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L'arte nell'euro, capolavori italiani sulle monete.


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A questo punto, non mi posso sottrarre dal pubblicare un terzo topic, questa volta riguardante le euromonete.

Questa volta esco con un'unica edizione :D

L'autore è sempre l'architetto Emanuela Pulvirenti.

L’arte nell’Euro: capolavori italiani sulle monete.

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Sono passati ben dodici anni dall’introduzione dell’Euro in Italia ma non tutti conoscono esattamente le opere d’arte e gli stili architettonici rappresentati sulle monete e sulle banconote. Gli studenti, in particolare, essendo nati con l’Euro già in corso (o al massimo pochi anni prima) non hanno vissuto il momento del passaggio dalla Lira alla nuova moneta e probabilmente non si sono mai neanche domandati cosa rappresentino le immagini sui loro spiccioli…

Allora sarebbe interessante cominciare subito con il disegno. Per fare cosa? Semplice! Costruire il simbolo dell’Euro seguendo le proporzioni ufficiali stabilite in sede europea. Servono due squadre, un compasso, un goniometro e molta precisione. Ecco lo schema: occorre scegliere un’unità di misura e moltiplicarla per i coefficienti indicati.

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Per disegnare questo simbolo gli ideatori hanno cercato di ottenere un marchio che fosse facilmente riconoscibile, semplice da disegnare anche a mano libera e gradevole dal punto di vista grafico. La sua forma è ispirata alla lettera greca epsilon (ε), in riferimento alla Grecia come culla della cultura occidentale, ma anche ad una versione stilizzata della lettera E iniziale di “Europa”. Le due linee parallele orizzontali simboleggiano, invece, la stabilità dell’euro. Se volete conoscere in dettaglio tutta la storia del simbolo e dell’Euro più in generale vi rimando a questo documento.

Naturalmente si tratta di un tipo di attività adatto a chi abbia già una certa dimistichezza con il disegno tecnico. Per i più piccoli si potrebbe proporre un lavoro di frottage, cioè lo sfregamento con matite colorate tale da rivelare i rilievi della moneta posta sotto il foglio.

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Ma andiamo ora a studiare le singole monete: occorre specificare subito che hanno una faccia comune in tutti gli stati europei (quella sulla quale è indicato il valore) e un lato specifico per ogni nazione. Per questo lato in Italia sono state scelte, attraverso un sondaggio, delle immagini che rappresentassero l’identità culturale e artistica del nostro paese. Vediamole in ordine.

1 centesimo – Castel del Monte

È un castello voluto da Federico II di Svevia. Costruito tra il 1240 e il 1246 vicino Andria, in Puglia, ha pianta ottagonale e presenta otto torri, anch’esse ottagonali, poste nei vertici del blocco centrale. La funzione non è ancora chiara; forse residenza di rappresentanza, mostra molti elementi dell’arte gotica quali le volte a crociera costolonate all’interno dei vani trapezoidali nei quali sono suddivisi gli interni. Dal 1996 è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

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2 centesimi – Mole Antonelliana

Realizzata come sinagoga ebraica tra il 1863 e il 1889 dall’architetto Alessandro Antonelli è oggi il simbolo della città di Torino ed ospita il Museo del Cinema.  Quando fu completata era, con i suoi 167 m di altezza, il monumento in muratura più alto d’Europa. Sostanzialmente si tratta di un’enorme volta a padiglione molto slanciata completata da un’altissima guglia.

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5 centesimi – Anfiteatro Flavio (Colosseo)

Edificio realizzato nell’antica Roma (72-82 d.C.) dagli imperatori Flavi, era destinato a spettacoli di lotta tra gladiatori, battaglie navali e cacce ad animali selvatici. Capace di  contenere oltre 60.000 spettatori, presenta pianta ellittica (asse maggiore di m 188 e asse minore di m 156) con gradinate per il pubblico per un’altezza massima di quasi 50 m. La denominazione “Colosseo” risale all’alto Medioevo quando nei suoi pressi si poteva ammirare una statua colossale di Nerone.

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10 centesimi – Venere di Botticelli

Il particolare del volto femminile è tratto dal quadro con la Nascita di Venere dipinto tra il 1484 e il 1486 da Sandro Botticelli  ed oggi conservato presso la Galleria degli Uffizi, Firenze. Nella pittura di Botticelli predomina la ricerca di armonia, bellezza ideale ed eleganza delle figure che l’artista rinascimentale ottiene attraverso l’uso di una morbida linea di contorno, di colori luminosi e del riferimento all’arte classica. La Venere, in particolare, è un’icona dell’arte di ogni tempo tanto da essere largamente ripresa e reinterpretata fin dai tempi della pop-art.

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20 centesimi – Forme uniche della continuità nello spazio di Boccioni

In questo caso l’opera d’arte è una scultura realizzata nel 1913 da Umberto Boccioni, uno dei massimi esponenti del Futurismo. Si tratta di una figura umana in movimento che, lanciandosi a velocità nell’atmosfera, ne viene plasmata compenetrandosi con essa. La scia lasciata dal moto si solidifica in una sintesi tra figura e spazio. Una delle copie di questo bronzo è conservata presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano.

