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Inviato (modificato)

Questa mattina, aprendo il mio  portamonete, ho notato due monetine luccicanti, intonse oserei dire  perfette, probabilmente erano appena “uscite” da un rotolino: 10 centesimi ed un euro. Niente di più comune. Sicuramente nel mio portamonete ci sono finite per caso, come resto di qualche spesuccia e, chissà, magari dopo essere passate in qualche altra tasca. Arrivo al dunque... Mentre ammiravo la lucentezza, il lustro, la freschezza  di queste due “insignificanti” monetine, ho fatto una riflessione:  se dovessi mettere in un cassetto  queste due comunissime monete, tra 100 anni un perito le chiuderebbe FDC? Penso di sì. Quindi mi chiedo: FDC per definizione non è uno stato di conservazione tipico di monete non circolate? Chi ci dice che molti degli FDC del Regno, della Repubblica o di qualsiasi altro periodo non abbiano, anche se poco, circolato? Questo è un picccolo spunto per aprire una discussione, voi che ne pensate?

Modificato da TONDELLO

Inviato

Questione molto discussa ma se non cambiano le gradazioni italiane rimarrà sempre così,controversa. Fior di conio cioè il meglio della coniazione quelle che dovrebbero andare nelle confezioni divisionali quindi già superiori a quelle fdc per la circolazioni e già troviamo due tipi di FDC,poi ci sono quelle tenute male ma mai circolate che presentano graffietti,corrosioni e altro,altro tipo di FDC ed infine (fine davvero?)quelle da te postate che magari hanno passato solo due o tre mani rimanendo con il lustro intatto al 90% e con altri leggerissimi difetti. Per questo un FDC con punti non sarebbe male, FDC15 - FDC30 - FDC45 per esempio,che secondo me sarebbe più giusto e bello del qFDC FDC +  o FDC eccezionale che a parte il primo quasi nessuno usa. Resta tutto in mano a chi può..........


Inviato (modificato)

Succede anche a me spesso di tenere da parte il resto FDC che mi danno in posta, appena srotolate, per poi dopo giorni infilarle nella macchinetta del caffè. 

Sono dispiaciuto per chi segue questa monetazione (Euro) ma ho deciso di inseguire altre monete.

Concordo sul fatto che molte arrivino da monete in circolazione (Regno, Repubblica, Mondiali, ect)

Roberto

Modificato da ciosky68

Inviato (modificato)

Fdc è semplicemente il massimo stato di conservazione quindi una moneta per essere tale deve avere i giusti requisiti e cioè rilievi e fondo intatti e senza segni al 100%. La stragrande maggioranza delle monete considerate Fdc io le chiamo "Non Circolate" (forse sono io troppo estremo :D)

Esempio con una mia moneta:  Questi 10 Centesimos non hanno mai circolato ma io non li definisco Fdc ma "non circolati"

 


 

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Modificato da Erdrückt
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Anche se sono state appena tolte da un rotolino non sono fdc, in una vasca di raccolta successivamente la coniazione ci sono comunque andate a finire, ed i minuscoli segni da contatto ci saranno, e dopo una brevissima circolazione saranno ancora come dentro quel vascone. Senza segni al 100%? sarà difficile.

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Modificato da nikita_
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In Italia stiamo rimanendo (volutamente?) all eta della pietra numismatica. 

Il nostro sistema di valutazione “classico” (mb-bb-spl-fdc con tutti i q, i + etc etc) lascia un’ aurea di soggettività e incertezza che sembra studiato a tavolino per gabbare il collezionista. 

Che piaccia o meno oggi un qspl italiano ha zero appeal all estero. Perché vuol dir tutto e nulla, esattamente come un qfdc o un bb+. Il mondo si sta evolvendo, molti su questo forum la considerano Un involuzione, e so che adesso ripartirà la tarantella anti slab, e anti grading americano, ma è la realtà dei fatti. Chi compra ha il sacrosanto diritto di veder la propria moneta valutata e catalogata in modo certosino e più dettagliato possibile. Oggi un ms 64 ha un mercato differente da un ms63 e abissale rispetto ad un ms62-61 io nn ci vedo nulla di male in questo. Preferisco tutta la vita questo tipo di “accanimento certosino” al pressappochismo del qfdc/fdc o del qfdc o spl+/qfdc scritto al volo su un cartoncino frutto dei “5 minuti” (in buona o in cattiva fede) di un singolo operatore (che poi, guarda caso, oltre a valutare la moneta, ... la vende anche..) cip cip cip (fanno i merli..)

