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IGNORED

Leggenda dei sacchetti pieni di monete del regno


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dico la mia

che l'argomento desti interesse e curiosità è normale...come è normale porsi tutte le domande del caso e cercare di approfondire fin dove si riesce...per ovvi motivi. anche le indagini son appropriate se svolte nel giusto.

ma che un collezionista debba preoccuparsi se comprare o meno e a che prezzo uno dei sopra citati pezzi,per paura che un giorno,non si sa tra quanto e forse mai,questi subiscano una deflazione...beh è pura follia.

se fossi un collezionista del regno e volessi comprare un fascione sai la vastità del BIIIIIIP che me ne frega dei 5000 pezzi nei barili?

ma forse sono io che sbaglio e ragiono umilmente da collezionista e basta.

 

marco

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Inviato (modificato)
53 minuti fa, gallo83 dice:

dico la mia

che l'argomento desti interesse e curiosità è normale...come è normale porsi tutte le domande del caso e cercare di approfondire fin dove si riesce...per ovvi motivi. anche le indagini son appropriate se svolte nel giusto.

ma che un collezionista debba preoccuparsi se comprare o meno e a che prezzo uno dei sopra citati pezzi,per paura che un giorno,non si sa tra quanto e forse mai,questi subiscano una deflazione...beh è pura follia.

se fossi un collezionista del regno e volessi comprare un fascione sai la vastità del BIIIIIIP che me ne frega dei 5000 pezzi nei barili?

ma forse sono io che sbaglio e ragiono umilmente da collezionista e basta.

 

marco

Quel che dici è vero, il collezionista dev occuparsi della sua passione e basta, ma sappiamo anche che spesso in questo settore o collezioni pezzi comuni di poco valore, oppure anche indirettamente, la tua passione si trasforma in investimento. Voglio dire che se fai sacrifici per trovare e pagare una aratrice in fdc alla fine parliamo di cifre tali da rappresentare un impegno importante e lo fai fidandoti del mercato. A nessuno piacerebbe trovare quello che hai pagato tanto perché raro e di difficile reperibilità,  a metà prezzo anni dopo.

Modificato da Devant81

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5 minuti fa, Devant81 dice:

Quel che dici è vero, il collezionista dev occuparsi della sua passione e basta, ma sappiamo anche che spesso in questo settore o collezioni pezzi comuni di poco valore, oppure anche indirettamente, la tua passione si trasforma in investimento. Voglio dire che se fai sacrifici per trovare e pagare una aratrice in fdc alla fine parliamo di cifre tali da rappresentare un impegno importante e lo fai fidandoti del mercato. A nessuno piacerebbe trovare quello che hai pagato tanto perché raro e di difficile reperibilità,  a metà prezzo anni dopo.

è un rischio che si corre sempre...con la differenza che qua si conoscono i quantitativi(all'incirca)stipati in qualche scantinato.

quando si fan ritrovamenti ingenti di monete antiche o bizantine o anche di zecche italiane e queste vengono immesse sul mercato,il collezionista che l'ha già presa magari ci perde un pelo mentre quello che la doveva prendere ci guadagna qualcosa.

è un giochino che va avanti cosi ogni volta che salta fuori qualche tesoretto e non si ha la lungimiranza o la facoltà di immetterlo con cautela.

 

dei due mi sentirei più sicuro a prendere un 10 lire aratrice fdc che a prendere una romana dello stesso valore(ma non ne faccio un discorso di bellezza).....di sicuro non tentennerei aspettando una immissione che la porti a dimezzare magari il valore.

 

infine per quanto riguarda l'investimento...per me investire in monete è come investire in borsa e comprare azioni....si rischia. se si è bravi,si studia e si è un po fortunati si riesce a guadagnare qualcosa....se al contrario non si capisce niente,ci si fida sempre di chi ti vende la moneta e mai delle proprie ricerche e si è anche sfigati beh...non può che diventare una grossa perdita ;) 

i soldi facili non esistono e questo va sempre ben rammentato.

