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Inviato

Ciao, parzialmente quanto da voi detto mi "consola".

Mi spiego meglio: spesso alle fiere, ma non solo, mi sento sparare prezzi fuori dal mondo, attribuivo questo al fatto che vedendo un ragazzo giovane chiedere informazioni potessero raccontargli quello che volevano. Percarità, me ne intento ancora poco di numismatica, ma per i prezzi correnti basta farsi un giro sulla rete...

Da quanto leggo sopra quindi, è uso comune e non capita solo a me:D. Poi giustamente loro posso fare il prezzo che vogliono, sta all'acquirente comprare o meno, anche se a volte ammetto che ci si sente proprio presi in giro...


Inviato
1 minuto fa, And08 dice:

Ciao, parzialmente quanto da voi detto mi "consola".

Mi spiego meglio: spesso alle fiere, ma non solo, mi sento sparare prezzi fuori dal mondo, attribuivo questo al fatto che vedendo un ragazzo giovane chiedere informazioni potessero raccontargli quello che volevano. Percarità, me ne intento ancora poco di numismatica, ma per i prezzi correnti basta farsi un giro sulla rete...

Da quanto leggo sopra quindi, è uso comune e non capita solo a me:D. Poi giustamente loro posso fare il prezzo che vogliono, sta all'acquirente comprare o meno, anche se a volte ammetto che ci si sente proprio presi in giro...

Non vi sono solo le fiere, ci sono molti altri "metodi" legali (sempre) alternativi. Le fiere lasciamole ai commercianti e ai curiosi.


  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

ed eccomi qua a sostenere la tesi della truffa, chi riesce a vendere a 1000 una cosa che vale 10 facendo credere che valga quella cifra non è un ottimo commerciante, ma un truffatore:

Art. 640 Codice Penale. Truffa

....La truffa è il tipico delitto fraudolento contro il patrimonio, è la frode per eccellenza. La peculiarità del delitto in parola consiste nell’inganno da parte del truffatore con il quale una persona viene indotta a compiere un atto che può essere sia positivo che negativo, da tale comportamento si ha una diminuzione del patrimonio della “vittima”, con profitto di chi agisce o dell’agente....

....

La fattispecie oggettiva della truffa consta di diversi elementi:

1) comportamento del reo, che il codice designa con l’espressione “artifizi o raggiri”;

2) la causazione dell’errore, che deve dare origine ad una disposizione patrimoniale;

3) un danno patrimoniale che deriva dall’inganno con ingiusto profitto per l’agente.

....

Si parla appunto di inganno, un conto è se dico: " ho una 100 lire 1980 circolata, comune: se la vuoi io non la vendo a meno di 100 euro, vai altrove che la trovi a meno di 1 euro" ed un'altro è dire: "vendo rarissima e preziosissima 100 lire del 1980".

chi non dice nulla ma mette solo un cartellino con prezzo esagerato non sta truffando, ma quando uno chiede il perchè di tale prezzo... a seconda della risposta la vendita può diventare truffa.

Attenzione a tutti i furbacchioni di non incappare in un collezionista che sia anche avvocato ;)

saluti

P.S.: è vero che qui sto prendendo i casi estremi, ma è anche vero che non se ne può più di tutti questi pseudo-collezionisti che fanno i "commercianti-amatoriali" (e sono rimasto educato con le definizioni!)

Modificato da rintintin
  • Mi piace 2

Inviato (modificato)
Il 24/2/2018 alle 12:21, And08 dice:

Da quanto leggo sopra quindi, è uso comune e non capita solo a me:D. Poi giustamente loro posso fare il prezzo che vogliono, sta all'acquirente comprare o meno, anche se a volte ammetto che ci si sente proprio presi in giro...

Capita addirittura chi s'informa preventivamente sulla consapevolezza dell'acquirente, in modo da andare subito al dunque: se è un numismatico si fa il prezzo serio, magari gonfiato ma sull'accettabile, se è il pollo si spara la cifra assurda e si abbellisce la confezione. Bisogna essere raggiratori professionali.

