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DIVO CLAVDIO - GENIVS POPVLI


Risposte migliori

Inviato

Oggi vi presento il mio ultimissimo acquisto, all'apparenza nulla di così strano e straordinario... in realtà il pezzo contiene alcuni interrogativi.

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D\ DIVO CLAVDIO
R\ GENIVS POPVLI

Si tratta di un pezzo appartenente alla serie ibrida "DIVO CLAVDIO/life-time reverses" ovvero rovesci generalmente in uso da Claudio II prima di... finire divinizzato :D

Tali emissioni rientrano nel medesimo gruppo delle imitazioni italiane della serie regolare DIVO CLAVDIO a cui si devono unire anche quelle monete di Gallieno che pur presentando stile coerente sono caratterizzate dall'avere moduli e pesi estremamente ridotti. Il tutto, con buona probabilità, veniva coniato all'interno della stessa zecca di Roma, a scopo chiaramente fraudolento, da una serie di maestranze che dovevano essere coordinate da Felicissimo (vedi la rivolta di Felicissimo e la vera e propria battaglia interna alla zecca di Roma condotta da Aureliano e terminata prima nel sangue e poi con una radicale riforma).

Tuttavia, dicevo, la moneta in esame presenta una singolarità che, al momento, non riesco a inquadrare completamente: se non vado errato non è noto alcun rovescio attribuito a Claudio II con il genio e la legenda "GENIVS POPVLI"... correggetemi se sbaglio! Quindi tecnicamente non sarebbe nemmeno un ibrido, ma un soggetto creato appositamente.

Ah, per la cronaca, il RIC riporta la moneta in questione al numero 275 del volume 5a, ma si tratta sicuramente di un pezzo analogo a questo e quindi non considerabile come vera e propria emissione ufficiale!

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Inviato

Ciao Grigioviola

se non erro l'avevo visto in ebay qualche mese fa, se non è lui ci assomiglia tantissimo - anche se non credo che esistano due monete del genere-.

Che mi risulti non si conoscono monete con quel rovescio per Claudio II , sono d'accordo che le caratteristiche sono di conio romano o quanto meno delle maestranze di quella zecca, ma il peso, non ricordo, quanto è? Molto calante?

Il fatto singolare è che non ricordo in genere un rovescio del tipo - e quindi diventa difficile considerarlo ibrido - (però su questo magar qualcuno mi smentisce...) , se non erro ricordo AE di inizio IV secolo che riportano la legenda Genio Populi Romani,.......Boh...

Concordo sulle tue ipotesi relativamente a quanto indicato nel "vecchio" RIC

Alberto

 


Inviato

DE GREGE EPICURI

In effetti, mi pare che GENIUS POPULI non esista nella monetazione ufficiale, non solo per Claudio, ma in generale. Non solo; GENIUS al nominativo non credo sia mai usato sulle monete, io ricordo solo delle "dediche" al dativo (GENIO POPULI ROMANI, ma anche GENIO AUGUSTI, GENIO IMPERATORIS...)  Sembra quindi proprio una moneta "inventata"; da chi e dove, non è semplice indovinarlo. Pensare che proprio a Roma il già citato Felicissimus inventasse addirittura un rovescio, mi sembra un po' strano...


Inviato

@Flavio_bo in realtà era presso un venditore eBay da più di un anno passando da una quotazione assurdamente stellare a un prezzo esagerato. Gli ho buttato là il costo di una pizza ed è andata.

È un pezzo controverso. Da studiare.

Ne ho parlato anche qui @gpittini ed è uscita una ipotesi interessante 

http://www.forumfw.com/t19708-divo-clavdio-genivs-popvli

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Inviato

potrebbe essere . interessanti le ipotesi avanzate.

poiché sembrerebbe che le monete tipo divo claudio siano state coniate per lungo tempo o meglio coniate più o meno ufficialmente fino a probo e  in maniera cosiddetta imitativa (ad esempio in nord africa sono state rinvenute imitazioni vandale) per più lungo tempo, potrebbe essere un'imitazione tarda del quarto secolo con il dritto divo claudio e il rovescio imitante genio populi romani.

poi chiaramente non c'è nulla che possa supportare ciò, sicuramente complimenti moneta con un fascino particolare e unico per gli amanti di queste tipologie


Inviato

grazie @Flavio_bo l'ipotesi è sicuramente affascinante, però secondo me il pezzo non è compatibile con una imitazione tarda coeva alle emissioni GENIO POPVLI ROMANI: se non erro il tipo dovrebbe essere stato introdotto più o meno attorno al 296 e più o meno a quella data le imitazioni nord africane dei tipi DIVO CLAVDIO presentano uno stile ben più rozzo.
Questa a mio avviso è una imitazione riconducibile alla zecca di Roma (o emissione fraudolenta a opera di maestranze ivi impegnate). Al più potrei sbilanciarmi per una imitazione di area gallica, ma le imitazioni post impero gallico - se vogliamo mantenere il termine del 296 - erano di modulo molto ridotto e presumibilmente costituite in prevalenza dai cosiddetti minimi (qui non ho i dati dimensionali, ma non mi sembra proprio che rientriamo nei parametri).
Del resto, il Genio di fronte all'altare abbinato alla parola POPVLI, fa la sua comparsa massiva con i follis... ma! Bel mistero!

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Inviato

Sono d'accordo 

Sicuramente non ha le caratteristiche delle imitazioni d'oltralpe e per questo avevo chiesto il peso , perché proprio come dici di solito queste hanno modulo e peso ridotto e sono di stile molto "meno corretto". Che sia una "imitation italienne" come dice S.Estiot mi lascia perplesso come dice @gpittini  di solito sono tutto sommato monete di conio "esistente" (qui abbiamo un rovescio del tutto inedito e "scorretto") anche se di conio frettoloso, leggermente calante e magari con accoppiamento dritto e rovescio non consono (dritto di monete di consacrazione e con rovesci "normali" e/o viceversa).

L'ipotesi dell'imitazione di inizio IV secolo forse è molto azzardata  e se fosse un falso d'epoca.....?


Inviato

Il peso ancora mi manca. Moneta in viaggio!

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