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Traiano : l’eta’ che avanza


Risposte migliori

Inviato

Come per ogni essere umano e non , il tempo che passa e’ uguale per tutti ; Crono Saturno non faceva sconti a nessuno , sia che fosse il piu’ umile degli uomini o il piu’ importante di tutti , come un Imperatore del calibro e dell’ importanza storica di Traiano . Lo storico romano del II / III secolo , Cassio Dione Coccieiano , nella sua Storia Romana , ci ha tramandato una notizia ambigua , l’ unico a tramandarla , che puo’ intendersi in modo buono o cattivo : “So anche che aveva un debole per i bambini in tenera eta’ e per il vino , tuttavia se in conseguenza di questi vizi avesse commesso qualche azione indegna , o riprovevole e se ne fosse compiaciuto , sarebbe incorso in qualche accusa ; in ogni caso , pur bevendo vino in grandi quantita’ , rimneva sobrio , e nelle relazioni con i bambini in tenera eta’ non abusava mai di alcuno di loro” .

Non riesco e mi rifiuto di pensare che Traiano possa essere stato accusato di pedofilia , un Imperatore che fece moltissimo per i bimbi italici , orfani e poveri , e che oltre tutto dal matrimonio non ebbe figli , quindi intendo la notizia di Cassio Dione in senso buono ; l’ ultima frase pero’ lascerebbe intendere che la pedofilia fosse una vergognosa consuetudine dell’ epoca . Queste caratteristiche personali però , come accaduto con Cesare e con tanti altri antichi personaggi romani , supponendole vere e non invenzioni degli storici , non vennero usate per compromettere l' immagine di Traiano nel presente e presso i posteri , come era stato per alcuni Imperatori precedenti , come i detestati Caligola , Nerone e Domiziano , indicati come esempio di ogni scelleratezza e immoralita’ . Ma tornando all’ eta’  che avanza , anche per Traiano , sappiamo che il nostro Imperatore sali all’ Impero in eta’ adulta , nel 98 aveva 45 anni ; due guerre estenuanti contro i Daci e l’ ultima contro i Persiani lo avevano certamente fiaccato fisicamente perche’ si trovava in una fase della vita , rapportata a quel tempo , in fase calante e oltre tutto perche’ secondo sempre Cassio Dione , Traiano soffriva da tempo di idropisia : “Edema , cioe’ gonfiore , è un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dell'organismo . Il termine idropisìa , indica l'accumulo del liquido sieroso in una cavità del corpo , solitamente quella peritoneale . L'edema può interessare una zona circoscritta , come per esempio una gamba , oppure può essere generalizzato se si manifesta in tutto l'organismo . In questo caso , prima che l'edema sia clinicamente evidente , devono accumularsi diversi litri di liquido ; per questo motivo l'aumento di peso precede generalmente le altre manifestazioni dell'edema . Quando l'edema interessa tutti i distretti corporei si parla di anasarca”.

Per aggravare la situazione in questo periodo finale della guerra persiana , Traiano fu colpito : “da un colpo apoplettico tanto da rimanere paralizzato in una parte del corpo” , cioe’ da un ictus che forse poco dopo si ripete’ conducendolo alla morte . Questa eta’ che avanza in Traiano , aggravata fisicamente dalla malattia di cui soffriva da tempo : l’ idropisia , forse derivante dall’ eccesso di una vita per il vino e per ultimo dal fatale ictus , si rende ben evidente in alcuni suoi busti marmorei arrivati fino a noi , e in forma un po’ meno evidente anche nelle monete , dove si nota l’ invecchiamento e la trasformazione dei lineamenti del volto , l’ unica parte del corpo che ci e’ giunta in abbondanza .

In foto alcuni busti di Traiano in diverse eta’ , giovane , media e ultima , del suo impero nei quali si vede la trasformazione fisica e altrettanti Sesterzi emessi in periodi diversi tra il 99/100 e il 116/117

 

Traiano , busto in marmo da giovane.JPG

Traianuo , busto in marmo degli ultimi anni.jpg

Traiano , busto del 116-117.jpg

Traiano , RIC428 , Dupondio del 99-100.jpg

Traiano , RIC430 , Sesterzio 99-100.jpg

Traiano , RIC463 , Sesterzio del 110-111.jpg

Traiano , RIC492 , Sestertius del 111.jpg

Traiano , RIC666 , Sesterzio del 116-117.jpg

Traiano , gemma in Sardonice.JPG

  • Mi piace 3

Inviato

Grande ! Bellissimo post!

