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Gemme dall’ antichita’


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Inviato

La Croce Di Lotario

La Croce prende il nome dal grande sigillo verdognolo in cristallo di rocca, inciso e posto vicino alla base, raffigurante il ritratto ed il nome del sovrano carolingio Lotario II,nipote di Carlo il Calvo. 
La croce di Lotario è una crux gemmata (croce processionale adornata di pietre preziose) ed è ancora utilizzata nelle processioni. 
Durante le festività più importanti viene portata nella Cattedrale di Aquisgrana e poi posta accanto all'altare maggiore durante la messa.
È un eccezionale esempio di oreficeria medioevale e "un importante monumento alla ideologia imperiale",facente parte del tesoro della Cattedrale di Aquisgrana che include diversi altri capolavori di arte sacra ottoniana.
Si dice che la domenica di Pentecoste dell’anno 1000 Ottone III ispezionò l’interno della tomba di Carlo Magno e in quella occasione l’imperatore donò al tesoro di Aquisgrana alcuni preziosi manufatti.
Fra questi figura appunto la croce di Lotario che ci permette di riflettere su come, nelle committenze imperiali, la Renovatio imperii prevedesse un uso politico dell’Antico. 
Al centro della croce, al posto della figura di Cristo, è collocato un antico cammeo raffigurante Augusto di profilo, rivolto verso sinistra e incoronato con un ramo di alloro, mentre con la mano destra stringe uno scettro con un’aquila. 
L’identificazione tra l’Imperatore, in questo caso Ottone III, e Cristo era una consuetudine bizantina. 
Nella parte inferiore del braccio verticale della croce, una matrice di un sigillo in cristallo di rocca raffigura invece un predecessore di Ottone III, re Lotario II. 
Anche lui è rivolto verso lo stesso lato di Augusto, come a dire che l’imperatore romano, la sua reincarnazione Ottone III e il carolingio Lotario sono tutti allineati verso gli stessi ideali e dunque a confermare la rappresentante di Dio sulla terra.
il sigillo quello appunto di Lotario oltre al suo ritratto porta anche la scritta "+XPE ADIVVA HLOTARIVM REG" ("Dio salvi re Lotario"). Questa aveva una funzione simile alla precedente, collegare gli ottoniani con la dinastia carolingia, che aveva istituito la posizione di Imperatore del Sacro Romano Impero. 
Altre gemme sulla croce hanno sculture classiche, inclusi un'ametista con le Tre Grazie e un leone in onice, entrambe sono montate con le immagini poste lateralmente.
Il lato posteriore della Croce è una semplice piastra in oro incisa con la "Crocifissione di Gesù", con al di sopra di essa la mano di Dio che tiene una corona del vincitore contenente la colomba dello Spirito Santo; qui è rappresentata l'accettazione di Dio Padre del sacrificio di Cristo. 
Questa è la prima apparizione nota della colomba in questo tema, il che introduce tutta la Trinità in una Crocifissione, un'iconografia destinata ad avere un lungo futuro.
Il serpente, che rappresenta Satana, è avvolto intorno alla parte inferiore della croce. 
Nei medaglioni, in corrispondenza delle estremità dei bracci, vi sono le personificazioni del Sole e della Luna con testa inchinata e sormontata dai relativi simboli.
La mano con la corona è stata un motivo comune nei mosaici a Roma, e utilizzato anche nell'arte associata con i primi imperatori del Sacro Romano Impero, in manoscritti miniati con ritratti degli stessi, per sottolineare la loro autorità proveniente da Dio.
Gli Studiosi suggeriscono che tale lato può essere considerato come Anteriore, in quanto la croce veniva probabilmente portata in processione con la crocifissione incisa rivolta in avanti e la faccia gemmata rivolta verso l'imperatore.

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Inviato

In Ordine :

1) Corniola in Ametista Raffigurante Cassandra (Aveva il dono della Preveggenza e forse questa gemma era usata come amuleto da chi la portava)

2) Corniola raffigurante Vulcano 

3) Ametista raffigurante Achille che suona la cetra (Getty Museum) 

4) Il Vaso di San Martino di Tours in sardonica è del 1° secolo aC. ( È uno dei pezzi piu importanti del abbazzia svizzera di Saint-Maurice e si dice che fu un dono di Carlo il Calvo)

5) Gemma Felix

La piccola gemma in sardonica  raffigura una scena ambientata durante la guerra di Troia.

Ulisse viene mostrato mentre  rimprovera Diomede.

