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La differenza fra un collezionista e un accaparratore compulsivo


roman de la rose

Risposte migliori

Riflessione in generale sul collezionismo visto in ambito psicologico.

Voi che opinione avete a riguardo ? io sono leggermente perplesso

                                     2_wunderkammer.jpg.be4aca8a4c75d2a29f5e66096b98fd2c.jpg

 

Tratto da uno scritto della Dott.ssa Giuliana Proietti (sito psicolinea.it)

La necessità di collezionare oggetti ha a che fare con il  desiderio primordiale di sicurezza, ma non sempre gli oggetti di cui ci si circonda sono davvero indispensabili per la propria sopravvivenza, o anche solo per il proprio benessere. Si pensi a chi colleziona francobolli, monete antiche, orologi, scoiattoli imbalsamati, quadri, giornali, scatolette di gomme americane, ecc:  tutti i collezionisti hanno delle ragioni particolari per circondarsi di questi oggetti, che arricchiscono la loro vita e a cui essi attribuiscono un particolare valore affettivo. Ogni collezionista tuttavia è un caso a sé e non tutti possono comprendere il valore che questi oggetti hanno per chi li detiene. L’essere umano ha sempre avuto il gusto di conservare delle cose presso di sé, creando serie ordinate di oggetti (dal più grande al più piccolo, dal più nuovo al più antico, ecc.) e dedicando il proprio tempo alla ricerca di ulteriori pezzi simili, che perfezionassero la collezione. Si tratta di un passatempo, di un hobby, che a volte permette di creare composizioni di grande pregio, che hanno un alto valore economico, oppure di entrare in relazione con persone che hanno interessi simili ai propri, migliorando la qualità della propria vita. E’ importante tuttavia distinguere fra un collezionista e un accaparratore: un collezionista infatti è una persona che accumula oggetti che potranno essergli utili, oppure che, messi insieme, costituiscono un valore. E’ vero che si possono collezionare anche oggetti inutili e di scarso valore, ma anche in questo caso c’è una differenza fondamentale fra collezionismo e accaparramento, perché chi “accaparra” conserva oggetti di tutti i tipi, anche molto diversi fra loro, che non hanno alcun valore e che mette insieme non per creare collezioni logiche e ordinate, ma solo perché non vuole separarsi da loro. E’ come se, attraverso questi oggetti, potesse conservare tutto il proprio passato, anche quello più insignificante, soprattutto se visto nel lungo periodo (es. bollette del gas o del telefono, biglietti del cinema, tappi di spumante, ecc.) I collezionisti “veri” invece sono coloro che si impegnano per occuparsi del proprio hobby: essi cercano particolari pezzi, che poi inseriscono in raccolte organizzate. Questo modo di passare il tempo è assolutamente sano, visto che non crea problemi di salute alla propria vita e non può arrecare alcun male, né a sé stessi, né agli altri (a meno che per completare una collezione non si finisca per rubare o per contrarre debiti, ma queste sono ovviamente delle eccezioni). Un accaparratore invece non ha una passione sana, perché le sue strampalate collezioni ingombrano inutilmente i suoi spazi vitali, tanto da creargli disagio e impedirgli di disporre dei propri spazi. L’APA nel nuovo DSM-5 ha creato  una nuova categoria patologica: “il Disturbo da Accaparramento”, proprio per distinguere fra il collezionismo sano e l’accaparramento compulsivo di oggetti, che è invece patologico. Secondo il DSM-5 un “disturbo da accaparramento” deve comportare seri ostacoli alle normali funzioni della vita (sociale, professionale, ecc) e non deve essere spiegato con altri disturbi, come il disturbo ossessivo-compulsivo o la depressione. L’immagine che illustra il post mostra i tipici spazi occupati dalle “collezioni” dell’ accaparratore compulsivo: sono oggetti tutti diversi fra loro, che non hanno alcun valore e che hanno in comune il solo fatto di essere stati posseduti anche solo per un giorno, o per un minuto: disfarsene però è un po’ come morire… 

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A me sembra invece tutto molto chiaro, com'è chiara la differenza tra un normale collezionista e un accumulatore seriale. Poi, ovviamente, ci possono anche essere casi dove le due categorie sfumano l'una nell'altra, ma a parte certi casi border line, mi sembra che la distinzione sia evidente

Modificato da laguardiaimperial
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11 minuti fa, laguardiaimperial dice:

A me sembra invece tutto molto chiaro, com'è chiara la differenza tra un normale collezionista e un accumulatore seriale. Poi, ovviamente, ci possono anche essere casi dove le due categorie sfumano l'una nell'altra, ma a parte certi casi border line, mi sembra che la distinzione sia evidente

L'interessante (così per sana curiosità) è dove le due categorie si incrociano e il cosa accade in questo caso , questo mi lasciava un pò perplesso solo ed unicamente perchè questi , i compulsivi, si beccano le meglio fregature e sono la gioia e delizia di alcuni...ma qui si andrebbe fuori tema, forse facevo meglio nell'introduzione a usare la frase "mi incuriosisce", .............solo ciò, per il resto come tu giustamente dici è tutto chiaro e non si discute, la nozione dello spazio la ho ben presente e delineata. Se parliamo di disturbi bipolari (vedo che citi il borderline) credo che in questi casi la situazione sia  parecchio complicata. grazie per l'intervento auguro una buona giornata.

