Friuli Venezia Giulia Il denaro di Raimondo con la Vergine

[chievolan]

22 minuti fa, ak72 dice:

e dove gli avrebbe visti?

Boh ... io non ne ho mai visti.

A meno che .... Nel citato articolo la AH. Silva dice: La presenza nel Museo Provinciale di Gorizia di una raccolta inedita di 1193 monete patriarcali aquileiesi -non viste dal Bernardi_ ci ha indotto ad intraprenderne lo studio. Dall'analisi della collezione goriziana sono emerse numerose nuove varianti, .... omissis .... I risultati di tale studio sono di prossima edizione ..... ( ).

[ak72]

3 minuti fa, chievolan dice:

I risultati di tale studio sono di prossima edizione

Risultati non ancora pubblicati (o sbaglio), monete non pubblicate nel sito dell'Istituto regionale per il Patrimonio culturale del FVG

[chievolan]

2 minuti fa, ak72 dice:

Risultati non ancora pubblicati (o sbaglio), monete non pubblicate nel sito dell'Istituto regionale per il Patrimonio culturale del FVG

Forse si .... il Centro di Catalogazione friulano è una gran bella realtà della quale possiamo essere contenti.

 

[ak72]

10 minuti fa, chievolan dice:

sono emerse numerose nuove varianti

il 4x4 non può essere tra queste, essendo (se esiste) una variante catalogata 

[chievolan]

Penso anch'io che il 4x4 non esista e sia stato uno strano errore parlarne.

[chievolan]

Piove forte e non riesco ad uscire dall'auto. Rileggo la discussione. 

Dunque, che sia andata così ? :

1. Dal 1274 la moneta in corso era il denaro con la torre del valore di XIV veronesi. 

2. Il 7 marzo 1277 viene fatto il cambio con la coniazione del denaro con la Madonna col valore di XVI veronesi. Questa moneta non ha crocette. Di questa moneta non ci sono pervenuti esemplari perché probabilmente tutti ritirati.

3. Il 7 aprile dello stesso anno il patriarca riporta il cambio a 14 veronesi. La nuova moneta coniata ha due crocette su entrambe le facce.

Coloro che hanno consegnato in quel mese i denari con torre e ricevuto in cambio un minor numero di denari con la Beata Vergine (riconoscibili perché senza crocette) li riporteranno in zecca per avere monete di nuovo conio (con le due più due crocette) con cambio favorevole ( è il bella ipotesi di andreaS).

4.In altro momento verranno coniati denari che presenteranno tre crocette al D e quattro al R.

 

 

 

[chievolan]

Abbiamo in questo modo una spiegazione alla frase "... illa nova, ...... ,differens a priori in duabus crucibus parvulis .... ".

La nuova (da14veronesi) è quella con 2x2 crocette che perciò si distingueva dalla precedente (da 16 ) che di crocette non ne aveva nessuna.

Un punto critico è però la frase "... illa nova, quae tunc correbat , ...." perché ciò presuppone che la nuova moneta fosse già in circolazione al momento del proclama del patriarca. 

A meno che il cronista sia stato un po' impreciso. 

[Theodor Mommsen]

La cronaca è scritta a distanza dai fatti. In tutto il testo vengono utilizzati i tempi storici: que tunc currebat è un imperfetto, indica quindi la contemporaneità nel passato (quella nuova, che allora - proprio allora, in quel momento - era in corso). L'autore non avrebbe potuto usare nunc, altrimenti si sarebbe riferito ai suoi tempi.

[chievolan]

Altra domanda da farsi é ..... Se il denaro " quae currebat " dopo il ripristino del valore a 14 veronesi, é quello con 2x2 crocette e quello con 3x4 è stato coniato (come variante per contabilità di zecca) in un momento successivo, perché del denaro 2x2 ci è pervenuto un solo esemplare ? Possiamo certo pensare che quello 3x4 sia stato battuto in tempo immediatamente successivo, ma un dubbio resta. D'altra parte non possiamo dire che quello 3x4 sia comune. 

[Theodor Mommsen]

Altra domanda da farsi é ..... Se il denaro " quae currebat " dopo il ripristino del valore a 14 veronesi, é quello con 2x2 crocette e quello con 3x4 è stato coniato (come variante per contabilità di zecca) in un momento successivo, perché del denaro 2x2 ci è pervenuto un solo esemplare ? Possiamo certo pensare che quello 3x4 sia stato battuto in tempo immediatamente successivo, ma un dubbio resta. D'altra parte non possiamo dire che quello 3x4 sia comune. 

Temendo ulteriori riforme, è possibile che il nuovo nominale buono sia stato immediatamente tesaurizzato, sparendo dalla circolazione.

[chievolan]

3 minuti fa, Theodor Mommsen dice:

La cronaca è scritta a distanza dai fatti. In tutto il testo vengono utilizzati i tempi storici: que tunc currebat è un imperfetto, indica quindi la contemporaneità nel passato (quella nuova, che allora - proprio allora, in quel momento - era in corso). L'autore non avrebbe potuto usare nunc, altrimenti si sarebbe riferito ai suoi tempi.

Certamente, ma cosí come scrive afferma che quando il patriarca ha fatto il proclama quella monete era già in corso. 

[chievolan]

3 minuti fa, Theodor Mommsen dice:

 

Temendo ulteriori riforme, è possibile che il nuovo nominale buono sia stato immediatamente tesaurizzato, sparendo dalla circolazione.

 

E anche questa è un ' altra circostanza da considerare. 

[chievolan]

È un bel po' che non piove più, meglio che torni al lavoro. ?

[Theodor Mommsen]

Certamente, ma cosí come scrive afferma che quando il patriarca ha fatto il proclama quella monete era già in corso. 

Ma non usa iam.
Secondo me sta affermando che "la moneta nuova, che era in circolazione dal momento del proclama (ex tunc), aveva due crocette".

[chievolan]

1 ora fa, Theodor Mommsen dice:

 

Ma non usa iam.
Secondo me sta affermando che "la moneta nuova, che era in circolazione dal momento del proclama (ex tunc), aveva due crocette".

 

Questa considerazione mi piace. 

[chievolan]

Per completezza aggiungo un appunto.

I manoscritti più antichi che riportano la cronaca di Giuliano sono del XV secolo. Ne abbiamo cinque o sei.

Il passo che ci ha interessato è praticamente uguale in tutti.

Le uniche variazioni sono piccoli errori di trascrizione :

que al posto di quae

turris al posto di turrim

currebatur al posto di currebat  (Nel Codice Urbinate Vaticano 898)

aquilam al posto di Aquilegia (Nel Codice Udinese). Termine sicuramente corretto.