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Atlantide


Legio II Italica

Risposte migliori

Dai tempi di Platone si discute su Atlantide , leggenda , fantasia od e' veramente esistita ? negli ultimi anni si e' pensato di localizzarla nel Mediterraneo greco , a Santorini , ma se fosse esistita in questa zona , andrebbe contro la tradizione di Platone che la pone "al di la' delle Colonne d' Ercole" , isole Canarie o secondo altri nel triangolo delle Bermuda , ma in questo secondo caso come faceva Platone a sapere dell' esistenza del continente americano ? 

https://www.msn.com/it-it/video/notizie/3-ipotesi-sullesistenza-di-atlantide-che-forse-non-conosci/vi-AAw70to

Modificato da Legio II Italica
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Ho letto sull'argomento in passato.

Le localizzazioni proposte sono state le più disparate, dalle Canarie all'Antartide passando per continenti sprofondati, ma prove zero. A meno che Platone non riferisse di qualche mito riguardante qualche terra realmente esistente credo che sia tutta fantasia.

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I miti trovano delle conferme quando in più di una civiltà coincidono alcune fonti, ad esempio il diluvio universale trova rispondenze in più testi antichi. Mentre per Atlantide l'unica fonte di partenza resta Platone. L'unica realtà corrispondente: splendore, grande civiltà, ecc. farebbe pensare alla civiltà Minoica-Cretese spazzata via in poche ore dall'esplosione di Thera (oggi Santorini) ma ciò è avvenuto nel 1450 a.C. e non nel 9500 a.C. come propone Platone...appunto improponibile.

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Mi fa piacere affrontare questo tema @Legio II Italica a me molto caro.

Vorrei iniziare con il porre alcune problematiche:

1- il resoconto di Platone come può essere inquadrato ?

   a) come resoconto di una vicenda effettiva;

   b) come metafora per qualche narrazione filosofico-pedagogica;

   c) come la commistione di entrambe le due precedenti posizioni.

a) Se infatti vogliamo prendere il racconto di Platone (che narra più precisamente di come Socrate apprese tutto ciò da alcuni scribi-sacerdoti di Sais) come un resoconto di stampo giornalistico, si deve allora prendere alla lettera ogni parola del cronista. E qui sorgono altre problematiche.

Ad esempio si parla di Colonne d'Ercole, ma dove devono essere collocate?

Al tempo di Platone erano collocate, come oggi, nello Stretto di Gibilterra, ma precedentemente si trovavano più vicine all'area greca, perché erano state collocate in vari punti del Mediterraneo, come ad esempio anche sullo Stretto di Sicilia. Questo fatto è dipeso, molto probabilmente, con le esplorazioni marittime dei Greci che man mano si inoltravano nel Mediterraneo ugualmente spostavano il confine della Terra conosciuta.

Dunque dove collocare Atlantide: oltre le Colonne d'Ercole ma in quale posizione? A rigore bisognerebbe prendere come punto di riferimento quelle posizionate sullo Stretto di Gibilterra, perché all'epoca di Platone erano lì.

Quindi se si vuole considerare il resoconto di Platone come cronaca reale non si può prendere in considerazione alcuna teoria di un'Atlantide mediterranea (pur essendo l'ipotesi di Santorini molto calzante).

b) Se invece si vuole considerare il mito di Atlantide come una semplice favoletta filosofica inventata da Platone, priva di agganci storici, non si comprendono però molti indizi e coincidenze che si possiedono in rapporto alla Civiltà Minoica e sulla morfologia dell'isola di Santorini.

c) Secondo il mio modestissimo parere, Platone ha creato il mito di Atlantide con un intento filosofico e pedagogico basandosi su alcuni fatti realmente accaduti e mischiandoli con elementi fantasiosi od esotici (vedi ad esempio la posizione dell'sola di Atlantide al di à delle Colonne d'Ercole-Stretto di Gibilterra) come tecnica narratoria come ha fatto molti secoli dopo Voltaire con alcuni libelli come "Micromegas" .

In questo modo il lettore-uditore durante la narrazione faceva più sua la vicenda con l'inserimento di alcuni elementi conosciuti, e contemporaneamente con la presenza di elementi originali-fantastici riusciva a far "volare" la fantasia.

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4 ore fa, Liutprand dice:

I miti trovano delle conferme quando in più di una civiltà coincidono alcune fonti, ad esempio il diluvio universale trova rispondenze in più testi antichi. Mentre per Atlantide l'unica fonte di partenza resta Platone. L'unica realtà corrispondente: splendore, grande civiltà, ecc. farebbe pensare alla civiltà Minoica-Cretese spazzata via in poche ore dall'esplosione di Thera (oggi Santorini) ma ciò è avvenuto nel 1450 a.C. e non nel 9500 a.C. come propone Platone...appunto improponibile.

A tal proposito:un interessante articolo su Archeo di aprile,un po' "borderline" ma da approfondire.

 

Screenshot_2018-04-22-11-57-50.jpeg

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Se prendiamo per buono che il racconto di Platone è una commistione di fantasia e di fatti storici realmente accaduti, dobbiamo allora prendere un setaccio e iniziare ad estrapolare dal racconto gli elementi reali. Come? Quali canoni utilizzare?