L'accostamento tra invecchiamento,patologie e iconografia dell'imperatore Traiano e' veramente interessante.

 

  • Grazie 1

Inviato (modificato)

Beh, vino e "idropisia", cioè presenza di edemi (e forse di versamento ascitico): che avesse una cirrosi alcoolica?

Modificato da brischetto

Inviato

Come molti altri era anche un consumatore abituale di teriaca e oppio puro


Inviato (modificato)
7 minuti fa, Telegono1 dice:

Come molti altri era anche un consumatore abituale di teriaca e oppio puro

Salve , dove hai letto di questa abitudine di Traiano ? 

E' buona norma citare anche la fonte .

Modificato da Legio II Italica
  • Mi piace 1

Inviato
Il 2/2/2018 alle 19:18, Legio II Italica dice:

Salve , dove hai letto di questa abitudine di Traiano ? 

E' buona norma citare anche la fonte .

Ricordo di averlo letto sul saggio "Oppio" di Matthias Seefelder 

Purtroppo in questo momento non ho sotto mano il libro per controllare le fonti citate dall'autore... provvederò nei prossimi giorni. 

 

 

 


Inviato (modificato)

Facendo una veloce ricerca sull'argomento mi sono imbattuto in uno studio etnobotanico (scaricabile in pdf) "IL FIORE PERDUTO La cultura del Papaver somniferum nell'area del Mediterraneo" 

Riporto alcuni stralci che mi hanno molto incuriosito...

"Ci è noto che anche il sovradosaggio da oppio venne usato come strumento di omicidio oltre che, come già detto, come mezzo per procurarsi l'eutanasia. Diversi furono gli imperatori che ne fecero quest'ultimo tipo di uso o quello di terapia nella fase agonica: Nerva, Traiano, Adriano, Settimo Severo e Caracalla  (Escohotado, 1997, p.27)."

" Riguardo agli imperatori sappiamo che moltissimi erano consumatori
abituali di oppio puro o sotto forma di teriaca come Cesare, Nerone, Traiano e Antonio Pio. Si dice che Tiberio si trasferì a Capri per avere sempre a
disposizione il miglior oppio dell'impero che li veniva prodotto dai papaveri portati secoli prima dai greci (Escohotado, 1998, p.125). "

" A riprova della facile accessibilità dell'oppio ai romani abbiamo un censo
fiscale dell'anno 312 che ci rivela che vi erano 793 negozi dedicati alla vendita di questo prodotto il cui volume di affari forniva il 15% delle riscossioni tributarie globali. Inoltre gli imperatori impedivano di speculare sul prezzo, che era controllato, ad esempio nell'anno 301 l'editto sui prezzi di Diocleziano fissa a 150 denari il costo del modius castrense di oppio la cui capacità era di 17,5 litri. Era estremamente economico se si pensa che allora un chilo di hascish veniva venduto ad 80 denari  
(Escohotado, 1998, p.131)."

 

L'autore dello studio cita: "Escohotado Antonio, 1992, Para una fenomenologia de las drogas,
Mondadori, Milano" 

"Escohotado Antonio, 1998, Historia General de las Drogas, Alianza
Editorial, S.A., Madrid" 

Sperando che Escohotado Antonio offr le prove circa la veridicità di tali affermazioni, mi rimane una grande curiosità... 

 

Modificato da Telegono1
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  • Grazie 1

Inviato

Salve , grazie per queste precisazioni , probabilmente il filosofo Antonio Escohotado potrebbe avere preso come fonte primaria qualche trattato medico greco dell' antichita' , oppure Plinio , il quale nella sua opera Storia Naturale , nella sezione Botanica piante medicinali , tratta delle virtu' di alcune erbe e fiori . Occorre approfondire l' argomento .


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