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ANTONIO VENIER 1382-1400

Ducato in argento (2,6 grammi) in argento. Un falso moderno creato per attirare i collezionisti di ieri, ma anche (ahimè) di oggi. ;)

D/ ANTO′·VENERIO lungo l'asta verticalmente DVX, dietro il Santo ·S·M·VENETI. S. Marco col vangelo nella mano sinistra, porge al doge genuflesso la croce, che stringe l'asta con le mani

R/ ·SIT·T·XPE·DAT Q TV REGIS·ISTE·DVCAT Il Redentore in piedi frontalmente è in un'aureola ellittica, con stelle, quattro a sinistra, cinque a destra

 

 

ducato venier argento.png

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interessante, e pare anche "ben" fatto. Immagino abbia perso la doratura, o forse non l'ha mai avuta? In che senso intendi "moderno"? non mi pare proprio recentissimo.


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7 ore fa, gigetto13 dice:

interessante, e pare anche "ben" fatto. Immagino abbia perso la doratura, o forse non l'ha mai avuta? In che senso intendi "moderno"? non mi pare proprio recentissimo.

Buona giornata

Decisamente fatto bene! Se la memoria non mi inganna ne era passato un'altro tempo fa sul forum!?

Anche a me non da l'impressione che sia un falso moderno, a che scopo poi?

I ducati di Antonio Venier sono tra i più comuni e credo che se fosse stato fatto oggi, non avrebbero nemmeno usato l'argento.

Ovviamente è il mio parere .... se poi, per oggi, intendiamo 100 anni fa, tutto potrebbe essere!

saluti

luciano


Inviato

Sto raccogliendo info su questo ducato molto dubbio  per eventualmente scriverne .

se  @ak72 mi dice dove lo ha visto lo aggiungo al mio studio con le relative coordinate. 

Ho chiesto a un amico tedesco di cercare se possibile una copia o un estratto della MunzenRevue 9/2008 che per prima ha denunciato questi falsi. Ho salvato il sito americano che oggi non riesco più a raggiungere normalmente.

Cordialmente

Roberto

Inviato

venier.png.c2d030195fcd00d2d39bc00a73582eb2.png

Mi pare lo stesso !

L'americano lo comprò da un libanese, poi lo restituì. Se è la stessa monete il libanese l'ha rivenduta e eccola ..................

il mistero si infittisce.

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1 ora fa, rorey36 dice:

se  @ak72 mi dice dove lo ha visto lo aggiungo al mio studio con le relative coordinate.

sul sito Ma shop

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Inviato (modificato)
24 minuti fa, ak72 dice:

sul sito Ma shop

Grazie.

Munzen Sann:

Venedig Levante Chios Ducato 1382-1400
Conservazione: VF+ | Abbreviazioni
Numero di Catalogo: vgl. Montenegro 135
Materiale: argento
Peso: 2.60 g
Imitation der Dukaten des Antonio Venerio, 1382-1400

Modificato da Ospite
Inviato

è dello stesso conio di quella in oro.

  • Mi piace 1

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2 ore fa, rorey36 dice:

venier.png.c2d030195fcd00d2d39bc00a73582eb2.png

Mi pare lo stesso !

L'americano lo comprò da un libanese, poi lo restituì. Se è la stessa monete il libanese l'ha rivenduta e eccola ..................

il mistero si infittisce.

Ciao!

Sono d'accordo ... stesse particolarità; una su tutte, l'obreggiatura presente sul laccio sotto il mento del doge.


Inviato

Guardate l'aureola, è la stessa dei falsi ducati di origine bulgara di cui si discuteva al post n. 4

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28 minuti fa, fabry61 dice:

Guardate l'aureola, è la stessa dei falsi ducati di origine bulgara di cui si discuteva al post n. 4

Più che bulgari direi che sono libanesi.

Inviato

Il mio amico tedesco mi ha scritto che mi procurerà l'articolo della MunzenRevue che ha praticamente dato inizio a tutto. Conosce uno degli autori e vedrà di farsi dare le 4 pagine.

Poi cerco di tradurle ( il mio tedesco fa acqua ...) e mi metto al lavoro. 

Mi farò un bel po di nemici ma chissenef......

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Inviato
1 ora fa, rorey36 dice:

Il mio amico tedesco mi ha scritto che mi procurerà l'articolo della MunzenRevue che ha praticamente dato inizio a tutto. Conosce uno degli autori

Perdonami ma gli autori hanno "intervistato" un noto e stimato numismatico padovano presente anche qui sul forum, credo che basterebbe un suo anche piccolo intervento: @AndreaPD ;)

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Interessante discussione, seguo per saperne di più!

