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IGNORED

N.I.A. Elenco Periti Numismatici


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Inviato
46 minuti fa, bizerba62 dice:

Ma la terzultima e la penultima moneta sono sigillate da Phantomas?:)

Sbaglio o manca del tutto un riferimento di chi le ha sigillate?

M.

 

Li ho messi volutamente, ma aspetto altri interventi: ce ne sono altri due di cartellini interessanti ;)

Saluti

Simone


Inviato

In Italia chiunque può sigillare monete, anche Tizio Caio,anonimi,

la legge non lo vieta ........

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Inviato
14 minuti fa, santone dice:

In Italia chiunque può sigillare monete, anche Tizio Caio,anonimi,

la legge non lo vieta ........

Si, però, se la "perizia" è anonima.....non è una perizia, perché manca l'elemento di riconducibilità ad un soggetto che l'ha eseguita.

La moneta è stata periziata autentica o non autentica. OK.

Ma da chi?

M.

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Inviato

Certo,

ma anche Tizio XXX  può sigillare autentica una moneta,

na non è  certo una perizia se non possiede il titolo di Perito ,dovrebbe

essere un giudizio personale

 

 


Inviato

@santone @bizerba62 E ok un cartellino anonimo non ha alcun valore. Potremmo obiettare anche che il cartellino con scritto "Moneta garantita autentica" non è rivettato quindi facilmente asportabile e sostituibile mentre quello con la sola descrizione è rivettato... :D:D:D 

...Ma vabbè andiamo avanti e focalizziamo l'attenzione sugli altri cartellini (li chiamo ancora così volutamente senza dargli un connotato preciso).

Ad esempio di queste due che vogliamo dire?

Hanno la stessa validità sebbene tutte e due riportino gli opportuni dati tecnici e ben evidente il nome di chi li ha emessi? (E stiamo parlando di ditte commerciali non l'amatore al mercatino)

Obiettivamente direi proprio di no.

Ma non perchè una ditta è conosciuta e l'altra no ma semplicemente perchè uno è chiaramente un Certificato di Garanzia (come una merce qualsiasi, possa essere una pentola o una camicia) e ci garantisce che  la moneta è AUTENTICA e ha determinate caratteristiche tecniche (da notare che non ci indica la conservazione. Potrebbe accompagnare una moneta MB o FDC e sarebbe comunque formalmente validissimo) mentre l'altro indica la conservazione ma nulla dice sulla autenticità, potrebbe accompagnare anche una riproduzione moderna identica ma colorata e con la scritta SOUVENIR da una parte... :blink:

Il Certificato di Garanzia della Bolaffi è quindi una perizia come la intendiamo tutti?

In parte sì.  E' vero che manca giusto lo stato di conservazione (E non è chiaramente ascrivibile a quel determinato esemplare a cui si accompagna visto che non è rivettata o associata ad una foto) eppure mi garantisce che è d'argento, che è autentica del 1995...etc etc.  Insomma sicuramente non mi può arrivare a casa una moneta con sopra la scritta SOUVENIR e nel caso mi dovesse arrivare posso fare a buon motivo le mie rimostranze. 

(segue)

 

 Tallero.jpgs-l1600 (6).jpg  

 


Inviato

Questi ultimi che hai messo posso farli anche io al computer non avendo firme,loghi ecc...

sul fatto che non sono sigillati e la moneta può essere cambiata,dipende anche da come viene fatta.Le mie sono date insieme al q-code e la foto ingrandita mi fa vedere anche il minimo graffio,sono comunque rivettate,ma dalla foto saprei riconoscere se è proprio lei

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Inviato
2 ore fa, rubber dice:

Le mie sono date insieme al q-code e la foto ingrandita mi fa vedere anche il minimo graffio,sono comunque rivettate,ma dalla foto saprei riconoscere se è proprio lei

Stiamo parlando di una modalità  tipo quella di Moruzzi in cui il cartellino è indicato come "perizia numismatica" e c'è un codice alfanumerico che si può inserire su un suo sito per visionare la scheda completa della moneta con la foto e vari altri dati tra cui l'attestato di lecita provenienza. (Quelli nuovi hanno direttamente il QR).

E' chiaramente una modalità nettamente più avanzata di quelle viste finora e, a parte il codice QR, concettualmente è similare all'altro certificato di Varesi e Aurora.

