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La fine di Tusculum medievale


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Inviato (modificato)

Circa 25 km a S/E di Roma, sul punto più elevato del cratere esterno del Vulcano Laziale, a 682 m di altezza sul livello del mare, sorge l’antico abitato di Tusculum. Protetto da pendii inaccessibili che lo cingono su tre lati, il sito è raggiungibile dal solo versante occidentale, percorrendo - tra felci e ceppaie di castagni - una via lastricata, detta dei Sepolcri. Dal pianoro roccioso che, per una superficie di circa 5 ha, accoglieva il municipium romano, era possibile tenere sotto controllo buona parte della Valle Latina e del litorale laziale: l’importanza strategica e difensiva di tale sito fu chiara fin dall’antichità, quando la tradizione annalistica lo dipinse come un baluardo inespugnabile, protetto da possenti mura urbiche. Con l’ascesa politica dei conti di Tuscolo, a partire dai primi anni dell’XI secolo, l’impianto urbanistico antico venne obliterato dalla civitas medievale, che tuttavia mantenne pressoché inalterato l’originario sistema difensivo. Divenuta roccaforte del casato comitale, la città rivestì un ruolo di notevole importanza economica e politica, non soltanto per il Lazio, ma per l’intera Italia centrale: un prestigio che alimentò la rivalità con la vicina capitale e portò a un insanabile conflitto. Nell’estate del 1143 Roma si ribellò contro l’autorità papale e, con la Renovatio Senatus del 21 ottobre 1144, si costituì Libero Comune: tra le direttive del nuovo corso politico c’era la ferma volontà di ricondurre nell’orbita senatoriale le comunità limitrofe, per lo più rimaste fedeli al Pontefice. Nel 1149 il papa Eugenio III (1145-1153), cacciato da Roma, si rifugiò a Tusculum per oltre sette mesi; due anni più tardi, i principi Colonna gli cedettero le loro quote di proprietà sulla città e sulla rocca. Adriano IV (1154-1159) concesse la propria metà della città a Gionata dei conti di Tuscolo, quale feudo vitalizio, in cambio di un giuramento di fedeltà. La concessione avvenne il 9 luglio 1155, alla presenza dell’imperatore Federico Barbarossa (1155-1190), giunto a Tusculum insieme al pontefice, nei giorni immediatamente successivi alla propria incoronazione imperiale, svoltasi a Roma il precedente 29 giugno. Le ostilità fra Romani e Tuscolani si acuirono nel maggio del 1167, forse a causa del mancato pagamento di un tributo imposto dal Senato; i Romani, nonostante il veto posto dal papa Alessandro III, devastarono i raccolti intorno alla città e ne assaltarono le mura. Il conte Rainone, succeduto al fratello Gionata nella guida di Tusculum, chiese aiuto al Barbarossa, il quale inviò in soccorso un esercito guidato dal cancelliere Rainaldo di Dassel, arcivescovo di Colonia (1159-1167). L’azione militare si rivelò rovinosa e le truppe imperiali furono costrette a rifugiarsi nella rocca: soltanto l’intervento di un secondo contingente, guidato dall’arcivescovo Cristiano di Magonza (1167-1183), riuscì a capovolgere la situazione. I Romani vennero affrontati e sconfitti il 29 maggio 1167, nella piana di Prataporci, ai piedi dell’attuale Monte Porzio Catone. Nel 1170 i Tuscolani, nuovamente minacciati dal Senato, fecero atto di volontaria sottomissione al pontefice, trasferendogli la piena autorità sulla civitas. Alessandro III, dall’ottobre del 1170 al gennaio del 1173, a causa degli insanabili contrasti con il Senato, trasferì la Curia nella rocca tuscolana. Durante i ventisei mesi della sua permanenza in città, cercò