Modificato da refero1980
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Inviato

Sarebbe ora che si cominciasse ad usare la scala americana, questo non vuol dire che bisogna chiudere le monete nelle slab.


Inviato

Certo, le due cose nn sono necessariamente collegate.

Resto dell avviso che questa mancata adozione sia “volontaria”. Perché la sua adozione inchioderebbe chi vende ad una presa di responsabilità che oggi si tende furbescamente ad evitare 


Inviato

Meglio ancora sarebbe usare una scala unificata europea, onde evitare sia il conservatorismo che un casino poco simpatico quando si discute sui forum in inglese.


Inviato
19 ore fa, TONDELLO dice:

Questa mattina, aprendo il mio  portamonete, ho notato due monetine luccicanti, intonse oserei dire  perfette, probabilmente erano appena “uscite” da un rotolino: 10 centesimi ed un euro. Niente di più comune. Sicuramente nel mio portamonete ci sono finite per caso, come resto di qualche spesuccia e, chissà, magari dopo essere passate in qualche altra tasca. Arrivo al dunque... Mentre ammiravo la lucentezza, il lustro, la freschezza  di queste due “insignificanti” monetine, ho fatto una riflessione:  se dovessi mettere in un cassetto  queste due comunissime monete, tra 100 anni un perito le chiuderebbe FDC? Penso di sì. Quindi mi chiedo: FDC per definizione non è uno stato di conservazione tipico di monete non circolate? Chi ci dice che molti degli FDC del Regno, della Repubblica o di qualsiasi altro periodo non abbiano, anche se poco, circolato? Questo è un picccolo spunto per aprire una discussione, voi che ne pensate?

Ben trovati! Questo argomento, credo, sia e sarà sempre il più controverso. Grazie a voi ho scoperto questo affascinante mondo che è la numismatica, ho avuto modo di apprendere che vi sono mille e mille sfaccettature ed il grading di una moneta è soltanto una di esse anche se molto importante... A mio modo di vedere, indipendentemente dalla definizione o tipologia di scala adottata, sino a quando non ci si doterà di strumenti scientifici per effettuare le misurazioni, la discrezionalità "dell'occhio di chi guarda" potrà, nel bene e nel male, fare la differenza. Anche se sono solo un neofita, sono pronto a scommettere che se sottoponessimo ad un perito che utilizza una scala molto accurata (NGC o similare @claudioc47) la stessa moneta per n volte in tempi e situazioni differenti non avremmo sempre la medesima valutazione. Immagino che potrebbe essere tranquillamente valutata di volta in volta "a cavallo" magari di tre differenti grading (Esempio MS60, MS61, MS62)... Tutto questo è assolutamente umano. Bene, come se ne potrebbe uscire? Ci si dota di una macchina di misura che oggettivi con delle misurazioni inconfutabili quello che si vede o che non si vede. In buona sostanza si danno in pasto ad un software delle immagini ad altissima risoluzione e delle misurazioni accuratissime (eseguite sfruttando normalmente l'effetto moirè multifrequenza) e come d'incanto... ecco che salta fuori il risultato senza alcuna discrezionalità. Questi sistemi di misura esistono e trovano ampia applicazione ad esempio nel mio mondo, il mondo dell'elettronica. Per valutare la qualità di un processo produttivo ed, ad esempio, la rispondenza a precisi standard internazionali non ci si può basare su "misurazioni" soggettive (ad esempio l'occhio del valutatore...) ma soltanto su dati strumentali automatici. In Azienda abbiamo appena introdotto due macchine di questo tipo e, solo per darvi un'idea, arrivano a misurare ed identificare come non conformità lo spessore dello strato di grasso lasciato su di una scheda elettronica da un dito (impronta digitale?) avendola maneggiata in modo improprio (senza guanti adeguati al processo).  Questo per darvi un'idea di cosa effettivamente una macchina automatica possa andare a misurare senza se e senza ma!

Ovviamente questo potrebbe essere bollato come troppo asettico, poco romantico, snaturante... ma se alla fine ci facciamo mille paranoie se la nostra moneta è o non è MS61, 62 o che so io... perché alla fine non adottare un sistema certo?

