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IGNORED

pareri per acquisto


Risposte migliori

Inviato
11 ore fa, O'trebla dice:

Cioè, scusa la mia scarsa arguzia, ti chiedi se si tratti di falsi oppure pezzi di dubbia provenienza?

..be non proprio...sinceramente vedendo questi prezzi mi chiedo come mai i commercianti italiani (vedi convegni) han prezzi x4 x5....anche x10 direi !!!!! (e non iniziate a dirmi che è colpa del costo del banchetto, che con dei x10 del genere ti compri tutti i banchetti del convegno).  davvero , datemi una spiegazione logica.


Inviato
13 minuti fa, Vigno dice:

..be non proprio...sinceramente vedendo questi prezzi mi chiedo come mai i commercianti italiani (vedi convegni) han prezzi x4 x5....anche x10 direi !!!!! (e non iniziate a dirmi che è colpa del costo del banchetto, che con dei x10 del genere ti compri tutti i banchetti del convegno).  davvero , datemi una spiegazione logica.

Forse diverse spese di gestione dell'attività?


Inviato
33 minuti fa, Vigno dice:

..be non proprio...sinceramente vedendo questi prezzi mi chiedo come mai i commercianti italiani (vedi convegni) han prezzi x4 x5....anche x10 direi !!!!! (e non iniziate a dirmi che è colpa del costo del banchetto, che con dei x10 del genere ti compri tutti i banchetti del convegno).  davvero , datemi una spiegazione logica.

Penso sia soprattutto una questione di volumi di vendita molto, ma molto, diversi.


Inviato
2 ore fa, Vigno dice:

..be non proprio...sinceramente vedendo questi prezzi mi chiedo come mai i commercianti italiani (vedi convegni) han prezzi x4 x5....anche x10 direi !!!!! (e non iniziate a dirmi che è colpa del costo del banchetto, che con dei x10 del genere ti compri tutti i banchetti del convegno).  davvero , datemi una spiegazione logica.

Secondo me con il mercato globale si vedono i veri prezzi e le vere rarità dei pezzi...finché era tutto chiuso non si sapevano, del resto il discorso vale anche per altri campi dell antiquariato...cose che prima venivano vendute a prezzi alti ora sono molto più accessibili.


Inviato

Anche questa è una gran bella moneta. Ma una cosa me la sono sempre chiesta, da neofita; da dove arrivano tutte queste monete antiche?  Non metto assolutamente in dubbio la lecita provenienza, ma intendo dire che guardando il numero di aste delle diverse case e il numero di venditori, capisco che ci sono moltissime monete antiche che girano e non credo siano sempre le stesse che vengono messe in circolazione. Ci sono quindi dei nuovi ritrovamenti che in qualche modo "rifocillano" il mercato?


Inviato

scusate se mi intrometto ma questa discussione ha un tema simile ad un'altra discussione poco sopra, differenze di prezzo tra Savoca coins e commercianti. Premetto che non ho alcun rapporto con la suddetta Ditta, ma non vedo il problema. Mi sembra logico che un commerciante si possa rifornire in queste Aste per poi rivendere ad un prezzo maggiorato. Mi spiego, se uno prende un lotto di 6 denari di alessandro severo a 100 euro, è ovvio che lo rivendo almeno ad 80 euro l'uno. Prezzi "più vantaggiosi" in genere si ottengono se il commerciante ha rilevato una collezione da un privato, o da un erede, dove potrà spuntare un prezzo migliore di acquisto e quindi potrà fare prezzi più concorrenziali. Il mondo del collezionismo italiano è molto legato al convegno o al commerciante e questo è utile poiché vedi la moneta dal vivo, molti difetti, come i piccoli graffi, spesso non sono subito visibili nelle foto online, è ovvio che  se sei un "purista" e questi possibili vizi ti fanno disinnamorare di una moneta comprata in asta, lascia perdere compre dal commerciante.

Questione certificato di provenienza. Mi viene da sorridere, se non da ridere. Personalmente da collezionista la penso così. Per me è sufficiente dimostrare un acquisto lecito, se compro in asta ho la fattura (i portali di aste ormai registrano fatture, offerte ed acquisti, se compro da un commerciante che in Italia si prende l'onere di certificare la "lecita provenienza" a lui del bene, tanto meglio, ma se compri all'estero, nessuno ti da nulla. D'altronde è una favola il certificato di "lecita provenienza". Ho fai come Germania ed Austria che prima di concedere il nulla osta per l'esportazione valutano se il bene è di interesse museale, per esempio come succede per le aste di Naumann o il certificato ha sempre i suoi limiti. Se compro una moneta e trovo un cartellino di una vecchia collezione inglese datato 1931, come faccio a sapere, io, il commerciante o l'asta, se quella moneta è stata rubata nel 1932 e spunta solo ora in asta. Il venditore, può solo certificare, spesso con la sola autocertificazione del mandatario a vendere della moneta, che sono provenienti da lecito acquisto, ma nulla di più. D'altra parte pensate che i beni interrati siano essi anfore, monete, monili o lanterne saltino fuori dal terreno a soli?

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Inviato

scusate l'errore di battitura nel post precedente (Ho fai come Germania - da leggere in O si fa come in Germania), sto scrivendo in autobus al telefono, abbiate pietà........

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Inviato (modificato)

Leggendo questa discussione mi è venuto in mente che Savoca è un po' un trita-rifiuti se vogliamo esagerare un po' ;)

E non ci vedo grandi problemi alla fine: se ci pensate è come nella savana, anche lì c'è bisogno degli animali spazzini perchè tutto l'ecosistema continui a funzionare.... :crazy:

Modificato da cliff

Inviato
13 minuti fa, cliff dice:

Leggendo questa discussione mi è venuto in mente che Savoca è un po' un trita-rifiuti se vogliamo esagerare un po' ;)

E non ci vedo grandi problemi alla fine: se ci pensate è come nella savana, anche lì c'è bisogno degli animali spazzini perchè tutto l'ecosistema continui a funzionare.... :crazy:

Qualcuno l'ha definito un "discount". Io direi che ci può stare.