Da notare che entrambi pongono l'attenzione  sul "garantire l'autenticità" di quanto venduto ma diventano anche documenti di una certa importanza rilasciati per ottemperare a precisi obblighi di legge riguardo la lecita provenienza.

(segue)

 

s-l1600 (18).jpg

23926655_10208915404756255_1453826725912777724_o.jpg

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Inviato (modificato)
3 ore fa, rubber dice:

Questi ultimi che hai messo posso farli anche io al computer non avendo firme,loghi ecc...

sul fatto che non sono sigillati e la moneta può essere cambiata,dipende anche da come viene fatta.Le mie sono date insieme al q-code e la foto ingrandita mi fa vedere anche il minimo graffio,sono comunque rivettate,ma dalla foto saprei riconoscere se è proprio lei

Io non confonderei il valore astratto della perizia/garanzia/cartellino con la possibilità di sostituire la moneta di cui alla perizia/.../... (ad esempio metto una moneta con grado di conservazione inferiore al posto di quella periziata) o di intervenire sulla perizia di cui alla moneta (falsifico la precedente perizia, aumentando il grado di conservazione in essa indicato) o di creare una perizia ex novo attribuendola a un noto esperto.

E' ovvio che una perizia contenente senza soluzioni di continuità una fotografia della moneta è più tranquillizzante  (a parità di autorevolezza del perito) di una perizia che accompagni in autonomia la moneta periziata. 

Ma questo aspetto è "logicamente secondario" (che non vuol dire meno importante). 

Tento di spiegarmi meglio.

Prima si dovrebbe parlare del valore delle perizie numismatiche, poi del valore di quella perizia in concreto e con riferimento alla moneta periziata.

Non è che chiamando "perizia" una "garanzia" le cose cambino sotto il profilo giuridico. 

Con la perizia, il perito offre una valutazione a chi l'ha chiesta, tale valutazione potrà essere più o meno autorevole ma in ogni caso il perito (autorevole o meno) dovrà rispondere per i danni provocati dalla valutazione colpevolmente errata (N.B.: il grado di colpa richiesto per le perizie particolarmente difficili deve essere grave; per farla breve, diciamo che "non era particolarmente difficile capire che era un falso ... con tutti quei segnacci come si poteva pensare al fior di conio ..."; per le perizie "facili" è standard) .

Insomma, ai fini del risarcimento dovrà valutarsi il livello di colpa in cui è incorso il perito a seconda della difficoltà dell'impegno (se la moneta è unica e misconosciuta è una cosa, se si tratta di una moneta particolarmente preziosa ma conosciutissima è altra, se il falso è pericolosissimo è una cosa, se il falso è pacchiano è altra, se ho detto che era oro - unica o comune - e invece è stagno è un'altra ancora)  

Con la garanzia, il venditore garantisce le qualità della moneta, ma la garanzia spetta all'acquirente (nei confronti del venditore) anche nel caso di mancato rilascio del "cartellino a garanzia" (che poi si faccia - giustamente - anche ad altri fini quali l'attestazione della provenienza o altro è diversa questione).

Attenzione: l'azione di risoluzione ("tu dammi i miei soldi che io ti ridò la tua moneta") per i vizi della cosa venduta non richiede la colpa del venditore ma il venditore risponderà anche del risarcimento dei danni (cosa diversa e ulteriore alla restituzione) a meno che non provi di aver ignorato senza colpa i vizi della cosa.

Altra attenzione: se la moneta è falsa, la risoluzione del contratto è possibile anche se venditore e acquirente siano stati convintissimi della autenticità della moneta

La prova del nove della differenza della responsabilità tra venditore e perito è questa: per il prestatore d'opera (il perito) scatta la responsabilità solo in caso di colpa grave quando si tratta della soluzione  di problemi di particolare difficoltà; per il venditore,  per la risoluzione non è chiesta colpa e il risarcimento è dovuto anche per la colpa lieve. 

E' ovvio che quel cartellino/garanzia è indice di massima serietà del venditore: il commerciante, in caso di controversia, non potrà dirmi di non avermi venduto affatto monete ("io non ti conosco") o quella moneta di cui mi dolgo per quelle determinate caratteristiche indicate ("io ti ho venduto un altra moneta, non questa")  o che abbiamo trattato, in tutti i suoi aspetti, proprio quella moneta che ho in mano ("l'accordo riguardava proprio quella moneta che hai in mano e ti ho fatto presente che era in bassa conservazione ... un falso ... etc ...").