 

marco

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Pochi giorni fa mi sono letto integralmente la famosa discussione sulla nota 56... i miei piu' vivi complimenti ai " tre moschettieri " e sopratutto un doveroso ringraziamento per l'impegno profuso nell'affrontare il " caso " per la nostra amata passione numismatica :good:

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Inviato (modificato)
17 ore fa, gallo83 dice:

è un rischio che si corre sempre...con la differenza che qua si conoscono i quantitativi(all'incirca)stipati in qualche scantinato.

quando si fan ritrovamenti ingenti di monete antiche o bizantine o anche di zecche italiane e queste vengono immesse sul mercato,il collezionista che l'ha già presa magari ci perde un pelo mentre quello che la doveva prendere ci guadagna qualcosa.

è un giochino che va avanti cosi ogni volta che salta fuori qualche tesoretto e non si ha la lungimiranza o la facoltà di immetterlo con cautela.

 

dei due mi sentirei più sicuro a prendere un 10 lire aratrice fdc che a prendere una romana dello stesso valore(ma non ne faccio un discorso di bellezza).....di sicuro non tentennerei aspettando una immissione che la porti a dimezzare magari il valore.

 

infine per quanto riguarda l'investimento...per me investire in monete è come investire in borsa e comprare azioni....si rischia. se si è bravi,si studia e si è un po fortunati si riesce a guadagnare qualcosa....se al contrario non si capisce niente,ci si fida sempre di chi ti vende la moneta e mai delle proprie ricerche e si è anche sfigati beh...non può che diventare una grossa perdita ;) 

i soldi facili non esistono e questo va sempre ben rammentato.

 

marco

Io invece credo che chi colleziona veramente non bada al prezzo o meglio cerca di pagarla meno perchè per natura si tende sempre a voler risparmiare, ma poi non pensa al futuro prezzo di vendita, proprio perchè almeno per il mio modo di vedere il collezionista non deve vendere (tranne che per un fatto fisiologico di doppioni o eventualmente di voler disfarsi per vari motivi della propria collezione) . Chi compra e vende è un semplice speculatore o investitore. Io se avessi un aratrice ( ho appena iniziato il mio percorso di collezionista e purtroppo non ho ancora quasi nulla) mi preoccuperei se fossero immesse sul mercato tantissime altre "aratrici" non perchè eventualmente il suo valore crollerebbe, ma perchè il suo grado di rarità crollerebbe e vuoi mettere la soddisfazione di avere una moneta abbastanza rara da guardare e riguardare con l'avere una moneta molto comune.  Per l'investimento ci sono le ""bullion""  almeno secondo me. Poi per carità si può investire anche in monete che hanno un surplus numismatico, ma non è da considerare un collezionista al massimo potrebbe essere un investitore che colleziona.

Modificato da vimi14
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3 ore fa, vimi14 dice:

Io invece credo che chi colleziona veramente non bada al prezzo o meglio cerca di pagarla meno perchè per natura si tende sempre a voler risparmiare, ma poi non pensa al futuro prezzo di vendita, proprio perchè almeno per il mio modo di vedere il collezionista non deve vendere (tranne che per un fatto fisiologico di doppioni o eventualmente di voler disfarsi per vari motivi della propria collezione) . Chi compra e vende è un semplice speculatore o investitore. Io se avessi un aratrice ( ho appena iniziato il mio percorso di collezionista e purtroppo non ho ancora quasi nulla) mi preoccuperei se fossero immesse sul mercato tantissime altre "aratrici" non perchè eventualmente il suo valore crollerebbe, ma perchè il suo grado di rarità crollerebbe e vuoi mettere la soddisfazione di avere una moneta abbastanza rara da guardare e riguardare con l'avere una moneta molto comune.  Per l'investimento ci sono le ""bullion""  almeno secondo me. Poi per carità si può investire anche in monete che hanno un surplus numismatico, ma non è da considerare un collezionista al massimo potrebbe essere un investitore che colleziona.

