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IGNORED

I due amanti dell’Olimpo


apollonia

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Salve.

Ho trovato questo esemplare di bronzo della CNG 88 tra le provinciali romane dell’Asia Minore, seguendo le tracce del tema mitologico di un gettone di Hans Krauwinckel II che raffigura Efesto, Ares e Afrodite.

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PONTUS, Amasia. Marcus Aurelius. AD 161-180. Æ (35mm, 23.21 g, 5h). Dated CY 164 (AD 164/5). Laureate, draped, and cuirassed bust right / Ares, holding spear and shield set on ground, standing right, vis-à-vis Aphrodite, in a posture of modesty, standing left; ЄT ΡΞΔ (date) in exergue. RPC Online -; Dalaison 67e (D28/R56; this coin); cf. RG 18; SNG von Aulock 22 var. (date). Near EF, brown patina, slight double strike on reverse.

 

Per chi non è a conoscenza del ‘triangolo olimpico’.

Tutti gli dei dell’Olimpo erano al corrente della relazione extraconiugale fra Ares e Afrodite tranne Efesto, il fabbro degli dei che la dea della bellezza e dell’amore aveva dovuto sposare per volere di Zeus. Quando Efesto fu informato della tresca da Elio, il dio del Sole che tutto vede, progettò una sottile vendetta nei confronti dei due amanti grazie alla sua straordinaria abilità nella lavorazione dei metalli. Dopo aver forgiato e applicato ai lati del suo talamo una rete di bronzo sottile come un velo ma solidissima, disse alla moglie che si sarebbe recato per una breve vacanza a Lemno, la sua isola preferita. Non appena Efesto fu partito, Afrodite mandò a chiamare Ares che si precipitò al palazzo per coricarsi con lei nel talamo del marito, ma all'alba si trovarono entrambi imprigionati nella rete, completamente nudi e senza possibilità di movimento. Al ritorno Efesto li colse sul fatto e invitò tutti gli dei a far da testimoni al suo disonore, annunciando che non avrebbe liberato la moglie finché non gli fosse stata restituita la preziosa dote che aveva dovuto pagare a Zeus, padre adottivo della sposa. Gli dei accorsero subito per vedere Afrodite nell'imbarazzo, mentre le dee, per un delicato senso di pudore, non si mossero da casa. Apollo, Ermete e tutti gli dei scoppiarono in una gran risata tranne Zeus, così disgustato che rifiutò di restituire la dote e non volle intromettersi in un litigio tanto volgare tra moglie e marito, dichiarando che Efesto era stato uno sciocco a mettere in piazza i suoi panni sporchi. Fu Poseidone a saldare il debito, cosicchè Ares fu rimesso in libertà e ritornò in Tracia, mentre Afrodite andò a Pafo dove ricuperò la propria verginità bagnandosi nel mare.

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DE GREGE EPICURI

Bella moneta, non l'avevo mai vista. Colpisce l'atteggiamento pudibondo di Afrodite, che usa la mano per nascondersi, un po' come Eva in tanti affreschi medievali o del primo Rinascimento. Però qualcosa di simile esiste anche in alcune notissime statue del periodo classico: Afrodite Cnidia, Afrodite Capitolina, ecc.

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Già, una Venus pudica…

Altro esemplare del bronzo da RPC online temporary № 5288.

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Su questo medaglione (Roma Numismatics 11) è nudo Ares (a parte l'elmo che gli copre il capo).

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Maximinus I Æ37 'Medallion' of Tralleis, Lydia. AD 235-238. Aur. Faidreios, magistrate. AYT K Γ IOYL OYH MAXIMEINOC, laureate, draped and cuirassed bust right / EΠI ΓP AYP ΦAIΔPEIOY A TPAΛΛIANΩN, statue group of diademed Venus standing right wearing stola and palla with arms around Mars, nude but for crested helmet, standing facing, holding shield; cuirass on low column on right field ground line. F. Imhoof,  Lydische Statdmünzen, Winterthur 1897, pp. 178-9, 38, pl. 7, 16. 23.63g, 37mm, 5h.
About Extremely Fine. Dark green patina. Of the highest rarity; the only other known specimen is the one recorded by Imhoof in his collection.

Par condicio!

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Modificato da apollonia
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