Saluti a tutti, sinceramente, Massimo.

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Sono d'accordo con @Max68BuscaSicuramente non sarà romantico e toglie ogni fascino, ma se si vuole una valutazione univoca e che non lasci margine di dubbio l'unico sistema da adottare è quello di affidarsi agli strumenti di visione che tolgono l'incertezza che inevitabilmente l'uomo da alla misura.

Se ci si volesse uniformare a livello internazionale e con una minima incertezza reale sulle valutazioni, io credo che l'unico sistema sia appunto questo, con una conseguente scala di valutazione che dia le varie tipologie di classificazione.

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4 ore fa, And08 dice:

ma se si vuole una valutazione univoca e che non lasci margine di dubbio

Almeno fino all'ultima di queste valutazioni, perchè se si guarda lo stato fisico della moneta fino alla "molecola" le stime potrebbero cambiare rapidamente per cause impreviste, ad esempio una caduta accidentale della stessa o il contatto con mani non abituate a maneggiarle col riguardo usato dai numismatici.


Inviato (modificato)
12 ore fa, Max68Busca dice:

 A mio modo di vedere, indipendentemente dalla definizione o tipologia di scala adottata, sino a quando non ci si doterà di strumenti scientifici per effettuare le misurazioni, la discrezionalità "dell'occhio di chi guarda" potrà, nel bene e nel male, fare la differenza. Anche se sono solo un neofita, sono pronto a scommettere che se sottoponessimo ad un perito che utilizza una scala molto accurata (NGC o similare @claudioc47) la stessa moneta per n volte in tempi e situazioni differenti non avremmo sempre la medesima valutazione. Immagino che potrebbe essere tranquillamente valutata di volta in volta "a cavallo" magari di tre differenti grading (Esempio MS60, MS61, MS62)... Tutto questo è assolutamente umano. Bene, come se ne potrebbe uscire? Ci si dota di una macchina di misura che oggettivi con delle misurazioni inconfutabili quello che si vede o che non si vede. In buona sostanza si danno in pasto ad un software delle immagini ad altissima risoluzione e delle misurazioni accuratissime (eseguite sfruttando normalmente l'effetto moirè multifrequenza) e come d'incanto... ecco che salta fuori il risultato senza alcuna discrezionalità. Questi sistemi di misura esistono e trovano ampia applicazione ad esempio nel mio mondo, il mondo dell'elettronica. Per valutare la qualità di un processo produttivo ed, ad esempio, la rispondenza a precisi standard internazionali non ci si può basare su "misurazioni" soggettive (ad esempio l'occhio del valutatore...) ma soltanto su dati strumentali automatici. In Azienda abbiamo appena introdotto due macchine di questo tipo e, solo per darvi un'idea, arrivano a misurare ed identificare come non conformità lo spessore dello strato di grasso lasciato su di una scheda elettronica da un dito (impronta digitale?) avendola maneggiata in modo improprio (senza guanti adeguati al processo).  Questo per darvi un'idea di cosa effettivamente una macchina automatica possa andare a misurare senza se e senza ma!

 

Per la monetizzazione che mi interessa, questa macchina potrebbe vedere attraverso la spessa patina di una moneta antica (bronzo, rame, argento), per valutarne il vero stato dei rilievi sottostanti?

Modificato da Archestrato

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Il 19/1/2018 alle 14:52, TONDELLO dice:

Questa mattina, aprendo il mio  portamonete, ho notato due monetine luccicanti, intonse oserei dire  perfette, probabilmente erano appena “uscite” da un rotolino: 10 centesimi ed un euro. Niente di più comune. Sicuramente nel mio portamonete ci sono finite per caso, come resto di qualche spesuccia e, chissà, magari dopo essere passate in qualche altra tasca. Arrivo al dunque... Mentre ammiravo la lucentezza, il lustro, la freschezza  di queste due “insignificanti” monetine, ho fatto una riflessione:  se dovessi mettere in un cassetto  queste due comunissime monete, tra 100 anni un perito le chiuderebbe FDC? Penso di sì. Quindi mi chiedo: FDC per definizione non è uno stato di conservazione tipico di monete non circolate? Chi ci dice che molti degli FDC del Regno, della Repubblica o di qualsiasi altro periodo non abbiano, anche se poco, circolato? Questo è un picccolo spunto per aprire una discussione, voi che ne pensate?