Quelli che dici è vero. Prova però a pagare una moneta 10000 euro tipo un cento lire aratrice. Non penso che te ne fregheresti se te la valutassero migliaia di euro in meno perché hanno dato via il tesoretto pseudo nascosto.


Inviato
13 ore fa, Devant81 dice:

Quelli che dici è vero. Prova però a pagare una moneta 10000 euro tipo un cento lire aratrice. Non penso che te ne fregheresti se te la valutassero migliaia di euro in meno perché hanno dato via il tesoretto pseudo nascosto.

mi verrebbe un colpo ma non pensando al futuro valore di vendita, ma pensando che avrei potuto pagare meno per aggiungerla alla mia collezione. Il che è ben diverso. In ogni caso non credo che questo "tesoro" uscirà, male che vada sarà immesso sul mercato senza che nessuno se ne accorga. 


Inviato (modificato)

Io mi riconosco in quello che dici. Appena ho iniziato ho comprato monete nella certezza che non avrei mai rivenduto e che il collezionista non compra per rivendere ed in effetti lo penso ancora adesso, salvo però quando decidi di aumentare il livello cercare monete in conservazione più alta o più rare e costose, allora pur di avere quella moneta che hai in testa e che assolutamente vuoi ti spinge a volte a vendere qualcosa. Li potresti avere brutte sorprese alle prese con periti che molto spesso riducono il valore delle tue cose trovandosi il segnetto o dicendoti che certe cose non si vendono più ecc ecc. Sto parlando di professionisti non di cialtroni ma davanti al profitto alcuni ti trasformerebbero uno spl in bb. Se tu non compri giustamente per rivendere e cmq ti trovassi a sapere che una moneta pagata tanto poi diventa comune per un ipotetico ritrovamento come stiamo ipotizzando ora, avresti cmq un danno economico. Certo tu puoi scegliere di fregartene ma non puoi esserne indenne. Stiamo parlando di monete che valgono molto, se prendiamo collezionisti che hanno magari un cento aratrice, un 1903, 1905, fascione, vette Italia siamo oltre 50 mila euro di spesa. Passione o no sono cifre che ti fanno ragionare sul poter un domani conservare il lato economico oppure no.

Modificato da Devant81
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Inviato (modificato)

Ma in tutto ciò...

Ho letto parecchi commenti relativi al valore delle monete, agli investimenti veri o presunti, all'opportunità di comprare o meno le monete citate...

Ma del contenuto della Nota 56, dei motivi che hanno portato alla creazione di quegli accumuli, del capire veramente cosa vuol dire scrivere di alcuni esemplari del 100 lire 1940 proof, non interessa a nessuno o solo a pochi???:whome:

Capiamoci bene, non è polemica ma è per capire...

Modificato da viganò
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La risposta mia di questa notte dove è  andata a finire?


Inviato
4 ore fa, viganò dice:

Ma in tutto ciò...

Ho letto parecchi commenti relativi al valore delle monete, agli investimenti veri o presunti, all'opportunità di comprare o meno le monete citate...

Ma del contenuto della Nota 56, dei motivi che hanno portato alla creazione di quegli accumuli, del capire veramente cosa vuol dire scrivere di alcuni esemplari del 100 lire 1940 proof, non interessa a nessuno o solo a pochi???:whome:

Capiamoci bene, non è polemica ma è per capire...

come no, interessa e come, se sai qualcosa o dove poter leggere di quegli accumuli ben venga. 

  • Grazie 1

Inviato

Secondo me quegli accumuli fanno parte degli accumuli di oro che lo stato ha per garantire ai suoi cittadini che l economia del proprio paese non salti per aria.... Uno stato che ha molto oro nelle sue casse può far fronte a debiti e a momenti di crisi economica perché l oro che ha é una garanzia di capitale.. Non credo che in futuro si muoveranno da dove sono... Magari pochi esemplari ma non il grosso di questo oro


Inviato

Biagio, l'Italia ha una riserva aurea di 2452 tonnellate d'oro: tanta, se confrontata con quella di altri paesi; niente, se confrontata col suo debito pubblico.

