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N.I.A. Elenco Periti Numismatici


Risposte migliori

Inviato (modificato)
Il 24/11/2017 alle 12:14, Polemarco dice:

Sto leggendo con interesse questa discussione.

Non voglio confutare alcunchè nè entrare in contrasto con alcuno ma non comprendo (e la colpa è la mia):

1) La prospettata differenza tra un "a mio parere" e una perizia propriamente detta: tutte le perizie sono delle valutazioni;

2) Il valore effettivo di una perizia "pro domo sua" rilasciata dal venditore della moneta periziata: normalmente le perizie dovrebbero essere contraddistinte dalla terzietà del perito. 

 Nel caso , quella definita come perizia è più propriamente una sorta di garanzia rilasciata dal venditore all'acquirente.

Probabilmente tutto deve essere inserito in quelle che sono le prassi del mercato numismatico, i suoi usi e le sue consuetudini.

Grazie per le eventuali risposte.

Polemarco

 

Ciao.

Reduce da Verona, volevo dare conto della sostanziale condivisione dell'iniziativa da parte non solo di coloro che sono iscritti alla N.I.A. (il che sarebbe abbastanza scontato) ma anche di molti di coloro che non sono iscritti e persino di commercianti.

Prima di informarVi di una singolare novità (si preparino coloro che lavorano o che hanno comunque familiarità con le Compagnie di Assicurazione, perché mi piacerebbe avere il Loro parere....:blink:), volevo intervenire sulle osservazioni riportate da Polemarco nel Suo post che ho citato.

Sul punto 1).

Aleggia nell'ambiente numismatico l'inspiegabile credenza secondo la quale utilizzare in una perizia la locuzione "a mio parere la moneta è autentica" ovvero riportare tout court la frase "giudico la moneta autentica", comporterebbe una diversa assunzione di responsabilità da parte del Perito.

Tale "credenza", che come molte credenze numismatica si fonda sul nulla, ritorna periodicamente a galla e viene utilizzata per creare degli inesistenti distinguo tra chi nel periziare usa la prima locuzione e chi usa la seconda.

Non so quante volte ho provato, facendo uso di argomentazioni giuridiche, a dimostrare che qualunque Perizia numismatica si risolve in un apprezzamento valutativo del Perito il quale, sia usando la frase "a mio parere" che non usandola, si assume esattamente le stesse responsabilità in ordine a quanto dichiara.

Mi auguro che con l'intervento di Polemarco, che in una riga ha sintetizzato bene il concetto di totale equiparazione tra le due espressioni, si finisca una volta per tutte di alimentare un abbaglio di cui molti sono ancora vittime.

Ma ne dubito.

Quanto alla nostra discussione, questa mattina la Segreteria della N.I.A. ha ricevuto una curiosa mail, che Vi riporto integralmente, omettendo ovviamente i dati "sensibili:

--------------------------------------------------------------------------

From: G.............S.... <[email protected]>
To: <indirizzomailsegreteriaNIA>
Cc: 
Bcc: 
Date: Mon, 27 Nov 2017 10:17:35 +0100
Subject: richiesta chiarimenti vostro associato N.I.A.

Buongiorno,

Le scrivo in qualità di Mandatari investigati (si! Investigati...così hanno scritto n.d.r...) per conto della (Compagnia Assicurazioni) spa per il sinistro n. xxxxxxxxxxx del x/x/2xxx, ci hanno chiesto di verificare una fattura di valutazione della (“nome di una ditta Numismatica italiana” (con sede in xxxxxxxx via xxxxxxxxx - . ) .che vedo dal sito internet ............è vostro associato.

Necessiterei di avere conferma da parte sua (i suoi riferimenti li ho trovati sul sito della NIA), se effettivamente tale Sig. XXXXXXXX xxxxxxx (Nato il xx/xx/xxxx a XXXXXXXX (XX)) sia vostro assicurato (credo volesse scrivere "associato" n.d.r.) ed abbia delle qualifiche come perito in Numismatica.

Le allego il mandato della (Compagnia Assicurazioni).

