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Inviato (modificato)

I dati archeologici e le fonti letterarie documentano come nelle città vesuviane e in tanti altri centri dell'impero romano,ci fosse una notevole produzione e consumo di oggetti in vetro. 
In molti musei è possibile osservare la straordinaria quantità e varietà di questi manufatti, solitamente esposti perché se ne ammirino la forma, il colore, la decorazione.

L'impressionante progressiva diffusione degli oggetti in vetro dipese, in realtà, da una profonda innovazione tecnologica legata a precise indagini sperimentali e, in non pochi casi, a un approfondimento teorico sulla composizione della materia e la sua funzionalità scientifica. 
La tecnica della soffiatura e l'attenzione prestata dai filosofi antichi alla spiegazione della composizione ultima della materia favorirono uno straordinario incontro tra arte e scienza, tra la destrezza dell'artigiano e l'ingegno del filosofo.
CI sono voci secondo le quali nell'antica Roma sotto l'imperatore Tiberio (14-37 d.C) fosse stato trovato il modo di produrre vetro elastico e infrangibile. 
Questa straordinaria invenzione era conosciuta come "vitrum flexile", come riportano gli storici dell'epoca Plinio e Petronio. 
Secondo Plinio si trattava di un vero e proprio vetro elastico, secondo Petronio invece si trattava semplicemente di un vetro infrangibile.
Come narra la storia, o la leggenda, un abile artigiano si sarebbe presentato alla corte dell'imperatore Tiberio, portando con sé un vaso.
Scagliato a terra l'oggetto, questo non si ruppe. 
E non solo: con un paio di colpi di martello rimise a posto l'oggetto, eliminando le deformazioni dovute alla caduta. Naturalmente l'uomo si aspettava un premio da questa prodigiosa invenzione.
Per tutta risposta Tiberio si accertò che nessun'altro all'infuori di lui sapesse della sua invenzione, dopodiché lo fece decapitare e distruggere la sua officina, condannato a morte, si portò dietro il segreto della sua invenzione, che rischiava, secondo l’imperatore, di far crollare il valore di metalli preziosi come l’oro e l’argento.
È difficile dire cosa fosse realmente questo materiale, se un vetro vero e proprio o qualche altro materiale trasparente, prodotto con gomme o resine, o una plastica non si hanno molte altre informazioni in merito.

FONTI : http://www.vanillamagazine.it/il-vetro-infrangibile-e-un-invenzione-perduta-dell-impero-romano/

vetro_romano_5.jpg

Modificato da Polluce
  • Grazie 1

Inviato

Ciao e grazie per l' interessante post , ma spiega tutto molto bene la fonte che hai citato . Se la storia fosse vera , con molti dubbi , si sara' trattato di vetro infrangibile che un vetraio dell' epoca , giocando al piccolo chimico , avrebbe casualmente scoperto che mischiando alcune sostanze si otteneva del vetro resistente agli urti . 

  • Grazie 1

Inviato
2 minuti fa, Legio II Italica dice:

Ciao e grazie per l' interessante post , ma spiega tutto molto bene la fonte che hai citato . Se la storia fosse vera , con molti dubbi , si sara' trattato di vetro infrangibile che un vetraio dell' epoca , giocando al piccolo chimico , avrebbe casualmente scoperto che mischiando alcune sostanze si otteneva del vetro resistente agli urti . 

Ciao legio e grazie come sempre per i tuoi interventi,trovo anche interessante il fatto,se la storia fosse vera che per proteggere il valore dei metalli preziosi si sia cercato di eliminare il tutto,lessi qualche anno fa dell eliminazione di uno scienziato che aveva inventato una macchina  alimentata ad acqua,l'uccisione di questo personaggio si pensa sia avvenuta per proteggere il grande business petrolifero che questa invenzione avrebbe potuto minacciare,oggi come ieri avvenimenti che si ripetono,nascondere un invenzione rivoluzionaria.

http://www.noimotori.it/la-storia-stan-meyer-linventore-del-motore-ad-acqua-morto-circostanze-misteriose/


Inviato (modificato)

Certamente la seconda storia che lega l' alimentazione ad acqua di un motore , in sostituzione al petrolio , trova piu' attinenza rispetto all' altra storia che Tiberio avrebbe fatto sparire l' inventore del "Vitrum Flexile" e il suo laboratorio per timore di una svalutazione del valore di metalli preziosi come l’ oro e l’ argento , mi sembra uno strano legame tra materiali cosi' diversi.

Sarebbe stata piu' comprensibile , perche' piu' attinente , una reazione cosi drastica di Tiberio , per fare un esempio , perche' metallo gia' conosciuto e utilizzato da Augusto per le monete bronzee , nei confronti del metallurgista scopritore molti secoli prima della lega dell' Oricalco e cosi' simile per colore all' oro .

Per questi motivi penso che la storia del vetro potrebbe anche essere attendibile , ma non riguardo alla reazione di Tiberio , rispetto al quale alla sua epoca se ne dicevano di cotte e di crude .

 

Modificato da Legio II Italica
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Inviato

Secondo me la storiella e' da intendere come una parabola a sfondo economico,a difesa di un consumismo ante litteram,nella fattispecie quello legato alla produzione vitraria , in quel periodo fiorente e ben attestato a tutti I livelli della societa' Romana, in tutto l'impero ed oltre.

La creazione di un vetro infrangibile avrebbe significato il crollo di tutto un tessuto economico molto importante per l'economia romana,quindi si penso' bene di evitare una crisi economica eliminando l' "inventore".

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Inviato
8 minuti fa, adelchi dice:

La creazione di un vetro infrangibile avrebbe significato il crollo di tutto un tessuto economico molto importante per l'economia romana,quindi si penso' bene di evitare una crisi economica eliminando l' "inventore"

Esatto adelchi,proprio cio che volevo intendere con il mio collegamento al fatto piu moderno..


Inviato
3 ore fa, ciosky68 dice:

Essendo del campo escludo si tratti di miscela polimera. 

Roberto

Buona sera a tutti Ciao Roberto, non so bene cosa sia un polimero ma credo che non sia così inverosimile una resina o una miscela di resine indurita con un catalizzatore naturale, la vera scoperta sarebbe stata proprio quest'ultimo visto che la resina di un albero qualsiasi si indurisce in natura ma necessità di tempi molto lunghi, qualsiasi bambino curioso (ovviamente dei nostri tempi) ha avuto modo di giocare con la resina di ciliegio colata dal tronco e di notarne i vari stadi di durezza,da semiliquido a vetroso, a seconda che si trattasse di resina fresca o vecchia.


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