Tornando al discorso di base: definire "circolate" della monete passate di mano un paio di volte mi pare eccessivo (e giustamente non testimoniabile): stiamo parlando comunque di oggetti in metallo, non di panetti di burro. Continuo a trovare discutibile l'ossessione per i pezzi "senza un atomo fuori posto".

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Inviato

A rigore sarebbe sufficiente che gli operatori si mettessero d'accordo su una valutazione univoca (se fosse poi pan europea non sarebbe male). E' ormai risaputo che lo spendido di un operatore è diverso da quello di un altro operatore. Il futuro è rappresentato in larga parte dall'acquisto via internet (purtroppo è così). E' necessario quindi che chi compra abbia un'idea quando più chiara possibile di cosa sta comprando. In questo momento è necessario per chiunque voglia comprare in serenità sapersi valutare da se la moneta, cosa impensabile per i principianti e che taglia fuori molti stranieri, in secondo luogo bisogna conoscere le differenze di valutazione dei differenti operatori, cosa anche in questo caso impensabile per i principianti e incomprensibile per gli stranieri.

Se si riuscisse a definire univocamente una scala di valutazione cui tutti i periti dovessero scrupolosamente attenersi sarebbe già un enorme passo avanti. 

Il secondo problema è che la nostra scala è poca sensibile, passando dal Spl al FdC in soli 5 passaggi (Spl, Spl+, Spl/FdC, qFdC e FdC). mentre in america si passa dall'AU 55 all'Unc 70, ossia ben 15 passaggi. La nostra scala limita la valutazione delle grosse differenze di prezzo per piccole differenze di conservazione. 

Purtroppo per fini commerciali (lasciando perdere la passione) le scale di grading utilizzate devono essere univoche e garantite, e devono permettere anche ad un'incompemtente di acquistare uno Spl che sia Spl in tutto il territorio italiano e che sia facilmente rivendibile (non dovendo quindi ricontrattare la conservazione). Non per forza bisogna mettere tutto negli slab o adottare la scala americana, penso e spero che noi italiani sappiamo inventarci qualcosa di diverso, garantendo però le carateristiche prima menzionate (univocità e garanzia del prodotto).

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Inviato
9 minuti fa, azaad dice:

Purtroppo per fini commerciali (lasciando perdere la passione) le scale di grading utilizzate devono essere univoche e garantite, e devono permettere anche ad un'incompemtente di acquistare uno Spl che sia Spl in tutto il territorio italiano e che sia facilmente rivendibile (non dovendo quindi ricontrattare la conservazione).

Esattamente, a mio avviso è questo il nocciolo della questione. Ad essere univoche ed inequivocabili devono essere sia le scale di valutazione sia il metodo necessario alla loro assegnazione


Inviato
Anche se sono state appena tolte da un rotolino non sono fdc, in una vasca di raccolta successivamente la coniazione ci sono comunque andate a finire, ed i minuscoli segni da contatto ci saranno, e dopo una brevissima circolazione saranno ancora come dentro quel vascone. Senza segni al 100%? sarà difficile.
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Tenete presente l'intervento di Nikita. Quante monete appena coniate sono considerabili FDC? Poche. Le prime uscite da un nuovo conio e mai finite nel cassone. Se poi dopo il cassone sono state nel portamonete a contatto con lo stesso e magari con altre monete mi riesce difficile immaginarle il "fiore del conio". Potranno essere "non circolate" (se si ha fortuna) ma non FDC. I segni di contatto non sono compatibili con il massimo grading. A meno che non si avvii una produzione con accorgimenti appositi, le monete FDC saranno pochissime, magari solo le prime coniazioni, quelle destinate ad un ruolo di presentazione.
Buona domenica.
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Inviato (modificato)

