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Flussi migratori nell’antichita’


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Argomento attuale che riguarda in questi ultimi anni l’ Europa e in particolare l’ Italia , ma che non e’ un evento eccezionale della nostra epoca ; rimanendo solo in ambito europeo , che e’ quello che piu’ ci interessa e ritenendolo , forse e a torto , per noi un evento nuovo ed inaspettato , si rivela invece essere stato una consuetudine storica dei popoli europei , specialmente di quelli del nord est del continente . Il fattore inaspettato dei moderni migranti non va riferito quindi al fatto in se stesso , bensi’ va ricondotto solo alla diversa provenienza dei nuovi popoli che migrano , i quali per vari motivi , piu’ o meno gravi , cercano di stabilirsi in Europa provenienti per lo piu’ dall’ Africa e dall’ area asiatica europea . Fatta questa breve e concisa premessa che vorrei non innescasse commenti fuorvianti , ma che ho ritenuto inevitabile introdurre , torno all’ argomento del post .

Considerando il numero elevato dei flussi migratori dell’ antichita’ relativi all’ ultimo periodo dell’ Impero Romano ed oltre , e trattandosi inoltre di numerosi e vari popoli , sarebbe troppo lungo e non facile tracciarli tutti in un unico argomento che renderebbe il post troppo lungo e pesante a leggere ancor piu' di quanto gia' non sia ; limitero’ quindi la ricerca ad un solo popolo germanico apparso prepotentemente , ma gia’ da tempo conosciuto , nel VI secolo : il Longobardo , un popolo forse troppo accusato nei testi antichi di barbarie e crudelta’ , certamente in parte vere essendo un popolo invasore , ma che poi seppe in poco tempo adattarsi alla civilta’ latina acquisendone in gran parte : lingua , usi , costumi e religione ; Paolo Diacono , il monaco Longobardo che scrisse una storia del suo popolo e che tra altro ci fornisce informazioni circa la sua gente : “Furono chiamati così [...] in un secondo tempo per la lunghezza della barba mai toccata dal rasoio . Infatti nella loro lingua lang significa lunga e bart barba” ; Paolo Diacono scrisse questa opera in Latino nel monastero di Montecassino , inoltre le leggi emanate dai Re Longobardi tra il VII e l’ VIII secolo furono anch’ esse scritte in Latino , quindi cio’ dimostra che i Longobardi in due sole generazioni si erano perfettamente integrati in Italia e questo pare dimostrato ancora da due passi di Paolo Diacono quando parla della loro presenza in Italia : “C' era questo di meraviglioso nel regno dei Longobardi : non c' erano violenze , non si tramavano insidie ; nessuno opprimeva gli altri ingiustamente , nessuno depredava ; non c' erano furti , non c' erano rapine ; ognuno andava dove voleva , sicuro e senza alcun timore” e ancora a proposito delle qualita’ umane del Re Liutprando : “fu uomo di molta saggezza , accorto nel consiglio , di grande pietà e amante della pace , fortissimo in guerra , clemente verso i colpevoli , casto , virtuoso , instancabile nel pregare , largo nelle elemosine , ignaro sì di lettere ma degno di essere paragonato ai filosofi , padre della nazione , accrescitore delle leggi” .

Stando a Paolo Diacono pare che l’ Italia , o almeno quella parte dominata dai Longobardi grazie alla lungimiranza politica di alcuni Re longobardi , attraversasse un periodo , se non proprio di pace a causa delle continue guerre tra Longobardi e Bizantini , almeno di equita’ , di concordia sociale tra i due popoli e di rinascita di una certa prosperita’ economica .

Prima di proseguire con alcune e brevi notizie storiche sui Longobardi vediamo chi erano e da dove provenivano questi invasori .

La provenienza dei Longobardi piu’ accreditata , li da originari della penisola scandinava o delle isole che si trovano tra questa e la prospiciente Danimarca , di cui una chiamata Scoringia , e sappiamo che il loro nome originario era quello di : Winnili ; da qui si trasferirono stabilmente , almeno fino al tramonto del V secolo e primi del VI , in cerca di terre migliori , in Germania lungo il percorso inferiore del fiume Elba , prima di iniziare , quando vennero in contatto con gli Unni , la lunga migrazione che li portera’ fino in Italia .

Le prime notizie documentate storiche sui Longobardi risalgono a Velleio Patercolo , il quale nella sua opera : Storia di Roma , nel Libro II , Tomo CVI , in occasione dell’ invasione della Germania da parte di Tiberio , al punto II , cita i vinti Lang(o)bardi come : “gente addirittura piu’ feroce della ferocia germanica” il che fa supporre che i Longobardi gia’ si sapesse non essere stati originari della Germania .