 

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Non sono esperto di psicologia, ma io per accaparratore compulsivo intendo non tanto una persona che non resiste alla tentazione di acquistare, ad esempio, delle monete e ne acquista troppe e male (dico monete ma potrebbe essere qualsiasi altra cosa), quanto piuttosto uno che accumula di tutto, anche e soprattutto oggetti per cui non coltiva nessun interesse, e dei quali non riesce a sbarazzarsene.

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3 minuti fa, laguardiaimperial dice:

Non sono esperto di psicologia, ma io per accaparratore compulsivo intendo non tanto una persona che non resiste alla tentazione di acquistare, ad esempio, delle monete e ne acquista troppe e male (dico monete ma potrebbe essere qualsiasi altra cosa), quanto piuttosto uno che accumula di tutto, anche e soprattutto oggetti per cui non coltiva nessun interesse, e dei quali non riesce a sbarazzarsene.

D'accordissimo, sei stato molto chiaro. buona giornata a te.

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Delle varie "sfumature" di collezionismo si è spesso parlato qui.
Utile - e, in certi casi ovvio - l'articolo citato.
Proprio non riesco a comprendere chi accumula oggetti senza un filo logico di base, ovviamente perché affetto dalla malattia citata. Sono fattori forse incomprensibili a molti.
L'immagine dell'articolo, ai tempi attuali, sarebbe una squisita raccolta di antiquariato! :)

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28 minuti fa, Tm_NPZ dice:

Delle varie "sfumature" di collezionismo si è spesso parlato qui.
Utile - e, in certi casi ovvio - l'articolo citato.
Proprio non riesco a comprendere chi accumula oggetti senza un filo logico di base, ovviamente perché affetto dalla malattia citata. Sono fattori forse incomprensibili a molti.
L'immagine dell'articolo, ai tempi attuali, sarebbe una squisita raccolta di antiquariato! :)

L'immagine dell'articolo deve lasciare ad una certa immaginazione infatti. Grazie per l'apporto a questa discussione.

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Bè forse è il mio caso:blush:.....

Voglio dire che forse sono un collezionista compulsivo.

Però attenzione, non colleziono cartacce o cose simili, ma oggetti di valore con dei criteri, però molte volte questi criteri vengono sopraffatti dalla voglia di possedere l'oggetto. Fatto sta che colleziono una miriade di cose e non ho più posto a casa.

Non so come definirmi, vedete un po' voi......però io credo che chi colleziona monete non colleziona solo monete, o sbaglio?

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Io sono parecchio compulsivo. Pensate che quando compro i lego alle mie figlie, prendo sempre due scatole, una per loro e una per me. La mia la conservo intatta e protetta da plastica e se la scatola non e' FDC la rimando pure indietro.

 

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Awards

attenti che come si può cadere nella schiavitù del sesso, della droga, del gioco, può succedere anche con il collezionismo. e ci vuole poco per andare in rovina.

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41 minuti fa, dux-sab dice:

attenti che come si può cadere nella schiavitù del sesso, della droga, del gioco, può succedere anche con il collezionismo. e ci vuole poco per andare in rovina.

 

Adesso, Acqvavitus dice:
41 minuti fa, dux-sab dice:

attenti che come si può cadere nella schiavitù del sesso, della droga, del gioco, può succedere anche con il collezionismo. e ci vuole poco per andare in rovina.

 

Mostra altro  

Già......

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50 minuti fa, dux-sab dice:

attenti che come si può cadere nella schiavitù del sesso, della droga, del gioco, può succedere anche con il collezionismo. e ci vuole poco per andare in rovina.

Parole sante , tenersi sempre stretto il senno e la ragione, ma quest'ultima in teoria non dovrebbe mai mancare altrimenti come si farebbe? . Con senno e ragione una certa passione può sopravvivere e prosperare, senza di essi cessa di esistere e si entra nel campo delle manie autodistruttive e vizi vari.

