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IGNORED

aste estere. anche loro rilasciano certificati ?


Risposte migliori

Inviato

Salve a tutti,

scusate la domanda magari stupida...

colleziono monete romane e, fino ad oggi, ho sempre acquistato in Italia e da venditori che rilasciano certificati di autenticità e lecita provenienza (prevenire è meglio di curare...).

Ho dato un'occhiata in Internet ed ho trovato 2/3 case d'asta estere che sembrano serie.

Quello che volevo sapere è se anche operatori esteri rilasciano i certificati di autenticità e lecita provenienza e se ci sono controindicazioni appunto ad acquistare dall'estero.

ringrazio tutti per le eventuali risposte...gradirei anche sapere da voi di quali Ditte ci si può fidare tranquillamente (naturalmente estere..)

Renato


Inviato (modificato)

io ho acquistato da Lucernae in spagna e non mi ha mai rilasciato nulla, anche dopo mia richiesta, addirittura la ignorata, al ché non ho più acquistato nulla da quel commerciante..

Modificato da alfred

Inviato

Ho risposto nell'altra discussione.

Perchè aprirne due chiedendo le stesse cose ? 

Inviato

Non mi risulta che all'estero rilascino attestati di autenticità o provenienza, d'altronde non ne sono obbligati essendo una imposizione esclusivamente italiana. Comunque case d'asta serie ce ne sono ben più din2/3, per fortuna

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Inviato

beh, veramente mi sembrano domande diverse, anche se collegate...chiedevo qui case d'asta estere dove acquistare e se  devono rilasciare i certificati.

nell'altro topic chiedo invece se basta la fattura dopo l'acquisto...


Inviato
3 minuti fa, Alberto Varesi dice:

Non mi risulta che all'estero rilascino attestati di autenticità o provenienza, d'altronde non ne sono obbligati essendo una imposizione esclusivamente italiana. Comunque case d'asta serie ce ne sono ben più din2/3, per fortuna

molte grazie della risposta...se potesse darmi dei nomi  fidati...(anche per mp, se preferisce).

Fra ieri ed oggi ho fatto molte ricerche in rete e ho fatto anche un paio di iscrizioni, compreso la sua casa d'aste !


Inviato

Ho avuto una risposta dalla Francia : "In France an export certificate is delivered by the french ministery of Culture only for coins before 1500 and with a value over 1500 euros. "


Inviato
7 minuti fa, ciollissimo dice:

Ho avuto una risposta dalla Francia : "In France an export certificate is delivered by the french ministery of Culture only for coins before 1500 and with a value over 1500 euros. "

Non è un certificato di autenticità e provenienza ma una licenza di esportazione per monete pre-1500 e del valore di oltre 1500 €. Anche in Spagna per alcune tipologie rilasciano la stessa licenza e capita di aspettare oltre un mese le monete perchè l'ufficio incaricato accetta le domande solo qualche giorno al mese

Inviato

ah ...tanto al momento compro monete di costo inferiore....e resterò in Italia...oltre San marino


Inviato
25 minuti fa, ciollissimo dice:

ah ...tanto al momento compro monete di costo inferiore....e resterò in Italia...oltre San marino

San Marino è estero a tutti gli effetti. 


Inviato

ma non c'era quel problema del certificato di importazione temporanea ? In assenza del quale la moneta classica viene 'bruciata' e diventa invendibile ?

L'aveva scritto Tinia in un altro post.....che adesso ovviamente non trovo.

A me pare una cosa molto importante da spiegare a chi compra classiche all'estero. A me e' parsa una follia, l'ennesima truffa di stato. Ma magari ho capito male.

Awards

Inviato

Ars Coin Wien , pur essendo appunto in Austria, rilascia certificati (in italiano) di autenticità e lecita provenienza.

Mi pare di capire che sia un'eccezione...


Supporter
Inviato (modificato)

Quindi si vuole un certificato di autenticità per le monete in vendita, con questo certificato, ad esempio, il collezionista che poteva comprare quel mister day spagnolo sarebbe stato al sicuro.

Mentre se vengono alle sei di mattina, con il certificato di lecita provenienza, si è sicuri che non ci saranno problemi.

Sono paranoie , chi compra una moneta è già garantito, capita di trovare un falso, lo certifica e riottiene i soldi , se bastasse il mitico certificato..

La provenienza...negli ultimi anni solo una casa d'aste, nostrana, è riuscita a vendere un ritrovamento e avere problemi, lei e i suoi clienti, un'altra casa di Monaco , oggi chiusa, pare che desse una cartolina siciliana insieme ad ogni moneta venduta, 

Tolte queste due, non ricordo problemi con case d'asta aventi una sede legale.