Non vi sto a scomodare più di tanto sull'atteggiarsi dell'onere probatorio (è il venditore a dover fornire la prova per sè liberatoria).

 

Polemarco   

 

 

Modificato da Polemarco
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Inviato
12 minuti fa, Polemarco dice:

Con la perizia, il perito offre una valutazione a chi l'ha chiesta, tale valutazione potrà essere più o meno autorevole ma in ogni caso il perito (autorevole o meno) dovrà rispondere per i danni provocati dalla valutazione colpevolmente errata (il grado di colpa richiesto deve essere grave: per farla breve, diciamo che "non era particolarmente difficile capire che era un falso ... con tutti quei segnacci come si poteva pensare al fior di conio ...") .

Se io vado da un perito (commerciante o non commerciante per rimanere in tema alla discussione) mi aspetto una perizia esatta (il caso eccezionale ci può essere) anche perchè pago. Alcuni cartellini visti sopra possono essere fatti da chiunque, supponiamo che compri una moneta da un privato, cerco su internet un perito e ne contatto uno che però non ha una sede.Mi perizia la moneta rilasciandomi un cartellino come quelli,poi scopro che ha sbagliato....quel cartoncino senza firma che valore ha ? Se lo richiamo magari nemmeno risponde più ?

 

16 minuti fa, Polemarco dice:

Ai fini del risarcimento,  si consideri la perizia (in senso stretto) rilasciata su una moneta particolarmente difficile da periziare, in questo caso dovrà valutarsi il livello di colpa in cui è incorso il perito

Se un perito si accorge che ha una moneta difficile da periziare vuol dire che la terrà qualche giorno in più per cercare e valutare meglio, può farla vedere e consultarsi con un altro perito.....se ha il minimo dubbio io preferisco ricevere una chiamata dove mi dice che non è il suo settore e magari mi indica un perito esperto di quelle monete.Se mi rilasci la perizia allora sei sicuro al 100%. La difficoltà di periziare una moneta suppongo sia soggettiva in base a quante monete uguali o simili hai visto e toccato..difficile per te e facile per un altro.


Inviato

Concludendo:

tutti gli altri cartellini (e la gran parte di quelli che si trovano online e che qui non ho proposto) recano o chiaramente la dicitura "Certificato di autenticità" come quello di Tevere o attraverso locuzioni varie "ritengono" o "giudicano" autentica la moneta che accompagnano.

Se ne deduce che il principio cardine che accompagna praticamente tutti questi cartellini è garantire "l'autenticità" di quanto esaminato mentre la tanto amata/odiata "conservazione" invece è uno dei tanti elementi descrittivi al pari del peso o del materiale...

Strano che mentre il mondo numismatico è attanagliato dalla necessità "vitalissima" di sviscerare al millesimo di millimetro IL GRADO ASSOLUTISSIMO E PERFETTISSIMO DI CONSERVAZIONE  di ogni moneta praticamente tutti gli operatori a vario titolo garantiscono invece "solo" (si fa per dire) l'autenticità. :D 

Ma, a parte questo, a mio modesto avviso nessuno dei documenti mostrati qui sono paragonabili alle "perizie" nel senso comune del termine come quelle che invece si ritrovano e producono in ambito legale, medico, assicurativo  o quello che volete. Lì si parla di documenti consistenti in pagine e pagine ben circostanziati con descrizioni, considerazioni tecniche, deduzioni, ipotesi, fotografie etc etc...  altro che un cartellino con due dati in croce.

I cartellini che girano nel mondo numismatico sono quasi tutti assimilabili piuttosto a CERTIFICATI DI GARANZIA in cui qualsiasi venditore  è libero di dichiarare in piena libertà  ma anche sotto la sua responsabilità che la SUA merce ha le caratteristiche  (di autenticità, di CONSERVAZIONE, di rarità, etc)  riportate  nel cartellino. Se poi non dovesse rivelarsi come tale ne dovrebbe rispondere (parimenti vendesse pentole o maglioni) secondo le norme di legge spiegate da @Polemarco

Da questa confusione terminologica e di significato di PERIZIA da una parte e CERTIFICATO DI GARANZIA/AUTENTICITÀ dall'altra deriva poi secondo me tutta la confusione su chi può periziare, chi non può periziare... solo commercianti... anche gli amatori...etc etc che emersa da questa discussione.