Modificato da ART

Inviato (modificato)

Purtroppo e dico purtroppo,

l'andazzo generale è quello di "il mondo è dei furbi"

io credo che se le caratteristiche di un oggetto sono quelle dichiarate,

non si commetta nessun reato a venderlo ad un prezzo arbitrario.

Credo che l'unica soluzione sia "isolare" le persone poco serie,

quando vedono che non vendono si sveglieranno.

In ogni caso prima di comprare qualunque cosa è buona norma

verificare in giro altri prezzi.

Sto riportando la mia esperienza di vita in un campo che praticamente non conosco,

ma credo che sia un fenomeno comune a quasi tutte le realtà commerciali

 

Modificato da Yak
  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, Yak dice:

Purtroppo e dico purtroppo,

l'andazzo generale è quello di "il mondo è dei furbi"

io credo che se le caratteristiche di un oggetto sono quelle dichiarate,

non si commetta nessun reato a venderlo ad un prezzo arbitrario.

Credo che l'unica soluzione sia "isolare" le persone poco serie,

quando vedono che non vendono si sveglieranno.

In ogni caso prima di comprare qualunque cosa è buona norma

verificare in giro altri prezzi.

Sto riportando la mia esperienza di vita in un campo che praticamente non conosco,

ma credo che sia un fenomeno comune a quasi tutte le realtà commerciali

 

D'accordissimo, questo è un perfetto vademecum. Isolarli, se vogliono capire bene altrimenti "affari loro".


Inviato

Rispetto la tua opinione ma non la capisco... è normale che ci siano degli stessi pezzi a prezzi diversi, ed è proprio questo il bello:trovare un bel pezzo ad un prezzo conveniente


Inviato

Fatti:
Non c'è nessun reato a (tentare di) vendere un oggetto al prezzo che si vuole, a patto che la descrizione dell'oggetto sia corretta in termini oggettivi, quali caratteristiche, dimensioni, peso, composizione, datazione etc.... e lo sia anche in termini meno oggettivi, nel caso specifico della numismatica, rarità e conservazione. Questo è il libero mercato. Se il prezzo è alto l'oggetto non si venderà e di conseguenza il venditore dovrà abbassare il prezzo, altrimenti, nella stragrande maggioranza dei casi, se lo terrà a meno che non capiti il famoso "pollo".
 

Considerazioni: 
1: il commerciante che fa prezzi spropositati si farà presto la nomea in tal senso, ad esempio ci sono negozi ebay che evito da anni anche se hanno ottimo materiale perchè so benissimo che è inutile avvicinarcisi, a meno che non si desideri un oggetto al punto di non badare al prezzo e ciò capita più spesso di quanto si immagini.
2: Essere ogni tanto il famoso "pollo" di cui sopra e pagare 100 euro una moneta da 50 non è affatto un male, è un bene se si fa tesoro dell'esperienza e si cresce ma ciò non può avvenire solo buttando i soldi, bisogna studiare. Una volta c'erano solo i cataloghi-prezziari, i listini a prezzo fisso dei commercianti e i cataloghi d'asta, ora grazie al web c'è tutto questo e molto di più, rapidamente accessibile. Chi non studia e non si informa merita di essere il "pollo" di turno. 
3: Riguardo al titolo di questa discussione, ripeto ciò che ho scritto settimane fa, le "cose che allontanano" dalla numismatica sono ben altre....
 

Buon collezionismo a tutti.

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  • Grazie 1
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  • 1 mese dopo...
Inviato
Fatti:
Non c'è nessun reato a (tentare di) vendere un oggetto al prezzo che si vuole, a patto che la descrizione dell'oggetto sia corretta in termini oggettivi, quali caratteristiche, dimensioni, peso, composizione, datazione etc.... e lo sia anche in termini meno oggettivi, nel caso specifico della numismatica, rarità e conservazione. Questo è il libero mercato. Se il prezzo è alto l'oggetto non si venderà e di conseguenza il venditore dovrà abbassare il prezzo, altrimenti, nella stragrande maggioranza dei casi, se lo terrà a meno che non capiti il famoso "pollo".
 
