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IGNORED

Costi asta per chi vende


Omar75

Risposte migliori

Scusi @Geronimo80 ma da dove ha tirato fuori queste info? Le commissioni per chi vende variano da Casa d’Aste a Casa d’Aste. Si possono contrattare. In caso di invenduti le monete si possono riprendere in tempi decisamente minori da quanto da Lei indicato. Così come per i pagamenti (esperienza mia con Case d’Asta italiane e di San Marino)

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Awards

 le case d'asta non sono lì a fare un favore a noi. Anche loro sono dei commercianti. Se ti va bene trattengono il 17% ma devi portargli tanta roba altrimenti chiedono il 20%.

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Sarà il caso ma... ci lavoro in una Casa d’Aste. Comunque per me discussione chiusa, mi dispiace per la sua evidente pessima esperienza con qualche collega.

Modificato da fra crasellame
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Awards

Ho dato in vendita alcuni lotti a una casa d'aste della mia città. Commissioni  15% nemmeno contrattate e ho ritirato un lotto invenduto un mese dopo 'asta (c'era la possibilità per 30 giorni di comprare l'invenduto).In contemporanea mi hanno bonificato il ricavato.

Ho dato qualcosa a un'asta che ancora non è stata pubblicata. Ho trovato persone competenti e accomodanti. Ho avuto l'impressione che fossero ben contenti di ricevere lotti in vendita.

Poi dipende da ciò che si propone. Credo che se si offre qualche lotto veramente importante poi si possono aggiungere anche lotti più "comuni". E si può discutere la commissione.

 

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Al solito nelle chat non è facile capirsi. Mi spiego meglio, non mi lamento delle case d'asta (le ho giustificate dicendo che anche loro sono dei commercianti), anche se a me che vendo prendono più del 16% e a chi compra più del 20%. È chiaro però che per pezzi normali ci sia per forza una perdita per chi vende e quando la perdita è su ogni lotto alla fine ne esci bastonato purtroppo.

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Supporter
20 ore fa, Geronimo80 dice:

Al solito nelle chat non è facile capirsi. Mi spiego meglio, non mi lamento delle case d'asta (le ho giustificate dicendo che anche loro sono dei commercianti), anche se a me che vendo prendono più del 16% e a chi compra più del 20%. È chiaro però che per pezzi normali ci sia per forza una perdita per chi vende e quando la perdita è su ogni lotto alla fine ne esci bastonato purtroppo.

Non sono d'accordo..

Ovvio che se hai acquistato una moneta già al suo prezzo devi sapere che un prossimo domani devi tenere in conto che vendendo tramite aste o non vendi oppure devi perdere qualcosa.. ma se hai acquistato per passione hai avuto in cambio soddisfazione personale.. e se sei costretto a vendere proprio tutto non perdi!

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Le aste sono uno strumento molto potente ed efficace per far incontrare domanda e offerta e per trovare monete altrimenti difficilmente reperibili o anche per vendere efficacemente intere collezioni.

l’unico difetto che trovo e’ l’escalation subita dalle commissioni , in acquisto come in vendita , che ha visto un’accelerazione dal 2000 in poi. Nella prima meta’ Del secolo scorso le commissioni erano del 5% . Nella seconda meta’so situavano attorno all’8%-10%. Dagli anni duemila sono raddoppiate per giungere a punte tra il 20% e il 23% . Aggiungendo le tasse una fetta tra 1/4 e 1/3 del valore del pezzo acquistato se ne va in tasse e commissioni. Mentre la casa d’aste lucra tra il 40% e il 50% del valore del pezzo esitato tra commissioni di chi acquista e chi vende. E’ tanto.

Il traino di questo fenomeno è dato soprattutto dalle grandi case d’asta ( non numismatiche) Sitheby’s e Christie’s cui le altre vengono dietro. 

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9 ore fa, numa numa dice:

Mentre la casa d’aste lucra tra il 40% e il 50% del valore del pezzo esitato tra commissioni di chi acquista e chi vende. E’ tanto.

...Poi non ci si stupisca se si diffondono piattaforme online (e buone) con commissioni della metà.

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10 ore fa, numa numa dice:

Le aste sono uno strumento molto potente ed efficace per far incontrare domanda e offerta e per trovare monete altrimenti difficilmente reperibili o anche per vendere efficacemente intere collezioni.

l’unico difetto che trovo e’ l’escalation subita dalle commissioni , in acquisto come in vendita , che ha visto un’accelerazione dal 2000 in poi. Nella prima meta’ Del secolo scorso le commissioni erano del 5% . Nella seconda meta’so situavano attorno all’8%-10%. Dagli anni duemila sono raddoppiate per giungere a punte tra il 20% e il 23% . Aggiungendo le tasse una fetta tra 1/4 e 1/3 del valore del pezzo acquistato se ne va in tasse e commissioni. Mentre la casa d’aste lucra tra il 40% e il 50% del valore del pezzo esitato tra commissioni di chi acquista e chi vende. E’ tanto.

Il traino di questo fenomeno è dato soprattutto dalle grandi case d’asta ( non numismatiche) Sitheby’s e Christie’s cui le altre vengono dietro. 

Forse mi sono perso un passaggio, ma ritengo che le case d'asta che lucrano tra il 40 e il 50% del prezzo di vendita siano pochissime. Faccio un esempio: se la casa d'aste prende il 15% dal conferente e altrettanto dall'acquirente siamo al 30%. A questo si scorpora l'IVA del 22% quindi siamo al 24.6. A queste vanno tolti i costi e la parte restante è tassata mediamente al 40% almeno. Ad essere ottimisti resta tra il 10 e il 15%. E' tanto? Ognuno può fare le sue valutazioni

Modificato da simonesrt
errore scrittura
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Supporter
2 ore fa, simonesrt dice:

Forse mi sono perso un passaggio, ma ritengo che le case d'asta che lucrano tra il 40 e il 50% del prezzo di vendita siano pochissime. Faccio un esempio: se la casa d'aste prende il 15% dal conferente e altrettanto dall'acquirente siamo al 30%. A questo si scorpora l'IVA del 22% quindi siamo al 24.6. A queste vanno tolti i costi e la parte restante è tassata mediamente al 40% almeno. Ad essere ottimisti resta tra il 10 e il 15%. E' tanto? Ognuno può fare le sue valutazioni

Tanto o poco dipende solo dai punti di vista...

Una moneta (e ci sono...) battuta a 100.000 euro porta in cassa già un ottimo risultato.

Se fai il conto del totale delle monete vendute in un paio di aste in un anno puoi vedere le entrate... ma ci può stare! È un lavoro e deve dare i suoi risultati!!

Resta il fatto che una moneta che faccia un paio di passaggi in asta (sempre se venduta) in qualche anno raddoppierà il suo prezzo.

Pagata 85 la metto all'asta a 100 per tornare della spesa dei diritti.

100 + 20% = 120 all'acquirente.

A riprendere i propri soldi alla seconda asta devi metterla a 

145 + 20% = 174 al nuovo acquirente.

 

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