Cordialmente

G........ S.......

(Nome della società dei Mandatari “Investigati” fiduciari della (nome della Compagnia Assicuratrice)

Cell. 320.xm

------------------------------------------

Adesso devo andare, ma non trovate che questa strana richiesta dei "Mandatari Investigati", che chiedono se l'Associato N.I.A. Pinco Pallino abbia le "qualifiche di Perito in Numismatica" sia di un tempismo sorprendente rispetto al tema della nostra discussione ed alle polemiche suscitate?

Quanto mi piacciono queste cose......:)

Grazie e saluti.

Michele

Modificato da bizerba62
  • Mi piace 4

Inviato

E non essere sempre maligno dai. Trovo assolutamente normale che dei Mandatari Investigati utilizzino la carta intestata della Compagnia di Assicurazioni che rappresenterebbero:bash:


Inviato

Mandatari investigati ???

 


Inviato
21 minuti fa, Alberto Varesi dice:

Mandatari investigati ???

 

cosa è un mandatario investigato?.....il mandante di un atto criminoso?

 


Inviato

bah, roba da azzeccagarbugli.

Awards

Inviato (modificato)
40 minuti fa, Alberto Varesi dice:

Mandatari investigati ???

Credo che volessero scrivere "Mandatari Investigativi", ovvero Periti di Compagnia. Nei mie 36 anni di attività di Funzionario/Dirigente in una primaria Compagnia Assicurativa italiana, il Perito di Compagnia si può avvalere della collaborazione di Periti/Esperti di una determinata materia per poter espletare il mandato peritale assegnato dalla Compagnia nell'ambito di quantificazione di un sinistro.

E visto che ci sono esprimo un mio pensiero su quello che ho letto fin'ora.

Sinceramente a me sembra che ci sia solo molta confusione!

Appartenere ad un'Associazione non vuol dire che si è gli unici professionisti riconosciuti legalmente. Vuol dire doversi attenere a determinate regole dettate dallo Statuto dell'Associazione e ottemperare agli aggiornamenti professionali richiesti dal Ministero.

Questo non vuol dire che Professionisti dello stesso settore non aderenti, non siano riconosciuti o che siano di serie B.

Io, come Gemmologo (non sono commerciante), sono nell'Associazione Italiana Gemmologi, ma per questo non dico che tutti gli altri colleghi non aderenti sono =Gemmologi burletta", perché non è così. Hanno fatto i corsi, come  me, hanno superato gli esami, come me, hanno solo scelto di non entrare nell'Associazione, punto!

Molti gemmologi non sono "gioiellieri"  ma questo non vuol dire che siano inferiori ai gioiellieri, anzi, per esperienza maturata in 50 anni nel settore, i commercianti ne sanno molto meno rispetto a un gemmologo non commerciante. Tanto per portare un esempio, quando ero nella sede di Alessandria, dove visitavo giornalmente laboratori orafi, ho avuto modo di conoscere un grande esperto di smeraldi, ma non li commerciava perché lui faceva il "calzolaio"! Ma la sua passione era tale che ne era divenuto un profondo conoscitore ed esperto e veniva interpellato per pareri da molti fabbricanti.

La NIP è un'associazione di commercianti, perché se non si è tali non si può aderire, e quindi non ha nulla a che vedere con i Periti, tant'è che essere soci NIP non autorizza a periziare, cosa che invece avviene se si è riconosciuti come Periti/Esperti CCIAA. 

Come Perito CCIAA, non mi sento meno di altri; certo ho sicuramente meno esperienza conoscitiva per quantità di materiale che un commerciante può avere, ma posso avere più capacita di analisi per l'esperienza professionale maturata in altri settori, che ritengo sia un punto chiave nella nostra attività di Periti.

Per quanto riguarda l'elenco dei "Periti non Commercianti" in seno alla NIA, non ci vedo nulla di male né di pericoloso, è solo una lista che può essere utile per gli utenti, d'altra parte vi entreranno a far parte tutti Periti CCIAA, quindi regolarmente autorizzati e questo indipendentemente dai metodi di selezione, che sicuramente andrebbero rivisti.