Visto che l'amico @Max68Busca, ciao Massimo, mi ha citato in questa discussione, esprimo per l'ennesima volta il mio pensiero. Iniziamo dal discorso "non circolata", secondo me una moneta si deve intendere non circolata fino a quando rimane nell'ambito della zecca; la circolazione ha inizio nel momento in cui la moneta viene utilizzata dall'utente finale. Il grado FdC nella mia scala lo riservo alle monete che praticamente non presentano alcun segno, altrimenti si passa a quello che definisco "Stato Zecca" (SZ). Come ha giustamente detto @azaad la nostra scala attuale è poco sensibile ed è per questo che io ho adottato una scala millesimale che permette di esprimere il grading in millesimi, molto più puntuale. Ma la cosa più importante è che il metodo stabilisce  gli standards di esame, sia qualitativi che strumentatali. Tutto questo non elimina la soggettività, che non si può eliminare, ma viene ridotta al minimo. Certo che oramai la tecnologia può sostituire l'esame dell'occhio umano (questo nel mondo dei diamanti già viene applicato), ma purtroppo le apparecchiature destinate a questo scopo sono sempre di costo molto elevato e quindi appannaggio di aziende o società che dispongono di capitali adeguati, ma teniamo conto che anche in USA, nonostante che le società di grading hanno capitali non in differenti a disposizione, si avvalgono del giudizio di graders; quello che conta è IL SISTEMA.    

E qui cade l'asino! Fin'ora da noi nessuno ha ritenuto opportuno modificare l'attuale sistema, perché così fa comodo. Da alcune voci che mi sono giunte, sembra, "dico sembra", che qualcuno stia pensando di adottare la scala Sheldon, perché conosciuta in tutto il mondo, per evitare l'adozione di una nuova scala (tipo la mia) perché questo creerebbe ulteriore confusione. Ma adottare la scala USA non è una cosa che si fa dalla sera alla mattina. L'ANA, American Numismatic Association, ha creato un manuale ad hoc (370 pagine!), cosa che dovrebbe crearsi anche per le nostre monete, ma chi pensate che possa farlo? A voi la risposta!

 

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Modificato da claudioc47
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3 ore fa, azaad dice:

A rigore sarebbe sufficiente che gli operatori si mettessero d'accordo su una valutazione univoca (se fosse poi pan europea non sarebbe male). E' ormai risaputo che lo spendido di un operatore è diverso da quello di un altro operatore. Il futuro è rappresentato in larga parte dall'acquisto via internet (purtroppo è così).

Questo è il motivo principale per cui avere una scala almeno paneuropea è importante (pretendere di averla mondiale è un po' troppo): le transazioni sono sempre meno limitate dalla presenza dei compratori/venditori sul "territorio adiacente": per specificare bene cosa si sta vendendo e capire bene cosa si sta comprando è fondamentale evitare il solito marasma dove ognuno pretende senza valido motivo di avere i suoi diversi criteri di valutazione, fra cui poi toccherebbe a noi numismatici districarci ogni volta. Finchè le scale sono semplici come quella italiana attuale è un conto, ma immaginatevi in che casino sapemmo costretti a dibatterci se prima o poi ogni stato adottasse schemi differenti sul modello di quello USA.

Modificato da ART

Inviato
2 ore fa, azaad dice:

A rigore sarebbe sufficiente che gli operatori si mettessero d'accordo su una valutazione univoca (se fosse poi pan europea non sarebbe male). E' ormai risaputo che lo spendido di un operatore è diverso da quello di un altro operatore.

Se si riuscisse a definire univocamente una scala di valutazione cui tutti i periti dovessero scrupolosamente attenersi sarebbe già un enorme passo avanti. 

Purtroppo per fini commerciali (lasciando perdere la passione) le scale di grading utilizzate devono essere univoche e garantite, e devono permettere anche ad un'incompemtente di acquistare uno Spl che sia Spl in tutto il territorio italiano e che sia facilmente rivendibile (non dovendo quindi ricontrattare la conservazione). Non per forza bisogna mettere tutto negli slab o adottare la scala americana, penso e spero che noi italiani sappiamo inventarci qualcosa di diverso, garantendo però le carateristiche prima menzionate (univocità e garanzia del prodotto).

Concordo su tutto, questo deve partire dagli operatori. Se c'è un'associazione, in linea generale, chi ne fa parte deve attenersi a delle regole ben precise e bisogna che il grading sia il più oggettivo possibile e il metro sia uguale per tutti quelli che ne fanno parte. Non è possibile che se io vado da pinco pallino la moneta ha una conservazione e se vado da un altro il giudizio cambia. E assurdo e perde di credibilità. Possiamo adottare tutte le scale che vogliamo ma se non c'è una regolamentazione precisa e un metro uguale per tutti il problema è sempre quello...


