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IGNORED

Bronzo di Pirro in Sicilia


apollonia

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Supporter
1 ora fa, apollonia dice:

Volevi dire stateri di Alessandro Magno, con testa di Atena (che è rivolta a destra) in elmo corinzio ornato da un grifone.

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No, mi riferivo in particolare ai tetradrammi ellenici di Alessandro III come questo allegato sotto, ma si possono trovare molti altri esempi piú somiglianti

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Supporter

Il didramma Testa di Achille/Teti su Ippocampo con lo scudo di Achille è stato coniato a Locri Epizefori agli inizi del periodo ellenistico, circa nel 280-277 a. C., quando la città si alleò con Pirro nella guerra tra Romani e Sanniti, sia per esigenza militare sia per far fede a un’alleanza stabilita da tempo con Taranto. L’eroe greco soprannominato ‘piè veloce’ è raffigurato con l’elmo che negli stateri del Grande è indossato da Atena, la sua dea protettrice nella guerra di Troia, della quale può considerarsi l’eroe prediletto. Il tetradramma Eracle/Zeus nella tipologia di Alessandro III portato come esempio di confronto del volto degli eroi raffigurati sul diritto è stato coniato a Damastion o ad Astibo circa nel 287/6 a. C. per il re di Peonia Audoleon, come si legge sul rovescio.

Non vedo il nesso mitologico per cui il tetradramma possa esser stato eventualmente preso a modello del didramma, in quanto i due eroi si muovono su piani ben distinti. Eracle, figlio di Zeus, è un semidio diversamente da Achille che è figlio di una dea minore, e del dio ha tutte le prerogative: forza, arroganza, ma anche bontà e senso della giustizia (in varie sfaccettature). Queste caratteristiche si ritrovano anche in Achille, ma Eracle si muove entro un raggio d'azione completamente diverso e ben più ampio. L'importanza di Achille è infatti è relegata nell'ambito della guerra di Troia, dove raggiunge la sua fama, compie le sue grandi gesta e muore, più come personaggio di un’opera che un vero eroe. Inoltre Achille non rappresenta nè la forza bruta nè tanto meno il desiderio di dare ordine nel caotico mondo pieno di mostri, ma il desiderio di gloria e la preferenza che i Greci avevano per una vita eroica seppur breve rispetto a una vita lunga, molle e inattiva. Eracle però lo surclassa: figlio del padre degli dei, combatte contro un dio, commette crimini orrendi, ma si pente a tal punto da esser disposto a sottomettersi al cugino, ben meno valoroso di lui, e a fare tutto ciò che gli chiede. E soprattutto porta ordine nel mondo: uccide l'Idra di Lerna, "doma" Cerbero (ed è una scena molto importante data la paura che tutti hanno sempre avuto della morte), uccide il leone di Nemea, ruba la cintura alla regina delle Amazzoni (e così facendo rappresenta la superiorità greca nei confronti del popolo amazzone, popolo guerriero formato unicamente da donne, il che è un particolare importante dato il maschilismo greco). Ruba poi le mele d'oro e dimostra di essere abbastanza forte da sostituire un titano nel reggere il cielo (o il mondo), ruba i buoi a Gerione (l'ennesimo mostro) e dà un limite ai greci, intrepidi navigatori che nelle loro traversate avevano fatto molti incontri rimanendo terrorizzati da tante cose, imponendo loro di rimanere entro certi confini per il loro bene. E fa ancora molte altre cose, tutte simboliche e rappresentative di ciò che un eroe forte può e deve fare per aiutare il mondo. Contro di lui niente e nessuno può, nemmeno Era, e sarà solo la gelosia della sua seconda moglie ad ucciderlo. Ma anche in questa circostanza ci sarebbe da discutere, perché non è la veste che lo uccide ma lui stesso a decidere di togliersi la vita, per dimostrare che l'uomo può avere anche il controllo della morte. Senza contare che il mito di Eracle è nato ben prima dello stesso Achille e porta con sè valori che risalgono alla notte dei tempi (per quanto alcuni siano posseduti dallo stesso Achille). Infine Eracle diventa costellazione e quindi pari agli dei... ma di Achille rimane comunque una gloria immortale.

