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IGNORED

Un inedito bronzo dì Akragas. (?)


Archestrato

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Buongiorno,

Notavo poco fa un esemplare in bronzo, pesante 0.92g e di diametro 10mm, nella vendita VAuction 328 del prossimo 15 dicembre, al lotto 33.

Si tratterebbe, stando al catalogatore, di un hemionkion di Akragas attribuibile agli ultimi venti anni del V sec. a.C. . L'esemplare, apparentemente inedito, riporta al dritto un quadrupede (leone, cane?) rivolto a destra, ma con la testa girata a sinistra verso il basso come a mordere/mangiare (?) un qualcosa non ben riconoscibile. Al rovescio invece la classica rappresentazione akragantina delle due aquile sulla preda.

Il bronzetto non sembrerebbe pulito professionalmente, e questo non aiuta certo la leggibilità del tipo del dritto, che risulterebbe alquanto curioso.

 

Cosa pensate di questa particolare  moneta?

https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4393&category=119951&lot=3603669

IMG_7784.JPG

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@skubydu in merito alle raffigurazioni penso che ben di rado la coppia di aquile è stata rappresentata su nominali così minuti (mi viene in mente solo una rara litra in argento con datazione sovrapponibile a quella indicata per questo bronzo, ma lí le aquile erano al dritto, al rovescio un granchio con sotto un pesce).

Quello che invece parrebbe visibile al dritto mi lascia alquanto perplesso, mi parrebbe una completa novità per la monetazione akragantina, ed il soggetto del leone è atipico in generale per questa zecca (se si escludono i bronzi conttomarcati con ercole con leontè e pochi altri casi).

Altra cosa curiosa la perlinatura, che mancherebbe nelle altre mezze once (testa di aquila/chela di granchio ed etnico) ed il fatto che il pezzo parrebbe anepigrafe.

Ancora mi chiedo se la pulizia violenta non abbia alterato i volumi stravolgendo in parte il soggetto del dritto (difetti del tondello o fratture di conio avrebbero potuto generare elementi ben visibili ma estranei al soggetto raffigurato), che ne dici?

Modificato da Archestrato
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Ciao @Archestrato,

che questione complessa ci poni!

Provo a girarci un po' intorno.

Fosse Akragas, troverei convincente che la coppia di aquile sia al rovescio, e che il dritto sia circondato da perline. Come per le monete bronzee di Akragas note, ben più pesanti...

L'aquila di Crotone non mi pare si trovi in coppia peraltro.

Il tipo al rovescio, se fosse un leone con testa reclinata, avrebbe qualche reminiscenza di Velia, ma niente di più. 

E se qualcuno si sia divertito a prenderci in giro? O se un pulitore alle prime armi abbia alterato le figure?

In ogni caso rimane un rompicapo...

Cosa c'è nella Sicilia greca di metrogicamente assimilabile? Forse questa è un'altra strada percorribile...

ES

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17 ore fa, Archestrato dice:

@skubydu in merito alle raffigurazioni penso che ben di rado la coppia di aquile è stata rappresentata su nominali così minuti (mi viene in mente solo una rara litra in argento con datazione sovrapponibile a quella indicata per questo bronzo, ma lí le aquile erano al dritto, al rovescio un granchio con sotto un pesce).

Quello che invece parrebbe visibile al dritto mi lascia alquanto perplesso, mi parrebbe una completa novità per la monetazione akragantina, ed il soggetto del leone è atipico in generale per questa zecca (se si escludono i bronzi conttomarcati con ercole con leontè e pochi altri casi).

Altra cosa curiosa la perlinatura, che mancherebbe nelle altre mezze once (testa di aquila/chela di granchio ed etnico) ed il fatto che il pezzo parrebbe anepigrafe.

Ancora mi chiedo se la pulizia violenta non abbia alterato i volumi stravolgendo in parte il soggetto del dritto (difetti del tondello o fratture di conio avrebbero potuto generare elementi ben visibili ma estranei al soggetto raffigurato), che ne dici?

Concordo con te ed Emilio.

quando salta fuori una tipologia di “inediti “ serve molta attenzione. A volte si divertono un po’ a ricreare nuove tipologie, e questa per chi studia , è la strada più pericolosa è triste (ben peggiore del solo fine collezionistico). Si rischia di perdere tempo o addirittura di ipotizzare qualcosa che in realtà non è, andando a creare poi un precedente.

un tempo si pensava che per monete piccole o di poco valore non ne valesse la pena perderci tempo, al giorno d oggi falsificano ed alterano tutto, pur di vendere...

con questo non voglio a prescindere dire che non sia buona, ma che a vista con attenzione, patina compresa..

Farò passare un po di testi come ho un po di tempo.

buona domenica a tutti

skuby

 

Modificato da skubydu
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La tipica doppia aquila si trova su una litra akragantina ma ha una fattura incomparabilmente superiore alla rozza rappresentazione di questa ( supposta) semi oncia.

la rappresentazione al diritto : un cane ( o forse meglio cagna?) parrebbe incongrua per i tipi di Akragas. 

Ma e’ soprattutto la fattura che lascia perplessi, i bronzi - tutti maggiori - classici di agrigento mostrano tutt’altrra mano, fattura,  patina che non sono riconoscibili nel pezzo in questione. 

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  • 5 settimane dopo...
34 minuti fa, dareios it dice:

Ma l'ipotesi di un falso d'epoca non è possibile prenderla in considerazione?

Mah...

generalmente un falso d epoca dovrebbe sostituire una moneta circolante del tempo. 

Non risulta esserci nulla a riguardo per akragas, almeno di censito...

 

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Il 15/12/2017 alle 00:53, acraf dice:

Sono molto perplesso su questo bronzetto, che non prenderei in considerazione in uno studio specifico, un corpus, su Akragas.

Ciao @acraf,

colgo l'occasione per chiederti se hai news circa lo stato della sistemazione della monetazione di Akragas, che mi pare di ricordare fosse stata intrapresa da un serio studioso...

Grazie

ES

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  • 2 settimane dopo...

Ancora nessuna notizia sul Corpus della monetazione di Akragas che era in preparazione da molti anni da parte dell'esimia studiosa Ulla Westermark....

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