetti R3.


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