 

C’è da dire piuttosto che Alessandro Magno da parte di padre discende da Eracle, mentre da parte materna annovera tra i suoi antenati Achille, l’eroe omerico con cui amò identificarsi e del quale aveva l’ambizione sfrenata di gloria e l’animo sempre pronto a cedere alle più opposte passioni. Quindi l’aver preso Eracle a modello di Achille può essere stato un riconoscimento o un omaggio ad Alessandro stesso, se non un fatto casuale.

Teniamo ben presente poi che sui bronzi del Grande l’iconografia del diritto è simile a quella degli argenti, mentre sui bronzi di Achille e Teti coniati a Larissa Cremaste attorno al 302-286 a. C. l’effigie dell’eroe ‘cappellone’ senza elmo sul diritto non ha nulla in comune con quella di Eracle in leontè.

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  • 3 settimane dopo...
  • 5 mesi dopo...
Supporter

Questo bronzo di Pirro rimasto invenduto alla Roma Numismatics IV del 30 settembre-1 ottobre 2012 e battuto otto mesi dopo alla Gitbud & Naumann 3 non è da consigliare al collezionista.

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Sicily, Syracuse. Pyrrhos Æ22.
Sicily, Syracuse. Pyrrhos Æ22. c. 278-276. Head of Herakles l., wearing lion's skin headdres
s / Athena advancing r., holding shield and spear; wreath to l. CNS II, p. 324, 177; SNG ANS 845. 10.75g, 22mm, 3h. Green patina, Good F-VF.

A voi trovare il motivo.

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9 ore fa, apollonia dice:

Questo bronzo di Pirro rimasto invenduto alla Roma Numismatics IV del 30 settembre-1 ottobre 2012 e battuto otto mesi dopo alla Gitbud & Naumann 3 non è da consigliare al collezionista.

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Sicily, Syracuse. Pyrrhos Æ22.
Sicily, Syracuse. Pyrrhos Æ22. c. 278-276. Head of Herakles l., wearing lion's skin headdres
s / Athena advancing r., holding shield and spear; wreath to l. CNS II, p. 324, 177; SNG ANS 845. 10.75g, 22mm, 3h. Green patina, Good F-VF.

A voi trovare il motivo.

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Sempre peggio.. 

povera numismatica...

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Supporter

Ho appena visto questo esemplare della Bertolami 59 del 20-21 maggio prossimo e, a differenza del bronzo precedente, al momento non posso dire nulla dato che si tratta di conii diversi.

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Sicily, Syracuse. Pyrrhos (278-276 BC). Æ (23mm, 9.97g, 10h). Head of Herakles l., wearing lion-skin. R/ Athena Promachos advancing r., holding thunderbolt and shield. CNS II, 175; HGC 2, 1450. Green patina, smoothed, EF.

 Però, sotto la frangia dell’egida nel campo a sinistra del rovescio, è rimasto un tenue segno della ghirlanda che è stata erasa.

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6 ore fa, apollonia dice:

Ho appena visto questo esemplare della Bertolami 59 del 20-21 maggio prossimo e, a differenza del bronzo precedente, al momento non posso dire nulla dato che si tratta di conii diversi.

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Sicily, Syracuse. Pyrrhos (278-276 BC). Æ (23mm, 9.97g, 10h). Head of Herakles l., wearing lion-skin. R/ Athena Promachos advancing r., holding thunderbolt and shield. CNS II, 175; HGC 2, 1450. Green patina, smoothed, EF.

 Però, sotto la frangia dell’egida nel campo a sinistra del rovescio, è rimasto un tenue segno della ghirlanda che è stata erasa.

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Si, un po’ di lisciature La moneta le ha subite... molto evidente nel campo al R/

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4 ore fa, roth37 dice:

Mi permetto di ricordare storia e monetazione di Pirro in :

http://roth37.it/COINS/Pirro/index.html

E così i bronzi di tipologia Testa di Eracle con pelle leonina/Atena Promachos da sempre attribuiti a Pirro sono stati emessi in effetti prima dell’avvento di questo sovrano.

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Nell’esemplare del post # 31 Atena non brandisce un fulmine come in questo bronzo e come dice la didascalia, ma una lancia.

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