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Per un approfondimento su questi o altri temi cade a fagiolo un romanzetto che ho appena finito di leggere e di cui racconto qui:

 

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La nota iniziale dell articolo tendeva al critico; poi lo scritto è stato scorrevole e preciso.

Concordo inoltre nell importanza di mantenere L equilibrio, come del resto bisogna fare in tutte le cose.

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Io trovo stupido accumulare oggetti su oggetti senza un criterio, riempiendosi di cose che magari nemmeno interessano all'accaparratore compulsivo...

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11 minuti fa, DaniCollection dice:

Io trovo stupido accumulare oggetti su oggetti senza un criterio, riempiendosi di cose che magari nemmeno interessano all'accaparratore compulsivo...

Rientra nel patologico, quindi si ci sposta in un campo nella quale nulla si ha a che spartire.

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8 ore fa, roman de la rose dice:

Rientra nel patologico, quindi si ci sposta in un campo nella quale nulla si ha a che spartire.

Concordo pienamente.

l'accumulatore compulsivo oltre ad accumulare qualsiasi cosa, fatica a separarsene anche di fronte all'evidenza di aver accumulato immondizia.

Saluti e buona Domenica

Silver

 

 

 

 

IMG_1119.PNG

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Secondo me l'articolo e'mal posto :accomuna due categorie psicologiche che nulla hanno da spartire,non approfondisce le vere cause ataviche sia dell'una che dell'altra pratica e non ultimo usa l'immagine di una wunderkammer sette-ottocentesca come manifesto di un ipotetico accumulatore,pratica,quella delle "camere delle meraviglie",che aveva un 'origine e uno scopo del tutto diversi da quello del mero accumulare.

P.s.

@roman de la rose fai bene ad essere perplesso .

Modificato da adelchi
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Sei sicuramente un collezionista se:
- Quando guardi una tua moneta senti l'emozione dentro
- Quando rifletti sull'acquistare o meno
- Quando quell'acquisto è stato effettuato per precise logiche (estetiche, di importanza storica ecc...)
- Quando studi, anche solo visivamente, ciò che hai acquistato e ti poni domande di qualsiasi genere su di esso

Se vi manca anche un solo punto siete dei compulsivi :P

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Introdurrei una terza categoria, i collezionisti pazzi.

ll più illustre rappresentante della categoria è senza dubbio il daimyo (signore feudale) giapponese Toyotomi Hideyoshi, vissuto nel turbolento periodo Sengoku (1467 - 1603) detto non a caso "periodo degli stati belligeranti", che dal 1592 portò avanti per molti anni varie azioni per l'invasione della Corea. Durante una di queste ordinò ai suoi generali di uccidere tutti quelli che resistevano alle truppe giapponesi, donne e bambini inclusi, e tagliargli il naso: Toyotomi ne collezionò circa ventimila, in una grande pila conosciuta oggi col nome ingannevole di "Tumulo delle Orecchie".

Sì, avete capito bene: Toyotomi era un collezionsta di NASI mozzi.

Modificato da ART
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Quel horreur direi che piu’ che collezionista era un fanatico squilibrato

ma invece - per tornare ai temi per noi piu’ interessanti - non aveva fatto produrre monete ? I famosi Obam/Koban sono successivi giusto? Cominciano con il periodo Momoyama? 

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16 ore fa, ART dice:

Introdurrei una terza categoria, i collezionisti pazzi.

ll più illustre rappresentante della categoria è senza dubbio il daimyo (signore feudale) giapponese Toyotomi Hideyoshi, vissuto nel turbolento periodo Sengoku (1467 - 1603) detto non a caso "periodo degli stati belligeranti", che dal 1592 portò avanti per molti anni varie azioni per l'invasione della Corea. Durante una di queste ordinò ai suoi generali di uccidere tutti quelli che resistevano alle truppe giapponesi, donne e bambini inclusi, e tagliargli il naso: Toyotomi ne collezionò circa ventimila, in una grande pila conosciuta oggi col nome ingannevole di "Tumulo delle Orecchie".

Sì, avete capito bene: Toyotomi era un collezionsta di NASI mozzi.

Questo merita un topic a parte ..... Il collezionista pazzo, :D

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8 ore fa, numa numa dice:

Quel horreur direi che piu’ che collezionista era un fanatico squilibrato

ma invece - per tornare ai temi per noi piu’ interessanti - non aveva fatto produrre monete ? I famosi Obam/Koban sono successivi giusto? Cominciano con il periodo Momoyama? 

No, i primi Oban furono coniati proprio per ordine di Toyotomi Hideyoshi nel 1588. Già da molto si producevano monete in Giappone, sia emissioni locali o private che centralizzate, in seguito solo queste ultime, ma si faceva molto ricorso anche a monete cinesi importate e si producevano loro imitazioni.

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