 

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Modificato da claudioc47
Awards

Inviato (modificato)

Ma telefonare o contattare uno dei contatti rilasciati nella email, invece di venire a chidere sul forum, no ?

E se poi invece é vero, ed é una semplice casualità ???

Che é questa moda imperante di pubblicare la qualunque ancorchè non verificato sui social ?

Eddai su!

 

Modificato da Monetaio
Awards

Inviato
30 minuti fa, Monetaio dice:

Ma telefonare o contattare uno dei contatti rilasciati nella email, invece di venire a chidere sul forum, no ?

E se poi invece é vero, ed é una semplice casualità ???

Che é questa moda imperante di pubblicare la qualunque ancorchè non verificato sui social ?

Eddai su!

 

Non sono stati fatti  cognomi o nomi di società...


Inviato (modificato)

A questo punto, noi collezionisti, diventiamo tutti periti, visto la non difficoltà a reperire tale titolo e il problema è risolto, manie di associazioni, titolati non titolati, tagliamo la testa al toro. 

Ognuno si prende la propria responsabilità di quello che dichiara.

Modificato da renato.ber
  • Grazie 1

Inviato
10 minuti fa, elledi dice:

Non sono stati fatti  cognomi o nomi di società...

Mi pareva chiaro che il punto fosse un altro.
Ma mi rendo conto sempre di più che a destra e a manca, le cose chiare spesso lo sono solo per me.

Awards

Inviato
5 minuti fa, Monetaio dice:

Mi pareva chiaro che il punto fosse un altro.
Ma mi rendo conto sempre di più che a destra e a manca, le cose chiare spesso lo sono solo per me.

Quello che è chiaro a tutti è che ci sono (sacrosanti) interessi in ballo, con due categorie che si contrappongono per il controllo di un settore della professione in strepitosa espansione, quello delle perizie (vedasi il fenomeno slab, ma anche il fatto che 10 anni fa le monete periziate in commercio erano sporadiche, oggi frequentissime anche per pezzi di infimo valore).

La tutela dei collezionisti penso sia l'ultimo dei problemi... anche perché, come sostengo con convinzione, il collezionista deve sapersi tutelare da sé prima di tutto, tramite lo studio personale. La numismatica non è una passione per polli.

  • Mi piace 1

Inviato

@claudioc47

nessuno ha mai sostenuto che quanti iscritti alla NIP o ad altre Associazioni siano gli unici Professionisti legalmente riconosciuti; si è fatta però una distinzione, sostanziale a mio avviso, tra il Perito Professionista e quello non professionista, da me indicato come "amatoriale".

A mio avviso, generalmente, il Professionista ha minori possibilità di errore in quanto ha una maggiore esperienza, dettata da un numero certamente più elevato di monete che tocca con mano. Poi ci sono le eccezioni alla regola e conosco dei collezionisti che hanno acquisito un'esperienza, in determinati settori, notevole, praticamente unica e sicuramente superiore a quella di molti Professionisti.

Per diventare gemmologo si devono frequentare corsi, studiare, sostenere esami......cose assolutamente estranee al titolo di perito numismatico della CCIAA

Allora ti chiedo: se fosse possibile diventare perito gemmologo per la CCIAA o per il tribunale con le stesse modalità adottate per diventare perito numismatico, quindi senza corsi di formazione, senza alcun esame ecc ecc come definiresti tale categoria ? Pari alla tua ?

E se una Associazione di categoria, diciamo l'Istituto Gemmologico Italiano, decidesse di pubblicare sul suo sito l'elenco di questa categoria per dar loro maggiore visibilità quale sarebbe la tua reazione; di approvazione ?

Dopo quanto hai scritto non dirmi di si perchè non saresti credibile....

