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Medaglia Savelli


steto

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Buonasera, spero sia la sezione corretta.

Stavo conducendo una ricerchina sulle monete e le medaglie in qualche modo coniate a nome Savelli (comprendendo un po' di tutto, dal cognome degli autori -Sperandio in particolare-, a quello del nobile che le ha coniate) e mi sono imbattuto in una delle più interessanti, in quanto pare essere l'unica in cui lo stemma è ben evidente e completo.

5ad2537c9993a_1667sedevacanteprincipegiuliosavelli.thumb.jpg.f1aae481939f08f1967c2896ad54c5b9.jpg

Volevo sapere se voi sapete qualcosa di questa medaglia d'argento. Non ne ho trovata altra traccia su internet, è quindi un pezzo unico? è stata coniata per il conclave del 1667? (Moruzzi sembra non averne la piena certezza, vi lascio il link https://shop.moruzzi.it/it/medaglie/medaglie-papali/le-medaglie-delle-sedi-vacanti/stato-pontificio-sede-vacante-1667-medaglia-principe-giulio-savelli.html). 

Se ne conoscete/possedete altri esemplari sarebbe interessante vederne delle foto

Qualsiasi informazione a riguardo mi sarà utile, dato che sono privo dei cataloghi relativi.

Vi ringrazio anticipatamente, Steto.

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Le medaglie di sede vacante dei Marescialli di Conclave Principi Savelli sono di estrema rarità.

La famiglia Savelli ebbe l'incarico dal 1623. Una medaglia, priva di data, fu emessa dal principe Bernardino Savelli, che fu Maresciallo dei conclavi del  1623, 1644 e 1655 ed è nota solo in piombo (Boccia 6). La emissione viene riferita al conclave del 1644 e forse al successivo.

Il successore Principe Giulio Savelli fu maresciallo dei conclavi del 1667-1669- 1676-1689-1691-1700. Sono note due medaglie, con piccola variante di conio, prive di data (Boccia 9-10) . Sia Boccia che Iacobini Carafa ritengono che la medaglia possa essere stata ripetuta per tutti i conclavi. Boccia cita solo esemplari in argento; Iacobini Carafa dichiara conosciuti (solo per una delle due tipologie) esemplari in argento, bronzo, mistura.

Gli esemplari noti sono sottilissimi. Iacobini Carafa, osservando un esemplare in argento con spaccatura al diritto non passante al rovescio, pensa a due lamine disgiunte e roventi che il colpo dello zecchiere doveva unire. Tuttavia Miselli parla di un esemplare  nelle raccolte civiche di Milano con peso di g. 9,75 (nella normalità senza pensare alla riunione di due lamine).

  • Grazie 1
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Ti ringrazio, @renzo1940, sei stato a dir poco preziosissimo! mi confermi quindi che esistono altri (pochissimi) esemplari, perciò a questo punto cercherò nei monetieri online per i dettagli di questi pezzi.

l'esemplare "spezzato" di cui parli mi sembra proprio quello in vendita presso moruzzi (presumibilmente l'unico, o uno dei pochissimi, in mani private).

Ora potrò condurre la mia ricerca con precisione su questi esemplari, di nuovo mille grazie

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