Considerazioni: 
1: il commerciante che fa prezzi spropositati si farà presto la nomea in tal senso, ad esempio ci sono negozi ebay che evito da anni anche se hanno ottimo materiale perchè so benissimo che è inutile avvicinarcisi, a meno che non si desideri un oggetto al punto di non badare al prezzo e ciò capita più spesso di quanto si immagini.
2: Essere ogni tanto il famoso "pollo" di cui sopra e pagare 100 euro una moneta da 50 non è affatto un male, è un bene se si fa tesoro dell'esperienza e si cresce ma ciò non può avvenire solo buttando i soldi, bisogna studiare. Una volta c'erano solo i cataloghi-prezziari, i listini a prezzo fisso dei commercianti e i cataloghi d'asta, ora grazie al web c'è tutto questo e molto di più, rapidamente accessibile. Chi non studia e non si informa merita di essere il "pollo" di turno. 
3: Riguardo al titolo di questa discussione, ripeto ciò che ho scritto settimane fa, le "cose che allontanano" dalla numismatica sono ben altre....
 
Buon collezionismo a tutti.

[emoji23]

Inviato
Cita

 

Commercio numismatico in Italia ?

Una critica passata inosservata , apparentemente , è quella scritta  nella presentazione del catalogo NAC- CRIPPA, dove con tranquillità si giudica la qualità dei commercianti italici.

Contenti loro....

 

@luigi78

Gentilmente puoi postare qui una immagine di questa pagina di presentazione così possiamo leggere tutti?

Grazie.

Saluti

Simone


Supporter
Inviato

Guarda il catalogo è scaricabile in PDF, la pagina è quella, se qualcuno può posti la pagina altrimenti stasera la posto io.

  • Mi piace 2

Inviato
14 minuti fa, luigi78 dice:

Guarda il catalogo è scaricabile in PDF, la pagina è quella, se qualcuno può posti la pagina altrimenti stasera la posto io.

Mi interesserebbe molto leggerla questa pagina anche perché  tra l'altro non ho neanche ricevuto il catalogo, saranno le poste ...peccato perché sono un buon cliente ...basta anche una foto 


Inviato

Grazie @luigi78

L'ho trovata:

"Prefazione all’Importante Collezione di Monete di Genova

Per la Numismatica Ars Classica e per la NAC Numismatica SpA è un grande onore poter presentare questa bellissima collezione di monete di Genova per diverse ragioni. 

Prima di tutto perché è una delle raccolte più complete e curate di questa zecca ad essere offerta in asta pubblica negli ultimi trenta anni, ma anche in virtù della collaborazione con la Crippa Numismatica e in particolare con Paolo Crippa.

La Crippa Numismatica è l’ultima ditta attiva delle quattro che formarono la mitica Montenapoleone Aste. All’inizio degli anni ottanti i quattro più importanti commercianti italiani decisero di associarsi per dare vita a una casa d’asta che potesse porsi come punto di riferimento per il mercato italiano. I fondatori erano gli eredi delle due più importanti famiglie di numismatici italiani, Marco Ratto e Livio Santamaria e due numismatici, che pur non avendo alle spalle una tradizione familiare consolidata si erano affermati nel panorama nazionale e internazionale, Giuseppe de Falco e Carlo Crippa.

La storia di Carlo Crippa per chi non la conoscesse merita di essere raccontata.

Carlo era entrato giovanissimo nella ditta di Mario e Marco Ratto, con una mansione diversa da quella di numismatico, ma nel corso di pochissimi anni si era fatto notare per la sua brillante intelligenza e intraprendenza ed era quindi stato “promosso” nella ditta numismatica.

All’interno della ditta Ratto era quindi diventato un prezioso e ascoltato collaboratore prima di spiccare il volo e aprire un proprio studio numismatico nel 1962.

Carlo alla brillante attività commerciale ha affiancato un’imponente e significativa produzione scientifica che, con la collaborazione della figlia Silvana, è culminata nella pubblicazione dei quattro volumi di “Le monete di Milano”, che oggi rappresenta non solo l’opera fondamentale per lo studio e la classificazione della produzione monetale di questa zecca, ma anche un vero e proprio saggio su undici secoli di storia milanese rivisitati attraverso le monete.

Paolo Crippa è il degno erede di suo padre e ha raccolto il testimone continuando la tradizione familiare con la stessa passione, competenza e soprattutto con un’etica commerciale che, spiace dirlo, oggi nel panorama italiano è diventata qualità rara.