Inviato (modificato)
Il 16/2/2018 alle 20:36, giugg dice:

Anche questa è una gran bella moneta. Ma una cosa me la sono sempre chiesta, da neofita; da dove arrivano tutte queste monete antiche?  Non metto assolutamente in dubbio la lecita provenienza, ma intendo dire che guardando il numero di aste delle diverse case e il numero di venditori, capisco che ci sono moltissime monete antiche che girano e non credo siano sempre le stesse che vengono messe in circolazione. Ci sono quindi dei nuovi ritrovamenti che in qualche modo "rifocillano" il mercato?

Il numero delle monete in circolazione nel mercato numismatico si conta a milioni di pezzi. , prima che ripassino tutti ci vuole una vita intera e non basta. E senza prendere in considerazione nuovi arrivi da paesi in cui non c’è protezionismo. (Inghilterra in primis)

Quindi nulla di strano. 

Modificato da Tinia Numismatica

Inviato (modificato)
Il 16/2/2018 alle 11:37, Vigno dice:

..be non proprio...sinceramente vedendo questi prezzi mi chiedo come mai i commercianti italiani (vedi convegni) han prezzi x4 x5....anche x10 direi !!!!! (e non iniziate a dirmi che è colpa del costo del banchetto, che con dei x10 del genere ti compri tutti i banchetti del convegno).  davvero , datemi una spiegazione logica.

Prova te a lavorare con un carico fiscale oltre il 60 % e poi mi dici quanto ricarico devi fare su una moneta pagata 10 euro per guadagnarci qualcosa pagate spese e tasse. Ma se le cose non si sanno perché si insiste a parlarne?

Modificato da Tinia Numismatica

Inviato
Il 19/2/2018 alle 15:50, capricorno79 dice:

scusate se mi intrometto ma questa discussione ha un tema simile ad un'altra discussione poco sopra, differenze di prezzo tra Savoca coins e commercianti. Premetto che non ho alcun rapporto con la suddetta Ditta, ma non vedo il problema. Mi sembra logico che un commerciante si possa rifornire in queste Aste per poi rivendere ad un prezzo maggiorato. Mi spiego, se uno prende un lotto di 6 denari di alessandro severo a 100 euro, è ovvio che lo rivendo almeno ad 80 euro l'uno. Prezzi "più vantaggiosi" in genere si ottengono se il commerciante ha rilevato una collezione da un privato, o da un erede, dove potrà spuntare un prezzo migliore di acquisto e quindi potrà fare prezzi più concorrenziali. Il mondo del collezionismo italiano è molto legato al convegno o al commerciante e questo è utile poiché vedi la moneta dal vivo, molti difetti, come i piccoli graffi, spesso non sono subito visibili nelle foto online, è ovvio che  se sei un "purista" e questi possibili vizi ti fanno disinnamorare di una moneta comprata in asta, lascia perdere compre dal commerciante.

Questione certificato di provenienza. Mi viene da sorridere, se non da ridere. Personalmente da collezionista la penso così. Per me è sufficiente dimostrare un acquisto lecito, se compro in asta ho la fattura (i portali di aste ormai registrano fatture, offerte ed acquisti, se compro da un commerciante che in Italia si prende l'onere di certificare la "lecita provenienza" a lui del bene, tanto meglio, ma se compri all'estero, nessuno ti da nulla. D'altronde è una favola il certificato di "lecita provenienza". Ho fai come Germania ed Austria che prima di concedere il nulla osta per l'esportazione valutano se il bene è di interesse museale, per esempio come succede per le aste di Naumann o il certificato ha sempre i suoi limiti. Se compro una moneta e trovo un cartellino di una vecchia collezione inglese datato 1931, come faccio a sapere, io, il commerciante o l'asta, se quella moneta è stata rubata nel 1932 e spunta solo ora in asta. Il venditore, può solo certificare, spesso con la sola autocertificazione del mandatario a vendere della moneta, che sono provenienti da lecito acquisto, ma nulla di più. D'altra parte pensate che i beni interrati siano essi anfore, monete, monili o lanterne saltino fuori dal terreno a soli?

Una visione talmente superficiale e prevenuta che non merita neanche il tempo perso a cercare di spiegare per l’ennesima volta gli errori che contiene. 

I controllori avranno sempre vita facile con queste mentalità. 


Supporter
Inviato

Come ben dice Tinia, in circolazione ci sono milioni di monete. Al proposito, tempo fa ero rimasto stupefatto dalla consultazione di un volumetto apparso anni fa sui rinvenimenti numismatici in provincia di Cremona, un luogo non proprio centrale dal punto di vista storico ed archeologico, constatando la grande quantità e varietà di monete emerse dal terreno nell'arco di un centinaio di anni (e si tratta solo dei rinvenimenti censiti in qualche modo).Tornando all'asta di Savoca, se osserviamo il catalogo online vi sono monete di qualità e rarità eterogenea, probabilmente la scelta dell'azienda è stata quella di partire con una base d'asta molto bassa per attirare attenzione, confidando sulla competenza e sul numero di partecipanti. A questo livello, credo che non ci saranno invenduti ed alcuni pezzi potrebbero mostrare anche realizzi interessanti. Anch'io ho ho notato qualcosa di interessante ed ho fatto delle offerte, vediamo come va a finire.


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