 

Dimenticavo: quanto scrivo è sempre e solo a nome mio, non per conto della Associazione che ho l'onore di presiedere. Non tiriamo quindi in ballo la NIP ogni volta come se dietro i miei pensieri vi fosse sempre qualcosa di concertato con il Direttivo.....NON E' COSI' (vedasi anche ultimo intervento di Gallienus)

  • Mi piace 3

Inviato
3 minuti fa, Gallienus dice:

Quello che è chiaro a tutti è che ci sono (sacrosanti) interessi in ballo, con due categorie che si contrappongono per il controllo di un settore della professione in strepitosa espansione, quello delle perizie (vedasi il fenomeno slab, ma anche il fatto che 10 anni fa le monete periziate in commercio erano sporadiche, oggi frequentissime anche per pezzi di infimo valore).

La tutela dei collezionisti penso sia l'ultimo dei problemi... anche perché, come sostengo con convinzione, il collezionista deve sapersi tutelare da sé prima di tutto, tramite lo studio personale. La numismatica non è una passione per polli.

A me é chiaro che da una parte e dall'altra non si stia facendo una bella figura così procedendo.
Ed é altresì chiaro che la maggioranza parla di cose che nemmeno conosce e quindi capisce.
E con questo intervento esco da questa pessima discussione .
In bocca al lupo a tutti,

Awards

Inviato
5 minuti fa, Gallienus dice:

Quello che è chiaro a tutti è che ci sono (sacrosanti) interessi in ballo, con due categorie che si contrappongono per il controllo di un settore della professione in strepitosa espansione, quello delle perizie (vedasi il fenomeno slab, ma anche il fatto che 10 anni fa le monete periziate in commercio erano sporadiche, oggi frequentissime anche per pezzi di infimo valore).

La tutela dei collezionisti penso sia l'ultimo dei problemi... anche perché, come sostengo con convinzione, il collezionista deve sapersi tutelare da sé prima di tutto, tramite lo studio personale. La numismatica non è una passione per polli.

Sei fuori strada, credimi. 

A partire dal fatto che 10 anni fa le monete periziate erano sporadiche


Inviato
29 minuti fa, Monetaio dice:

Mi pareva chiaro che il punto fosse un altro.
Ma mi rendo conto sempre di più che a destra e a manca, le cose chiare spesso lo sono solo per me.

Può darsi che siamo noi a non capire nulla...io sono ingenuo per natura...


Inviato
6 minuti fa, Alberto Varesi dice:

@claudioc47

nessuno ha mai sostenuto che quanti iscritti alla NIP o ad altre Associazioni siano gli unici Professionisti legalmente riconosciuti; si è fatta però una distinzione, sostanziale a mio avviso, tra il Perito Professionista e quello non professionista, da me indicato come "amatoriale".

A mio avviso, generalmente, il Professionista ha minori possibilità di errore in quanto ha una maggiore esperienza, dettata da un numero certamente più elevato di monete che tocca con mano. Poi ci sono le eccezioni alla regola e conosco dei collezionisti che hanno acquisito un'esperienza, in determinati settori, notevole, praticamente unica e sicuramente superiore a quella di molti Professionisti.

Per diventare gemmologo si devono frequentare corsi, studiare, sostenere esami......cose assolutamente estranee al titolo di perito numismatico della CCIAA

Allora ti chiedo: se fosse possibile diventare perito gemmologo per la CCIAA o per il tribunale con le stesse modalità adottate per diventare perito numismatico, quindi senza corsi di formazione, senza alcun esame ecc ecc come definiresti tale categoria ? Pari alla tua ?

E se una Associazione di categoria, diciamo l'Istituto Gemmologico Italiano, decidesse di pubblicare sul suo sito l'elenco di questa categoria per dar loro maggiore visibilità quale sarebbe la tua reazione; di approvazione ?

Dopo quanto hai scritto non dirmi di si perchè non saresti credibile....

 

Dimenticavo: quanto scrivo è sempre e solo a nome mio, non per conto della Associazione che ho l'onore di presiedere. Non tiriamo quindi in ballo la NIP ogni volta come se dietro i miei pensieri vi fosse sempre qualcosa di concertato con il Direttivo.....NON E' COSI' (vedasi anche ultimo intervento di Gallienus)

@Alberto Varesi

Al post #125 è stato scritto che gli iscritti alla NIP sono gli unici riconosciuti legalmente e lo ha scritto un socio NIP.