Quando poi...con o senza certificato , le monete le restituiscono, ci rimetti solo soldi e salute....

Modificato da luigi78

Inviato

Di esteri c'è ARTEMIDE,che con il costo di 5 euro ti rilascia il certificato,con foto e plastificato


Inviato
1 ora fa, massi75rn dice:

Di esteri c'è ARTEMIDE,che con il costo di 5 euro ti rilascia il certificato,con foto e plastificato

Non lo sapevo; ho visto e ho capito che non è nulla in più di quanto non attesti il mettere insieme la fattura + una copia della pagina di aggiudicazione con l'immagine della moneta.

Infatti il certificato di autenticità e provenienza che menzioni attesta che la moneta è garantita autentica (secondo loro, cosa che già tra le condizioni di vendita) e che l'hanno venduta loro.


Inviato (modificato)
19 ore fa, giulira dice:

ma non c'era quel problema del certificato di importazione temporanea ? In assenza del quale la moneta classica viene 'bruciata' e diventa invendibile ?

L'aveva scritto Tinia in un altro post.....che adesso ovviamente non trovo.

A me pare una cosa molto importante da spiegare a chi compra classiche all'estero. A me e' parsa una follia, l'ennesima truffa di stato. Ma magari ho capito male.

Non è che viene bruciata...la questione è che in assenza della”temporanea importazione” la moneta entra a far parte integrale(dopo un lasso di tempo che a noi mortali non è dato sapere) del patrimonio culturale italiano. Quindi diventa soggetta alle stesse limitazioni e obblighi delle monete che sono sempre state italiane. Quindi, anche se l’hai comprata a Timbuktu, per riesportarla devi seguire la trafila obbligatoria per qualunque moneta italiana più vecchia di 70 anni( adesso, prima erano 50) ovvero richiedere il permesso di esportazione definitiva al SUE, altrimenti commetti un reato penalmente rilevante. 

Modificato da Tinia Numismatica

  • ADMIN
Staff
Inviato
29 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Non è che viene bruciata...la questione è che in assenza della”temporanea importazione” la moneta entra a far parte integrale(dopo un lasso di tempo che a noi mortali non è dato sapere) del patrimonio culturale italiano.

Beh mi sembra in linea con la legge in effetti.

Il problema semmai è un altro. Io provai a seguire la strada per richiedere il certificato (moneta del 1700). Non è neanche complesso piú di tanto. Peccato che la mia domanda sia semplicemente sparita nel nulla...

Per tornare al quesito iniziale, direi che copia della pagina del catalogo d'asta con foto della moneta dovrebbe essere piú che sufficiente. A questa aggiungerei i certificati di esportazione per Spagna, Francia o comunque stati che lo richiedono. Fattura o aggiudicazione mi sembrano secondarie alla lecita provenienza.

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Inviato
1 ora fa, vickydog dice:

Non lo sapevo; ho visto e ho capito che non è nulla in più di quanto non attesti il mettere insieme la fattura + una copia della pagina di aggiudicazione con l'immagine della moneta.

Infatti il certificato di autenticità e provenienza che menzioni attesta che la moneta è garantita autentica (secondo loro, cosa che già tra le condizioni di vendita) e che l'hanno venduta loro.

Esempio: https://www.artemideaste.com/en/numismatica/certificati


Inviato

Tanto di cappello a chi rilascia gratuitamente il certificato, che a parer mio, in caso di acquisto da asta dovrebbe essere già allegato alla moneta che arriva a casa...

skuby


Inviato

nel frattempo ho saputo che anche inasta (san marino) rilascia i certificati...20 euro...


Inviato

I certificati di lecita provenienza devono avere: foto della moneta, la firma del proprietario della casa d'aste o negozio, il marchio olografico  con il numero personale membro N.I.P. e la dicitura: ".......rilasciata ai sensi dell'Art. 64 del codice dei beni culturali"


  • ADMIN
Staff
Inviato

Queste immagino siano indicazioni -molto ragionevoli- della NIP, visto che l'articolo citato non parla di ologramma NIP:

Cita

1. Chiunque esercita l'attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d' antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l'obbligo di consegnare all'acquirente la documentazione che ne attesti l'autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull'autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell'opera o dell'oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi.

Tra le altre cose vedo che la NIP li chiama certificati di lecita provenienza ma in questo articolo la provenienza è elencata dopo l'autenticità...

 

 

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