Vaso e contromarca

[gpittini]

DE GREGE EPICURI

Proseguo con le monetine di bronzo: questa per me è di difficile identificazione! Pesa 1,7 g. e misura 11 mm. Al D una testa verso dx, probabilmente femminile. Dall'altro lato, una tazza o vaso con due anse, e scritte o simboli mal leggibili. Su questo lato, in un incuso circolare, contromarca con stella a sei raggi. Avete qualche idea?

Modificato 10 Marzo, 2018 da gpittini

[King John]

THRACE, Kings of. Kersobleptes
Estimate $150
THRACE, Kings of. Kersobleptes. 359-340 BC. Æ 13mm (1.96 gm). Diademed female head right / Container with two handles; barley-grain below. Peter pg. 128; Youroukova 54-57; SNG Copenhagen 1070-1071. VF, dark brown and green patina. ($150)

[apollonia]

Se l’attribuzione è giusta, il bronzetto di gpittini ci riporta al 358 a. C., quando Cersoblette ereditò il trono di Tracia dal padre Cotys I, assieme a Berisade e Amadoco II, probabilmente suoi fratelli. Ma al momento della morte del padre, Cersoblette era molto giovane e tutta la gestione degli affari del regno venne assunta da Caridemo, un condottiero mercenario greco nativo di Oreos, nell’Eubea, che era al servizio del re Cotys e, quando questi fu assassinato (360), prese la difesa dell'erede Cersoblette contro i varî pretendenti. Rimasto al servizio di questi nella guerra contro gli Ateniesi, Caridemo sposò una sorella del re ed ebbe da lui il comando supremo di tutte le sue forze militari. Alcuni anni più tardi (352), costretto Cersoblette dalla politica di Filippo di Macedonia ad accostarsi ad Atene, Caridemo trattò l'alleanza in modo assai vantaggioso per gli Ateniesi, sicché quando Cersoblette, oppresso da Filippo, dové congedare Caridemo, questi trovò liete accoglienze in Atene, ove fu eletto stratego per il 351-350. Da allora rimase a servizio degli Ateniesi, e fu al primo posto in tutte le loro lotte contro la potenza macedone. Nel 335, bandito da Atene per imposizione di Alessandro, si rifugiò in Asia, presso Dario, ove trovò la morte due anni più tardi.

Questo sito è una fonte storica molto importante per la Tracia e i suoi sovrani e dinasti, e una fonte numismatica di altrettanta importanza per questi bronzi con testa femminile diademata sul diritto e Kotyle; K / E / P clockwise around; corn grain below sul rovescio.

http://www.hourmo.eu/27_Reges_Thraciae/Kersobleptes/Index_Kersobleptes.html

[King John]

Può essere interessante qualche informazione sul curioso recipiente raffigurato al rovescio: si tratta di un recipiente della capienza di un cotile (kotyle), unità di misura di capacità per i liquidi che  nel sistema attico di Solone corrispondeva a 0.27 litri; 144 cotili componevano una metreta che, pertanto, era pari a 38.88 litri.

La metreta è l'unità di misura richiamata nel Vangelo di Giovanni, nel famoso episodio delle nozze di Cana (Gv.2, 1-11)

1- E al terzo giorno ci fu una festa nuziale in Cana della Galilea, e là vi era la madre di Gesù;
2- Ora, alla festa nuziale fu invitato anche Gesù e i suoi discepoli.
3- E venuto meno il vino, dice la madre di Gesù verso di lui: <<Non hanno (più) vino>>.
4- E Gesù dice a lei: <<Che cosa (importa) a me e a te, donna? Non è ancora giunta la mia ora>>.
5- Dice sua madre ai servi: <<Ciò che vi dice fate>>.
6- Vi erano là sei idrie di pietra, poste per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre metrete.
7- Dice loro Gesù: <<Riempite le idrie di acqua>>. E le riempirono fino in cima.
8- E dice a loro: <<Ora attingete e portate all'architriclino; quelli portarono.
9- Ora, come l'architriclino assaggiò l'acqua divenuta vino e non sapeva da dov'è, ma sapevano i servi che avevano attinto l'acqua, l'architriclino chiama lo sposo
10- e gli dice: <<Ogni uomo mette per primo il vino buono e quando sono ebbri quello inferiore; tu hai conservato il vino buono fino ad ora>>.
11- Gesù fece questo inizio dei segni in Cana della Galilea e manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Nella precisazione che ciascuna idria di pietra conteneva "due o tre metrete" si intravedono precisi significati simbolici:

