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IGNORED

L’Idra di Lerna e l’idra di Apollonia


apollonia

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Salve.

Parlando di idra qui nessuno pensa al piccolo invertebrato marino formato da un corpo cilindrico sormontato da una corona di tentacoli del mondo reale, ma il pensiero corre subito al mostruoso serpente mitologico che viveva nel lago di Lerna, nell’Argolide, con molte teste (da tre a nove e più, secondo le varie leggende), le quali rinascevano se tagliate.

Figlia di Tifone ed Echidna, e pertanto sorella di Cerbero, di Ortro, della Chimera e, forse, del Leone di Nemea (che però potrebbe esser nato dall'accoppiamento incestuoso fra la madre Echidna e suo figlio Ortro), si narra che l'idra fosse stata allevata da Era al preciso scopo di uccidere Eracle, uno dei tanti figli illegittimi del suo consorte.

Queste sono alcune raffigurazione del mostro serpentino dalle molte teste, delle quali solo una era immortale, il cui alito velenoso era talmente potente da uccidere perfino chi si trovasse a passare nelle sue vicinanze mentre lui dormiva.

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La fonte, dalla quale ho tratto anche alcune notizie riportate nel post successivo è  http://www.latelanera.com/mostri-creature-leggendarie/creatura-leggendaria.asp?id=213

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Modificato da apollonia
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Eracle fu costretto ad affrontare l’Idra di Lerna nella seconda delle dodici fatiche impostegli da Euristeo, dopo aver sconfitto il Leone di Nemea. Dopo essersi coperto il volto con un panno per proteggersi dal veleno e aver attratto l'attenzione della creatura lanciando delle frecce infuocate nella sua tana, Eracle affrontò l'idra armato, secondo le versioni, con una falce, una spada o la sua ben nota clava. Purtroppo per lui scoprì ben presto che ogni volta che una testa dell'idra veniva tagliata altre due crescevano a prenderne il posto, rendendo il mostro ancora più pericoloso. Pertanto Eracle chiamò in suo aiuto il nipote Iolao il quale, forse ispirato da Atena, escogitò un sistema per sconfiggere l'idra, cauterizzando con il fuoco le ferite inflitte dall'eroe e impedendo così alle teste di ricrescere. Accortasi che l'idra stava per essere sconfitta, Era inviò ad aiutarla Carcino, un gigantesco granchio che tentò, senza successo, di trattenere Ercole, ottenendo solo di venirne schiacciato.

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Parigi, Museo del Louvre (da Wikipedia)

Dopo che al mostro non fu rimasta che la testa immortale, Eracle la tagliò usando una spada donatagli da Atena e la seppellì sotto un’enorme roccia. Quindi bagnò nel sangue velenoso della creatura le proprie frecce, che in seguito avrebbe usato per uccidere il centauro Nesso. Una mossa destinata ad andare a suo stesso danno, quando il sangue di Nesso, avvelenato per sua mano, avrebbe poi causato la sua stessa fine.

Alla sua morte, l'idra venne tramutata da Era nell'omonima costellazione. Simile sorte toccò a Carcino, che divenne la costellazione del Cancro.

Ma l’Idra di Apollonia? Alla prossima puntata.

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Esemplare della ‘BCD Collection’, CNG 90.

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Apollonian Hydra

MACEDON, Apollonia. 4th century BC. Æ (17mm, 5.38 g, 4h). Wreathed head of Persephone right / Hydra left. SNG ANS -; Traité IV 466 (Lamia in Thessaly); Rogers 246 (Heracleia Trachinia in Thessaly); Robinson & Clement p. 342, and pl. XXXII, 13 (Lamia in Thessaly); Robinson & Clement, Excavations at Olynthus. Part IV. The Coins Found at Olynthus in 1931 (Baltimore: Johns Hopkins, 1933), p. 83, 734-6 (Lamia in Thessaly); CNG 81, lot 266. Near EF, dark green patina, some roughness. Extremely rare.

This rare bronze issue was traditionally attributed to Lamia in Thessaly due to the hydra reverse type, which is found on the early silver of that city (see Georgiou, Mint, 1-3). None of the published examples have a clear ethnic. However, two examples in a private collection have enough of the ethnic visible to confirm that the issuing city is called Apollonia. As all of the examples with a known find spot have been found in Macedon, it is nearly certain that they were issued by one of the three Apollonias of Macedon. As yet, however, there is too little evidence to ascribe these coins to one of the cities in particular.

Si legge nella nota che segue la didascalia che questo raro bronzo attribuito tradizionalmente a Lamia, in Tessaglia, in conseguenza dell’idra raffigurata sul rovescio che si trova sulle prime monete d’argento di quella città, è stato successivamente assegnato alla città di Apollonia, in Macedonia, dopo che su due esemplari di una collezione privata era chiaramente visibile l’etnico che ne confermava l’emissione da parte di questa città della Macedonia. In effetti, le città macedoni con questo nome sono più d’una, ma al momento non è possibile avere una prova di quale possa essere (Apollonia calcidica o Apollonia situata nell’antica regione della Migdonia sulla cartina).

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Supporter

Per completezza d’informazione, una terza città della Macedonia di nome Apollonia che contende alle due omonime la paternità dell’emissione del bronzo Persefone/Idra si trova più a N, sulla costa, all’altezza dell’isola di Taso, presso la foce dello Strimone. La zona retrostante è quella del Pangeo, antico nome della catena montuosa famosa per le miniere d’oro e d’argento, abitata da varie tribù che ne sfruttavano la ricchezza, la cui attività estrattiva fu ripresa e intensificata da Filippo II di Macedonia.

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Altro esemplare del bronzo (CNG 81).

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Unusual Depiction of a Hydra

MACEDON, Apollonia. 4th century BC. Æ 17mm (5.82 g, 1h). Wreathed head of Persephone right / Hydra left. SNG ANS -; Traité IV 466; Robinson & Clement, Excavations at Olynthus. Part IV. The Coins Found at Olynthus in 1931 (Baltimore: Johns Hopkins, 1933), p. 83, 734-6; Robinson & Clement p. 342, and pl. XXXII, 13 (all attributed to Lamia in Thessaly). Near VF, rough dark brown patina, chipped around edge. Extremely rare.

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