Se già si rendesse pubblica a tutti gli appassionati questa differenza già saremmo a buon punto.

 


Inviato
3 ore fa, rubber dice:

Se io vado da un perito (commerciante o non commerciante per rimanere in tema alla discussione) mi aspetto una perizia esatta (il caso eccezionale ci può essere) anche perchè pago. Alcuni cartellini visti sopra possono essere fatti da chiunque, supponiamo che compri una moneta da un privato, cerco su internet un perito e ne contatto uno che però non ha una sede.Mi perizia la moneta rilasciandomi un cartellino come quelli,poi scopro che ha sbagliato....quel cartoncino senza firma che valore ha ? Se lo richiamo magari nemmeno risponde più ?

 

E infatti ecco la confusione. Tu ti aspetti la perizia esatta riguardante una moneta  rilasciata su un cartellino di 5 cm x 5 cm...

...io al termine perizia (che in teoria come spiegato da Bizerba62 in una vecchia discussione sarebbe quello che nel mondo dell'arte viene detto "expertise") associo invece  un documento più o meno lungo e circostanziato  in cui devono essere rese note: 

- le metodiche (standardizzate più possibile) utilizzate per l'osservazione e la misurazione (osservo la tal moneta con lente  X ingrandimenti, luce X tipo, bilancia tot precisione, calibro tot precisione)

- riconoscimento, catalogazione e riferimenti bibliografici

Moneta X del Sovrano Y  catalogata dal catalogo X al numero etc etc 

Esemplare in questione pesa X misura y (dati misurati e pesati realmente, non generici da catalogo)

Materiale ipotetico 

- Descrizione generale dritto e rovescio. (figure, scritte,etc)

- Valutazione in merito l' autenticità del tipo  "considerando i dati ponderali, il colore del materiale, lo stile etc etc , segni particolari tipo l'orecchio...la forma della data ...il segno di zecca...etc etc posso affermare che la moneta è sicuramente autentica etc etc"

- Valutazione in merito la conservazione del tipo "considerando la zona intorno all'elmo che notoriamente per questa tipologia corrisponde ai rilievi più alti si nota usura accentuata...bla bla.... parimenti la zona sul baffo risulta usurata ma in modo più lieve bla bla... il lustro appare assente bla bla si noti un colpo deturpante ad ore 7 bla bla e un graffio di circa 3 mm che da ore 7 del dritto in senso longitudinale si porta al centro...bla bla etc etc pertanto giudico la moneta in oggetto un MB/BB secondo la scala italiana bla bla .... (o americana)"

Insomma un pò il giochino che si fa qui sul forum quando si esamina questa o quella moneta e alcuni utenti descrivono benissimo vari particolari o zone da esaminare allegando magari foto particolareggiate o confronti...

Domanda: i collezionisti poi però sarebbero disposti a pagare il giusto prezzo per un documento del genere e accettare  che probabilmente questo non potrà costare i 10/15 euro di un cartellino e due rivetti considerando la necessita di tempo da parte del periziatore? E ancora: un documento del genere ha senso per una spighetta di VEIII del 1920?

Detto questo voi associazioni o commercianti o professionisti o esperti studiosi potete  fare tutte le liste e tutte le discussioni che volete  per stabilire chi sia preferibile tra "periti commercianti", "periti non commercianti",  "commercianti e basta"  o quello che vi pare ma se non spiegate alle persone il reale  valore di quei cartellini darete sempre una informazione incompleta o peggio sbagliata e una visione un pò di giungla del mondo numismatico.

Saluti

Simone

 

 

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Inviato
5 minuti fa, uzifox dice:

E infatti ecco la confusione. Tu ti aspetti la perizia esatta riguardante una moneta  rilasciata su un cartellino di 5 cm x 5 cm...

Non esattamente, io quando compro una moneta (da un anno a questa parte) chiedo oltre alla moneta,il cartellino,la perizia,il documento di autenticità e lecita provenenza e se disponibile anche il documento di esportazione.

