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Il 17/1/2018 alle 19:48, petronius arbiter dice:

Particolarmente grave fu la falsificazione dei biglietti da 50 e 100 lire del 1° aprile 1760

I biglietti da 50 e 100 lire datati 1° aprile 1760, regnante Carlo Emanuele III, ebbero vita assai breve, perché pochi mesi dopo l'emissione il Regno di Sardegna fu invaso da una montagna di falsi di ottima fattura. Anzi, più che ottima, la fattura era quasi perfetta, e il riconoscimento degli esemplari autentici talmente difficoltoso che, con Manifesto Camerale del 7 marzo 1761, fu stabilito che tutti i biglietti in circolazione venissero immediatamente richiamati e sottoposti a verifica. La verifica fu eseguita da agosto a ottobre del 1762, e venne poi prorogata fino al 30 aprile 1763.

Ma, nel frattempo, erano stati identificati i due falsari, che, secondo le leggi dell'epoca, rischiavano addirittura la pena di morte. Ma le leggi, in quei tempi, non erano uguali per tutti :rolleyes: Uno dei falsari era nientemeno che un nobile, il conte Carlo Maria Stortiglioni, e mandare a morte, o anche solo in carcere, un nobile, prima della Rivoluzione francese sarebbe stato un atto indelicato -_- e così il Conte se la cavò con l'esilio e la confisca dei beni.

Andò peggio al suo socio, autore materiale delle falsificazioni, il vercellese Vincenzo Lavini, che, pur non avendo nobili natali, riuscì sì ugualmente a scampare la forca (forse i giudici capirono che c'era una sproporzione troppo grande tra l'esilio e la morte), ma non il carcere, dove finì i suoi giorni.   

E poiché i beni sequestrati al Conte non erano sufficienti a coprire l'importo delle falsificazioni, per evitare di danneggiare coloro che avevano ricevuto i biglietti falsi in buona fede (e anche che la popolazione perdesse fiducia nella moneta cartacea), Carlo Emanuele III decise che tutti i biglietti falsi venissero rimborsati, accollandosi personalmente l'onere dell'importo mancante.

Infine, con ordinanza del 13 ottobre 1764, si stabilì che tutti i biglietti originali erano stati rimborsati, e si resero inconvertibili gli eventuali falsi rimasti.

petronius :)

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Inviato (modificato)
12 ore fa, petronius arbiter dice:

I biglietti da 50 e 100 lire datati 1° aprile 1760, regnante Carlo Emanuele III, ebbero vita assai breve, perché pochi mesi dopo l'emissione il Regno di Sardegna fu invaso da una montagna di falsi di ottima fattura. Anzi, più che ottima, la fattura era quasi perfetta, e il riconoscimento degli esemplari autentici talmente difficoltoso che, con Manifesto Camerale del 7 marzo 1761, fu stabilito che tutti i biglietti in circolazione venissero immediatamente richiamati e sottoposti a verifica. La verifica fu eseguita da agosto a ottobre del 1762, e venne poi prorogata fino al 30 aprile 1763.

Ma, nel frattempo, erano stati identificati i due falsari, che, secondo le leggi dell'epoca, rischiavano addirittura la pena di morte. Ma le leggi, in quei tempi, non erano uguali per tutti :rolleyes: Uno dei falsari era nientemeno che un nobile, il conte Carlo Maria Stortiglioni, e mandare a morte, o anche solo in carcere, un nobile, prima della Rivoluzione francese sarebbe stato un atto indelicato -_- e così il Conte se la cavò con l'esilio e la confisca dei beni.

Andò peggio al suo socio, autore materiale delle falsificazioni, il vercellese Vincenzo Lavini, che, pur non avendo nobili natali, riuscì sì ugualmente a scampare la forca (forse i giudici capirono che c'era una sproporzione troppo grande tra l'esilio e la morte), ma non il carcere, dove finì i suoi giorni.   

E poiché i beni sequestrati al Conte non erano sufficienti a coprire l'importo delle falsificazioni, per evitare di danneggiare coloro che avevano ricevuto i biglietti falsi in buona fede (e anche che la popolazione perdesse fiducia nella moneta cartacea), Carlo Emanuele III decise che tutti i biglietti falsi venissero rimborsati, accollandosi personalmente l'onere dell'importo mancante.

Infine, con ordinanza del 13 ottobre 1764, si stabilì che tutti i biglietti originali erano stati rimborsati, e si resero inconvertibili gli eventuali falsi rimasti.

petronius :)

Si ha un'idea di quanti falsi siano rimasti in circolazione?

E soprattutto, vista la loro magistrale fattura, quali sono le particolarità dalle quali si riesce eventualmente a riconoscerli? Sono un assiduo frequentatore di mercatini dell'antiquariato.... non si sà mai...

P.S. Complimenti per l'esauriente racconto.

PB

Modificato da PriamoB

Inviato
9 ore fa, ambidestro dice:

inserisco il "biglietto" della mia collezione, vero o falso ?

