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Inviato

Saluto d'argento di Carlo I° d'Angiò.

ag. diametro  25 - grammi 3, 04

anno 1266/1285

D; +KAROL_IERL'_ET_SICIL_REX

R; +AVE_GRA_PLENA_DNS_TECUM (ave piena di grazia il signore è con te)

Cagiati n. 3, CNI n. 9, Pannutti Riccio n. 3

IMG_20180126_142010.jpg

IMG_20180126_141958.jpg

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Inviato

Bel pezzo! La scena dell'Annunciazione riportata così magistralmente sui tondelli mi ha sempre molto affascinato. Riesco a stare in ammirazione del mio esemplare per delle mezzore senza che mi acvorga del passare del tempo!

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Inviato
Adesso, fra crasellame dice:

Bel pezzo! La scena dell'Annunciazione riportata così magistralmente sui tondelli mi ha sempre molto affascinato. Riesco a stare in ammirazione del mio esemplare per delle mezzore senza che mi acvorga del passare del tempo!

Concordo in pieno, la gente in genere dice che quando noi abbiamo queste reazioni innanzi a tondelli metallici e perdi più fuoricorso da diverso tempo non siamo normali (parlo in primis per quello che dicono a me ovvio) ed io mi ci faccio una grande risata. buona giornata a te e grazie per l'intervento


Inviato

@Giov60 @eliodoro Il collezionista si trasferisce idealmente, non solo in un mondo remoto nello spazio o nel tempo, ma anche in un mondo migliore, dove gli uomini, è vero, sono altrettanto poco provvisti del necessario che in quello di tutti i giorni, ma dove le cose sono libere dalla schiavitù di essere utili. vi ringrazio e auguro una buona serata.

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Inviato

Un tondello dalla conservazione insolita, emblematico e affascinate per simbologia, un'icona per per fede.

siamo nella seconda metà del duecento dove Giotto e Cimabue contribuivano a rendere l'espressione e l'idea dell'uomo attraverso un linguaggio espressivo unico e modello per tutto il vecchio continente, dove anche gli incisori però nella zecca di Napoli riuscirono a dar lustro e valore alle loro alte qualità incisorie, questo Saluto di Carlo I D'Angiò ne è  un chiaro esempio.

L'arte comincia a donare e a voler raccontare sempre più, i simboli padroneggiano in un medio evo ancor troppo buio per alcuni aspetti, ma alto e vicino al pensiero come non mai...

 

 

 

                   Cimabue_-_Maesta%CC%80_di_Santa_Trinita_-_Google_Art_Project.jpg

 

                                                               Maestà di Santa Trinità (1280–1285), Cimabue

 

 

 

 

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Inviato

Aggiungerei anche un riflesso politico, Carlo d'Angiò è il protettore del partito guelfo, come Federico II capeggiava il fronte ghibellino anni prima


Inviato

Per me il "saluto" è una delle più belle monete del Mdioevo.

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Inviato
7 ore fa, eracle62 dice:

Un tondello dalla conservazione insolita, emblematico e affascinate per simbologia, un'icona per per fede.

siamo nella seconda metà del duecento dove Giotto e Cimabue contribuivano a rendere l'espressione e l'idea dell'uomo attraverso un linguaggio espressivo unico e modello per tutto il vecchio continente, dove anche gli incisori però nella zecca di Napoli riuscirono a dar lustro e valore alle loro alte qualità incisorie, questo Saluto di Carlo I D'Angiò ne è  un chiaro esempio.

L'arte comincia a donare e a voler raccontare sempre più, i simboli padroneggiano in un medio evo ancor troppo buio per alcuni aspetti, ma alto e vicino al pensiero come non mai...

 

 

 

                   Cimabue_-_Maesta%CC%80_di_Santa_Trinita_-_Google_Art_Project.jpg

 

                                                               Maestà di Santa Trinità (1280–1285), Cimabue

 

 

 

 

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Ti ringrazio per le parole, è una moneta diciamo comune ma un pò insolita per certi versi.

Per il resto, splendida riflessione e concordo in pieno, ..... e comincio a pensare che Il Medioevo, avendo esaurito il contenuto dell’eternità, talora  da ad alcuni "il diritto" di amare le cose transitorie, ma questo vale solo per chi non ha compreso o assorbito il lascito di una certa  storia, della sua arte, della sua letteratura e spiritualità dei cosiddetti secoli bui, anche se non si è mai saputo e non cè nessuna prova a riguardo di chi questa luce la abbia in realtà spenta (scherzo). ti ringrazio di nuovo e auguro una buona giornata, a rileggerci.


Inviato
4 ore fa, eliodoro dice:

Aggiungerei anche un riflesso politico, Carlo d'Angiò è il protettore del partito guelfo, come Federico II capeggiava il fronte ghibellino anni prima

Vero , ma se fossi tornato a quei tempi, o forse se in una vita passata sarei stato presente (non ho opinioni precise riguardo la reincarnazione)sarei di certo stato dalla parte degli imperiali.

buona giornata e grazie per l'intervento.


Inviato
2 ore fa, Liutprand dice:

Per me il "saluto" è una delle più belle monete del Mdioevo.

Sono d'accordo.  Anche i vari coronati aragonesi però non sono male ^__^.

 auguro una buona giornata e grazie per l'intervento


Inviato
1 ora fa, odjob dice:

Belle foto e bella moneta

Saluto

odjob

Ti ringrazio. Per le foto sto cercando di migliorarmi e ho da non molto capito che anche se scendiamo a circa 100/140 kb si hanno buoni risultati , quelli da me caricati in precedenza erano troppo pesanti. auguro una buona giornata e grazie di nuovo.


Inviato
8 minuti fa, santone dice:

Ottima conservazione 

Ti ringrazio, e anche questo è tornato dalla Germania, a suo temp ed è stato un periodo intenso sotto alcuni profili, quello delle soddisfazioni personali ma soprattutto sotto quello del portagoglio ??. Auguro una buona giornata e a rileggerci..

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Inviato

AVE PIENA DI GRAZIA IL SIGNORE E CON TE

I messaggi spirituali hanno una doppia lettura, per la parte colta e per il popolo attraverso la simbologia rappresentata.

Siamo in piena riforma monetaria, sia per quanto riguarda il valore nominale, sia per l'iconografia.

Con Carlo D'Angio si riapre la zecca di Napoli, che diventa la più importante del regno, infatti a quest'ultima vengono affidate le battiture dei nominali più importanti, vedi anche il Saluto d'oro e il mezzo Saluto sempre d'oro.

 

 

image00485.jpg

 

 


Inviato
12 ore fa, eracle62 dice:

AVE PIENA DI GRAZIA IL SIGNORE E CON TE

I messaggi spirituali hanno una doppia lettura, per la parte colta e per il popolo attraverso la simbologia rappresentata.

Siamo in piena riforma monetaria, sia per quanto riguarda il valore nominale, sia per l'iconografia.

Con Carlo D'Angio si riapre la zecca di Napoli, che diventa la più importante del regno, infatti a quest'ultima vengono affidate le battiture dei nominali più importanti, vedi anche il Saluto d'oro e il mezzo Saluto sempre d'oro.

 

 

image00485.jpg

 

 

 

Prendo nota di tutto e grazie per l'intervento, buon pomeriggio.


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