Lascio a te il piacere (dispiacere) di fare i conti


Inviato
2 ore fa, Biagio75 dice:

Si sicuramente è come dici... Ma non è possibile semplicemente che quelle monete facciano parte di quella riserva aurea? Se fosse così non credo finirebbero facilmente sul mercato 

Mi sembra un'ipotesi davvero poco probabile.


Inviato
2 ore fa, Biagio75 dice:

Ma non è possibile semplicemente che quelle monete facciano parte di quella riserva aurea?

documento Banca d'Italia:

"Le riserve auree italiane ammontano a 2.452 tonnellate - delle quali 4,1 tonnellate sotto forma di moneta (si tratta di 871.713 pezzi di moneta il c.d. "oro monetato") e le rimanenti sotto forma di lingotti - dopo che nel 1999 sono state conferite alla BCE - 141 tonnellate. "

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Inviato

Sorprendenti notizie o non,quelle monete non saranno mai messe sul mercato,non sono lingotti sono monete,bene culturale dello stato,nessuno ha l'autorità per farlo,i vari direttori responsabili o ministri,sono solo custodi temporali di questi beni,saluti Aldo.


Inviato
Il 14/1/2019 alle 14:13, cabanes dice:

documento Banca d'Italia:

"Le riserve auree italiane ammontano a 2.452 tonnellate - delle quali 4,1 tonnellate sotto forma di moneta (si tratta di 871.713 pezzi di moneta il c.d. "oro monetato") e le rimanenti sotto forma di lingotti - dopo che nel 1999 sono state conferite alla BCE - 141 tonnellate. "

Aiutami e scusa l ignoranza in merito... Perché abbiamo dato Dell oro alla BCE? 


Inviato

Mi spiace, non lo so: non sono un bancario nè tantomeno un banchiere (purtroppo).

Frugando velocemente in rete ho trovato questo appunto:

" Inoltre, la Banca d’Italia ha depositato presso la BCE 100 tonnellate d’oro (per un valore alle quotazioni attuali di circa 3,5 miliardi di euro) in virtù dell’appartenenza al sistema delle Banche Centrali. "

anche se non mi pare molto affidabile, stante lo scostamento ponderale con i dati della Banca d'Italia.

Immagino che una piccola ricerca un po' più accurata sia in grado di fornire la risposta alla tua domanda.


Inviato

@vimi14 Tanto per tornare sul merito della questione, puoi leggere anche l'articolo di Domenico Luppino "Alla scoperta delle rarità ritrovate" pubblicato da "Il Giornale della Numismatica" nel settembre 2013. Anche li puoi trovare tanti spunti per capire quanto è complessa (e interessante per gli appassionati di VE III) la questione. 


Inviato
Il 20/1/2019 alle 00:40, aldo marchesi dice:

Sorprendenti notizie o non,quelle monete non saranno mai messe sul mercato,non sono lingotti sono monete,bene culturale dello stato,nessuno ha l'autorità per farlo,i vari direttori responsabili o ministri,sono solo custodi temporali di questi beni,saluti Aldo.

Credo che questa sia una visione riduttiva della questione.

A parte che non sappiamo se verranno o non verranno immesse sul mercato le monete (e comunque diciamolo una volta per tutte, chissenefrega!!!), mi sembrerebbe interessante poter capire le effettive giacenze, cosa ha verbalizzato nel 2009 la Commissione istituita nel 1992 e perché si parla - ad esempio - di 100 lire 1940 proof.   


Inviato

Scusate l’ignoranza ma io sapevo che alla Regia Zecca non fosse conosciuta la tecnica del fondo specchio ma coniassero solo monete cosiddette “proof like” con tondelli precedentemente lucidati che venivano consegnate al re e ad altri  come esemplari di presentazione correggetemi se sbaglio

In ogni caso bisognerebbe capire dove sono state conservate perché sono monete molto delicate sia le proof che le monete sabbiate


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