https://books.google.it/books?id=oG2g4JDIUqoC&pg=PA235&lpg=PA235&dq=metreta+vangelo&source=bl&ots=4UjRb1XZAA&sig=Tn1i_FsE-6gAPP7vnCX5l7q0Iiw&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwih3anDqeXZAhUJGuwKHbEhARIQ6AEIJzAA#v=onepage&q=metreta vangelo&f=false

Modificato 12 Marzo, 2018 da King John

[apollonia]

Può essere interessante qualche informazione sul curioso recipiente raffigurato al rovescio: si tratta di un recipiente della capienza di un cotile (kotyle), unità di misura di capacità per i liquidi che  nel sistema attico di Solone corrispondeva a 0.27 litri; 144 cotili componevano una metreta che, pertanto, era pari a 38.88 litri.

 

A mia conoscenza, la còtile (che al maschile è sinonimo di acetabolo in anatomia), nella Grecia antica è l’unità di misura di capacità per aridi, pari a 0,274 litri in Attica e 0,242 litri ad Alessandria.

Aridi è il plurale di arido che, come sostantivo, è il nome attribuito alle sostanze solide incoerenti, misurabili secondo misure di capacità, in modo analogo ai liquidi (grano, sabbia, ecc.). Due antiche misure di capacità per aridi a noi più familiari sono lo staio e il moggio.

 

[King John]

In effetti il cotile o la cotila è un'unità di misura di capacità sia per liquidi che per aridi. Io intendevo riferirmi all'unità di misura per liquidi perchè mi piaceva richiamare il famoso passo evangelico delle nozze di Cana.

Effettivamente è più probabile che sulla moneta sia rappresentato un recipiente utilizzato per la misurazione del grano piuttosto che dell'acqua. Quattro cotili formavano una chenice che corrispondevano alla quantità di grano necessaria al sostentamento quotidiano di un uomo.

Anche per la chenice c'è una citazione biblica. Infatti, nell' Apocalisse (VI, 5-6) "Quandol'Agnello aprì  il terzo sigillo udii il terzo essere vivente che diceva: «Vieni e vedi». E io vidi, ed ecco un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii una voce in mezzo ai quattro esseri viventi che diceva: «Un chenice di frumento per un denaro e tre chenici d'orzo per un denaro, e non danneggiare né l'olio né il vino».

Lo scenario è quello di una grande carestia in cui i prezzi dei generi di prima necessità subiscono una paurosa impennata preannunciando, unitamente ad altri flagelli, il tempo della fine.

Modificato 12 Marzo, 2018 da King John

[apollonia]

Attualmente, nelle protesi d’anca, il còtile è il componente artificiale inserito a diretto contatto con l’osso in sostituzione dell’acetabolo, ma se vogliamo lasciargli il nome di antica unità di misura di capacità anche per i liquidi (oggi la còtile solo per gli aridi), quello raffigurato sulla moneta può benissimo contenere 270 mL di vino, approssimativamente il volume di una coppa. Anzi, si può presumere che il contenitore abbia preso questo nome da Cotis I (384-358 a. C.) che fu re di Tracia nella prima metà del IV sec. a. C., famoso per l’inclinazione all’ubriachezza oltre che per l'amore per lo sfarzo e per gli atteggiamenti di crudeltà.

La moneta è però dedicata a suo figlio Cersoblette che regnò circa nel 358-343 a. C., come testimoniano le lettere K E P (rho) che circondano il contenitore sul rovescio (le prime tre del nome in greco antico Kερσoβλέπτης), mentre la spiga di grano in esergo è un simbolo della fertilità di quelle zone.