Tra i periti/esperti in preziosi della CCIAA ci sono sicuramente elementi che non hanno nè fatto corsi ne affrontato esami, e sono gioiellieri che sono stati iscritti perché commercianti con numerosi anni di attività, esattamente quello che succede anche per i commercianti numismatici.

L'Istituto Gemmologico Italiano,  è stato il fautore dell'Associazione Italiana Gemmologi  quindi teniamolo fuori da questo discorso. Ma come ho detto all'inizio è la stessa CCIAA a inserire elementi che non hanno la mia preparazione, certo che non mi sta bene ma se non cambiano i metodi di selezione l'unica soluzione è CONVIVENZA, come sarà per i Periti numismatici.

Non ho mai dubitato che quello che scrivi è il tuo pensiero, anche se, purtroppo, quando si ricoprono cariche di un certo rilievo è difficile distinguere il pensiero proprio da quello dell'ente che si rappresenta, comunque in questa discussione mi sembra che a tirare in ballo la NIP è stato proprio uno dei suoi iscritti.

Cordialmente

  • Mi piace 1
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Inviato
2 ore fa, claudioc47 dice:

      3 ore fa, Alberto Varesi dice:

Mandatari investigati ???

Credo che volessero scrivere "Mandatari Investigativi", ovvero Periti di Compagnia. Nei mie 36 anni di attività di Funzionario/Dirigente in una primaria Compagnia Assicurativa italiana, il Perito di Compagnia si può avvalere della collaborazione di Periti/Esperti di una determinata materia per poter espletare il mandato peritale assegnato dalla Compagnia nell'ambito di quantificazione di un sinistro.

E visto che ci sono esprimo un mio pensiero su quello che ho letto fin'ora.

Sinceramente a me sembra che ci sia solo molta confusione!

Appartenere ad un'Associazione non vuol dire che si è gli unici professionisti riconosciuti legalmente. Vuol dire doversi attenere a determinate regole dettate dallo Statuto dell'Associazione e ottemperare agli aggiornamenti professionali richiesti dal Ministero.

Questo non vuol dire che Professionisti dello stesso settore non aderenti, non siano riconosciuti o che siano di serie B.

Io, come Gemmologo (non sono commerciante), sono nell'Associazione Italiana Gemmologi, ma per questo non dico che tutti gli altri colleghi non aderenti sono =Gemmologi burletta", perché non è così. Hanno fatto i corsi, come  me, hanno superato gli esami, come me, hanno solo scelto di non entrare nell'Associazione, punto!

Molti gemmologi non sono "gioiellieri"  ma questo non vuol dire che siano inferiori ai gioiellieri, anzi, per esperienza maturata in 50 anni nel settore, i commercianti ne sanno molto meno rispetto a un gemmologo non commerciante. Tanto per portare un esempio, quando ero nella sede di Alessandria, dove visitavo giornalmente laboratori orafi, ho avuto modo di conoscere un grande esperto di smeraldi, ma non li commerciava perché lui faceva il "calzolaio"! Ma la sua passione era tale che ne era divenuto un profondo conoscitore ed esperto e veniva interpellato per pareri da molti fabbricanti.

La NIP è un'associazione di commercianti, perché se non si è tali non si può aderire, e quindi non ha nulla a che vedere con i Periti, tant'è che essere soci NIP non autorizza a periziare, cosa che invece avviene se si è riconosciuti come Periti/Esperti CCIAA. 

Come Perito CCIAA, non mi sento meno di altri; certo ho sicuramente meno esperienza conoscitiva per quantità di materiale che un commerciante può avere, ma posso avere più capacita di analisi per l'esperienza professionale maturata in altri settori, che ritengo sia un punto chiave nella nostra attività di Periti.