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beh ci sta che siano libanesi, la famosa scuola di Beirut è sempre stata attiva nel falsificare solidi bizantini già dagli anni 80


Inviato
39 minuti fa, AndreaPD dice:

beh ci sta che siano libanesi, la famosa scuola di Beirut è sempre stata attiva nel falsificare solidi bizantini già dagli anni 80

Egr.Sig.Paolucci, 

Nell'articolo di MunzenRevue, che ancora non ho potuto leggere si scrive che "Andrea Paolucci of the University Padua is quoted, who says that the dies are fake with a probability of 95% for stylistic reasons".

Lei sicuramente ricorda questo articolo.  Io vorrei rilanciare la vicenda poichè mi sembra assurdo che si continui a mettere in vendita ducati falsi o quantomeno dubbi da parte di molte case d'asta senza che nessuno se ne preoccupi. 

Gradirei molto un suo messaggio.

La saluto cordialmente

Roberto Reynaudo

Inviato

Compaiono ancora nelle aste falsi del Cigoi... quindi prepariamoci a vedere quelli libanesi per molto, ma molto tempo ancora.

Arka


Inviato

@rorey36  l'articolo è stato scritto da un tedesco che veniva sempre a Verona, e qualche volta è venuto anche da me in negozio, mi ha erroneamente attribuito all'Università di Padova (cosa che mi ha riguardato in quanto studente in passato ma che non ha nulla a che vedere con la mia attuale occupazione). Forse ho l'articolo da qualche parte ma non ne sono sicuro, ad ogni modo che genere di messaggio gradirebbe da parte mia?

 


Inviato
3 ore fa, AndreaPD dice:

che genere di messaggio gradirebbe da parte mia?

 

Volevo soltanto sapere se ricordava l'episodio e se, in quanto commerciante numismatico ritiene che si possa risuscitare la storia  di questi ducati assai dubbi per il bene della nostra passione.

Cordiali saluti

Inviato

Certo che mi ricordo l'episodio, era venuto da me in negozio e nell'album aveva un ducato d'oro falso dei suddetti, e gli ho spiegato che era falso. Dopo qualche mese mi ha chiesto se poteva citarmi in questo articolo che fece. Purtroppo non trovo la rivista (ieri l'ho cercata in negozio), può essere che l'abbia buttata in quanto estera... comunque non c'era scritto nulla di trascendentale mi pare, il succo era rendere pubblico che sono falsi. Non credo che sia mia la percentuale 95% ?? o è buona o è falsa una moneta, se non lo so sto zitto, se ho dei dubbi dico "non la comprerei" questi sono i miei 4 casi!

resuscitare la cosa? Posso solo dire "repetita iuvant", io nel mio piccolo quando li vedo continuo a dirlo, non sono molto prolifico nei forum o nei gruppi Fb per scelta personale, ma potete farlo voi, con queste foto degli stessi coni coniati anche sull ' argento credo che pochi possano ignorare che si tratti certamente di falsi.

  • Mi piace 2

Inviato

La ringrazio per la precisazione. Certamente scriverò, mi ci vorrà un poco di tempo ma lo farò.

Cordialmente 

RR

Inviato

Ah ? Adesso mi è venuto in mente il discorso "stilistic reasons" era per non svelare quel particolare dell'aureola del cristo, che era facilmente identificabile e anche correggibile... pubblicando poi il falso nell'area riservata dell IBSCC tra i soci Ainp e idem per i soci nip. Credevo così che essendoci un controllo da parte di noi commercianti non avrebbero proliferato nel mercato. Beh poi lo sapete come è andata la storia, questi avvertimenti non hanno sortito molta attenzione tra i colleghi, al che ho cercato di segnalarli il più posdibile quando ne ho visti tra i banchi dei convegni e tra i vari forum e gruppi.  

Per completezza devo dire che ho visto anche falsi con aureola corretta, a nome anche di steno e andrea contarini (mi pare), o forse tomaso mocenigo, ma in poche occasioni, forse aspettano di smaltire i vecchi per ripartire ? Ai posteri l'ardua sentenza 

  • Mi piace 2

Inviato
Il 30/11/2017 alle 14:57, AndreaPD dice:

pubblicando poi il falso nell'area riservata dell IBSCC tra i soci Ainp e idem per i soci nip. Credevo così che essendoci un controllo da parte di noi commercianti non avrebbero proliferato nel mercato

approfitto ancora della sua cortesia.

Fu pubblicato dalla IBSCC ecc. ?  Ho cercato sul sito ma non mi si apre non essendo io un  AINP.

Grazie e cordiali saluti

Roberto

Inviato

l'area è riservata ai soci


Inviato

Il mio amico tedesco mi ha mandato le quattro pagine della MunzenRevue.

Non sono di facile lettura (il tedesco non è la mia lingua preferita) ma ci provo.

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