Detto questo ricevo la moneta con il cartellino che contiene le varie informazioni base,la perizia è un documento a parte (anche formato file) con la foto che si può ingrandire per i dettagli,nome,descrizione ecc.. ecc..., autenticità e lecita provenienza è un ulteriore documento dove sono citati i registri ecc... , l'ultimo è un foglio con i timbri del ministero.

Non ci sono i metodi con il quale è visionata la moneta,lenti ecc...

 

 

Però tornando al discorso iniziale, un novellino che non sa molto,può pensare che quel quadratino basti e avanzi....non immagina il mondo che c'è dietro...

Il problema per me è quello di informare il prima possibile i nuovi entrati nel mondo numismatico e tra le altre cose spiegargli l'esistenza di NIA, NIP, Periti ..poi sarà lui a scegliere

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Inviato
3 minuti fa, rubber dice:

Però tornando al discorso iniziale, un novellino che non sa molto,può pensare che quel quadratino basti e avanzi....non immagina il mondo che c'è dietro...

Il problema per me è quello di informare il prima possibile i nuovi entrati nel mondo numismatico e tra le altre cose spiegargli l'esistenza di NIA, NIP, Periti ..poi sarà lui a scegliere

Esatto. Mi hai preceduto di poco in quello che stavo scrivendo anche io. ;)

Saluti

Simone


Inviato
1 ora fa, uzifox dice:

Detto questo voi associazioni o commercianti o professionisti o esperti studiosi potete  fare tutte le liste e tutte le discussioni che volete  per stabilire chi sia preferibile tra "periti commercianti", "periti non commercianti",  "commercianti e basta"  o quello che vi pare ma se non spiegate alle persone il reale  valore di quei cartellini darete sempre una informazione sbagliata e una visione da giungla del mondo numismatico.

Saluti

Simone

Aggiungo un altra cosa: se si fa parte di un'associazione per esempio la NIP bisognerebbe imporre a tutti quelli che ne fanno parte di fare un certificato come quello del 20 lire 1928 asta varesi - aurora e fare delle regole ben precise e oggettive nel determinare lo stato di conservazione di una moneta, non che faccio vedere una moneta a tizio e mi dice una conservazione e se vado da caio ne è un'altra.


Inviato
1 ora fa, rubber dice:

Non esattamente, io quando compro una moneta (da un anno a questa parte) chiedo oltre alla moneta,il cartellino,la perizia,il documento di autenticità e lecita provenenza e se disponibile anche il documento di esportazione.

Quindi, chiedi e ottieni un certificato come quello che rilascia Varesi o come rilasciamo noi, o pretendi una perizia formale nei termini da Uzifox descritti?

 


Inviato
37 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Quindi, chiedi e ottieni un certificato come quello che rilascia Varesi o come rilasciamo noi, o pretendi una perizia formale nei termini da Uzifox descritti?

 

In automatico viene rilasciato il certificato di autenticità e lecita provenienza come da legge,ma chiedo e pago in più anche la perizia.

hai evidenziato il documento di esportazione e quello è un foglio,una fotocopia di un registro,credo,con la foto e i timbri del ministero...quella se possibile la chiedo,se ci vogliono 3 mesi evito

Poi hai evidenziato la perizia che come ho scritto la chiedo a parte ed è simile a quella di veresi per contenuti,ma completamente rivista e con il Q code come detto prima.Se ci fossero anche le aggiunte di come è stata controllata,una descrizione dei difetti e come mai viene giudicata in una determinata condizione.....sarebbe più completa e sicuramente ancora meglio


Inviato
10 ore fa, rubber dice:

In automatico viene rilasciato il certificato di autenticità e lecita provenienza come da legge,ma chiedo e pago in più anche la perizia.

hai evidenziato il documento di esportazione e quello è un foglio,una fotocopia di un registro,credo,con la foto e i timbri del ministero...quella se possibile la chiedo,se ci vogliono 3 mesi evito

Poi hai evidenziato la perizia che come ho scritto la chiedo a parte ed è simile a quella di veresi per contenuti,ma completamente rivista e con il Q code come detto prima.Se ci fossero anche le aggiunte di come è stata controllata,una descrizione dei difetti e come mai viene giudicata in una determinata condizione.....sarebbe più completa e sicuramente ancora meglio

Non capisco la necessità del QR code sulla perizia. Dato che si riferisce a quella specifica moneta, la foto integrata nel testo cr do che sia più che sufficiente, oltretutto il QR code rimanderebbe ad una registrazione di inventario che non è detto ci sia, se la moneta è di terzi e/o solo sotto perizia. 