Inviato

Bella discussione,

sposo l'idea del Sig. Claudio e comunque  credo che le macchine non possano risolvere la questione al 100%.

Se il conio risultasse "stanco", la moneta sarebbe FCD ma con i rilievi non perfetti, cosa rileverebbe la macchina? Sarebbe in grado di capire che la differenza che passa dalla moneta coniata numero 1 e la moneta nr. 100.000?

Se parliamo di Euro probabilmente non ci sono grandi differenze , ma se parliamo di monetazione degli stati preunitari credo che lo scenario si complichi notevolmente.

Cordiali Saluti

Silver 


Inviato
2 ore fa, Silver70 dice:

Bella discussione,

sposo l'idea del Sig. Claudio e comunque  credo che le macchine non possano risolvere la questione al 100%.

Se il conio risultasse "stanco", la moneta sarebbe FCD ma con i rilievi non perfetti, cosa rileverebbe la macchina? Sarebbe in grado di capire che la differenza che passa dalla moneta coniata numero 1 e la moneta nr. 100.000?

Se parliamo di Euro probabilmente non ci sono grandi differenze , ma se parliamo di monetazione degli stati preunitari credo che lo scenario si complichi notevolmente.

Cordiali Saluti

Silver 

Buongiorno Silver, non volevo apparire presuntuoso o facilone indicando in un esame strumentale la soluzione a qualsiasi problema ma bensì affrontare anche da un'altra prospettiva l'annosa questione della soggettività delle valutazioni. Non voglio dilungarmi su disquisizioni tecniche ma ti garantisco che le attrezzature di cui parlo sono in grado di confrontare anche migliaia di immagini tratte da data base comuni on-line (quanti periti hanno visionato migliaia di esemplari della stessa moneta e le ricordano perfettamente???) e metterle tra loro in relazione. Concordo che attrezzature del genere non possano essere appannaggio del singolo perito ma di un'Azienda o ente certificatore sicuramente sì.

Cordialmente, Massimo.

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Inviato
7 ore fa, Max68Busca dice:

Buongiorno Silver, non volevo apparire presuntuoso o facilone indicando in un esame strumentale la soluzione a qualsiasi problema ma bensì affrontare anche da un'altra prospettiva l'annosa questione della soggettività delle valutazioni. Non voglio dilungarmi su disquisizioni tecniche ma ti garantisco che le attrezzature di cui parlo sono in grado di confrontare anche migliaia di immagini tratte da data base comuni on-line (quanti periti hanno visionato migliaia di esemplari della stessa moneta e le ricordano perfettamente???) e metterle tra loro in relazione. Concordo che attrezzature del genere non possano essere appannaggio del singolo perito ma di un'Azienda o ente certificatore sicuramente sì.

Cordialmente, Massimo.

Buonasera Massimo,

lungi da me pensare che lei sia presuntuoso o facilone, anzi, la sua idea è ampiamente condivisibile , volevo solo far notare che le macchine posso aiutare tantissimo ma l'occhio e l'esperienza umana sono sempre necessari per gestire situazioni particolarmente ostiche.

Oggi se ne vedono di tutti i colori, anche nelle aste più blasonate ed in alcune monete chiuse nelle perizie non è raro imbattersi in stime di conservazione poco condivisibili.

Ben vengano quindi eventuali nuovi strumenti in aiuto a chi volesse classificare in modo più scientifico le nostre amate monete.

Cordiali Saluti 

Silver


Inviato
Il 21/1/2018 alle 13:54, claudioc47 dice:

Visto che l'amico @Max68Busca, ciao Massimo, mi ha citato in questa discussione, esprimo per l'ennesima volta il mio pensiero. Iniziamo dal discorso "non circolata", secondo me una moneta si deve intendere non circolata fino a quando rimane nell'ambito della zecca; la circolazione ha inizio nel momento in cui la moneta viene utilizzata dall'utente finale. Il grado FdC nella mia scala lo riservo alle monete che praticamente non presentano alcun segno, altrimenti si passa a quello che definisco "Stato Zecca" (SZ). Come ha giustamente detto @azaad la nostra scala attuale è poco sensibile ed è per questo che io ho adottato una scala millesimale che permette di esprimere il grading in millesimi, molto più puntuale. Ma la cosa più importante è che il metodo stabilisce  gli standards di esame, sia qualitativi che strumentatali. Tutto questo non elimina la soggettività, che non si può eliminare, ma viene ridotta al minimo. Certo che oramai la tecnologia può sostituire l'esame dell'occhio umano (questo nel mondo dei diamanti già viene applicato), ma purtroppo le apparecchiature destinate a questo scopo sono sempre di costo molto elevato e quindi appannaggio di aziende o società che dispongono di capitali adeguati, ma teniamo conto che anche in USA, nonostante che le società di grading hanno capitali non in differenti a disposizione, si avvalgono del giudizio di graders; quello che conta è IL SISTEMA.    