di appianare le ostilità con i Romani, arrivando ad accettare nel 1172 il parziale ridimensionamento – ad extimatam mensuram – dell’impianto murario, fatte salve le fortificazioni della rocca: il patto, giurato da ottocento cittadini romani, venne puntualmente disatteso nel novembre dello stesso anno, con la distruzione a fundamentis di tutte le difese cittadine. Il pontefice, nell’impossibilità di risiedere stabilmente a Roma, tornò nuovamente a Tusculum nel marzo del 1178 e dall’agosto dello stesso anno al febbraio del 1179, poi ancora dal giugno del 1180 a quello dell’anno successivo. Alessandro III morì il 30 agosto 1181 presso Civita Castellana; gli succedette l’anziano cistercense Lucio III (1181-1185) che, pur animato dalla ferma volontà di ripristinare l’autorità petrina su Roma, non riuscì a insediarsi in città. Il Senato, approfittando dei dissidi tra il nuovo papa e l’imperatore, tornò ad accampare pretese su Tusculum: non si trattava di conquistare o saccheggiare l’odiata civitas confinante, ma di annientarla. Gli abitanti della città, all’inizio dell’estate del 1183, iniziarono a scavare fossati e a ricostruire le mura, fornendo involontariamente il pretesto ai Romani per intervenire: il 28 giugno iniziò un serrato assedio che costrinse i Tuscolani a rifugiarsi nella rocca, dove tenacemente resistettero, sebbene stremati dalla mancanza d’acqua e dal propagarsi delle epidemie. Lucio III, asserragliato a Segni, sollecitò l’intervento imperiale, che si concretizzò con l’invio di un esercito guidato dall’arcivescovo Cristiano di Magonza (1167-1183). La calata del vicario imperiale, sebbene tempestiva, non servì a molto, giacché l’esercito romano, memore della sconfitta subita a Prataporci, aveva sbrigativamente tolto l’assedio alla città. L’arcivescovo guerriero, stanziatosi a Tusculum con il proprio contingente, iniziò a minacciare Roma con una serie di veloci incursioni, ma il 23 agosto 1183, fiaccato dalle febbri malariche, morì e trovò sepoltura nella città che stava difendendo. Venuto meno il sostegno di quello che il pontefice, in una lettera indirizzata al clero tedesco, ebbe a definire vir valde providus et magnificus, i Romani si sentirono incoraggiati a riprendere le ostilità e, nell’aprile del 1184, sferrarono una nuova offensiva. A nulla valse l’intervento del legato imperiale Bertoldo di Kunigsberg, inviato nell’autunno dello stesso anno pro defensione Tuscolanae et ad recolligendam roccam de Papa, dal momento che questi venne costretto ad abbandonare la campagna romana dopo pochi e infruttuosi mesi d’assedio. Il 31 maggio 1188, papa Clemente III (1187-1191), asceso al soglio pontificio il 19 dicembre dell’anno precedente, ratificò un concordato con il Senato: tra le clausole che i Romani avevano imposto nel corso delle trattative perché si giungesse a un compromesso c’era l’abbattimento di tutte le fortificazioni tuscolane e il divieto perpetuo di ricostruirle. Il pontefice aveva acconsentito, garantendol proprio sostegno e minacciando la scomunica di quanti si fossero opposti. Tusculum resistette per tre anni alle ingerenze del Comune e della Curia, fino a quando Enrico VI di Svevia (1191-1197), su istigazione del Senato che gli assicurava di far pressione sul nuovo pontefice Celestino III (1191-1198), affinché lo incoronasse imperatore, nell’aprile del 1191 ritirò il presidio di stanza in città, lasciandola nelle mani dei Romani. Il 17 aprile 1191 Tusculum, saccheggiata, ridotta un cumolo di macerie e abbandonata dai pochi cittadini superstiti, cessò per sempre di esistere.