Dopo Patercolo , altre notizie sui Longobardi provengono da Strabone , Geografo e Storico greco , il quale conferma che questi vivevano sulle rive dell’ Elba quando vennero per la prima volta in contatto con i Romani sotto Augusto e Tiberio : “……e al presente questi ultimi (i Longobardi) sono stati scacciati dal territorio posto sul lato estremo del fiume (in prossimita’ della foce) . E’ caratteristica comune di tutti i popoli di questa parte del mondo che essi si spostino con estrema facilita’ a causa della scarsezza dei mezzi di sussistenza , perche’ essi non coltivano il suolo e neanche fanno provvista di cibo , vivono in piccole capanne che sono solo abitazioni temporanee ; traggono sostentamento per la massima parte dai loro greggi , in tal modo essi caricano le loro masserie sui carri e con le loro bestie si dirigono ovunque ritengono sia meglio andare” .

Infine rimanendo in ambito romano , Tacito nomina anch’ egli i Longobardi dicendo che erano : “celebri per la scarsita’ numerica e che circondati da innumerevoli e potenti tribu’ , ci vengono consegnati non da uno stato di sottomissione , ma attraverso una lunga serie di sfide e battaglie campali”.

Lasciando in Germania i Longobardi , arriviamo ora al tempo di un’ altra grande migrazione storica di un popolo , quella degli Unni , che dalla probabile Siberia meridionale si diressero verso l’ Ovest europeo , questo spostamento degli Unni , dalle conseguenze devastanti , provoco’ un effetto domino nei confronti delle varie tribu’ germaniche ; i Longobardi lasciarono la Germania del Nord , dove erano rimasti per almeno cinque secoli e iniziarono la migrazione che li portera’ fino in Italia ; non e’ noto se raggiungere l’ Italia fosse una meta prestabilita , fatto sta che partendo dalla zona del basso Elba , attraversando la Boemia e la Moravia  , arrivarono in Pannonia , dove forse rimasero per un po’ tempo , quindi si spostarono nel Norico ormai quasi in vista dell’ Italia dove penetrarono attraverso la Valle dell’ Isonzo , che da sempre era stato il punto debole delle Alpi e quindi dell’ Italia dove in quel tempo dominavano i Bizantini .

La resistenza bizantina fu facilmente annullata perche’ all' epoca la consistenza numerica della popolazione civile e militare era molto diminuita a causa delle devastazioni seguite ai tremendi anni della Guerra gotica ; inoltre i Bizantini dopo la resa di Teia e dei Goti superstiti , avevano ritirato le migliori truppe e i migliori comandanti dall' Italia perché combatterono contemporaneamente anche contro Avari e Persiani , quindi non si impegnarono in battaglie campali in Italia , ma si difesero solo nelle grandi città fortificate . Anche gli Ostrogoti che erano rimasti nel nors est dell’ Italia , proprio dove penetrarono i Longobardi , non opposero strenua resistenza , vista l’ alternativa tra cadere in mano ai Longobardi , Germani come loro o restare in quelle dei Bizantini , la scelta si presume fu facile a prendere .

La prima Città italica a cadere nelle mani di Alboino , il primo Re longobardo d’ Italia , fu Forum Iulii , l’ attuale Cividale del Friuli ,  poi presero una dopo l’ altra Aquileia , Vicenza , Verona , Brescia e quasi tutte le altre città dell' Italia nordorientale . Nel settembre del 569 si arresero Milano e poi Lucca e nel 572 , dopo tre anni di assedio , cadde anche Pavia , che diventera' poi con Alboino la capitale italiana dei Longobardi . Negli anni successivi i Longobardi proseguirono la loro conquista discendendo la penisola fino all' Italia centrale e meridionale , dove i Longobardi Faroaldo e Zottone , forse con l' accordo di Bisanzio , percorrendo gli Appennini conquistarono Spoleto e Benevento , dove crearono i due famosi ducati . I Bizantini conservarono solo alcune zone costiere dell' Italia continentale : l' Esarcato , cioe’ la Romagna con capitale Ravenna , la Pentapoli comprendente i territori costieri di cinque città : Ancona , Pesrao , Fano , Senigallia e Rimini , e gran parte del Lazio , inclusa Roma , e parte dell' Italia meridionale con le Città della costa campana , Salerno esclusa , la Puglia e la Calabria .

Qui termino il post della migrazione del popolo dei Longobardi in quanto andando oltre mi immetterei nella storia della loro permanenza in Italia che esulerebbe dall' argomento del post ; aggiungo solo un interessante pensiero circa l’ occupazione dei Longobardi in Italia , concetto espresso da due grandi personalita’ della cultura italiana : Indro Montanelli e Roberto Gervaso , i quali nel libro : “L’ Italia dei secoli bui” , cosi’ scrivono quando trattano il periodo conclusivo dell’ occupazione longobarda in Italia :