Il collezionista che ha formato questa bella raccolta di monete della zecca di Genova ha deciso di rimanere anonimo, ma, come sempre avviene, le monete parlano per lui: la competenza e lo scrupolo con cui ha curato la raccolta sono evidenti e ci fanno capire che ci troviamo di fronte a un vero numismatico, che ha dedicato alla formazione di questo nucleo passione, competenza e sensibile gusto estetico.

Collezionisti così competenti e sistematici sono purtroppo ormai sempre più rari; d’altronde, lo studio e la dedizione che una vera collezione richiedono, sono sempre meno conciliabili con i tempi della società moderna e purtroppo internet, con la mole d’informazioni immediatamente accessibile ma inevitabilmente incompleta, non aiuta la formazione di una nuova generazione di collezionisti che non dovrebbe dimenticare l’importanza delle pubblicazioni stampate.

Il nostro collezionista ha acquistato non solo le monete evidentemente rare e importanti, ma ha avuto la competenza di scovare anche quelle più oscure e quando si è presentata l’occasione non si è lasciato sfuggire l’opportunità di acquisire le monete chiave della serie genovese.

Il risultato è un gruppo di monete straordinario che ripercorre quasi settecento anni di storia genovese.

Proprio per la sua completezza abbiamo deciso di illustrare quasi tutte le monete e di ridurre al minimo i lotti multipli, sicuri che questo catalogo diverrà negli anni a venire non solo una fonte d’informazione utile per collezionisti e commercianti, ma anche e soprattutto un punto di riferimento per chi vorrà cimentarsi nel collezionare le monete di questa zecca.

Le monete degne di nota sarebbero moltissime, ma per ragione di spazio ci limiteremo solo a menzionare le più significative.

La collezione inizia con le primissime monete in oro emesse da Genova, prima zecca medioevale italiana a riprendere la coniazione aurea sospesa dalla riforma di Carlo Magno.

Il primo periodo (1139-1339) si conclude con i due rarissimi e splendidi genovini dei Governi Guelfo e Ghibellino, che si sono succeduti nei travagliati anni della prima metà del trecento.

Nel secondo periodo dei dogi a vita e delle dominazioni straniere (1339-1528) spiccano il genovino del doge XXIII Raffaele Adorno, estremamente raro e in conservazione eccezionale, il genovino del re di Francia Carlo VII e il genovino di Paolo di Campofregoso, praticamente fior di conio. Estremamente rari sono anche i genovini di Prospero Adorno, governatore con 12 capitani, e di Agostino Adorno che si intrecciano alle belle monete delle dominazioni milanesi dei duchi Visconti e Sforza. Nell’ultima parte di questo periodo spicca la serie delle monete emesse da Luigi XII tra cui l’eccezionalmente raro genovino.

L’ultimo periodo dei dogi biennali e governatori della Repubblica (1528-1797) è quello quantitativamente più consistente della collezione e in esso troviamo la moneta più rara e interessante dell’intera collezione: l’eccezionale zecchino, primo della serie d’imitazione veneziana che comprende anche i ducatoni e i testoni “della Benedizione”.

Degni di menzione sono anche la serie dei multipli di scudo con il castello e quella dei multipli con la Madonna sulle nubi in oro e in argento, tra cui non può passare inosservato lo straordinario 5 doppie 1641 e il rarissimo due doppie 1668.

Nella metà del XVII secolo va segnalata la serie completa dei reali con San Giorgio con il rarissimo e straordinariamente ben conservato esemplare da due reali. La serie decimale è impreziosita da un 50 lire 1760 e un 25 lire 1758, entrambi in superbo stato di conservazione, e da un 12 lire 1798, probabilmente tra i più belli esemplari conosciuti.

Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura di questo catalogo sperando che la sua consultazione vi dia lo stesso piacere che abbiamo provato nel realizzarlo.

Buon divertimento."

NAC107.pdf


Supporter
Inviato

"Un'etica commerciale che, spiace dirlo, oggi nel panorama commerciale italiano è diventata qualità rara"

Un trafiletto leggero leggero:D


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