La coppia aveva pianificato di introdursi di nascosto in Troia e rubare il Palladion, la statua sacra di Pallade Atena.

Durante la loro missione Diomede uccise una guardia; i suoi piedi sono visibili sotto Ulisse e toccarono la statua con le mani insanguinate.

Ulisse rimprovera Diomede, forse per essere irrispettoso, non abbastanza furtivo o entrambi.

Sull'altare è 'ΦΕΛΙΞ ΕΠΟΙΕΙ' latinizzato è 'Felix epoiei' che può essere tradotto come 'Felix mi ha fatto'

Il nome del proprietario può essere visto in greco sopra Diomedes 'ΚΑΛΠΟΥΡΝΙΟΥ ςΕΟΥΞΡΟΥ'.

La versione latinizzata è Calpurnio Severo ( probabilmente la gemma era usata come sigillo )

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  • Mi piace 1

Inviato (modificato)
20 minuti fa, adelchi dice:

Il vaso di S. Martino non l'avevo mai visto..:blink: bellissimo con quelle guarnizioni altomedioevali .

Ciao adelchi grazie come sempre per i tuoi interventi,che specialmente in questo caso,danno l'attenzione sul pezzo che mi ha fatto sbattere piu la testa,proprio per le poche notizie al suo riguardo,sono venuto a conoscenza mentre facevo ricerche per la croce di lotario,su wikipedia che collegava altri oggetti risalenti all'epoca Augustea e che trovavano un riutilizzo...questa e la parte tratta da wikipedia: (D'altro canto, un ritratto della figlia di Augusto, Julia, intagliato in una gemma nella parte superiore dello "Scrigno di Carlo Magno", un raffinato manufatto donato all'Abbazia di Saint-Denis da Carlo il Calvo, è stato considerato come un'immagine della Vergine Maria.

Un altro ritratto su gemma dell'imperatore romano Caracalla aveva una croce e il nome di San Pietro aggiunto ad essa in metallo, ad uso della Sainte-Chapelle di Parigi.

Ora è impossibile conoscere i gradi di consapevolezza di questo riciclaggio iconografico tra le diverse categorie di persone che creavano e usavano questi oggetti.)

Cosi mi ha incuriosito questo riutilizzo o uso di questi oggetti e ho fatto questa ricerca,che non mi ha dato molti frutti,proprio perche questi oggetti solo in occasioni speciali vengono mostrati al publico,come è successo per una mostra fatta al louvre.

https://www.la-croix.com/Culture/Expositions/Le-tresor-de-Saint-Maurice-au-Louvre-2014-05-05-1145824

Percio se anzi sapete qualcosa in piu,mi farebbe davvero molto piacere conoscere meglio la sua storia,grazie ancora.

Modificato da Polluce
  • Grazie 1

Inviato
2 ore fa, Polluce dice:

Un altro ritratto su gemma dell'imperatore romano Caracalla aveva una croce e il nome di San Pietro aggiunto ad essa in metallo, ad uso della Sainte-Chapelle di Parigi.

Dal tesoro della Sainte-Chapelle, Parigi. 

Il Ritratto dell' Imperatore romano Caracalla,scritta in lettere greche e trasversali, aggiunte nel periodo bizantino, al fine di trasformare il ritratto in quello di San Pietro.

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Inviato

Visto che si e' parlato di Crux gemmate...

Croce di Herimann ,Colonia Claudia ara Agrippinensis-Colonia-Koln.

Lamina aurea su anima lignea e gemme.

Con testina a tutto tondo in lapislazuli di una principessa giulio-claudia (Livilla?),prima eta' imperiale.

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  • Grazie 1

  • 4 anni dopo...
  • 1 mese dopo...
Inviato
Il 14/2/2022 alle 14:12, coinzh dice:

Io vorrei sapere a che data risalgono i primi camei.

 

Buonasera , nell'arte antica ionica ed etrusca si realizzarono pietre dure che vengono considerate anticipatrici del cammeo (o cameo) , il cui utilizzo si diffuse a partire dall'età ellenistica (circa 334 a. C.) . Anticamente venne utilizzata la pietra sardonica , ben presto affiancata dall'agata e dall'onice (a diversa colorazione stratificata) . I primi cammei (come si intendono oggi) furono rintracciati nelle tombe di Crimea assieme alle monete di Lisimaco e risalirono al 281 a.C.

L' articolo completo in : https://it.wikipedia.org/wiki/Cammeo


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