È un gadget e basta.....si realizza con un programma aperto a chiunque ed è associabile facilmente ad un file, per cui, in caso ci fosse volontà di dolo, sarebbe facile accoppiarla ad una falsa registrazione e usarla per convincere l’acquirente che la moneta codificata è autentica o lecita anche se non lo fosse. 

A questo punto meglio l’ologramma, falsificarlo è molto più complicato e costoso. 


Inviato
10 ore fa, rubber dice:

a.

hai evidenziato il documento di esportazione e quello è un foglio,una fotocopia di un registro,credo,con la foto e i timbri del ministero...quella se possibile la chiedo,se ci vogliono 3 mesi evito

 

Ma, la chiedi cosa significa?

il permesso al SUE lo chiede il proprietario, il possessore, ed, eventualmente chi è stato demandato( il presentatore) ma sempre a nome del proprietario. Se compri  una moneta il proprietario diventi tu, quindi lo devi chiedere a tuo nome. Se lo ha già allora è a nome di chi te la vende e ti viene ceduto insieme alla moneta. 


Inviato
1 minuto fa, Tinia Numismatica dice:

Non capisco la necessità del QR code sulla perizia. Dato che si riferisce a quella specifica moneta, la foto integrata nel testo cr do che sia più che sufficiente, oltretutto il QR code rimanderebbe ad una registrazione di inventario che non è detto ci sia, se la moneta è di terzi e/o solo sotto perizia. 

È un gadget e basta.....si realizza con un programma aperto a chiunque ed è associabile facilmente ad un file, per cui, in caso ci fosse volontà di dolo, sarebbe facile accoppiarla ad una falsa registrazione e usarla per convincere l’acquirente che la moneta codificata è autentica o lecita anche se non lo fosse. 

A questo punto meglio l’ologramma, falsificarlo è molto più complicato e costoso. 

Non è necessario è un qualcosa in più.

Però una domanda che mi faccio è perché se faccio parte di un'associazione, diciamo per semplicità NIP, non sono costretto ad usare lo stesso e gli stessi certificati. Sarebbe più facile se quando uno decide di unirsi accetta anche di utilizzare documenti standard per tutti gli associati,anche la stessa associazione ne trarrebbe una sorta di miglior organizzazione.

un documento esempio di perizia con da un lato il logo NIP, dall'altro il logo che cambia del negozio.frasi standard per tutti, l'obbligo di scrivere il numero di sigillo,la foto nello stesso punto per tutti ecc..

Perchè ogniuno ha il suo e mette un 10 % uguale e il resto come vuole?


Inviato
2 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Ma, la chiedi cosa significa?

il permesso al SUE lo chiede il proprietario, il possessore, ed, eventualmente chi è stato demandato( il presentatore) ma sempre a nome del proprietario. Se compri  una moneta il proprietario diventi tu, quindi lo devi chiedere a tuo nome. Se lo ha già allora è a nome di chi te la vende e ti viene ceduto insieme alla moneta. 

Si ,a volte la moneta ha già il documento perchè cosi può essere anche venduta all'esterno.

la chiedo vuol dire che un paio di volte dovevano mandare delle loro monete,ho fatto inserire anche quella,ma prima che me la vendessero,ho aspettato che tornasse è l'ho presa


Inviato
Adesso, rubber dice:

Non è necessario è un qualcosa in più.

Però una domanda che mi faccio è perché se faccio parte di un'associazione, diciamo per semplicità NIP, non sono costretto ad usare lo stesso e gli stessi certificati. Sarebbe più facile se quando uno decide di unirsi accetta anche di utilizzare documenti standard per tutti gli associati,anche la stessa associazione ne trarrebbe una sorta di miglior organizzazione.

un documento esempio di perizia con da un lato il logo NIP, dall'altro il logo che cambia del negozio.frasi standard per tutti, l'obbligo di scrivere il numero di sigillo,la foto nello stesso punto per tutti ecc..

Perchè ogniuno ha il suo e mette un 10 % uguale e il resto come vuole?