Per quanto riguarda l'elenco dei "Periti non Commercianti" in seno alla NIA, non ci vedo nulla di male né di pericoloso, è solo una lista che può essere utile per gli utenti, d'altra parte vi entreranno a far parte tutti Periti CCIAA, quindi regolarmente autorizzati e questo indipendentemente dai metodi di selezione, che sicuramente andrebbero rivisti.

 

Io, come Gemmologo (non sono commerciante), sono nell'Associazione Italiana Gemmologi, ma per questo non dico che tutti gli altri colleghi non aderenti sono =Gemmologi burletta", perché non è così. Hanno fatto i corsi, come  me, hanno superato gli esami, come me, hanno solo scelto di non entrare nell'Associazione, punto!

GIUSTO....Peccato che invece per diventare perito numismatico CCIA e/o Tribunalizio, tutto questo in pratica non venga richiesto, da qui la definizione di "periti da burletta", se lo sono diventati senza passare nessuno dei filtri che hai dovuto superare tu.....


Inviato
1 ora fa, Gallienus dice:

Quello che è chiaro a tutti è che ci sono (sacrosanti) interessi in ballo, con due categorie che si contrappongono per il controllo di un settore della professione in strepitosa espansione, quello delle perizie (vedasi il fenomeno slab, ma anche il fatto che 10 anni fa le monete periziate in commercio erano sporadiche, oggi frequentissime anche per pezzi di infimo valore).

La tutela dei collezionisti penso sia l'ultimo dei problemi... anche perché, come sostengo con convinzione, il collezionista deve sapersi tutelare da sé prima di tutto, tramite lo studio personale. La numismatica non è una passione per polli.

No, la mia intenzione non era tutelare l'attività di periziare, quanto quello di veder ridurre i " periti da burletta" al loro consono ruolo e lasciare che le perizie vengano affidate solo a chi ha i "numeri" giusti....il che significa solo esigere protocolli di esami associativi molto più severi e restrittivi...poi, se li passi, che tu faccia il numismatico o il pedicure, vuol dire che sai il tuo mestiere...però, se vuoi periziare, ti apri lo stesso la tua attività con annessi e connessi e non lo fai a scappatempo.....

 

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Inviato
1 ora fa, Monetaio dice:

Mi pareva chiaro che il punto fosse un altro.
Ma mi rendo conto sempre di più che a destra e a manca, le cose chiare spesso lo sono solo per me.

Secondo te qual è il punto?

 


Inviato (modificato)
4 ore fa, bizerba62 dice:

 

Sul punto 1).

Aleggia nell'ambiente numismatico l'inspiegabile credenza secondo la quale utilizzare in una perizia la locuzione "a mio parere la moneta è autentica" ovvero riportare tout court la frase "giudico la moneta autentica", comporterebbe una diversa assunzione di responsabilità da parte del Perito.

Tale "credenza", che come molte credenze numismatica si fonda sul nulla, ritorna periodicamente a galla e viene utilizzate per creare degli inesistenti distinguo tra chi nel periziare usa la prima locuzione e chi usa la seconda.

Non so quante volte ho provato, facendo uso di argomentazioni giuridiche, a dimostrare che qualunque Perizia numismatica si risolve in un apprezzamento valutativo del Perito il quale, sia usando la frase "a mio parere" che non usandola, si assume esattamente le stesse responsabilità in ordine a quanto dichiara.

Mi auguro che con l'intervento di Polemarco, che in una riga ha sintetizzato bene il concetto di totale equiparazione tra le due espressioni, si finisca una volta per tutte di alimentare un abbaglio di cui molti sono ancora vittime.

 

Aleggia nell'ambiente numismatico l'inspiegabile credenza secondo la quale utilizzare in una perizia la locuzione "a mio parere la moneta è autentica" ovvero riportare tout court la frase "giudico la moneta autentica", comporterebbe una diversa assunzione di responsabilità da parte del Perito.

Tale "credenza", che come molte credenze numismatica si fonda sul nulla, ritorna periodicamente a galla e viene utilizzate per creare degli inesistenti distinguo tra chi nel periziare usa la prima locuzione e chi usa la seconda.