Cosa si deve prendere per buono dal racconto e cosa no?

Il primo problema è la collocazione.

1- ipotesi mediterranea (Sardegna, Malta, Sicilia, Creta, Santorini, ......)

2- ipotesi extra mediterranea (atlantica, ma anche più originali come nel Pacifico, ....).

1- Oltre a Santorini e alla civiltà Minoica si sono fatte molte ipotesi su altre isole del Mediterraneo che avrebbero potuto ospitare questa civiltà così progredita: la Sardegna con la civiltà nuragica, Malta e persino la Sicilia.

Platone ci parla di eventi catastrofici e nel mediterraneo di questi se ne hanno, purtroppo, in abbondanza sia nell'area dell'Egeo che in quella Tirrenica.

 

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Secondo l'ingegnere Marco Bulloni a Voyager  riferendosi a quello scritto da Platone che Atlantide fosse dopo le colonne d'ercole ad ovest di esse ,suppone che si possa indicare l'isola di Solovetsky  nel mare russo. Quest'isola è venuta fuori dal mare da uno tsunami e con uno tsunami distrutta.E gli uomini sopravvissuti al cataclisma si sono sparsi nel mondo dispensando la propria sapienza sconvolgendo l'esistenza delle prime civilta' conosciute.

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Ipotesi strampalata ma affascinante - almeno per noi amanti del continente antartico - è quella di Flavio Barbiero, che nel suo libro del 1974 "Una civiltà sotto il ghiaccio" situa Atlantide in suddetto continente nell'epoca in cui non era ancora ricoperto dalla calotta polare. Barbiero credeva in buona fede alla sua teoria, infatti organizzò nel 1975 e nel 1978 due spedizioni in Antartide per cercare prove a sostegno della sua tesi (cosa che a quanto mi risulta nessun altro si è mai preso il disturbo di fare).

Modificato da ART
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Atlantide, Mu e Lemuria, ma anche l'Ultima Thule e Iperborea e Agharti.

O il Regno del Prete Gianni.

Qualcosa che si sapeva e non si sa più, qualcosa che non si sa ancora, qualcosa che si nasconde al sapere.

Luoghi Incogniti o ormai Incogniti o Luoghi Nascosti 

Probabilmente archetipi di una conoscenza perduta o in fieri.

Su questi schemi si possono accompagnare elementi circostanziali (ad esempio il diluvio) 

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Il problema è che qui come in altri settori si è lavorato e si lavora moltissimo di fantasia e poco di ricerca seria e sul campo. Teoria e speculazione a volontà, prove zero.

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10 ore fa, ART dice:

Il problema è che qui come in altri settori si è lavorato e si lavora moltissimo di fantasia e poco di ricerca seria e sul campo. Teoria e speculazione a volontà, prove zero.

Si tratta di miti. La ricerca sul campo potrebbe individuare la genesi fenomenica ma non quella antropologica. Mi spiego meglio. Non credo alla teoria della terra cava. E' però interessante sapere come e perché nasca e si diffonda il mito di Agharti. Non credo nelle "scie chimiche". Ma sarebbe interessante capire come a qualcuno è venuto in mente.

E proprio di quel lavorare di fantasia che sono curioso.

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3 ore fa, Polemarco dice:

Si tratta di miti. La ricerca sul campo potrebbe individuare la genesi fenomenica ma non quella antropologica. Mi spiego meglio. Non credo alla teoria della terra cava. E' però interessante sapere come e perché nasca e si diffonda il mito di Agharti. Non credo nelle "scie chimiche". Ma sarebbe interessante capire come a qualcuno è venuto in mente.

E proprio di quel lavorare di fantasia che sono curioso.

Che si tratti di miti non c'e' dubbio , ma a volte come le leggende potrebbero nascondere un fondo di verita' .

Che la Terra sia cava e' impensabile a causa della tettonica a placche della Terra , al piu' si potrebbe pensare ad una Terra a strati , ma non cava ; recentemente invece si pensa che la Luna sia cava a causa dei fenomeni sismici i cui effetti sonori , come un gong , si prolungano nel tempo anche per diverse ore , il che ha fatto supporre agli scienziati che la Luna all' interno sia composta di materiali leggeri intercalati con spazi vuoti . 

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  • 2 anni dopo...

Ho trovato poco tempo fa per caso e cominciato a leggere con estrema soddisfazione "Il mito di Atlantide" di Lyon Sprague de Camp, noto scrittore di fantascienza ma non solo.

Si tratta di una ricostruzione molto dettagliata di dove siano saltati fuori il mito di Atlantide e degli altri presunti continenti scomparsi, dall'opera originale di Platone come venne presa ai suoi tempi passando per le successive fasi della crescita come leggenda a cui ancora oggi molti credono. Spiega molto bene come attraverso le più svatriate interpretazioni, variazioni o sviste il mito si sia tramandato nei secoli successivi, attraverso le ricerche di chi ci credeva in buona fede ma anche sulle ali della fantasia di un esercito di pseudoscienziati, ciarlatani, maghi e occultisti vari che l'hanno trasformato in una fonte inesauribile di notorietà e guadagni, se non in un oggetto di culti esoterici, con centinaia di libri scritti sull'argomento.

 

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Modificato da ART
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