Veramente tutti i soci NIP hanno un identico schema per le perizie. E usano quello. 

Il problema è che tu stai confondendo il certificato fotografico, che è quell che hai postato a nome Varesi e Aurora, con la perizia che è un’altra cosa. 

Sulla scheda per le perizie RENNPE c’è l ologramma, e i riferimenti al database NIP. 

Sui certificati, ognuno fa come crede, purché rispetti le norme relative. 

Adesso, rubber dice:

Si ,a volte la moneta ha già il documento perchè cosi può essere anche venduta all'esterno.

la chiedo vuol dire che un paio di volte dovevano mandare delle loro monete,ho fatto inserire anche quella,ma prima che me la vendessero,ho aspettato che tornasse è l'ho presa

Ora è più chiaro. 


Inviato
24 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Veramente tutti i soci NIP hanno un identico schema per le perizie. E usano quello. 

Il problema è che tu stai confondendo il certificato fotografico, che è quell che hai postato a nome Varesi e Aurora, con la perizia che è un’altra cosa. 

Sulla scheda per le perizie RENNPE c’è l ologramma, e i riferimenti al database NIP. 

 

Il certificato fotografico a nome Varesi e Aurora l'ho postato io non rubber. 

Le schede per le perizie RENNPE sono queste qui giusto?

Saluti

Simone

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Inviato
3 minuti fa, uzifox dice:

Il certificato fotografico a nome Varesi e Aurora l'ho postato io non rubber. 

Le schede per le perizie RENNPE sono queste qui giusto?

Saluti

Simone

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Scusate, misi sono incrociati gli occhi e ho letto male......si, comunque sono questi. 

E sono in firmato predeterminato, uguale per tutti. 

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Inviato
32 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Sui certificati, ognuno fa come crede, purché rispetti le norme relative. 

 

Ecco, se come NIP riusciste a uniformare anche i certificati fotografici e il cartellino rivettato con le monete (iniziamo tutti a chiamarlo "certificato di garanzia" invece che "perizia"?) sarebbe già un estremo passo avanti nel rendere chiaro al pubblico che cosa hanno in mano.

A quel punto anche i non NIP davanti ad un fronte  di documentazione visivamente e formalmente omogeneo (sopratutto per quanto riguarda i cartellini rivettati perchè alla fine sono i documenti che girano di più nei convegni e nelle vendite online) volente o nolente si dovrebbero uniformare anche loro.  

Saluti

Simone


Inviato

Arrivo alla nona pagina con in più una discussione parallela che parla di certificati, documentazione e rimango diciamo un po' stupito, giusto specificare, giusto dare informazioni, però in fondo credo che certe discussioni portino più al disaffezionarsi, alla paura, all'incertezza, e' un bene ? Ho qualche dubbio quando vedo che non parliamo più di Monete, di cosa rappresentano, di cosa ci insegnino e l'interesse si sposta tutto a ciò che ruota intorno.

Sara' perché forse in vita mia una perizia con sigillatura delle monete non ne ho mai fatte fare, sarà perché quando ne compro una così la apro immediatamente, sarà perché non mi piacciono gli slab, sta di fatto che vedo questa discussione un po' esagerata a meno che in futuro si voglia far periziare un po' tutto.

Io sinceramente ho sempre acquistato da chi mi dava fiducia, da chi ha saputo instaurare un rapporto che va oltre il puro commerciale, di chi fideilizza il cliente.

Mi diceva un commerciante ci metto anni per avere la fiducia di un cliente e me la brucio con una moneta ?

E qualche volta oltre alla ditta o alla persona, mi fido di me stesso su certe monete, ecco perché in fondo sia commerciante, sia collezionista, chi ne vede di più e' certamente avvantaggiato.

Collezionare in Italia si può, certo ci vuole qualche giusta avvertenza, andare da persone di fiducia e se si vuole periziare andare da chi si e' conquistato sul campo autorevolezza e competenza.

Paradossalmente forse ci vorrebbero meno periti, ma invece grandi periti alla Bazzoni, Tevere..., creare rapporti fiduciari con commercianti attenti e qualificati, e forse pensare più all'oggetto moneta che state acquistando, magari dopo che avrete voi stessi più consapevolezza e conoscenza per certi acquisti.

 

 

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