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Cosa dà valore ad una moneta romana?


melchiorre

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Salve a tutti, sono un neofita totale innamorato della monetizzazione romana.

Spesso nel forum di identificazione e valutazione vengono mostrate delle monete, autentiche e bellissime, che però non hanno alcun valore economico...

Che cosa offre quindi valore alla moneta? Il metallo? La conservazione? La rarità?

Grazie mille a chi vorrà rispondermi!

Un saluto.

Modificato da melchiorre
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Ciao, bhe sicuramente metallo conservazione e rarità sono determinati per un valore puramente economico, però per un numismatico quello che conta è il valore storico e culturale che trasmette la moneta. Inoltre una stessa moneta che a me non dice nulla, ad un altro potrebbe comunicare delle sensazioni che solo lui capisce.

Per farla breve, se si bada ad un aspetto oggettivo, cioè quello economico, gli aspetti rilevati per il valore di una moneta sono metallo, conservazione e rarità. Dal mio punto di vista però il valere di una moneta deve essere soprattutto soggettivo, in quanto se così non fosse, anziché numismatici, saremmo semplicemente degli investitori.

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Altro aspetto importante che fa lievitare il valore di un nummo e la domanda del mercato.

Una moneta rara di metallo prezioso,se appartenente ad un periodo o ad un area con pochi estimatori, potrebbe valere meno di una piu comune e di metallo piu vile ma piu ricercata dai collezionisti

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58 minuti fa, melchiorre dice:

Che cosa offre quindi valore alla moneta?

Se per valore, intendi economico, la risposta é: "TU".

Per altri valori, quali quello storico, artistico, eccetera, il discorso diventa un po' più articolato, ma alla fine é sempre l'interesse umano, seppur non venale, ad esser la risposta.

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Awards

Grazie, quindi è una questione molto soggettiva.

Ho avuto tra le mani alcune monete romane ed effettivamente mi sono sentito veramente ammaliato da quanto fascino e  storicità possa trasmettere un così piccolo oggetto.

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Lasciando un momento da parte l'aspetto rarità, che riguarda una irrisoria quota parte di monete Romane, le monete del basso impero hanno un valore economico molto inferiore a quelle dell'alto impero. La Roma antica è "popolare" soprattutto per il 1° e 2° secolo; D'altra parte le monete Costantiniane, ad esempio, sono estremamente abbondanti.

Abbondanza di monete unita a bassa "popolarità" sono anche la causa del minore prezzo di mercato di alcuni imperatori ad esempio Gordiano III o Filippo I, ma anche in misura minore Caracalla, oppure Settimio Severo.

All'opposto altri imperatori sono molto richiesti. Nerone per fare l'esempio più significativo, ha una diffusione di monete pari all'incirca a quelle di Licinio, Giulia Domna o Massimino, ma per ragioni di popolarità il prezzo delle sue monete è forse 10 volte più alto (a parità di conservazione).

Lo stesso per Augusto che ha una frequenza di sue monete vendute in asta molto alta, sullo stesso livello di Settimio o Costanzo II. Eppure valgono molte volte di più quelle del primo imperatore Romano.

Resta comunque il fatto che una moneta può quotare X oppure 1000 volte tanto a causa dello stato conservativo, in primis.

 

Modificato da vickydog
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Il 4/5/2018 alle 11:50, And08 dice:

Ciao, bhe sicuramente metallo conservazione e rarità sono determinati per un valore puramente economico, però per un numismatico quello che conta è il valore storico e culturale che trasmette la moneta. Inoltre una stessa moneta che a me non dice nulla, ad un altro potrebbe comunicare delle sensazioni che solo lui capisce.

Per farla breve, se si bada ad un aspetto oggettivo, cioè quello economico, gli aspetti rilevati per il valore di una moneta sono metallo, conservazione e rarità. Dal mio punto di vista però il valere di una moneta deve essere soprattutto soggettivo, in quanto se così non fosse, anziché numismatici, saremmo semplicemente degli investitori.

Secondo  me una moneta che viene valutata sotto l'aspetto economico, va considerata prima per la conservazione, a parità di conservazione la rarità e solo successivamente il metallo. Parere personale ripeto.

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3 ore fa, melchiorre dice:

Secondo voi a parità di conservazione vale più una moneta repubblicana  o imperiale?

Anche a voler semplificare all'eccesso, come si può mettere sullo stesso piano quasi mille anni di storia (per metà repubblicana e per metà imperiale) con diversissimi valori nominali (aurei, denari, assi, sesterzi, follis  solo per citare i più comuni)?

E' una domanda troppo generica così com'è.

Modificato da vickydog
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9 ore fa, melchiorre dice:

Secondo voi a parità di conservazione vale più una moneta repubblicana  o imperiale?

Il tuo è un brutto modo di approcciare l'argomento, lascia perdere il "quanto vale" e concentrati di più sulla "passione" che hai.

Se veramente sei innamorato di queste monete, prima studiale per bene e documentati, vedrai che la "passione" crescerà e lascia perdere quanto valgono.