La devastazione fu tale che si perse memoria dell’originaria ubicazione dell’abitato: neppure gli eruditi del Cinquecento, mossi dal rinato interesse per le antichità classiche, riuscirono a rintracciarne il luogo esatto. La corretta localizzazione venne raggiunta soltanto all’inizio del XIX secolo, quando gli scavatori al servizio del principe Luciano Bonaparte scoprirono casualmente i resti del teatro romano. Nel corso del secolo scorso l’interesse degli archeologi per il sito diminuì drasticamente, fino quasi a scomparire. Le ricerche ripresero soltanto tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, grazie ai rilievi topografici di Lorenzo Quilici e Stefania Quilici Gigli, che riportarono Tusculum all’attenzione della comunità scientifica nazionale.

A partire dal 1994 l’Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma-CSIC, in accordo con la locale Soprintendenza e l’XI Comunità Montana del Lazio, ha intrapreso lo studio sistematico dell’area, articolato finora in venti campagne di scavo. Le indagini, inizialmente incentrate sull’abitato di epoca romana, nel 2012 vennero estese alle fasi di vita post-classiche, con particolare attenzione per l’età medievale; pertanto vennero aperti una serie di sondaggi lungo il circuito murario, individuando e indagando le sezioni di maggiore interesse.

 

 

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Modificato da Theodor Mommsen
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Inviato (modificato)

Localita' stupenda , io sono diversi anni che non salgo al Tuscolo dopo varie volte , anche se non interessa la Storia e l' Archeologia , invito tutti gli utenti che vivono a Roma e nelle localita' limitrofe a Tuscolo a recarvisi , se non altro per il meraviglioso panorama che dalla rocca si ammira , immersi nel silenzio , nel verde piu' intenso e negli odori di mille varieta' di fiori e piante ; specialmente in primavera che forse e' il periodo migliore di visitare l' antichissima Citta' la cui mitica origine risale a Telegono figlio di Ulisse , ma che in realta' dal nome arcaico dovrebbe essere stato un caposaldo etrusco . Purtroppo i ruderi diepoca romana , che non sono pochi , dalla mia ultima visita erano un po' abbandonati a se stessi , protetti solo da una rete metallica che sarebbe insufficente a proteggerli dai male intenzionati . Uno dei piu' famosi tuscolani fu Ottavio Mamilio , Principe e militare latino nativo di Tusculum , del VI secolo a.C. 

Teatro di Tuscolum.jpg

Tuscolo , l' antica Acropoli .jpg

Tuscolo , lapide della Regina Maria Cristina posta sul Teatro .jpg

Tuscolo , stada romana che porta all' acropoli.jpg

Tuscolo.jpg

Tuscolum sorgente che alimentava la Citta'.jpg

Tusculum , ruderi.jpg

Tuscolo , moneta repubblicana di Lucio Servio Rufo , forse pezzo unico , con le mura di Tusculum al rovescio.jpg

Modificato da Legio II Italica
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Inviato

@Legio II Italica grazie per l'intervento e le splendide fotografie. 
Faccio una piccola postilla al tuo invito a visitare l'area: salendo a Tusculum nel mese di maggio troverete il cantiere archeologico spagnolo in piena attività (e qualche volta potreste trovare anche me).

  • Grazie 1

Inviato

Ottimo @Theodor Mommsen, provero' a venire , magari in uno dei giorni in cui sarai presente anche tu .

Per chi volesse arrivare al Tuscolo , si arriva tranquillamente in macchina fino ad una grande piazza dove si parcheggia , diversi anno fa' era libero e gratuito , poi si sale a piedi alla zona archeologica tramite una bella e abbastanza ripida salita . ma ne vale la pena .

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Inviato

Una splendida , celebre e romantica moneta repubblicana che tramanda tramite la Gens Mamilia di Tusculum , nel caso specifico Caio Mamilio Limetano , le mitiche origini della antichissima citta' . Al dritto Mercurio , al rovescio Ulisse con il cane Argo . 

Mi scuso con @Theodor Mommsen perche' sto andando fuori tema , ma Tuscolo e' talmente affascinante che mi rimane impossibile tralasciare un po' di storia antica , precedente al suo saccheggio che ne determino' la fine . 

Gens Mamilia.jpg

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Inviato (modificato)

@Legio II Italica, allora dovresti venire a vedere le terme repubblicane, recentemente scoperte e databili ad annum grazie a due bolli laterizi.

Sono d'accordo con te: Tusculum è un luogo assolutamente affascinante, fuori dal tempo. Camminando lungo il lastricato, che dalla fonte arcaica porta al teatro, sembra quasi di scorgere gli antichi tuscolani in toga pretesta.