Mi fa piacere saperlo, anche se non riesco a capire come la frase " a mio parere la moneta è autentica( o falsa)", possa equivalere alla frase: " dichiaro la moneta autentica( o falsa)", tout court....poi se si equivalgono, allora bisognerà cambiare la seconda tipologia di definizione.

Modificato da Tinia Numismatica

Inviato (modificato)

@claudioc47

Al post 125 tinia ha scritto che la nip è l'unica associazione professionale ufficialmente riconosciuta, non che i nip sono gli unici professionisti legalmente riconosciuti.

Come vedi anche a te non sta bene che altre persone, con un percorso formativo inferiore al tuo, possano avere il tuo stesso titolo, lo stesso "spazio" che devi condividere con loro.

Quella convivenza che obtorto collo devi sopportare fintanto che i metodi di selezione non cambieranno, diventa invece apprezzamento quando si parla di numismatica....

Mi sembra, grossomodo, l'esempio che ho fatto all'amico Michele quando ci siamo visti a Verona: se da domani fossero autorizzati ad eseguire perizie legali anche quanti non hanno conseguito il giusto titolo di studio, saresti contento gli ho chiesto ? La risposta ovviamente non è stata positiva....

Lo stesso parere negativo, sono convinto, riceverei da qualsiasi medico alla medesima domanda. Eppure proprio a Verona ho visto pubblicizzato un perito che di professione fa il dottore...

Un vecchio adagio recita(va) ufalè fa il tö mastè ma mi accorgo che i tempi sono cambiati ;)

Modificato da Alberto Varesi
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  • Grazie 1

Inviato
2 ore fa, Gallienus dice:

La tutela dei collezionisti penso sia l'ultimo dei problemi... anche perché, come sostengo con convinzione, il collezionista deve sapersi tutelare da sé prima di tutto, tramite lo studio personale. La numismatica non è una passione per polli.

Su questo non sono d'accordo.

O meglio, perché dovrei essere raggirato se non ne capisco abbastanza? Non sto già pagando le commissioni in asta o i margini del dealer? Non dovrebbero effettivamente garantirmi autenticità e altre caratteristiche come dichiarato?

Chiaramente so che non sia proprio così, ma non ne comprendo il motivo: se compro un anello con diamante in gioielleria devo capirne di gemmologia?

ES

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Inviato
47 minuti fa, Emilio Siculo dice:

O meglio, perché dovrei essere raggirato se non ne capisco abbastanza? Non sto già pagando le commissioni in asta o i margini del dealer? Non dovrebbero effettivamente garantirmi autenticità e altre caratteristiche come dichiarato?

Condivido, i professionisti dovrebbero esistere proprio per questo. Se ognuno di noi sapesse riconoscere un falso, valutare e dare una gradazione ad una moneta con le proprie conoscenze, a cosa servirebbero i professionisti a questo punto?

Sono d'accordo nel riconoscere la professionalità di perito come quella di un dentista o un chirurgo, ma il problema di tutto ciò è che chi perizia vende.. E' assurdo.. Se le cose rimarranno così, possiamo fare tutti i giusti discorsi su come vengono date le licenze ecc, ma io non mi fiderò mai nè di un professionista perito nè di un perito qualunque. Questo è grave perchè io come cliente vorrei invece acquistare ad occhi chiusi da un professionista.

E comunque credo che come in quasi tutti lavori non è detto che chi studi e passi tutti gli esami sia meglio di uno che ha la terza media.. anzi..

 

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Inviato

  (testo mail)

Buonasera. Sono un analista informatico in ambito giuridico/economico e, in particolare, "frequento" l'ambiente assicurativo da circa 20 anni Ne ho viste di cotte di crude, a partire da un gergo che farebbe ammattire un professore di italiano, sino alla non conoscenza neppure di questo... Immagino che il mittente sia un "accertatore" (una sorta di collaboratore di un perito) libero professionista e che può avere o non avere legami diretti con una Compagnia mandante. Tutto un pochino strano, però.

Mandatari investigati ???

 

Investiti di un mandato... 

 

 


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