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Supporter

La mia collezione è composta da monete di tutte le conservazioni.

Si tratta quasi esclusivamente di monete di epoca classica (bronzi di Siracusa e monete romane), medievali e moderne del XVI e XVII secolo. Per loro non ho una preferenza sulla base di soli criteri economici od estetici, ma sono le "mie" monete, quelle che ho scelto, catalogato e studiato una ad una (anche gli "sguroni") nel corso di oltre venticinque anni di collezionismo.

Per un appassionato la moneta può essere valutata sotto una molteplicità di aspetti, a partire dagli storici e fino a quelli artistici, economici ed anche affettivi. Ogni piccolo tondello metallico è come un libro che attende solamente di essere sfogliato, letto ed interpretato.

Saluti

Federico

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  • 2 settimane dopo...

Io penso che la moneta deve per forza portarsi dietro un valore oggettivo perché oggi ci siamo e domani no, le monete passano da un collezionista all'altro e chi lascia la collezione non può perdere una montagna di soldi che si spendono per fare una collezione. Vorrei sapere se devo vendere delle monete come devo fare? Le aste non funzionano nemmeno per recuperare metà della spesa fatta :((

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2 ore fa, Geronimo80 dice:

Le aste non funzionano nemmeno per recuperare metà della spesa fatta :((

Domando : Lei ha provato a vendere all'asta ?

Se ha comprato pagando troppo non può pretendere che altri si facciano carico dei suoi errori.

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Io penso che un forum come questo possa servire ad aiutarci e non a dubitare l'uno dell'altro. Se parlo di asta vuol dire che mi ci sono rivolto, non crede? Ritengo di aver pagato il giusto ma la numismatica senza perdita oggi è fuori della portata di persone medio borghesi. Sotto questa fascia è solo perdita e la passione non si deve pagare a caro prezzo...sarebbe "come mantenere per amore una donna che non ti ricambia". La numismatica antica è la mia seconda passione da sempre, da quando collezionando monete del mondo incontrai per la prima volta una moneta di Massimino Daia... in quel momento capii che cosa volevo veramente "collezionare".

La prima passione la voglio riservare all'amicia e all'amore, non agli oggetti. Buona serata a voi tutti amici della numismatica.

PS: Dopo 30 anni ho scoperto che quel Massimino era una imitazione. Ancora oggi continuo a studiare le monete...

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Riflettevo questa mattina: acquistiamo moltissime cose, pagandole magari a caro prezzo, ben consapevoli che il loro valore futuro sarà nullo o quasi (auto, televisori, abiti ecc.), salvo rarissime eccezioni. Talvolta si tratta di acquisti necessari, come l'auto, ma se agissimo razionalmente circolerebbero solo poche tipologie di vetture con accessori tendenzialmente uguali. Perché dunque pretendere che le monete mantengano o acquistino valore? Quello che siamo disposti a pagare per una moneta è il prezzo per il suo godimento e di questo dovremmo accontentarci :)

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Il ‎19‎/‎05‎/‎2018 alle 21:18, Geronimo80 dice:

Ritengo di aver pagato il giusto ma la numismatica senza perdita oggi è fuori della portata di persone medio borghesi. Sotto questa fascia è solo perdita e la passione non si deve pagare a caro prezzo...sarebbe "come mantenere per amore una donna che non ti ricambia".

Perdonami, ma hai un approccio che non riesco a condividere, perché eccessivamente venale, oltretutto facendo paragoni che non ci azzeccano nulla. Le monete non devono ricambiare la tua passione facendoti recuperare il capitale che hai speso, ma dandoti emozioni, cultura, conoscenza, ecc ecc. Poi, se nel momento del bisogno uno riuscisse a non perderci o a guadagnarci qualcosa, tanto meglio, ma se parli di passione questo non dovrebbe essere il tuo principale problema. Tanto più che uno degli aspetti positivi del collezionismo numismatico è che di monete, anche belle, ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche, e se ci si accontenta non è necessario spendere migliaia di euro. Come detto sopra, nella nostra vita acquistiamo in continuazione cose che non ci daranno mai alcun ritorno economico, ma le si acquista o le si fa perché semplicemente ci va di farle e ci appagano, come fare un viaggio a Londra o andare al ristorante. L'importante è non andare oltre le proprie possibilità

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Perdonatemi ma secondo me chi si approccia alla numismatica come forma di investimento sbaglia in partenza, innanzitutto perché la numismatica è studio non un semplice esborso di soldi e a seguire perché se uno vuole investire denaro comprando monete o acquista monete d'oro di borsa oppure se vuole comprare monete antiche deve iniziare sapendo che dovrà tirar fuori cifre COME MINIMO a 3 zeri per ogni pezzo, più facilmente anche a 4 zeri però questa non si chiama numismatica

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There are many aspects that determine the value of Roman coins. The most common of all are age, rarity and condition. They determine the market value. Another important aspect is the historical significance. Apart from that, the value defers from one collector to the other. The designs inscribed on a coin might appeal to one person but might not impress another collector. 
 

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