Modificato da Theodor Mommsen
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Inviato
3 minuti fa, Theodor Mommsen dice:

@Legio II Italica, allora dovresti venire a vedere le terme repubblicane, recentemente scoperte e databili ad annum grazie a due bolli laterizi.

Sono d'accordo con te: Tusculum è un luogo assolutamente affascinante, fuori dal tempo. Camminando lungo il lastricato, che dalla fonte arcaica porta al teatro, sembra quasi di scorgere gli antichi tuscolani in toga pretesta.

Infatti dovrebbe essere costante meta archeologica , ma anche turistica , per l' amenita' del luogo . A Frascati , la moderna Tuscolo , spetterebbe l' onere e l' onore di pubblicizzare questa localita' altrimenti conosciuta solo localmente ed e' un peccato . 


Inviato

grazie, questo posto me lo segno, certo che avete una bella fortuna ad abitare da quelle parti. in Italia dovrebbe essere sempre estate per girare in tutti questi luoghi meravigliosi. a proposito conosci un posto dove " se magna bene" a Frascati ?


Inviato
43 minuti fa, dux-sab dice:

a proposito conosci un posto dove " se magna bene" a Frascati ?

A Frascati se magna bene un po' dappertutto.

Giusto qualche settimana fa, per ristorarmi dal freddo patito nell'area archeologica, mi sono strafogato di carbonara in una fraschetta.

P.S. Per chi non fosse mai stato sui Castelli Romani, la fraschetta è un locale tipico - più o meno un'osteria alla buona - dove si può mangiare porchetta, formaggio, verdura sottolio o qualcosa di cucinato, ma sopratutto dove si beve vino locale.

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Inviato
1 ora fa, dux-sab dice:

grazie, questo posto me lo segno, certo che avete una bella fortuna ad abitare da quelle parti. in Italia dovrebbe essere sempre estate per girare in tutti questi luoghi meravigliosi. a proposito conosci un posto dove " se magna bene" a Frascati ?

Ciao , il Lazio antico o Latium Vetus era , ma lo e' tutt' ora , terra di tanti luoghi antichissimi antecedenti Roma , non per nulla era la terra di Saturno il quale vi fondo' diverse citta' .

Come ti ha detto Theodor , a Frascati si mangia bene ovunque , ma ti consiglierei nelle Hosterie , dove seduti su panche e tavoli di legno , tipo epoca medioevo , puoi mangiare pietanze locali e bere l' ottimo vino bianco di Frascati .

  • Grazie 1

Inviato

Dalla storia e dalle foto condivise sembra un sito veramente affascinante, dove natura e resti architettonici si confondono in modo quasi fiabesco... non faccio fatica ad immaginare la suggestione  di @Theodor Mommsen

Visita da mettere nella to do list!

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Inviato

Sono contento di aver suscitato tanto interesse per un sito archeologico straordinario, ma poco conosciuto.
Sul prossimo volume di Numismatica e Antichità Classiche, che verrà presentato ufficialmente a Lugano a fine gennaio, ci sarà un contributo relativo a un singolarissimo rinvenimento tuscolano.


Inviato

Veramente bellissima storia e bellissime foto. Ammetto che abitando a neanche 15 km dal Tuscolo mi vergogno nel dire che non ci mai andato a vedere l'area archeologica. Eppure al Tuscolo ci vado spesso per la mia seconda passione,l'astronomia. Sarà mio compito del 2018 andare a visitare l'area archeologica e fare altre splendide foto che quelle postate

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Inviato
6 ore fa, Theodor Mommsen dice:

Sono contento di aver suscitato tanto interesse per un sito archeologico straordinario, ma poco conosciuto.
Sul prossimo volume di Numismatica e Antichità Classiche, che verrà presentato ufficialmente a Lugano a fine gennaio, ci sarà un contributo relativo a un singolarissimo rinvenimento tuscolano.

spero che a febbraio ti sia possibile dirci di che si tratta, cosi possiamo risparmiare il costo del volume. :blush:


Inviato
1 minuto fa, dux-sab dice:

spero che a febbraio ti sia possibile dirci di che si tratta, cosi possiamo risparmiare il costo del volume. :blush:

Se mi sarà possibile, pubblicherò l'intero articolo sulla pagina Academia. Vi anticipo che si tratta di un deposito di fondazione medievale... 