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50 centesimi – il Campidoglio con Marco Aurelio

La scultura, posta al centro della famosa piazza romana progettata nel Cinquecento da Michelangelo, è un famoso monumento equestre in bronzo raffigurante l’imperatore Marco Aurelio (II secolo d.C.). Fu collocato nel Campidoglio nel 1538 per volontà di papa Paolo III Farnese (prima si trovava al Laterano). È un esempio molto raro di bronzo romano in quanto, essendo stato scambiato per un’immagine di Costantino, il primo imperatore cristiano, sopravvisse alla distruzione delle opere pagane avvenuta durante il Medioevo. L’originale è conservato

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1 euro – Uomo Vitruviano di Leonardo

Si tratta di uno dei disegni più celebri del mondo realizzato da Leonardo da Vinci nel 1490 per illustrare un passo del trattato De Architectura dell’architetto di età romana Marco Vitruvio Pollione (25 a.C.). Attraverso questa illustrazione l’artista dimostra che le proporzioni del corpo umano sono tali da essere inscrivibile in un un quadrato (con braccia orizzontali e gambe unite) e un cerchio (con braccia sollevate e gambe divaricate) il cui centro è nell’ombelico. In tanti avevano provato a disegnare l’Homo ad circulum et ad quadratum durante il Rinascimento ma solo il disegno leonardesco raggiunge la forza di sintesi e di perfezione tali da farlo diventare un’icona.

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2 euro – Dante nella versione di Raffaello

Il ritratto di Dante, considerato il padre della lingua italiana, è tratto dal Parnaso, un affresco realizzato da Raffaello intorno al 1510 nella Stanza della Segnatura, uno degli ambienti dei Palazzi Vaticani a Roma. Nel Parnaso si ritrovano, uno accanto all’altro, poeti antichi e moderni (come avviene per i filosofi nell’affresco della Scuola di Atene): Dante, Omero, Virgilio, Ovidio, Saffo, Ariosto etc. In pratica è un’allegoria che simboleggia l’armonia tra passato classico e presente cristiano. Un’immagine simile di Dante si trova anche ne La Disputa, un altro affresco di Raffaello presente nella stessa stanza.

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Deve essere stata davvero dura selezionare queste otto immagini per le nostre monete: i capolavori e le pietre miliari della nostra tradizione artistica e culturale sono talmente tanti che c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Perché non provare, allora, ad ipotizzare altre opere d’arte per un conio immaginario? Si potrebbe provare con Giotto, Caravaggio, Bernini, Canova ed altri assenti illustri…

D’altra parte esistono anche altre versioni delle monete italiane, quelle commemorative realizzate per eventi speciali quali il centenario dell’unità d’Italia o i giochi olimpici invernali di Torino 2006.

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Vediamo, allora, come fare utilizzando Photoshop o l’analogo Gimp (che ha il vantaggio di essere open source). Selezioniamo una moneta da cui partire, ad esempio quella da due euro di Giuseppe Verdi. Scegliamo un’immagine celebre della storia dell’arte… io ho scelto la Medusa di Caravaggio (un po’ per ironizzare sull’avversione che molti hanno verso la moneta comune!).

Facciamone una versione in bianco e nero e poi utilizziamo il filtro denominato “effetto rilievo” in modo da simulare la lavorazione superficiale dell’immagine. A questo punto occorre solo lavorare sul bilanciamento del colore e creare il fotomontaggio sulla moneta originale. Il nostro falso d’autore è pronto!

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Sperando di aver fatto cosa gradita, soprattutto ai collezionisti/ amanti delle euromonete.

PB

Modificato da PriamoB
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11 ore fa, PriamoB dice:

Sono passati ben dodici anni dall’introduzione dell’Euro in Italia ma non tutti conoscono esattamente le opere d’arte e gli stili architettonici rappresentati sulle monete e sulle banconote. Gli studenti, in particolare, essendo nati con l’Euro già in corso (o al massimo pochi anni prima) non hanno vissuto il momento del passaggio dalla Lira alla nuova moneta e probabilmente non si sono mai neanche domandati cosa rappresentino le immagini sui loro spiccioli…
 

Mi permetto di aggiornare ed integrare leggermente il testo a beneficio soprattutto degli studenti:

"Sono passati ben diciotto anni dall’introduzione dell’Euro in Italia e sedici dalla messa in circolazione del suo contante unitario ma [...]"

 

11 ore fa, PriamoB dice:

20 centesimi – Forme uniche della continuità nello spazio di Boccioni

 

In questo caso l’opera d’arte è una scultura realizzata nel 1913 da Umberto Boccioni, uno dei massimi esponenti del Futurismo. Si tratta di una figura umana in movimento che, lanciandosi a velocità nell’atmosfera, ne viene plasmata compenetrandosi con essa. La scia lasciata dal moto si solidifica in una sintesi tra figura e spazio. Una delle copie di questo bronzo è conservata presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano.

 

Per coincidenza il nostro 20 cent è la moneta in Euro che meno gradisco fra quelle di tutti gli stati. Non solo graficamente ma più per ciò che rappresenta: l'opera di un movimento di pensiero che notoriamente col concetto di unità/concordia europea ci azzeccava assai poco, perdendosi nell'esaltazione fanatica del nazionalismo e di quelle guerre fra europei in cui molti dei suoi stessi maggiori esponenti hanno trovato la morte.  Mi sono sempre chiesto come possa essere saltato in testa d'inserire siffatta anomalia nella nostra serie, paragonandola indirettamente a pezzi del calibro artistico di Leonardo, Michelangelo e Botticelli.

 

"You're so ugly you could be a modern art masterpiece! " (cit. Sgt Hartman, Full Metal Jacket)

["Sei talmente brutto che potresti essere un capolavoro d'arte moderna!". E' una battuta, non intendo isultare l'arte moderna e i suoi estimatori]

 

Modificato da ART
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