Sempre per quanto si può giudicare da una foto, è vero. Le firme sono quelle di persone autorizzate a metterle (furono diversi, non solo i tre che compaiono sul tuo), i timbri a secco, del re a sx e di tre putti che reggono il monogramma coronato del sovrano a dx, ci sono, il numero di serie, 70684, è ampiamente compreso nell'emissione di 276.444 biglietti, l'impressione generale è quella di una carta sufficientemente "antica".   

Per finire, l'emissione del 1796 non risulta sia stata soggetta a particolari falsificazioni come quella del 1760 di cui si è parlato.

petronius :)

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Inviato
11 ore fa, PriamoB dice:

Si ha un'idea di quanti falsi siano rimasti in circolazione?

E soprattutto, vista la loro magistrale fattura, quali sono le particolarità dalle quali si riesce eventualmente a riconoscerli? Sono un assiduo frequentatore di mercatini dell'antiquariato.... non si sà mai...

Beh, diciamo che se, frequentando mercatini, tu trovassi uno di questi biglietti, vero o falso che fosse, dovresti accendere un cero al tuo santo preferito...ma bello grosso :lol:

Di falsi, a quanto se ne sa, nessuno ne ha più visti dopo quel fatidico 1764 in cui furono tutti ritirati e, immagino, distrutti.

Fino a pochi anni fa, questo valeva anche per i biglietti veri. Poi, all'inizio del 2008, è apparsa sul mercato una tra le più antiche e prestigiose raccolte di biglietti del Regno di Sardegna, già appartenuta a un collezionista che aveva avuto accesso agli archivi delle Regie Finanze (ho il sospetto di sapere di chi si tratta :rolleyes:). In questa raccolta, tra molti altri, rarissimi esemplari, erano presenti anche tre fogli interi dei biglietti da 100 lire del 1° aprile 1760, senza firme e numerazione, dalla cui visione comparata si può desumere che furono scartati perché difettosi.

Sono questi

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2782&category=57821&lot=2344944

Successivamente, è stato ritrovato anche un biglietto, sempre da 100 lire, con la stessa data, ma di grafica diversa, uguale a quella dell'emissione del 1° agosto 1756

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2782&category=57821&lot=2344943

Nell'introduzione alla collezione Crapanzano del catalogo d'asta, si parla anche di un biglietto da 50 lire del 1° aprile 1760, che però in asta non c'è, e che, se non ho interpretato male, sarebbe anch'esso uguale all'emissione del 1756, mentre di biglietti da 50 lire con la stessa grafica di quello da 100 di cui al primo link, non sarebbe conosciuto alcun esemplare.

Per la cronaca, i biglietti, offerti rispettivamente a 4.000 e 5.000 euro, sono rimasti invenduti -_-

petronius oo)


Inviato (modificato)
15 ore fa, petronius arbiter dice:

Beh, diciamo che se, frequentando mercatini, tu trovassi uno di questi biglietti, vero o falso che fosse, dovresti accendere un cero al tuo santo preferito...ma bello grosso :lol:

 

Di falsi, a quanto se ne sa, nessuno ne ha più visti dopo quel fatidico 1764 in cui furono tutti ritirati e, immagino, distrutti.

Fino a pochi anni fa, questo valeva anche per i biglietti veri. Poi, all'inizio del 2008, è apparsa sul mercato una tra le più antiche e prestigiose raccolte di biglietti del Regno di Sardegna, già appartenuta a un collezionista che aveva avuto accesso agli archivi delle Regie Finanze (ho il sospetto di sapere di chi si tratta :rolleyes:). In questa raccolta, tra molti altri, rarissimi esemplari, erano presenti anche tre fogli interi dei biglietti da 100 lire del 1° aprile 1760, senza firme e numerazione, dalla cui visione comparata si può desumere che furono scartati perché difettosi.

Sono questi

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2782&category=57821&lot=2344944

Successivamente, è stato ritrovato anche un biglietto, sempre da 100 lire, con la stessa data, ma di grafica diversa, uguale a quella dell'emissione del 1° agosto 1756

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2782&category=57821&lot=2344943

Nell'introduzione alla collezione Crapanzano del catalogo d'asta, si parla anche di un biglietto da 50 lire del 1° aprile 1760, che però in asta non c'è, e che, se non ho interpretato male, sarebbe anch'esso uguale all'emissione del 1756, mentre di biglietti da 50 lire con la stessa grafica di quello da 100 di cui al primo link, non sarebbe conosciuto alcun esemplare.

Per la cronaca, i biglietti, offerti rispettivamente a 4.000 e 5.000 euro, sono rimasti invenduti -_-

petronius oo)

Petronius, io sono un'incorreggibile ottimista :D

Comunque, scherzi a parte, è per me importante conoscere, in primis, la parte storiografica. Infatti, è prorpio partendo da lì che poi si riesce a stabilire un valore, che in questo caso, vista la loro rarità, è estremamente rilevante.

Grazie.

Modificato da PriamoB

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