  • Grazie 1

Inviato
4 ore fa, cippolo dice:

Veramente bellissima storia e bellissime foto. Ammetto che abitando a neanche 15 km dal Tuscolo mi vergogno nel dire che non ci mai andato a vedere l'area archeologica. Eppure al Tuscolo ci vado spesso per la mia seconda passione,l'astronomia. Sarà mio compito del 2018 andare a visitare l'area archeologica e fare altre splendide foto che quelle postate

Pensa che in cima al Tuscolo , sull' antica Arce , sarebbe dovuto sorgere l' Osservatorio Astronomico che invece fu costruito nel vicino Monte Porzio Catone . Senza dubbio come scienza astronomica la scelta del Tuscolo sarebbe stata migliore dato il completo isolamento del luogo e forse se ne sarebbe avvantaggiata anche l' archeologia .

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjm5eyXrbTYAhXS_qQKHYQvCYEQFggqMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.aracneeditrice.it%2Findex.php%2Fpubblicazione.html%3Fitem%3D9788854811126&usg=AOvVaw3kaGXBAjGUR0pKnAwi0WQi

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Inviato

Sul Tusculum non ci sono luci elettriche e si può ammirare un meraviglioso @clairdelune :lol:

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Inviato (modificato)

Scusatemi,ma mi ci avete tirato per I capelli ( che per altro non ho ) ...:D

Scusami Theodor...

Modificato da adelchi

Inviato
Scusatemi,ma mi ci avete tirato per I capelli ( che per altro non ho ) ...[emoji3]
Scusami Theodor...


Capolavoro assoluto!

Inviato
[mention=37105]Theodor Mommsen[/mention], a primavera organiziamo una bella gita di lamonetiani e così ci farai da guida


Ottima idea! Con annessa carbonara a Frascati.

Inviato

Non ce ne dimentichiamo, che potrebbe essere una cosa veramente bella, oltretutto in centro Italia e ben raggiungibile. 

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Inviato (modificato)
41 minuti fa, Zenzero dice:

Non ce ne dimentichiamo, che potrebbe essere una cosa veramente bella, oltretutto in centro Italia e ben raggiungibile. 

Naturalmente tutta la zona dei cosi' detti Castelli Romani e' sede di importanti zone archeologiche ; gli antichi Romani sapevano ben scegliere l' ubicazione delle loro Ville extraurbane e questo paradiso terrestre , specialmente 2000 anni fa' , era il luogo dove i ricchi Romani preferivano costruirle , famosa la Villa di Cicerone dove scrisse molte delle sue opere ; inoltre erano facilmente raggiungibili da Roma e considerando che l' ambiente in quel lontano periodo non presentava inquinamento atmosferico , dai Colli Albani si poteva "dominare" Roma con il solo sguardo .

Ma rimanendo in localita' Tuscolo , ragguingibile sia da Frascati che da Monte Porzio Catone , sotto l' Osservatorio Astronomico , situato piu' in basso rispetto al Tusculum , originaria sede , durante le fasi della costruzione dell' Osservatorio negli anni '30 , furono scoperti i ruderi della Villa di Matidia Augusta , nipote di Traiano , figlia di Marciana e futura suocera di Adriano , un bel trattato su questa scoperta archeologica in Academia : https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiU2pm7irnYAhUR16QKHcicAAUQFghDMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.academia.edu%2F5228119%2FLa_villa_di_Matidia_nell_area_dell_Osservatorio_Astronomico_a_Monte_Porzio_Catone_nuovi_dati_dalle_recenti_indagini_archeologiche&usg=AOvVaw09hVW9_KgDK39jjrVGO-xP

Salonina Matidia , nipote di Traiano.jpg

Modificato da Legio II Italica
Foto Salonina Matidia
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