E qui cade l'asino! Fin'ora da noi nessuno ha ritenuto opportuno modificare l'attuale sistema, perché così fa comodo. Da alcune voci che mi sono giunte, sembra, "dico sembra", che qualcuno stia pensando di adottare la scala Sheldon, perché conosciuta in tutto il mondo, per evitare l'adozione di una nuova scala (tipo la mia) perché questo creerebbe ulteriore confusione. Ma adottare la scala USA non è una cosa che si fa dalla sera alla mattina. L'ANA, American Numismatic Association, ha creato un manuale ad hoc (370 pagine!), cosa che dovrebbe crearsi anche per le nostre monete, ma chi pensate che possa farlo? A voi la risposta!

Il Tuo discorso è molto interessante.

Chissà che non possa essere approfondito anche nell'ambito della NIA, che si appresta a varare l'Elenco dei soci Periti Numismatici nel quale potranno iscriversi anche i Periti non commercianti.

La terzietà del Perito (o dei Periti), chiamato/i ad effettuare il grading di una moneta, la vedrei come una precondizione allo stesso SISTEMA che proponi.

In effetti, attualmente la compatibilità fra il nostro metodo di grading (BB; SPL ++ -- qSPL mBB ecc. ecc,) e quello della Case americane, è pressoché inesistente.

Riflettevo sul fatto di avere in collezione alcune monete sigillate da un grande Perito italiano, purtroppo non più fra noi, chiuse con la conservazione BB/qSPL.

Ora, se dovessi tradurre quella valutazione in un secco giudizio di grading ottenuto con l'uso della scala Sheldon.......e quindi universalmente riconosciuto.....che grado di conservazione dovrei indicare, attenendomi alla valutazione espressa dal Perito italiano?

Saluti.

M.

 


Inviato
Il Tuo discorso è molto interessante.

Chissà che non possa essere approfondito anche nell'ambito della NIA, che si appresta a varare l'Elenco dei soci Periti Numismatici nel quale potranno iscriversi anche i Periti non commercianti.

La terzietà del Perito (o dei Periti), chiamato/i ad effettuare il grading di una moneta, la vedrei come una precondizione allo stesso SISTEMA che proponi.

In effetti, attualmente la compatibilità fra il nostro metodo di grading (BB; SPL ++ -- qSPL mBB ecc. ecc,) e quello della Case americane, è pressoché inesistente.

Riflettevo sul fatto di avere in collezione alcune monete sigillate da un grande Perito italiano, purtroppo non più fra noi, chiuse con la conservazione BB/qSPL.

Ora, se dovessi tradurre quella valutazione in un secco giudizio di grading ottenuto con l'uso della scala Sheldon.......e quindi universalmente riconosciuto.....che grado di conservazione dovrei indicare, attenendomi alla valutazione espressa dal Perito italiano?

Saluti.

M.

 

Ciao Michele, sono molto contento che un'associazione come la NIA stia dimostrando le attenzioni che la questione terzieta' e uniformità dei giudizi riguardo al grading merita. D'altronde continuare a far finta che essa non sia una precisa richiesta del mercato non è un atteggiamento lungimirante.

Tradurre la scala italiana nella scala Sheldon non è agevole come non lo è nelle scale di altre nazioni.

Un grading di Bb/qSpl verrebbe innanzitutto tradotto in BB. Come molti periti italiani usavano fare (e come ancora alcuni fanno) si considera solo il lato "peggiore" della moneta. Secondo la tabella comparativa di Ngc un tondello in BB verrebbe considerato XF40.

Nel caso il lato migliore fosse particolarmente bello potrebbe si alzare le medie totali della stima, ma sicuramente non in maniera importante; non supererebbe il grado successivo xf45.

Buona giornata

 

 


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