“Così finì l’ Italia longobarda , e nessuno può dire se fu , per il nostro Paese , una fortuna o una disgrazia . Alboino e i suoi successori erano stati degli scomodi padroni , più scomodi di Teodorico , finché erano rimasti dei barbari accampati su un territorio di conquista . Ma oramai si stavano assimilando all’ Italia e avrebbero potuto trasformarla in una Nazione , come i Franchi stavano facendo in Francia . Ma in Francia non c’ era il Papa . In Italia , sì”

Chi volesse invece approfondire la cultura longobarda per quello che riguarda la monetazione longobarda in Italia , consiglio la lettura di questo interessante link : http://roth37.it/COINS/Longo/monetazione.html

Seguono alcune foto con spiegazioni all' interno delle stesse : 

Paolo Diacono rappresentato in manoscritto medievale .jpg

 

Longobardi , percorso della migrazione dalla Scandinavia all' Italia.jpg

Longobardi , massima espansione in Italia nell' VIII secolo.png

Longobardi , umbone di scudo , Museo Archeologico di Bergamo.jpg

Longobardi , croce di Agilulfo , Museo del Duomo , Monza.jpg

Longobardi , fibula finemente lavorata.jpg

Longobardi , Tremisse d' oro di Liutprando .jpg

Longobardi stanziati lungo il fiume Elba.jpg

Modificato da Legio II Italica
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Inviato

In estrema sintesi la vera rivoluzione perpetrata dai Longobardi fu quella , al contrario dei Goti,di snobbare completamente qualsiasi tipo di legittimazione da parte dei "Romani ",sia politica che culturale.Essi ,almeno nel primo periodo,si limitarono a conquistare e sfruttare I territori caduti sotto il loro dominio,senza rapportarsi in alcun modo ne con le popolazioni autoctone ne con Ia classe dirigente preesistente ,si tratto' quindi di una vera e propria cesura con il passato.

  • Grazie 1

Inviato
4 ore fa, adelchi dice:

..............................................................................................................Essi ,almeno nel primo periodo,si limitarono a conquistare e sfruttare I territori caduti sotto il loro dominio,senza rapportarsi in alcun modo ne con le popolazioni autoctone ne con Ia classe dirigente preesistente ...........................

 direi che è quello che succede adesso, sintomo che ci siamo arresi.


Inviato (modificato)
12 ore fa, adelchi dice:

In estrema sintesi la vera rivoluzione perpetrata dai Longobardi fu quella , al contrario dei Goti,di snobbare completamente qualsiasi tipo di legittimazione da parte dei "Romani ",sia politica che culturale.Essi ,almeno nel primo periodo,si limitarono a conquistare e sfruttare I territori caduti sotto il loro dominio,senza rapportarsi in alcun modo ne con le popolazioni autoctone ne con Ia classe dirigente preesistente ,si tratto' quindi di una vera e propria cesura con il passato.

Ciao @adelchie grazie del tuo intervento ; a "difesa" dei Longobardi occorre notare che l' Italia all' arrivo dei Longobardi era veramente stremata a causa delle precedenti , sanguinose e recenti guere gotiche tra Goti e Bizantini , che a dire di Procopio , desolarono materialmente ed anagraficamente l' Italia ; Roma stessa , la vecchia metropoli dell' Impero , in quel periodo pare essere stata abitata da poche migliaia di persone oltre alla guarnigione bizantina , che deteneva una parvenza di governo cittadino . Quindi e' chiaro che in questa situazione di estrema miseria i Longobardi non fecero altro che il loro mestiere di invasori , si impossessaro con violenza del territorio italiano senza badare troppo ad intavolare trattative con i vecchi e sparuti abitanti latini . Dopo questo primo periodo di violenze , a sentire Paolo Diacono , i Longobardi iniziarono a rivolgersi con ammirazione verso la cultura latina e ad assimilarla totalmente , tanto che , nonostante il ripetersi delle guerre contro i Bizantini , l' Italia longobarda attraverso' un periodo abbastanza felice .

Modificato da Legio II Italica
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Inviato

Resta da dire che, probabilmente, nel corso del tempo, i Longobardi avrebbero potuto costruire un Regno d'Italia indipendente e anticipare di qualche secolo l'Unità, se non fossero stati sconfitti e invasi dai Franchi.....


Inviato (modificato)
1 ora fa, Saturno dice:

Resta da dire che, probabilmente, nel corso del tempo, i Longobardi avrebbero potuto costruire un Regno d'Italia indipendente e anticipare di qualche secolo l'Unità, se non fossero stati sconfitti e invasi dai Franchi.....

Chiamati in Italia dal .........? Stefano II

P.S. Seconda occasione persa di unita' nazionale dopo quella tentata da Teodorico

Modificato da Legio II Italica
P.S.

Inviato
31 minuti fa, Legio II Italica dice:

Chiamati in Italia dal .........? Stefano II

P.S. Seconda occasione persa di unita' nazionale dopo quella tentata da Teodorico

Beh, magari, con un pò di fortuna, avrebbero potuto vincere la guerra e calmare il Papa....


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